sabato 29 settembre 2007

NEWS - Miami Gore: dall'11 ottobre parte su FoxCrime (e dove, se no?) lo stracult rosso sangue "Dexter", presentato in anteprima al "Telefilm Festival"
Miami: In sottofondo il ritmo della salsa che proviene dai locali notturni di Ocean Drive. La folla invade le strade. Nessuno sembra preoccuparsi di quello che sta accadendo in città… Ma giorno dopo giorno, le solite notizie di cronaca lasciano spazio a titoli ben più inquietanti: “RINVENUTI RESTI SMEMBRATI DI UN CORPO FEMMINILE” . E’ caccia al serial killer. La polizia di Miami e gli agenti della scientifica hanno lanciato un’imponente caccia all’uomo, ma brancolano letteralmente nel buio. Di certo, sarebbero sorpresi di scoprire che per le vie della città si aggirano non uno, ma ben due assassini. E la cosa ancora più sconcertante è che uno dei due entra ed esce ogni giorno proprio dai loro uffici. E’ Dexter Morgan (Michael C. Hall), perito ematologo della polizia di Miami.Un tipo gentile, affascinante, che porta ciambelle ai colleghi tutte le mattine, maniaco dell’ordine che ama trascorrere le domeniche in relax sulla sua barca, la “Slice of Life”. Sotto l’apparente affabilità si nasconde però un altro Dexter, un Dexter oscuro e pericoloso. Eppure lui non è quello che si definisce il classico serial-killer. Rimasto orfano all’età di quattro anni, è stato adottato da Harry Morgan (James Remar), un agente di polizia che nota subito nel figlio un’inquietante passione per il sangue e la vivisezione umana e un’insopprimibile tendenza omicida. Il padre tenta di raddrizzare la perversa inclinazione di Dexter, ma capisce che è inutile e che non può fermarlo. Decide quindi di insegnargli una specie di codice di comportamento: scegliere le proprie vittime solo tra i criminali sfuggiti alla macchina della giustizia. Si illude così che dall’insana “passione” di Dexter possa scaturire qualcosa di buono e lo spinge ad entrare nella squadra anticrimine di Miami, dove il ruolo che si ritaglia sembra essere fatto apposta per lui: analizzare le tracce di sangue della scena del crimine, tracciare il profilo degli assassini e risalire al colpevole. In Dexter inizia così a convivere una doppia personalità: di giorno impeccabile perito della scientifica, di notte implacabile serial killer.
Arriva su FoxCrime (Canale 112 di Sky) a partire dall’11 ottobre tutti i giovedì alle 22.50 "Dexter", la serie crime più attesa della stagione. Tratta dal romanzo "La mano sinistra di Dio" (Darkly Dreaming Dexter) di Jeff Lindsay, "Dexter" è stata trasmessa negli Stati Uniti nel novembre 2006 da Showtime dove ha subito riscosso un clamoroso successo di pubblico e critica. Protagonista della serie è Michael C. Hall (David Fisher in "Six Feet Under") nel ruolo di Dexter Morgan, che gli è valso una nomination ai Golden Globe. Showtime trasmette da settembre 2007 la seconda stagione della serie.

venerdì 28 settembre 2007

PICCOLO GRANDE SCHERMO - Jessica Biel favorita per indossare il body di Wonder Woman
C'è grande attesa per il film diretto da George Miller ("Happy Feet") dal titolo "Justice League of America". La pellicola (le cui riprese non sono ancora iniziate e che dovrebbe uscire nel 2010) vedrà insieme i supereroi più famosi della DC Comics come Superman, Batman, Aquaman e Flash combattere contro le forze del male. Ma ci sarà anche Wonder Woman. La casa di produzione Warner vuole a tutti i costi Jessica Biel. La fidanzatina di Justin Timberlake sembra incarnare tutti i requisiti per indossare i panni della coraggiosa Wonder Woman ("La donna meraviglia"). Nessuna attrice sinora ha portato sul grande schermo la supereroina. Sinora il volto più conosciuto è stato quello dell'attrice Lynda Carter per l'omonima serie televisiva andata in onda dal 1976 al 1979. Dunque Jessica dovrà programmare per bene i suoi impegni futuri dal momento che ha già in cantiere: il drammatico "Powder Blue" con Forest Whitaker e la pellicola tratta da uno scritto di Oscar Wilde "A Woman of No Importance". Ma sembra che la Warner stia pressando l'attrice perché accetti la parte. Di certo si sa che il film -come rivela il sito "Variety" - è ancora in fase di "scrittura" e se ne stanno occupando Kieran e Michele Mulroney. Hanno rinunciato a far parte del cast Christian Bale e Brandon Routh che avrebbero dovuto interpretare rispettivamente Batman e Superman.
Wonder Woman è un personaggio dei fumetti creato da William Moultom Marston. Compare per la prima volta nel dicembre del 1941 nel numero 8 della serie "All Star comics" edito dalla DC comics. Wonder Woman riflette le ondate ideologiche di quel tempo visto l'incalzare delle correnti femministe e l'importanza dei ruoli sociali che assumeva la donna. Le caratteristiche sono: un costume rosso, giallo e blu, nei quali sono stilizzati un'aquila americana (sul petto) e le stelle della bandiera americana (nel pantaloncini). Affascinante dai lunghi capelli neri e una corona dorata sulla fronte con una stella rossa al centro. Forse non tutti lo sanno ma il primo progetto di portare Wonder Woman in televisione risale al 1967. E' stato anche realizzato un cortometraggio di cinque minuti, "Who's Afraid of Diana Prince?" , che avrebbe dovuto presentare una serie di episodi da mezz'ora, con una Diana Prince/Wonder Woman che abitava a casa con la mamma. Nei panni di Diana Prince: Ellie Wood Walker mentre Linda Harrison veste quelli di Wonder Woman. Ma la serie non ha mai visto la luce. Invece un nuovo tentativo di lanciare Wonder Woman in televisione risale al 1974 con la ABC con protagonista Cathy Lee Crosby. Ma il pubblico televisivo decreta il fallimento. Poi nel 1975, dopo un lungo casting, la meravigliosa Lynda Carter viene scelta per interpretare Wonder Woman in "The New Original Wonder Woman" e finalmente arriva il successo.
L'EDICOLA DI LOU - Stralci e commenti sui telefilm dai giornali italiani e stranieri

CORRIERE DELLA SERA
Altro che i telefilm, il bullismo a scuola non dipende da loro
"Il bullismo a scuola c' è ed è un male sociale piuttosto diffuso. Ma non è tutta colpa della tv, come di solito si crede. Bullismo viene da «bullo» che significa prepotente, teppistello, manesco e di bulli ce ne sono sempre stati. A scuola come nella vita. Basta rileggere una famosa pagina di «Cuore» di Edmondo De Amicis per stamparsi un ritratto immortale del fenomeno: «Uno solo poteva ridere mentre Derossi diceva dei funerali del Re, e Franti rise. Io detesto costui. E' malvagio. Quando viene un padre nella scuola a fare una partaccia al figliuolo, egli ne gode; quando uno piange, egli ride. Trema davanti a Garrone, e picchia il muratorino perché è piccolo, tormenta Crossi perché ha il braccio morto; schernisce Precossi, che tutti rispettano; burla perfino Robetti, quello della seconda, che cammina con le stampelle per aver salvato un bambino. Provoca i più deboli di lui, e quando fa a pugni, s' inferocisce e tira a far male. Ci ha qualcosa che mette ribrezzo su quella fronte bassa, in quegli occhi torbidi, che tien quasi nascosti sotto la visiera del suo berrettino di tela cerata. Non teme nulla, ride in faccia al maestro, ruba quando può, nega con una faccia invetriata, è sempre in lite con qualcheduno, si porta a scuola degli spilloni per punzecchiare i vicini...». Nei comportamenti di Franti si riconoscono infatti gli atteggiamenti tipici del deviante, dell' adolescente problematico, delle sopraffazioni in classe. La definizione di bullismo si richiama all' inglese bullying, indica cioè la messa in atto di una serie di episodi di reiterata, squilibrata e intenzionale prevaricazione a danno di coetanei che si sviluppano in ambiente scolastico tra soggetti di età compresa tra i 6 e i 19 anni e per la maggior parte in contesti di gruppo o di branco: mobbing in età evolutiva. Forte con i deboli, irrispettoso dell' autorità scolastica, Franti incarna anche fisicamente (fronte bassa, occhi torbidi), anzi fisiognomicamente, il modello del prevaricatore. La sua dettagliata descrizione in un romanzo di metà Ottocento ne fa una significativa immagine di proto-bullo, rassicurandoci sul fatto che l' emergenza educativa e i numerosissimi episodi di bullismo giovanile che in questi mesi hanno catturato l' interesse dell' occhio televisivo e occupato le pagine dei quotidiani non rappresentano un' esclusiva prerogativa delle giovani generazioni d' oggi. Il racconto di Franti ci spinge a qualche riflessione di ordine pedagogico: se in «Cuore» la sua vicenda si chiude definitivamente con l' allontanamento dalla scuola (con grande sollievo del diligente Enrico Bottini), gli episodi che in tempi recenti hanno visto protagonisti adolescenti dediti ad atti di bullismo e azioni al limite della legalità hanno scatenato una molteplicità di domande e riflessioni da parte degli educatori. Si sono chiesti come interpretare il fenomeno, e come porvi un freno anche con punizioni creative, messi di fronte a un fatto nuovo: la crescente mediatizzazione della sfera pubblica e della società ha reso quasi inevitabile l' estendersi del fenomeno bullismo anche al campo dei media, sempre più presenti nella vita dei più giovani. Il bullismo tradizionale si è dunque adeguato ai new media, alla crescente disponibilità di tecnologia digitale ad ampia accessibilità, che permette facilmente di produrre filmati con un oggetto di consumo di massa come il telefonino e di metterli in rete su siti come YouTube e Myspace. L' interattività e il profilo di un' utenza sempre più partecipe del contenuto offerto dai media è caratteristica del periodo della storia dei media che John Ellis ha definito età dell' abbondanza. Il cyberbullying è un fenomeno recente che ha avuto come diretta conseguenza la sovraesposizione in ambito mediale del mondo adolescenziale, sempre rappresentato nella sua dimensione più problematica e violenta soprattutto da generi televisivi improntati al realismo, come l' informazione e il talk show. Diventa dunque interessante chiedersi come si comporta un medium tradizionale come la tv nel mettere in scena l' adolescenza, con tutto il suo portato di nodi problematici e comportamenti difficili, e ancora domandarsi se la modalità di tale messa in scena può condizionare il comportamento dei teenager e incidere sul loro immaginario. La risposta che danno gli specialisti è molto interessante e per certi versi sorprendente. Tenuto conto che i giovani guardano poco la tv, il colpevole «esterno», se proprio lo si deve trovare, va ricercato nell' ambito dei programmi informativi più che in quello della fiction. Anzi, c' è tutto il filone dei teen drama (da «Beverly Hills» a «Dawson' s Creek» a «The O.C.») che spesso si fa carico di una riflessione sul mondo degli adolescenti e sembra in qualche modo tentare di arginare una deriva di autorità e di prospettiva valoriale. La più straordinaria sitcom animata degli ultimi anni, «I Simpson», è riuscita spesso a mettere in scena temi complessi e scottanti come quello del bullismo giovanile da un punto di vista ironico e dissacrante, reso possibile proprio dalla natura animata della serie. La presenza nella serie di due figli in età scolare fa sì che uno degli ambiti di vita quotidiana più di frequente messo in scena sia proprio la scuola frequentata da Bart e Lisa. In accordo al tono smaliziato della serie, il bullismo e le prevaricazioni ai danni dei secchioni sono raccontati con tono dissacrante, tentando di portarne in luce gli atteggiamenti più tipici per poi demolirli a colpi di ironia. In una scuola seria, «I Simpson» dovrebbero diventare un libro di testo. Ben diverso invece il discorso sull' informazione. Le news non innescano processi profondi e complessi come la serialità e quindi si può ragionevolmente sostenere che l' informazione è molto più «pericolosa» della fiction nello scatenamento dell' emulazione. Istruttivo esempio è quello di Studio aperto, dove l' invito a guardare uno spettacolo intrigante e sensazionale (per esempio un video di bullismo pubblicato su YouTube) si affianca sempre a uno stucchevole tono moralistico. Da genitore, per contenere il fenomeno, starei più attento a un programma come «Lucignolo» che a tutti i telefilm di Fox Crime".
(Aldo Grasso, 23.09.2007)

giovedì 27 settembre 2007

L'EDICOLA DI LOU - Articoli e stralci sui telefilm dai giornali italiani e stranieri

LIBERO
Duchovny, da X-Files a XXX-Files con "Californication"
"Dimenticate gli eccessi di 'Nip/Tuck': su Italia 1 sta per arrivare un serie veramente audace. A paragone della quale i chirurghi McNamara e Troy sembrano dei novellini. Il telefilm in questione, che Mediaset e Jimmy si starebbero contendendo, è “Californication”. Protagonista, un David Duchovny riveduto e corretto in versione hard. In questa comedy, infatti, l’eroe di “X-Files” ha abbandonato i panni del gelido agente Fox Mulder per vestire quelli, decisamente più bollenti, di Hank Moody. Uno scrittore divorziato, in crisi di ispirazione e con figlia tredicenne da mantenere. Ma soprattutto un uomo sesso dipendente, malato a tal punto da infrangere, con le sue perversioni, qualsiasi remora morale. Per avere un’idea dello stile della serie, è sufficiente la puntata pilota: qui il nostro eroe, se così si può definire, esordisce facendo sesso orale con una suora. La situazione non migliora negli episodi successivi, dove ad accendere il desiderio (e non solo) del protagonista sono ragazzine minorenni, donne sposate, amanti varie e sessioni di autoerotismo. Il tutto condito con una buona dose di cocaina e mariuana. Stando alle indiscrezioni, il telefilm dovrebbe approdare in primavera su Italia1, naturalmente in seconda serata. Su satellite, invece, la destinazione principe dovrebbe essere Jimmy. Quel che è certo è che con sé, dovunque andrà, “Californication” porterà un buon strascico di polemiche, come è accaduto in America. Qui la serie si è guadagnata la seguente recensione sulla rivista “Rolling Stone”: "è il telefilm più sporcaccione che si possa vedere in tv senza estrarre la carta di credito". Ma se la stampa protesta e grida allo scandalo, sono più possibilisti gli addetti ai lavori. Che salutano con entusiasmo il debutto italiano del telefilm: “Californication” rappresenta la nuova frontiera del genere seriale", spiega Leo Damerini, fondatore dell’Accademia dei Telefilm, "perché porta agli estremi la realtà. Oggi i telefilm non si accontentano di raccontare il quotidiano: puntano alla satira". Gli eccessi, quindi, non andrebbero interpretati come giudizi ma come provocazioni: "è indubbiamente un prodotto innovativo, che spinge l’acceleratore in una direzione nuova. L’arma però è la provocazione, non lo scandalo a tutti i costi. Indipendentemente dal fatto che sposi un taglio eccentrico e maschilista", continua Damerini. "Il sesso e la droga sono delle virgole nel racconto. Lo stesso maschilismo è apparente perché dietro al suo cinismo c’è ben altro". Più che i contenuti, il punto di forza della serie sembra essere David Duchovny: l’eroe di “X-Files” funziona. E in versione comedy è ancora più credibile. Dimesso e cinico, Duchnovy rappresenta l’altra metà del cielo di “Sex and the city”: l’icona degli uomini single in preda del sesso, che vorrebbero amare e si rifugiano nella droga. In America si sono ritrovati in lui, tanto che nelle sole prime tre settimane di programmazione le sue avventure hanno inchiodato davanti al televisore 2mln di americani. Resta ora da vedere di che pasta sono fatti gli italiani.
(Francesca D'Angelo, 27.09.2007)
PICCOLO GRANDE SCHERMO - Jordana Spiro, dopo "My Boys" sfida al cinema con Sharon StoneQuando ha interpretato nel 2006 la sit-com "My Boys", il suo personaggio, PJ Franklin, ha destato interesse per essere una giornalista sportiva in un ambiente prevalentemente maschile. Jordana Spiro è stata scelta per il suo aspetto "normale" dall'ideatrice Betsy Thomas, alla ricerca di una ragazza che sembrasse una "che mangiasse pizza, non badasse eccessivamente alla linea e non si truccasse se fosse in ritardo". Passata quasi anonimaente da guest-star in serial come "Beverly Hills", "Cold case" e "Undressed", l'attrice che deve la sua forza alla "normalità" è pronta al salto sul grande schermo e a diventare sexy per un giorno nella commedia in lavorazione "Rockett", al fianco di Sharon Stone.
(Articolo di Leo Damerini pubblicato su "TU")
NEWS - Allelujia! Anche secondo Vittorio Storaro la fiction tv è meglio del cinema
(ANSA) - NEW YORK - Secondo Vittorio Storaro la fiction tv e' spesso meglio del cinema ''perche' ha la possibilita' di raccontare le storie con il loro giusto ritmo, invece di doverle racchiudere in due ore come e' costretto a fare appunto il prodotto per il grande schermo''. Il cineasta premio Oscar e' intervenuto alla inaugurazione della settimana della fiction Rai presso la nuova sede di Rai Corporation a New York, presenti il direttore di Rai Fiction Agostino Sacca', il direttore dell'Istituto di cultura italiano Claudio Angelini, ideatore assieme a Sacca' dell'iniziativa, l'attore Flavio Insinna ed il direttore di Rai Corporation Fabrizio Maffei. ''Io ho fatto anche molta televisione, da Wagner all'Orlando furioso, fino al progetto su Caravaggio che riportiamo questa settimana a New York'', ha detto Storaro: ''C'e' una ragione per la quale la fiction ha oggi un grande peso commerciale e creativo: in 4-5 ore la mini-serie tv ha infatti la possibilita' di dare il giusto respiro al racconto''.

mercoledì 26 settembre 2007

QUIZ - Chi è l'attrice telefilmica brunona in attesa?
Nuovo Quiz per salutare l'inizio dell'autunno vero. Chi è l'attrice telefilmica brunona, in attesa di chissachè o chissachi sui tacchi a spillo? La posa è quella tipica di colei che è in attesa di un ritardatario, sia esso un partner, un amico o un tassì. Anche lo strascico del vestitino sembra aver il morale...sotto i tacchi. Per indovinare il nome dell'attrice, okkio ai particolari, studiateli bene. Se volete ingrandire la foto, cliccate sul fotogramma...
NEWS - Maledizione, Jack (Daniel)! Kiefer Sutherland arrestato per guida in stato di ubriachezza
(ANSA) - WASHINGTON - L'attore Kiefer Sutherland e' stato arrestato oggi a Los Angeles per guida in stato di ebbrezza. Il protagonista della serie televisiva '24' e' stato fermato dagli agenti dopo aver fatto un'inversione di marcia irregolare mentre era al volante della sua vettura. Gli agenti l'hanno sottoposto al test dell'alcol rilevando una dose superiore al quantitativo permesso dalla legge. Sutherland, che ha 40 anni, e' stato arrestato e trasferito alla centrale di polizia di Hollywood dove e' stato rimesso in liberta' dopo aver pagato una cauzione di 25 mila dollari (n.d.r.: non 24? ah ah ah...). L'attore dovra' comparire in tribunale il 16 ottobre per rispondere dell'accusa di guida in stato di ebbrezza.
QUIZ - L'attrice telefilmica bikinata era...
Soluzione del Quiz di fine estate del 3 settembre scorso, quando andavamo ancora in giro con le nostre belle Fred Perry tra una partita di beach-volley e l'altra. L'attrice bikinata che scherzava coi paparazzi era Elisha Cuthbert, indimenticabile ex di "24" (e forse clamorosa rentrè, chissà!). Complimenti agli indovinatori aj, stefano23 e dillonpanthers. Tra poco su "Telefilm Cult" un nuovo entusiasmante Quiz d'inizio autunno.

martedì 25 settembre 2007

L'EDICOLA DI LOU - Stralci e commenti sui telefilm dai giornali italiani e stranieri

CORRIERE DELLA SERA
Gossip Girl: parte basso il nuovo teen-cult di Schwartz
"Nella prima puntata una ragazza costringe il suo boyfriend a fare sesso con lei, durante un party a casa dei suoi, mentre nei piani più bassi del sontuoso appartamento un cameriere in livrea offre canapés agli ospiti ultrasnob di sua madre. Più tardi, a un' altra sfarzosa festa sulla Quinta Avenue, dei ragazzi in blazer e cravatta fumano marijuana vagheggiando di rubare il Viagra dei loro padri. Benvenuti nel viziato, esclusivo e depravato universo di «Gossip Girl», l' ultimo teen-drama sulla vita di un gruppetto di ragazzi e ragazze dell' Upper East Side di Manhattan che ha debuttato questa settimana in America ed è già diventato un caso. La storia è incentrata su Serena Van Der Woodsen, la ragazza più amata e chiacchierata dell' Upper East Side che, al ritorno da una lunga assenza, non è più la stessa di una volta. La notizia fa il giro dell' isola di Manhattan grazie a una misteriosa blogger di cui nessuno sa l' identità che si fa chiamare Gossip Girl. Grazie a lei vengono a galla segreti, tradimenti e doppi giochi dei suoi compagni di scuola. Allievi degli esclusivi licei privati di Manhattan con rette da capogiro che, messa da parte l' uniforme obbligatoria, passano il tempo bevendo martini, fumando marijuana, facendo shopping o rubando da Bloomingdales o Bergdorf Goodman (ma solo per il brivido). Nonché bigiando la scuola per fare sesso nelle loro penthouse sulla Park Avenue. La serie tv s' ispira a una serie di 11 romanzetti autobiografici firmati da Cecily von Ziegesar che ha venduto decine di milioni di copie in un' America stregata dal mito delle «cattive ragazze» alla Paris Hilton, Lindsay Lohan e Britney Spears. Autore della versione tv è Josh Schwartz, lo stesso sceneggiatore del popolarissimo «The O.C.», il cui ethos viene qui incorporato all' iconografia di «Sex and The City». In comune con questi due titoli, «Gossip Girls» ha protagonisti belli, sexy ed elegantissimi, scenografie sfarzose e personaggi ricchi, vacui e decadenti. Come il padre businessman senza scrupoli che costringe il primogenito a uscire con la figlia di un potenziale cliente. O la madre, ricchissima divorziata, che obbliga la figlia a vestirsi come una modella perché «chi va a letto con più ragazzi è l' alpha girl, il capo del branco». La morale di «Gossip Girls»: i giovani ricchi newyorchesi sono sessualmente precoci e irrimediabilmente snob e perfidi. Ma quasi sempre per colpa dei genitori: miliardari superficiali, materialisti e assenti che colmano la loro latitanza ricoprendo i figli di carte di credito e costosi regali. È un quadro sociologico spietato della Manhattan della «bolla edilizia», che ha spinto alcuni critici a parlare di «grande affresco sociale» alla Edith Wharton di L' età dell' innocenza o Francis Scott Fitzgerald del Grande Gatsby. «Non siamo nella stessa categoria letteraria, ma è lo stesso tipo di racconto», conferma la co-sceneggiatrice Stephanie Savage: «Il fascino viene dal raccontare cosa succede quando figli di gente molto ricca cercano di fare i bravi e di trovare se stessi». «È un fedele ritratto di come siamo», hanno candidamente ammesso alcune ragazze di alcuni dei più esclusivi licei di Manhattan, invitate dal New York Times a «recensire» l' anteprima, che si sono dichiarate tutte «entusiasticamente Gossip Girls». Il problema, adesso, è capire se i loro capricci, eccessi e scorribande sessuali possono appassionare anche le loro coetanee povere e puritane, dall' Alabama al Montana. Nonostante l' assordante battage pubblicitario iniziato prima dell' estate, la serie ha avuto un debutto a dir poco tiepido. Il primo episodio è stato visto solo da 3.65 milioni di spettatori, arrivando ultimo nella fascia oraria delle 21".
(Alessandra Farkas, 24.09.2007)

lunedì 24 settembre 2007

NEWS - Ultima ora, mano agli iPod! I telefilm Fox gratis su iTunes!
(ANSA) - NEW YORK, 24 SET - Fox ha deciso di distribuire gratuitamente su iTunes i suoi telefilm di maggior successo. Secondo quanto riporta BroadCasting & Cable, l'accordo appena
concluso dal network Usa con la Apple riguarda le serie ''Back to You'', ''K-Ville'' e "Kitchen Nightmares'', al debutto quest'autunno, e le nuove stagioni di ''Prison Break'', ''Bones'', ''American Dad'' e '''Til Death''. Nel pacchetto non e' pero' inclusa la quarta serie del ''Doctor House'', appena cominciata negli Usa. Gli episodi dei telefilm, tutti in prima tv, rimarranno disponibili per il download su iTunes solo per due settimane dopo la loro trasmissione in tv. ''Le nostre serie tv hanno riscosso un grande successo sull'iTunes Store fin dal loro debutto lo scorso anno'' ha detto William Bradford, senior vice president of Content strategy di Fox. ''Queste nuove grandi prime tv - aggiunge Bradford - saranno scaricabili gratuitamente dai fans che potranno scaricarle sui loro iPod e iPhone: e' un sistema innovativo per consentire agli spettatori di vedere gli episodi che si sono persi in tv''. Resta da vedere se in futuro questi download verranno considerati nel computo dell'audience delle serie tv Usa. L'accordo Fox-Apple segue di poco la rottura di quello del colosso di Cupertino con la NBC, avvenuta il mese scorso. Il network Usa non ha infatti rinnovato il contratto per la
diffusione attraverso iTunes dei suoi show, preferendo invece affidarsi al sistema Unbox di Amazon.com. Apple ha fatto sapere di aver rinunciato al contratto soprattutto perche' la NBC voleva raddoppiare il costo all'ingrosso di telefilm come ''Heroes'' e ''The Office'' e questo avrebbe portato il prezzo al pubblico a 4,99 dollari per episodio. Un telefilm attualmente puo' costare in media tra 0,99 e 1,99 dollari. Al momento film e telefilm Usa non sono acquistabili e scaricabili dall'iTunes Store italiano (e sugli altri vige una protezione ''geografica'' che riconosce gli utenti italiani), ma alla Apple avevano annunciato prima dell'estate che la situazione sarebbe cambiata entro pochi mesi.
SONDAGGIO - Come mai "Heroes" non decolla? Un sondaggio per capire le ragioni
Ieri ha ottenuto solo l'8.89% di share e ormai la domanda di tutti i fans di telefilm (non solo di quello in questione) è: come mai "Heroes" non decolla negli ascolti? Il serial è obiettivamente ben fatto, ma come mai stenta ai responsi dell'Auditel? Telefilm Cult lancia un Sondaggio sui motivi che potrebbero aver influito sulla partenza un pò sotto tono. Lo trovate nello scroll a sinistra, sopra a quello, parallelo, per eleggere il vostro "Hero" preferito. C'è una settimana di tempo per votare, affrettatevi!
PICCOLO GRANDE SCHERMO - Nel film di "Sex and the City" Carrie ancora tra le braccia di Mr.Big, Samantha s'innamora e rischia di morire...(Achtung Spoiler! Le prime foto dal set!)
Al via le riprese di "Sex and the City - Il Film" che vedrà nuovamente Carrie, Samantha, Miranda e Charlotte protagoniste a Manhattan. Il primo ciak nella Fifth Avenue, con una Sarah Jessica Parker, avvolta in uno svolazzante abito verde e tacchi a spillo assassini. Del copione si sa poco o nulla, ma Sarah è stata fotografata tra le braccia di "Mr. Big" (Chris Noth) mentre Kristin Davis (Charlotte) offrirà ai fan una bella sorpresa. La pellicola, prodotta, scritta e diretta da Michael Patrick King, e che uscirà nelle sale cinematografiche americane nel maggio 2008, si concentrerà nuovamente sulla vita sentimentale e lavorativa delle quattro amiche tra le strade della Grande Mela. Ristoranti lussuosi, club e drink, ricalcheranno il vecchio telefilm (le cui riprese sono finite nel 2004). Ma per gli appassionati con la memoria corta ecco un riassunto dell'ultima puntata della serie. Abbiamo lasciato Carrie a Parigi con Aleksandr Petroysky; proprio qui Mr Big, chiamato provvidenzialmente dalle amiche, la raggiunge e cerca di riprenderla con sè. Charlotte e suo marito adottano un bambino dall Cina, mentre Miranda si ammorbidisce e inizia a prendersi cura della madre di Steve, l'uomo da cui ha avuto un bambino. Quanto a Samantha, questa snobba la chiemioterapia per vivere un'ultima notte d'amore con il suo compagno, Smith Jerrod. Nel cast, assieme a Chris Norton, torneranno gli amanti, amori o flirt passeggeri della quattro ragazze di Manhattan e saranno intepretati dagli stessi protagonisti della serie tv: Jason Lewis il modello innamorato della maliarda Samantha (Kim Cattrall) , David Eigenberg e Evan Handler. New entry del cast sarà invece la partecipazione del premio Oscar Jennifer Hudson, nelle vesti della segretaria di Carrie. Dalle prime foto è evidente che la storia d'amore tra Carrie e Mr Big (iniziata tra alti e bassi quattro anni fa) continuerà, almeno all'inizio della pellicola, così come la passione della protagonista per i tacchi a spillo e le borsette dallo strani design. Charlotte York (Kristin Davis), nell'adattamento della storia per il cinema, resterà finalmente incinta (le foto ne sono prova incontrovertibile). Aveva sperato in una gravidanza per tutti i quattro anni delle serie, ma non riuscendovi aveva deciso di comprarsi un cane e adottare un bambino. Invece...

"Il trivial game + divertente dell'anno" (Lucca Comics)

"Il trivial game + divertente dell'anno" (Lucca Comics)
Il GIOCO DEI TELEFILM di Leopoldo Damerini e Fabrizio Margaria, nei migliori negozi di giocattoli: un viaggio lungo 750 domande divise per epoche e difficoltà. Sfida i tuoi amici/parenti/partner/amanti e diventa Telefilm Master. Disegni originali by Silver. Regolamento di Luca Borsa. E' un gioco Ghenos Games. http://www.facebook.com/GiocoDeiTelefilm. https://twitter.com/GiocoTelefilm

Lick it or Leave it!

Lick it or Leave it!