sabato 18 luglio 2009


GOSSIP - Pushing topless! Dopo Mary Louise Parker anche Anna Friel esce fuori di seno...(sarà il caldo?)
Sarà il caldo afoso, saranno le zanzare tigre, ma ultimamente tra le attrici telefilmiche c'è una gran voglia di uscire fuori di seno. Dopo Mary Louise Parker di "Weeds" (vedi Post del 13 luglio), tocca ad un'altra "inaspettata" senofoba qual è Anna Friel di "Pushing Daisies" in un servizio fotografico, con tanto di copertina, su "Vanity Fair" USA. Lo shooting che ritrae la Friel in realtà è di gran classe, con abiti di seta e parure di perle da favola, con acconciature ricercate sixties...Roba da rapina a mano armata: soprattutto per come si confeziona un servizio fotografico.

venerdì 17 luglio 2009

NEWS - Ultima ora! Mischa Barton ricoverata a forza in una clinica psichiatrica...!
Sembra la sceneggiatura di una puntata di "The O.C.", ma è drammatica realtà. Anche se non sono ancora noti i particolari, Mischa Barton è stata ricoverata a forza in una clinica psichiatrica di Los Angeles dopo che una chiamata al 911 aveva fatto accorrere le forze dell'ordine al suo appartamento. E’ stata proprio la polizia a predisporre un trattamento sanitario obbligatorio per l’attrice, nella clinica Cedar-Sinai Medical Center. Il provvedimento viene attuato quando si crede che la persona in questione possa essere pericolosa per gli altri o per sè stessa o sia affetta da gravi disturbi mentali. Secondo quanto dichiarato dal suo portavoce “Mischa è entrata in ospedale su consiglio del suo medico curante”. Mentre sul web si rincorrono le voci (drammatiche) e non confermate di un tentato suicidio, tra poche ore si potrebbe sapere di più su quanto è successo, visto che il ricovero forzato può durare al massimo 72 ore. Forza Mischa, siamo tutti con te (come faremmo senza i tuoi improbabili look...?)!
NEWS - Le Nominations agli Emmy: le scelte di Telefilm Cult. E le vostre?
Una volta rese note le nominations degli Emmy Awards 2009 non resta che dire la vostra. Telefilm Cult si lancia per primo e segnala le proprie (in corsivo). Voi che ne pensate? Commentate, commentate e...votate...

MIGLIOR SERIE COMEDY
30 Rock
Entourage
How I Met Your Mother
I Griffin
The Flight of the Conchords
The Office
Weeds

MIGLIOR SERIE DRAMMATICA
Big Love
Breaking Bad
Damages
Dexter
Dr. House: Medical Division
Lost

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMEDY
Alec Baldwin per 30 Rock
Tony Shalhoub per Detective Monk
Charlie Sheen per Due uomini e mezzo
Jim Parsons per The Big Bang Theory
Jemaine Clement per The Flight of the Conchords
Steve Carell per The Office

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA
Bryan Cranston per Breaking Bad
Michael C. Hall per Dexter
Hugh Laurie per Dr House: Medical Division
Gabriel Byrne per In Treatment
Jon Hamm per Mad Men
Simon Baker per The Mentalist

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMEDY
Tina Fey per 30 Rock
Julia Louis-Dreyfus per La complicata vita di Christine
Christina Applegate per Samantha chi?
Sarah Silverman per The Sarah Silverman Program
Toni Collette per The United States of Tara
Mary-Louise Parker per Weeds

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA
Sally Field per Brothers & Sisters
Glenn Close per Damages
Mariska Hargitay per Law & Order: SVU
Elisabeth Moss per Mad Men
Holly Hunter per Saving Grace
Kyra Sedgwick per The Closer

giovedì 16 luglio 2009

NEWS - Emmy Rock! La sit-com con Baldwin-Fey stabilisce il record di nominations (22!) agli Oscar tv
(AGI) - Los Angeles, 16 lug. - La serie tv comica "30 Rock" ha ottenuto 22 nomination agli Emmy Awards, gli Oscar della tv americana. Si tratta del maggior numero di candidature ottenute da una commedia nella storia del premio. Tra le nomination come migliori attori i protagonisti della serie, Alec Baldwin e Tina Fey. La storica rivalita' tra le emittenti Hbo e Nbc vede prevalere la prima, con 99 nomination contro 67. Nel sestetto delle migliori serie drammatiche figurano "Big Love", "Breaking Bad", "Damages", "Dexter", "Dr. House" e "Lost". Tra candidati a vincere la statuetta di miglior attore drammatico ci sono anche l'interprete di "Dexter", Michael C. Hall e il famoso Dr. House, Hugh Laurie. Assente dalle nomination femminili Katherine Heigl, star di "Grey's anatomy". La cerimonia di premiazione della sessantunesima edizione degli Emmy si terra' il 20 settembre al teatro Nokia di Los Angeles e sara' presentata dall'attore Neil Patrick Harris.

Vedi tutte le nominations degli Emmy Awards 2009 qui: http://cdn.emmys.tv/awards/2009ptemmys/61stemmys_nomswin.php
NEWS - Clamoroso al CibaLost! La serie cult di JJ Abrams avrebbe un altro "padre"? L'idea, del 1977, apparterrebbe a Anthony Spinner che ha denunciato ABC per plagio...
Articolo tratto da Corriere.it
Ai viaggi nel tempo gli spettatori di "Lost" sono abituati. Questa volta però le vicende dei naufraghi della serie televisiva non c'entrano. Sull'isola deserta, tra i tanti misteri, adesso aleggia anche quello di un possibile plagio. Anthony Spinner, 78 anni, ex produttore televisivo ha infatti citato in giudizio Abc e Touchstone Television con un'accusa ben precisa: «Lost è stato copiato. L'idea originale è mia, l'ho scritta nel 1977 ricevendo un compenso di 30 mila dollari». Per più di trent'anni il soggetto del serial sarebbe rimasto chiuso in un cassetto fino alla sua realizzazione e al successo mondiale. «Stesso titolo, stessa trama e stessi personaggi ma con nomi diversi», denuncia Spinner, che ora vorrebbe vedere risarciti da un tribunale i danni per i mancati guadagni. Non mancano perplessità tra i fan di "Lost", prima fra tutte la tempistica: perché protestare adesso, a distanza di cinque anni dalla messa in onda della prima serie? Pare che già in passato Spinner abbia tentato un'azione legale, respinta per «motivi procedurali». Ma tra gli appassionati, abituati dagli sceneggiatori alle scelte più imprevedibili, c'è anche chi nota la strana coincidenza. Alcune puntate dell'ultima serie sono ambientate in parte nel 1977, proprio nell'anno in cui il produttore sostiene di aver scritto la puntata pilota del serial . Insomma, potremmo trovarci davanti all'ennesima trovata dei creatori di "Lost". Il sito Tmz ha pubblicato un file in pdf contenente le somiglianze tra il presunto soggetto originale e quello reale. Le coincidenze non mancano, a partire dal primo punto: «Un aereo diretto a Los Angeles si schianta in un ambiente simile a una jungla». Anche i personaggi rispecchiano quelli della serie creata da J.J. Abrams, Damon Lindelof e Jeffrey Lieber (a cui poi si è aggiunto Carlton Cuse). Al posto del dottor Jack Shephard c'è il dottor Boreman; al posto di John Locke c'è Hagan, che invita i superstiti ad accettare la vita sull'isola. E non mancano anche i corrispettivi personaggi per Sawyer e Kate. Nell'attesa di risolvere l'ennesimo mistero di "Lost" alcuni fan vorrebbero approfittarne e chiedere a Spinner: «Se sa come è iniziato, ci dica al più presto anche come andrà a finire».
QUIZ - La Miss RestaFuori dei telefilm era...
Era quella pazza squinternata sulla terrazza di Lindsay Lohan, la Miss RestaFuori del Quiz del 28 giugno scorso. Evidentemente il tira e molla con la maschiaccia Samantha Ronson ha provocato il primo dissesto: una notte fuori di casa per la povera Lindsay (anche se la borsa-tenda canadese poteva coprirla dalle più tragiche intemperie). Quasi una sorta di punizione, tanto per far vedere chi in casa porta i pantaloni...mentre chi indossa i pantacollant e gli occhiali da sole anche alle 4 di mattina è evidente, così come sembra spuntare dalla borsa di 27 chili una confezione esclusivissima di Autan per le VIP abbandonate on the road. Complimenti agli indovinatori Flavia e piviere. A breve un nuovo travolgente Quiz scaccia-zanzare...

mercoledì 15 luglio 2009

L'EDICOLA DI LOU - Stralci e commenti sui telefilm dai giornali italiani e stranieri

FAMIGLIA CRISTIANA
La futilità intelligente delle serie USA
"Si tratti di crimine o tematica esistenziale, la morte è una presenza costante nella fiction americana. Potrebbe essere il derivato di una tradizione di violenza, in un Paese che al proprio interno ha sterminato popolazioni intere e, verso l'estero, si è arrogato un ruolo da polizia mondiale. Fenomeno da analisi storica e sociologica: ma in questa sede, terra terra, accontentiamoci dei dettagli che ogni giorno ci fornisce la tv. Naturalmente si contano a dozzine i cadaveri dei serial polizieschi, solo in minima parte compensati dalle guarigioni prodigiose del dottor House. Qui e là tuttavia, malgrado la bravura degli sceneggiatori, la meccanica narrativa è in genere a schema fisso. Dove l'inventiva maggiormente si libera è in prodotti di eccellenza come 'ER - Medici in prima linea' e 'Desperate Housewives', che sanno svariare di anno in anno, alternando tensione e routine, normalità ed evento eccezionale. Prendiamo gli episodi più recenti. Nel pronto soccorso di Chicago un vecchio preso dalla strada, ormai senza più voce, ha la forza di scrivere su un foglio due lettere, 'Tb'. Vuol dire che una pazienti agli estremi non ha il cancro, come credono tutti i medici, ma una forma aggressiva di tubercolosi. Come ha fatto? Qualcuno lo riconosce: è lui che, mezzo secolo prima, ha creato in città la medicina d'urgenza. E' un duplice richiamo sociale, a Hillary Clinton, cui non riuscì una riforma sanitaria, e a Barack Obama che adesso ci riprova. Appresso. Fra le casalinghe di Wisteria Lane, si ammazza in auto la perfida Edie Britt: ma le quattro amiche, scambiandosi confidenze davanti alle ceneri, scoprono che anche quella donna inquietante aveva fatto del bene. Come il vecchio dottore, aveva salvato vite e rimediato a squilibri mentali. Dietro i pettegolezzi, di quartiere la realtà, il dolore, la psicologia, la riflessione metafisica. Tutto con l'aria di fare, come si dice, tv commerciale. Ma qui altro che 'i Cesaroni'...".
(Giorgio Vecchiato, 07.06.2009)

TV SORRISI E CANZONI
"Crash", viaggio nell'animo cupo(tto)
"8 al cast di 'Crash', nato dal cinema e interpretato con grande incisività da attori che rendono con cruda verosimiglianza gli aspetti più cupi dell'animo, l'aridità e le tensioni in cui si riflette una Los Angeles bella e amarissima".
(Mirella Poggialini, 06.06.2009)

LA STAMPA
"The Wire", il vero telefilm di sinistra (e il "GF" scivola a destra)
"'The Wire', la serie americana piu' bella dopo 'I Soprano', e' girata come una docu-fiction: camera a mano, luce naturale, suono in presa diretta. Molte parti minori sono affidate a non-attori, che nella vita fanno quello che impersonano nella serie. La psicologia e le relazioni tra i personaggi prevalgono di gran lunga sull'azione vera e propria, che anzi - e questo e' straordinario, perche' e' una serie poliziesca - e' confinata ai margini, e' commentata e quasi mai mostrata. Infine, una parte essenziale del materiale narrativo e' acquisito attraverso telecamere di sorveglianza, microspie e intercettazioni telefoniche. Insomma, 'The Wire' e' un reality. E puo' dirsi un telefilm di «sinistra» non tanto perche' e' la serie preferita da Obama, quanto soprattutto perche', nel raccontare la «realta'» senza filtri ne' abbellimenti narrativi, ne denuncia implicitamente, e con tanto maggior forza, le incongruenze e le malefatte. La Baltimora di 'The Wire' e' un misto di inefficienza e di corruzione, dove ciascuno ha le proprie buone ragioni per dedicarsi esclusivamente a salvare se stesso. Somiglia molto all'Italia di oggi, non e' vero? Al contrario, 'Grande Fratello', madre e archetipo di tutti i reality, da diversi anni sceglie per il suo cast personaggi strampalati e altamente irrealistici, e certo statisticamente ininfluenti (quest'anno, tra gli altri, una supermaggiorata, una hostess rivoluzionaria, un cieco e un rom), il cui unico scopo e' catturare la fantasia del telespettatore. 'Grande Fratello' ambiva a raccontare la vita quotidiana di alcuni ragazzi comuni, mescolando spettacolo e ricerca sociologica, voyeurismo e poetica del quotidiano. Nel tempo e' divenuto, come del resto gli altri reality, una fabbrica di mostri: anziche' raccontare un frammento di realta', ne costruisce un'altra completamente fasulla. Nato a «sinistra» - ammesso che alla sinistra si possa attribuire l'istanza realista -, il 'Grande Fratello' e' dunque scivolato a «destra», diventando, come quasi tutta la tv generalista, un paradiso artificiale costruito per il puro intrattenimento dello spettatore. Al contrario, i paradisi artificiali di Beautiful si sono evoluti negli inferni metropolitani di The Wire, nelle spire esistenziali di Lost o nella deriva allucinata di Breaking Bad: e in questo modo le serie americane sono diventate il racconto iperrealista del disagio della civilta'. Da questo disagio cercano appunto di sollevarci i reality: che non per caso fanno molto piu' ascolto".
(Fabrizio Rondolino, 09.05.2009)

CORRIERE DELLA SERA
Tra Sky e Mediaset Premium, emerge la tv semi-generalista

"Uno dei punti di forza del satellite a pagamento, accanto ai contenuti premium legati a cinema e calcio, è da sempre costituito dall' offerta di serialità americana di qualità: anche Sky si è inserita in questo filone, proponendo in anteprima titoli come «Lost» e «Desperate Housewives», «Mad Men» e «In Treatment». Da qualche mese, però, la concorrenza con le nuove offerte pay su digitale terrestre, come i canali di Mediaset Premium, ha costretto Sky a rinunciare ad alcune serie di punta, come «Gossip Girl», «Fringe» o «Pushing Daisies». Ne è derivata la necessità di diversificare l' offerta, puntando su prodotti di altra origine, ma di qualità affine, come le serie inglesi, canadesi, francesi: ne sono esempio il recente lancio su Fox, in contemporanea mondiale, di «The Listener», o la programmazione su FoxCrime del poliziesco inglese «Life on Mars» e di «Paris Enquetes Criminelles», ennesimo spin-off (di produzione francese) di «Law and Order». Accanto alla messa in onda del meglio della produzione di telefilm mondiale, Sky e Fox hanno deciso di puntare sulla fiction italiana, con nuovi prodotti capaci di ricalcare le formule della lunga serialità americana. «Non pensarci», commedia familiare tratta dal piccolo film di Gianni Zanasi e con gli stessi attori del lavoro originale, è solo l' ultima tappa di percorso iniziato con 'Boris', e proseguito con la svolta «crime» di «Quo vadis baby» e del culto «Romanzo criminale». In attesa di «Moana» e de «Il mostro di Firenze». Negli ultimi mesi, Sky ha cercato di rivolgersi a un pubblico più ampio: in questo senso si è mossa con la campagna acquisti di alcuni volti familiari della tv generalista come Mike Bongiorno, Lorella Cuccarini e Fiorello e con il riposizionamento di SkyVivo, diventato SkyUno. La creazione di una rete di taglio semi-generalista, che contiene il meglio dell' offerta di intrattenimento, e l' annuncio di possibili altre reti simili, vanno nella direzione di mettere a disposizione alcuni canali «civetta», di grande richiamo. Canali che possano almeno in parte colmare il possibile abbandono di Sky da parte delle reti Rai e che, pensando al 2012, quando scadranno i vincoli comunitari che impediscono l' espansione di Murdoch su altre piattaforme, possano essere distribuiti gratuitamente anche su digitale terrestre, seguendo l' esempio di SkyOne in Gran Bretagna o di CanalPlus in Francia".
(Aldo Grasso, 25.05.2009)
NEWS - Tutti pazzi per Patty: il serial conquista anche l'altro schermo (quello di internet)
(ANSA) - ROMA, 14 LUG - Trecentomila visite nel solo mese di giugno, 160.000 utenti unici, oltre 10.000 visitatori al giorno, piu' di 2.000.000 di pagine visitate e migliaia di messaggi dei fan: sono solo alcuni dei numeri che testimoniano il successo del sito http://www.ilmondodipatty.it/. Dopo aver conquistato il pubblico della tv satellitare su Disney Channel e poi quello della tv in chiaro su Italia 1, "Il mondo di Patty", serie culto per i ragazzi tra gli 8 e i 14 anni lanciata in Italia da Elastic Rights, ora fa centro anche tra gli internauti con il sito www.ilmondodipatty.it, on air dal 5 maggio 2009 e da subito preso d'assalto dai fan. www.ilmondodipatty.it ha molti contenuti: interviste agli attori della serie, video esclusivi, come quello realizzato con Laura Esquivel durante la visita in Italia per il Telefilm Festival di Milano, karaoke di tutte le piu' belle canzoni andate in onda. Novita' e' Kika, la redattrice ufficiale del sito che viaggia nella rete per portare ai fan servizi speciali e notizie sempre aggiornate. Di lei si sa solo che e' una ragazza sui 20 anni. I fan a giugno hanno lasciato oltre 11.500 commenti sul blog. A scrivere sono i giovanissimi ma anche i loro genitori, e molto attiva nell'intervenire sul blog e' anche la stessa Patty (Laura Esquivel). Il ciclone Patty impazza sempre piu' sul Web: su Msn intrattenimento e' disponibile un canale dedicato che conta oltre 500.000 video visti e su YouTube "Il Mondo di Patty" risulta costantemente nella top 30 dei canali piu' sottoscritti e nella top 100 dei canali piu' visti con oltre 250.000 riproduzioni video.

lunedì 13 luglio 2009



GOSSIP - Per tutte le canne! Mary Louise Parker di "Weeds" nuda (e pizzaiola) su "Esquire"!
Che sotto sotto, sotto la cenere (di canna) bruciasse un fuoco, lo si era intuito in "Weeds". Ma adesso Mary Louise Parker ha rotto gli indugi mostrandosi come mamma l'ha fatta nell'ultimo numero di "Esquire" USA. Come se non bastasse, dietro un grembiulino da vedo-e-che-vedo, la nostra si è messa in posa da brava pizzaiola (o panettiera) in lingerie nera, tipica divisa per chi sforna pagnotte o margherite. Intese come pizze, ovviamente...
NEWS - Gli spoiler? Ci vorrebbero punizioni corporali per un delitto che non cade mai in prescrizione...
Articolo di Guia Soncini su "Gioia"
"Circa un anno fa, ho pensato che al Corriere della Sera meritassero punizioni corporali. Sex and the city stava per uscire nei cinema ditutto il mondo, la trama era un mistero, certo c'erano in giro le foto di Carrie vestita da sposa, ma si sapeva che la cerimonia andava arotoli, e insomma chissà come finiva. Organizzarono una visione in anteprima del film, riservata alla stampa, e – prima che anche quellecosì fanatiche da andare al primo spettacolo nel giorno dell'uscita potessero vedere e sorprendersi e commuoversi – il Corriere dedicò alla storia tra Carrie e Big una pagina. Alla quinta riga, si riferiva che, dopo l'andata a monte della gran cerimonia nuziale, i due si sposavano infine in Comune, da soli, senza sfarzi. Gli americani, che le cose di spettacolo le prendono abbastanza sul serio da disturbarsi a creare peresse delle specifiche linguistiche, lo chiamano spoiler. È il gesto di rovinare la sorpresa svelando il finale alle poverine che vorrebberogoderselo. Su un giornale americano un articolo così non sarebbe mai uscito, prima dell'uscita del film; qualche settimana dopo, a film ancora nelle sale, magari sì, ma preceduto dall'avviso «segue spoiler», partendo dal principio che la maggioranza l'abbia ormai visto, e per gli altri basti un avvertimento che li inviti a voltarsi dall'altra parte. Eppure, almeno lì, non basta. Un paio d'anni fa, il settimanale Entertainment weekly dedicò un titolo in copertina a due personaggi che erano morti nella puntata di Lost andata in onda la settimana prima sulla Abc. Le lettere di protesta erano indignate: non era forse degnodi rispetto chi, quella puntata, l'aveva registrata e doveva ancoravederla? In Italia, per i prodotti importati, il problema dei diversi tempi di fruizione si moltiplica: quando si può parlare degli sviluppidi trama di Desperate Housewives? Il lunedì, quando noi altre teppiste vediamo la puntata andata in onda la domenica negli Usa e scaricata daInternet? Un mese dopo, quando la stessa puntata va in onda su FoxLife e la vedono le italiane abbonate a Sky? Sei mesi o un anno dopo, quando infine la trasmette Rai2? Mai? Me lo chiedo perché l'altro giorno mi sono ritrovata a discutere della gravità dello svelare gli snodi di trama di West Wing, una serie chiusa nel 2006, e che ormai è andata in onda su Sky, e sul digitale terrestre, e su Rete4 e insomma se una West Wing non l'ha visto fin qui evidentemente non le interessa, no? No. Comunque, svelare i colpi discena è un atto degno di punizioni corporali. Mi è venuto il sospetto che lo spoiler sui telefilm non cada mai in prescrizione, e che quindi ci siano regole diverse, per la tv, da quelle valide per i film. Almeno:che io ricordi, ai tempi di Francamente me ne infischio, nessuno accusò Celentano di avere spoilerato, a chi non l'avesse ancora visto, il finale di Via col vento".

"Il trivial game + divertente dell'anno" (Lucca Comics)

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Il GIOCO DEI TELEFILM di Leopoldo Damerini e Fabrizio Margaria, nei migliori negozi di giocattoli: un viaggio lungo 750 domande divise per epoche e difficoltà. Sfida i tuoi amici/parenti/partner/amanti e diventa Telefilm Master. Disegni originali by Silver. Regolamento di Luca Borsa. E' un gioco Ghenos Games. http://www.facebook.com/GiocoDeiTelefilm. https://twitter.com/GiocoTelefilm

Lick it or Leave it!

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