SONDAGGIO "QUAL E' LA MIGLIORE RETE/PIATTAFORMA DI SERIE TV DEL 2017"? - FINALISSIMA— AccademiaTelefilm (@AcademyTelefilm) 4 gennaio 2018
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venerdì 12 gennaio 2018
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giovedì 11 gennaio 2018
mercoledì 10 gennaio 2018
NEWS - Achtung, compagni! "Tv Blog" non c'è più? Poche lacrime, è risorto come un'Araba Fenice in "Altro Spettacolo" meglio di prima. Per sostenerlo è stato lanciato un crowdfunding. Solo per essere l'unico sito/blog (oltre al mitico Antonio Genna) ad avere tutte le partenze delle serie tv in Italia, merita...
Da "Altro Spettacolo"
Da "Altro Spettacolo"
Altro Spettacolo è un take over. Sostituisce il vuoto lasciato da Tvblog e ne raccoglie
immediatamente l’eredità. Rinuncia a tutto ciò che ormai è
diventato logoro perché reiterato da tutte le realtà che si occupano
del tema e propone nei formati più brevi le news-commodity. Esalta
la storia editoriale di TvBlog distillandone il meglio e
abbandonando ciò che era diventato lo standard per costruire una
nuova storia di eccellenza che intercetta tutto il mondo dello
spettacolo e dell’intrattenimento, dalla tv al cinema, dalla musica
al web, in senso transmediale.
Altro Spettacolo è un prodotto editoriale di Slow News.
Altro Spettacolo è un prodotto editoriale di Slow News.
È un approccio completamente diverso dal solito al giornalismo di
spettacolo. Slow journalism. Pochi articoli scelti, alta qualità degli
approfondimenti, grandi analisi, firme importanti, attenzione
all’universo social con un approccio orientato alla creazione di
ambienti di conversazione per i pubblici di ogni età; un modello di
business che si basa sulle nuove frontiere del content marketing; un
contesto editoriale che si presta al native advertising più evoluto,
che si ispira ai grandi modelli esteri; un prodotto che si rivolge
anche a lettori professionisti con uno spin off premium a pagamento.
È un blog verticale con una forte comunità di
riferimento e con orientamento social, senza
dimenticare le tecniche SEO per intercettare anche il
traffico dai motori di ricerca su chiavi di ricerca
pertinenti, le strategie di content marketing, l’uso di
tutte le opportunità offerte da strumenti quali il pixel
di tracciamento di Facebook, la profilazione del
pubblico, le strategie di mail marketing e di remarketing.
È un progetto che fa uso di tutte le tecniche di
marketing 4.0.
Il crowdfunding
Per costruire un sito di spettacolo che si chiama https://www.altrospettacolo.it.
Per provare a sostenere il progetto fin dall'inizio. Per pagare le persone che ora si trovano in difficoltà, se raccoglieremo abbastanza per dare a qualcuno un minimo di aiuto.
Per fare la prima riunione di redazione dal vivo di tutta TvBlog (ebbene sì! Non ci siamo mai visti tutti insieme!).
Sul sito troverai una sezione che, in trasparenza, dichiarerà a tutti, lettori, sostenitori, addetti ai lavori, giornalisti, il modello di business e il modo in cui usiamo i soldi, quanti e in quali circostanze.
Sostieni "Altro Spettacolo" QUI.
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Nel 2017 sono state prodotte 487 serie tv (455 nel 2016).
— AccademiaTelefilm (@AcademyTelefilm) 10 gennaio 2018
Le piattaforme streaming tipo @netflix e @amazon_movies ne hanno lanciate 117 (2016: 90), le tv tradizionali 153 (2016: 146), pay tv 42 (2016: 36).
Unico trend inverso le tv via cavo free: 175 (2016: 183)
Fonte:@ItaliaOggi
martedì 9 gennaio 2018
L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri
CORRIERE DELLA SERA
Con "Black Mirror" su Netflix meno ideologia e più buonismo
"La chiusura di un anno dove molte distopie si sono avverate non poteva che essere segnata dal ritorno di «Black Mirror»: Netflix ha rilasciato a fine dicembre una nuova stagione di sei episodi, la seconda da quando la celebre serie si è trasferita dal canale inglese Channel 4 alla piattaforma americana. Iniziamo col dire che gli episodi sono molto diversi l'uno dall'altro nella durata, nello stile, nell'intento e negli esiti: ciascuno meriterebbe una recensione a sé. Alcuni sono più riusciti e convincenti di altri ed è difficile dare un giudizio univoco sull'intera stagione. Una caratteristica che li accomuna tutti è che gli alti budget permessi da Netflix hanno alzato gli standard produttivi e le ambizioni del loro autore, Charlie Brooker, rendendo gli episodi sempre più simili a dei minifilm, disseminati di citazioni a generi e mondi cinematografici (il bianco e nero, l'omaggio a Star Trek, la regia di Jodie Foster). Pur nella difformità di stile, questa stagione ha un forte filo conduttore tematico: la riflessione sul controllo, attraverso scienza e tecnologia, di alcuni aspetti che definiscono nel profondo l'essere umano, come il ricordo e la coscienza. Quanto di più vicino ci sia al concetto di anima. Sarebbe un errore considerare la serie come una profezia di un futuro inevitabile, ma è vero che gli episodi più inquietanti e d'impatto non sono quelli che disegnano scenari lontani (come «Crocodile» o «Black Museum») ma quelli che portano alle estreme conseguenze alcuni fenomeni che già stiamo sperimentando: l'ipercontrollo dell'infanzia (con i baby monitor di «Ar(Angel»), le app di appuntamenti («Hang the DJ»). La stagione è già stata accusata di buonismo, ma l'impressione è che, rispetto agli esordi, questi episodi di «Black Mirror» siano solo meno ideologici, meno avviluppati intorno alla vecchia teoria degli «effetti dei media» sulle persone, un rischio più pericoloso delle degenerazioni dei media". (Aldo Grasso)
CORRIERE DELLA SERA
Con "Black Mirror" su Netflix meno ideologia e più buonismo
"La chiusura di un anno dove molte distopie si sono avverate non poteva che essere segnata dal ritorno di «Black Mirror»: Netflix ha rilasciato a fine dicembre una nuova stagione di sei episodi, la seconda da quando la celebre serie si è trasferita dal canale inglese Channel 4 alla piattaforma americana. Iniziamo col dire che gli episodi sono molto diversi l'uno dall'altro nella durata, nello stile, nell'intento e negli esiti: ciascuno meriterebbe una recensione a sé. Alcuni sono più riusciti e convincenti di altri ed è difficile dare un giudizio univoco sull'intera stagione. Una caratteristica che li accomuna tutti è che gli alti budget permessi da Netflix hanno alzato gli standard produttivi e le ambizioni del loro autore, Charlie Brooker, rendendo gli episodi sempre più simili a dei minifilm, disseminati di citazioni a generi e mondi cinematografici (il bianco e nero, l'omaggio a Star Trek, la regia di Jodie Foster). Pur nella difformità di stile, questa stagione ha un forte filo conduttore tematico: la riflessione sul controllo, attraverso scienza e tecnologia, di alcuni aspetti che definiscono nel profondo l'essere umano, come il ricordo e la coscienza. Quanto di più vicino ci sia al concetto di anima. Sarebbe un errore considerare la serie come una profezia di un futuro inevitabile, ma è vero che gli episodi più inquietanti e d'impatto non sono quelli che disegnano scenari lontani (come «Crocodile» o «Black Museum») ma quelli che portano alle estreme conseguenze alcuni fenomeni che già stiamo sperimentando: l'ipercontrollo dell'infanzia (con i baby monitor di «Ar(Angel»), le app di appuntamenti («Hang the DJ»). La stagione è già stata accusata di buonismo, ma l'impressione è che, rispetto agli esordi, questi episodi di «Black Mirror» siano solo meno ideologici, meno avviluppati intorno alla vecchia teoria degli «effetti dei media» sulle persone, un rischio più pericoloso delle degenerazioni dei media". (Aldo Grasso)
L’unica vera domanda dei piuttosto scontati #GoldenGlobes2018 (a parte bis #TheMarvelousMrsMaisel): ma #MillieBobbyBrown una foto col resto del cast di #StrangerThings l’ha concessa alla fine? E chi l’ha conciata così?— Leo Damerini (@LeoDamerini) 8 gennaio 2018
lunedì 8 gennaio 2018
NEWS - Golden Globes 2018, tutti i vincitori (in verde). Sorpresa "The Marvelous Mrs. Maisel" (Amazon), conferma per "The Handmaid's Tale" (Hulu) e poker per "Big Little Lies" (HBO), un solo premio per Netflix
Miglior Drama
The Handmaid’s Tale (Hulu)
Miglior Drama
The Handmaid’s Tale (Hulu)
The Crown (Netflix)
Game of Thrones (Hbo)
Stranger Things (Netflix)
This Is Us (Nbc)
Game of Thrones (Hbo)
Stranger Things (Netflix)
This Is Us (Nbc)
Miglior serie comedy o musical
The Marvelous Mrs. Maisel (Amazon)
black-ish (Abc)
Master of None (Netflix)
Smilf (Showtime)
Will & Grace (Nbc)
The Marvelous Mrs. Maisel (Amazon)
black-ish (Abc)
Master of None (Netflix)
Smilf (Showtime)
Will & Grace (Nbc)
Miglior Miniserie
Big Little Lies (Hbo)
Fargo (Fx)
Feud (Fx)
The Sinner (Usa Network)
Top of the lake (Sundance Channel)
Big Little Lies (Hbo)
Fargo (Fx)
Feud (Fx)
The Sinner (Usa Network)
Top of the lake (Sundance Channel)
Miglior attore protagonista di una serie tv drama
Sterling K. Brown, This Is Us (Nbc)
Jason Bateman, Ozark (Netflix)
Freddie Highmore, Bates Motel (A&E)
Bob Odenkirk, Better Call Saul (Amc)
Liev Schreiber, Ray Donovan (Showtime)
Sterling K. Brown, This Is Us (Nbc)
Jason Bateman, Ozark (Netflix)
Freddie Highmore, Bates Motel (A&E)
Bob Odenkirk, Better Call Saul (Amc)
Liev Schreiber, Ray Donovan (Showtime)
Miglior attrice di una serie tv drama
Elisabeth Moss, The Handmaid’s Tale (Hulu)
Caitriona Balfe, Outlander (Starz)
Claire Foy, The Crown (Netflix)
Maggie Gyllenhaal, The Deuce (Hbo)
Katherine Langford, Tredici (Netflix)
Elisabeth Moss, The Handmaid’s Tale (Hulu)
Caitriona Balfe, Outlander (Starz)
Claire Foy, The Crown (Netflix)
Maggie Gyllenhaal, The Deuce (Hbo)
Katherine Langford, Tredici (Netflix)
Miglior attore protagonista di una serie tv comedy o musical
Aziz Ansari, Master of None (Netflix)
Anthony Anderson, black-ish (Abc)
Kevin Bacon, I love Dick (Amazon)
William H. Macy, Shameless (Showtime)
Eric McCormack, Will & Grace (Nbc)
Aziz Ansari, Master of None (Netflix)
Anthony Anderson, black-ish (Abc)
Kevin Bacon, I love Dick (Amazon)
William H. Macy, Shameless (Showtime)
Eric McCormack, Will & Grace (Nbc)
Miglior attrice protagonista di una serie tv comedy o musical
Rachel Brosnahan, The Marvelous Mrs. Maisel (Amazon) Pamela Adlon, Better Things (Fx)
Alison Brie, Glow (Netflix)
Issa Rae, Insecure (Hbo)
Frankie Shaw, Smilf (Showtime)
Rachel Brosnahan, The Marvelous Mrs. Maisel (Amazon) Pamela Adlon, Better Things (Fx)
Alison Brie, Glow (Netflix)
Issa Rae, Insecure (Hbo)
Frankie Shaw, Smilf (Showtime)
Miglior attore protagonista di una miniserie o film-tv
Ewan McGregor, Fargo (Fx)
Robert De Niro, The Wizard of Lies (Hbo)
Jude Law, The Young Pope (Sky Atlantic)
Kyle MacLachlan, Twin Peaks (Showtime)
Geoffrey Rush, Genius (National Geographic)
Ewan McGregor, Fargo (Fx)
Robert De Niro, The Wizard of Lies (Hbo)
Jude Law, The Young Pope (Sky Atlantic)
Kyle MacLachlan, Twin Peaks (Showtime)
Geoffrey Rush, Genius (National Geographic)
Miglior attrice protagonista di una miniserie o film-tv
Nicole Kidman, Big Little Lies (Hbo)
Jessica Biel, The Sinner (Usa Network)
Jessica Lange, Feud (Fx)
Susan Sarandon, Feud (Fx)
Reese Witherspoon, Big Little Lies (Hbo)
Nicole Kidman, Big Little Lies (Hbo)
Jessica Biel, The Sinner (Usa Network)
Jessica Lange, Feud (Fx)
Susan Sarandon, Feud (Fx)
Reese Witherspoon, Big Little Lies (Hbo)
Miglior attore non protagonista di una miniserie o film-tv
Alexander Skarsgard, Big Little Lies (Hbo)
David Harbour, Stranger Things (Netflix)
Alfred Molina, Feud (Fx)
Christian Slater, Mr. Robot (Usa Network)
David Thewlis, Fargo (Fx)
Alexander Skarsgard, Big Little Lies (Hbo)
David Harbour, Stranger Things (Netflix)
Alfred Molina, Feud (Fx)
Christian Slater, Mr. Robot (Usa Network)
David Thewlis, Fargo (Fx)
Miglior attrice non protagonista di una miniserie o film-tv
Laura Dern, Big Little Lies (Hbo)
Anne Dowd, The Handmaid’s Tale (Hulu)
Chrissy Metz, This Is Us (Nbc)
Michelle Pfeiffer, The Wizard of Lies (Hbo)
Shailene Woodley, Big Little Lies (Hbo)
Laura Dern, Big Little Lies (Hbo)
Anne Dowd, The Handmaid’s Tale (Hulu)
Chrissy Metz, This Is Us (Nbc)
Michelle Pfeiffer, The Wizard of Lies (Hbo)
Shailene Woodley, Big Little Lies (Hbo)
NEWS - I 3 motivi per cui Netflix ha chiuso un 2017 da record e l'attende un 2018 di difficili conferme. Leggi QUI.
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