NEWS - Ehi, Supergirl è figlia di "Arrow" e "Flash"! Stessa costumista (da Oscar) per l'eroina interpretata da Melissa Benoist
Articolo tratto da "Uproxx"
CBS and Warner have released the first two photos of Melissa Benoist in costume for CBS’s upcoming Supergirl TV show, which is also going to co-star Helen Slater because good things happen sometimes. (For a full cast roundup, you can check out our casting news from earlier today.) This costume was designed by three-time Oscar winner Colleen Atwood, who also designs costumes for The Flash and Arrow. Benoist — last seen in Whiplash — has said she wants to make the character relatable, and a modest costume like this which can be replicated by fans and worn as a costume is a good place to start. She looks just like the nigh-indestructible space alien girl next door!
sabato 7 marzo 2015
venerdì 6 marzo 2015
L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri
CORRIERE DELLA SERA
"House of cards", apologia del matrimonio
"Frank Underwood è tornato. Ci erano mancate le sue citazioni, la sua retorica manipolatrice, le sue doti da grande dissimulatore: sensi di colpa e rimpianti non sono tratti che appartengono al suo carattere e le cose non cambieranno certo ora che è diventato il 46esimo presidente degli Stati Uniti.Sky Atlantic ha mandato in onda le prime due puntate della terza stagione di «House of Cards», in contemporanea con la distribuzione della serie fatta da Netflix in America (venerdì, da mezzanotte). Come sempre, sono state un condensato di raffinati disegni politici, scavo psicologico, grande racconto: ogni strategia è di un'ammirevole insolenza. La scena si è aperta all'ospedale in cui Doug Stamper, l'ambiguo capo dello staff di Frank, viene ricoverato in precarie condizioni fisiche dopo esser stato aggredito sei mesi prima dalla prostituta Rachel. Il tutto viene fatto passare come incidente per evitare imbarazzi. È attraverso il punto di vista di Doug, ormai fuori dal «cerchio magico» di Frank, che ci immergiamo nelle acque agitate della presidenza Underwood: i repubblicani gli danno contro al Congresso sull'iniziativa «America Works» (una specie di Jobs Act) e la leadership del partito democratico non gli rende la vita facile. Per la prima volta vediamo Frank (Kevin Spacey) in seria difficoltà, l'eccitazione della conquista del potere sostituita dalle grane quotidiane del comando e dai voltafaccia dei suoi ex fedelissimi. «House of Cards» resta, al suo cuore, un grande apologo sul matrimonio. Uno dei temi più forti della nuova stagione sembra essere qualche possibile crepa nel rapporto tra Frank e la sua «anima nera», la moglie Claire (Robin Wright): cosa può succedere se la loro smania di potere non si muove più all'unisono ma verso obiettivi inconciliabili. Menzione speciale per il cameo di Stephen Colbert, che interpreta se stesso intervistando il presidente Underwood in una puntata del «Colbert Report»". (Aldo Grasso, 02.03.2015)
CORRIERE DELLA SERA
"House of cards", apologia del matrimonio
"Frank Underwood è tornato. Ci erano mancate le sue citazioni, la sua retorica manipolatrice, le sue doti da grande dissimulatore: sensi di colpa e rimpianti non sono tratti che appartengono al suo carattere e le cose non cambieranno certo ora che è diventato il 46esimo presidente degli Stati Uniti.Sky Atlantic ha mandato in onda le prime due puntate della terza stagione di «House of Cards», in contemporanea con la distribuzione della serie fatta da Netflix in America (venerdì, da mezzanotte). Come sempre, sono state un condensato di raffinati disegni politici, scavo psicologico, grande racconto: ogni strategia è di un'ammirevole insolenza. La scena si è aperta all'ospedale in cui Doug Stamper, l'ambiguo capo dello staff di Frank, viene ricoverato in precarie condizioni fisiche dopo esser stato aggredito sei mesi prima dalla prostituta Rachel. Il tutto viene fatto passare come incidente per evitare imbarazzi. È attraverso il punto di vista di Doug, ormai fuori dal «cerchio magico» di Frank, che ci immergiamo nelle acque agitate della presidenza Underwood: i repubblicani gli danno contro al Congresso sull'iniziativa «America Works» (una specie di Jobs Act) e la leadership del partito democratico non gli rende la vita facile. Per la prima volta vediamo Frank (Kevin Spacey) in seria difficoltà, l'eccitazione della conquista del potere sostituita dalle grane quotidiane del comando e dai voltafaccia dei suoi ex fedelissimi. «House of Cards» resta, al suo cuore, un grande apologo sul matrimonio. Uno dei temi più forti della nuova stagione sembra essere qualche possibile crepa nel rapporto tra Frank e la sua «anima nera», la moglie Claire (Robin Wright): cosa può succedere se la loro smania di potere non si muove più all'unisono ma verso obiettivi inconciliabili. Menzione speciale per il cameo di Stephen Colbert, che interpreta se stesso intervistando il presidente Underwood in una puntata del «Colbert Report»". (Aldo Grasso, 02.03.2015)
giovedì 5 marzo 2015
GOSSIP - Non è Norma(n)le! Reedus spiega perchè lecca la faccia dei suoi fans e dei colleghi di "TWD" (oltre che i suoi capelli probabilmente...)
Norman Reedus has a night out on the town on Tuesday (March 3) in Los Angeles. The 46-year-old The Walking Dead star went on Conan that same evening and finally explained why he’s always licking the faces of his fans. “It started cause I started licking my cast mates…and it became a thing. And I went to London and I took a bunch of selfies with monuments and stuff where I was licking monuments…and it became my urban dictionary thing,” Norman said. He even explained how sometimes dads go up to Norman and ask him to lick their daughter. Watch below!
Norman Reedus has a night out on the town on Tuesday (March 3) in Los Angeles. The 46-year-old The Walking Dead star went on Conan that same evening and finally explained why he’s always licking the faces of his fans. “It started cause I started licking my cast mates…and it became a thing. And I went to London and I took a bunch of selfies with monuments and stuff where I was licking monuments…and it became my urban dictionary thing,” Norman said. He even explained how sometimes dads go up to Norman and ask him to lick their daughter. Watch below!
mercoledì 4 marzo 2015
L'EDICOLA DI LOU - Clona quella cover, bellezza! Tatiana Maslany una e trina su "Flare"
New issue of FLARE features Tatiana Maslany on the cover. But because it’s Tatiana and Tatiana has the range, there are actually 3 covers – see attached below. Here’s what the 29-year-old actress had to share with the mag:
On her first super-lonely months in New York City: “It was horrible. I cried all the time from the shock of being alone in my apartment with only two pieces of Ikea furniture.”
On learning she got Orphan Black: “I was just pounding the pavement, so excited and shocked, and then it sunk in, and I was like, How am I going to do this? I can’t do this. There is no way. I’d never led a series before either, so that was scary. I still have days where I’m like, I don’t know how I’m even going to do this, but it’s fun to have that sense of not knowing.”
On the perils of fame: “I never wanted fame. I’ve never sought it out. I struggle with the whole awards idea. It feeds into this thing that I never thought to be a part of or felt a part of. I just want to work with good directors and cool characters.”
For more on Tatiana, visit Flare.com!
New issue of FLARE features Tatiana Maslany on the cover. But because it’s Tatiana and Tatiana has the range, there are actually 3 covers – see attached below. Here’s what the 29-year-old actress had to share with the mag:
On her first super-lonely months in New York City: “It was horrible. I cried all the time from the shock of being alone in my apartment with only two pieces of Ikea furniture.”
On learning she got Orphan Black: “I was just pounding the pavement, so excited and shocked, and then it sunk in, and I was like, How am I going to do this? I can’t do this. There is no way. I’d never led a series before either, so that was scary. I still have days where I’m like, I don’t know how I’m even going to do this, but it’s fun to have that sense of not knowing.”
On the perils of fame: “I never wanted fame. I’ve never sought it out. I struggle with the whole awards idea. It feeds into this thing that I never thought to be a part of or felt a part of. I just want to work with good directors and cool characters.”
For more on Tatiana, visit Flare.com!
L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri
CORRIERE DELLA SERA
A "Fortitude" il miglior riscatto è l'oblio
CORRIERE DELLA SERA
A "Fortitude" il miglior riscatto è l'oblio
"C’è neve,
tanta neve; fa freddo, tanto freddo. Ma a Fortitude, una città del
circolo polare artico, c’è un calore speciale che riscalda i cuori: è
uno dei posti più sicuri al mondo. Nessun furto, nessun crimine è mai
stato commesso. C’è lavoro per tutti, la città sembra avere buone
prospettive di crescita e nel benessere i peccati del passato sembrano
trovare una forma speciale di riscatto: l’oblio. Del resto, con «Fortitude»,
in inglese, si definisce anche la virtù cardinale della fortezza, che
qui dà il nome a una cittadina situata nell’Artico scandinavo. La
fortezza «è la capacità di resistere alle avversità, di non scoraggiarsi
dinanzi ai contrattempi, di perseverare nel cammino di perfezione, cioè
di andare avanti a ogni costo, senza lasciarsi vincere dalla pigrizia,
dalla viltà, dalla paura». Finché un mattino, due ragazzini
scoprono per caso (ma loro non lo sanno) il corpo di un animale
preistorico. Nel frattempo, un fotografo naturalista, trasferitosi per
ragioni scientifiche nelle distese ghiacciate delle Isole Svalbard,
osserva dal suo obiettivo un orso bianco che sta aggredendo un uomo.
Imbraccia il fucile e...I due eventi sconvolgono la vita di
Fortitude, come se il ghiaccio fino a quel momento avesse congelato
sentimenti, misteri, inquietudini, segreti. L’indagine che i due poliziotti compiono -
lo sceriffo Dan Anderssen (Richard Dormer) e il detective della polizia
inglese Eugene Morton (Stanley Tucci) - procede per indizi, la maggior
parte dei quali ha risvolti psicologici. Non il freddo ma la freddezza è
il crimine più odioso nei confronti del destino. La serie creata da
Simon Donald e prodotta da Fifty Fathoms e Tiger Aspect Production, è la
prima produzione originale Sky Atlantic in onda in contemporanea in
cinque paesi: Inghilterra, Italia, Germania, Irlanda e Austria. Per gli amanti del product placement è consigliabile osservare come vengono utilizzati i giacconi invernali di Canada Goose". (Aldo Grasso, 21.02.2015)
martedì 3 marzo 2015
Ma quindi Rick e compagni sono arrivati a Milano 2?
Ma Berlusca lo sa?
#TWD
— Leo Damerini (@LeoDamerini) 2 Marzo 2015
lunedì 2 marzo 2015
TWITTER-JAM - Lassù dove nessun tweet è mai giunto prima. Gli addii social dopo la scomparsa di Nimoy-Spock
"I loved Spock." —President Obama #RIPLeonardNimoy #LLAP pic.twitter.com/vmwjnQ3Zm3
— The White House (@WhiteHouse) 27 Febbraio 2015
"Long before being nerdy was cool, there was Leonard Nimoy." —President Obama #LLAP
— Barack Obama (@BarackObama) 27 Febbraio 2015
"I loved him like a brother. We will all miss his humor, his talent, and his capacity to love."
-William Shatner http://t.co/U8ZN98tVYp
— William Shatner (@WilliamShatner) 27 Febbraio 2015
Rest in peace with the stars, my dear friend. pic.twitter.com/D2dVG6I9Xi
— George Takei (@GeorgeTakei) 27 Febbraio 2015
It is with sadness that I heard of Leonard Nimoy's death. I was lucky to spend many happy, inspiring hours with him. He won't be forgotten.
— Patrick Stewart (@SirPatStew) 27 Febbraio 2015
my heart is broken. i love you profoundly my dear friend. and i will miss you everyday. may flights… https://t.co/WPJmt1X4ox
— Zachary Quinto (@ZacharyQuinto) 27 Febbraio 2015
Woke up to the awful news that Leonard Nimoy passed. RIP to a true gentleman. Not many of those left in our Biz.
— Marina Sirtis (@Marina_Sirtis) 27 Febbraio 2015
William Shatner non ha potuto essere ai funerali di #LeonardNimoy perché non era in città. Ma non poteva farsi teletrasportare?
#StarTrek
— Leo Damerini (@LeoDamerini) 2 Marzo 2015
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