sabato 27 gennaio 2018

venerdì 26 gennaio 2018

GOSSIP - Not Walking Dead! Jon Bernthal di "The Punisher" è più vivo che mai su "Esquire"
Jon Bernthal covers the winter 2018 issue of Esquire. The star of Netflix’s new series The Punisher, Bernthal stars in a feature by photographer Beau Grealy. Stylist Matthew Marden (See Management) outfits Bernthal for the occasion. Bringing a rugged charm to classic menswear, Bernthal wears brands like BOSS and Simon Miller. Talking to the magazine about working with him on set, the actor confesses, Ask people on set and they’ll say I’m difficult. But it’s not about my trailer or the food; it’s always about making the role make sense. Bernthal is also anti-superhero. You talk about Leo, you talk about Brad, the guys I really, really respect—and they have all kind of stayed clear of the superhero stuff, says Bernthal. Read more on Esquire.com.
Vedi la gallery completa su

giovedì 25 gennaio 2018

L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri
CORRIERE DELLA SERA
Con "I'm Dying up here" prima della risata c'è lo sgomento
"Venivamo dagli anni '6o, dalla guerra in Vietnam e da Nixon. Erano anni molto intensi e questo fu determinante per la nascita di un nuovo modo di fare il comico, di un nuovo desiderio di esprimere se stessi e dire cose al limite, di parlare di verità scomode. Quegli anni cambiarono tutto, nel mondo della commedia». A parlare è Jim Carrey, qui in veste di produttore della serie I'm Dying up here (Chi è di scena) per Showtime (in Italia su Sky Atlantic). La serie prende le mosse dall'omonimo romanzo di William Knoedelseder. Al centro del libro c'era il Comedy Store, il leggendario locale di Los Angeles tempio della stand-up comedy da cui mossero i primi passi verso la fama mondiale nomi del calibro di Johnny Carson, Richard Pryor, David Letterman e Jay Leno. E infatti il vero protagonista della serie è un genere, la stand-up comedy: in piedi, davanti a un pubblico non sempre attento, lo stand-up comedian parla in maniera spudorata di temi e idee che si possono pensare ma che nessuno ha il coraggio di esprimere in una conversazione normale. Il titolo originale, I'm Dying up here, è un'espressione che indica un particolare stato d'animo del comico, quando è assalito dalla paura di non farcela, quando sente che il pubblico non reagisce alle sue battute, quando vorrebbe mettere in gioco anche il proprio panico. Un piccolo teatro off di Los Angeles, il Goldie's, diventa così il trampolino di lancio di vari comici, che per guadagnare un palco più prestigioso devono innanzitutto convincere la cinica Goldie (Melissa Leo). La serie non è solo un campionario di battute più o meno divertenti, ma è un viaggio tutt'altro che allegro (s'inizia con un suicidio) fra i sogni di gloria e le difficoltà che s'incontrano per raggiungere il successo, rappresentato qui dal salotto televisivo del Tonight Show di Johnny Carson. Prima della risata c'è sempre lo sgomento". (Aldo Grasso)

mercoledì 24 gennaio 2018

NEWS - Underwood, abbiamo un problema! Dopo lo scandalo sessuale di Kevin Spacey, Netflix ci ha rimesso 39 milioni di dollari
News tratta da "Uproxx"
Netflix reportedly took a $39 million write-down for its fiscal fourth quarter due to the cancellation of two Kevin Spacey projects, Deadline reports. CFO David Wells revealed the company’s write-down during an earnings interview, but did not outright say the money lost was because of Spacey’s ongoing sexual harassment scandals. Sources close to the issue have told Deadline, however, said the money was indeed tied up in the final episodes of House of Cards and Spacey’s Gore Vidal biopic, Gore. On the call, Wells explained that write-downs were a normal part of the business, Netflix just “hadn’t had one of this magnitude.” Wells said the decision “related to the societal reset around sexual harassment, so it was somewhat unusual in that respect.” According to Variety, the period biopic on writer Gore Vidal had already wrapped and is now seemingly shelved indefinitely. The final season of House of Cards has been moved from its usual order of 13 episodes to eight. Additionally, it’s possible that some of the losses Netflix is soaking up were put into a canceled Louis C.K. special after the comedian admitted to multiple instances of sexual misconduct last fall. As The Hollywood Reporter points out, the removal of Danny Masterson from The Ranch after multiple women accused him of sexual assault would not have contributed to this loss.

martedì 23 gennaio 2018

NEWS - Big Little Paycheck! La 2° stagione di "BLL" costerà molto di più (grazie a Apple)

News tratta da "Decider"
For months now, we’ve heard rumors and read thinkpieces about how Apple and its $1 billion original series budget may change the television’s ecosystem. Now we finally have proof of that very thing happening, and the first victim of Apple’s terrifyingly large wallet is none other than HBO‘s Big Little LiesIn a piece published by The Hollywood Reporter, it’s been revealed that Season 2 of the Golden Globe and Emmy-winning miniseries is going to be more expensive than anyone was anticipating. According to the report, Zoe Kravitz, who made $380,000 for her work on Season 1, will be getting a massive pay increase for Season 2; she’s now said to be raking in $3 million for reprising her role. Shailene Woodley is also said to be getting a substantial pay raise from her $1.7 million Season 1 paycheck. The most interesting paycheck news, though, is what Big Little Lies‘ biggest stars — Reese Witherspoon and Nicole Kidman — are being paid. Sources claim that the two actresses received $250,000 and $350,000 per Season 1 episode, respectively, as well as executive producer credits and points on the show’s backend. Those credits and points are staying for Season 2, but it’s rumored that these two actresses will also “get around $1 million an episode” for the show’s second season. A big (not big little) congratulations goes to Kravitz, Woodley, Witherspoon, and Kidman. Suspiciously missing from this dollar-filled announcement is Laura Dern, but hopefully her shocking paycheck story is coming. So why is this new season so expensive? Part of the problem has to do with Big Little Lies‘ status as a miniseries. Because all of the actors only committed to seven episodes of this project, all of their contracts had to be re-negotiated when HBO decided to pursue a Season 2. Add in that fact that Reese Witherspoon’s massive Apple paycheck from her new show with Jennifer Aniston drove up the salaries for all of these actresses, and HBO walked into the perfect, hyper-expensive storm. The untitled Apple series is reportedly paying each of its two leads $1.25 million per episode, which drove up the price that HBO had to pay to secure their services for Season 2.

lunedì 22 gennaio 2018

NEWS - Oh my GOT! Sky e Amazon uniscono le legioni in "Britannia", al via stasera
Giulio Cesare ha fallito nell’impresa, ma i romani sono determinati a conquistare la Britannia. Le tribù e i druidi sono così costretti ad unire le forze per difendere la loro terra. La storia della campagna più avvincente dell’esercito romano è al centro della produzione originale Sky Britannia, da lunedì 22 gennaio alle 21.15 su Sky Atlantic HD e disponibile su Sky On DemandQuando i romani invadono la Britannia nel 43, Kerra (Kelly Reilly), figlia del re dei Cantii, è costretta a mettere da parte le divergenze con l'arci-rivale la regina Antedia (Zoe Wanamaker) per affrontare gli invasori. I Romani, guidati dal generale Aulus Plautius (David Morrissey), sono determinati ad avere successo laddove Giulio Cesare ha fallito e conquistare questa mitica terra all'estremo nord dell'impero romano. Aulus è un leader forte e resiliente, ma nasconde un profondo segreto che minaccia la sua missione. E mentre le tribù e i druidi si uniscono per combattere i Romani, Kerra affronta il ruolo più importante della sua vita mentre guida la resistenza contro la potenza dell'esercito romano.
Britannia è una co-produzione Sky e Amazon US, realizzata da Vertigo Films in collaborazione con la Neal Street Productions e All3Media company, scritta dal pluripremiato Jez Butterworth (Jerusalem, Spectre), la serie è interpretata da Kelly Reilly (True Detective, Sherlock Holmes), David Morrissey (The Walking Dead, The Hollow Crown), Zoë Wanamaker (Harry Potter e la Pietra Filosofale , My Family) e Stanley Weber (Outlander). Il cast vanta anche di una partecipazione italiana: Fortunato Cerlino veste i panni dell’Imperatore Vespasiano. 
A proposito della serie, lo sceneggiatore Jez Butterworth ha commentato: “Oltre a essere dei duri combattenti i Celti hanno un sistema di credenze che li rende quasi invincibili. È una magia profonda. L’ultima volta che i Romani hanno provato ad invaderli,  il potente Giulio Cesare, dopo aver dato uno sguardo, ha alzato i tacchi ed è tornato dritto a casa. Ora, quasi un secolo dopo, i Romani sono tornati. Sono affascinato da cosa succede quando gli dei muoiono. Quando un’antica fede crolla e viene sostituito da qualcosa di nuovo. Nuovi nomi e nuovi volti che si adattano ai nuovi tempi. Abbiamo una guerra tra due pantheon: gli dei romani contro le divinità celtiche. È lo scontro più duro di tutti i tempi, quello che dà forma a chi siamo noi oggi. E vediamo il tutto da una prospettiva umana: sopravvivenza individuale, ambizione, coraggio, avidità, perdita, vendetta. Tutte cose per cui le divinità ci hanno sempre amato!”

"Il trivial game + divertente dell'anno" (Lucca Comics)

"Il trivial game + divertente dell'anno" (Lucca Comics)
Il GIOCO DEI TELEFILM di Leopoldo Damerini e Fabrizio Margaria, nei migliori negozi di giocattoli: un viaggio lungo 750 domande divise per epoche e difficoltà. Sfida i tuoi amici/parenti/partner/amanti e diventa Telefilm Master. Disegni originali by Silver. Regolamento di Luca Borsa. E' un gioco Ghenos Games. http://www.facebook.com/GiocoDeiTelefilm. https://twitter.com/GiocoTelefilm

Lick it or Leave it!

Lick it or Leave it!