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domenica 1 luglio 2012

TWITTER-JAM - La playlist delle migliori twittate seriali selezionata da AcademyTelefilm e TelefilmCult

'Lost' favorite Elizabeth Mitchell joins J.J. Abrams' 'Revolution'


EScientology Played a Part in Tom Cruise and Katie Holmes' Split, Source Says 



Chuck Norris -- Keep the GAYS OUT of the Boy Scouts!

Meet the new, more fictional Matt LeBlanc: 


It's July 1st! You know what that means... 3 more weeks until I start shooting Glee season 4!! Let the countdown begin!!

Non avrei mai detto che Tom saltadivani Cruise e Katie tacchiancheafarlaspesa Holmes potessero divorziare. Quasi quanto Travolta fosse etero

Comunque il matrimonio tra Cruise e Holmes era scientologycamente impossible.

Suri a ki sarà affidata, a mamma ke le metteva tacchi e rossetto a 2 anni o a papà ke frignava perké in famiglia voleva metterli solo lui?

Awkward alert! See  & ' final photo together, taken just two weeks ago  What's Tom thinking here?

Il  arriverà al Porto di Genova il 15 ottobre, presentazione ufficiale al Lucca Comics dal 1 al 4 novembre. Stay tuned!

lunedì 8 giugno 2009

NEWS - Clamoroso al Ninjali! Carradine ucciso dalle sette segrete di arti marziali? La moglie dissente ("sessualmente era...letale"!). A quando l'ipotesi dell'invidia-killer di Chuck Norris? E se fosse stato vittima di extraterrestri sodomiti? Di un reality tipo "La tarma" (nell'armadio)?
BANGKOK - Potrebbero essere state le sette segrete di arti marziali a aver ucciso l'attore americano David Carradine trovato morto lo scorso 4 giugno in una stanza d'albergo di Bangkok con una corda attorno al collo e un'altra attorno all'organo sessuale, legate insieme e attaccate al guardaroba. L'americano era infatti molto interessato "a indagare sulle societa' segrete di arti marziali'. E' quanto rivelato dall'avvocato della famiglia di Carradine, Mark Keragos. Secondo la polizia thailandese invece la star hollywoodiana sarebbe morta in seguito a un gioco auto-erotico finito male. La famiglia dell'attore ha gia' chiesto l'intervento dell'Fbi nelle indagini sul suo decesso. (Agr)

LA DENUNCIA DELLA EX MOGLIE - Eppure la tesi del gioco sessuale spericolato troverebbe conferma anche nei documenti del divorzio di Carradine dalla moglie Marina Anderson. La donna, sposata con Carradine dal 1998 al 2001, denuncia in un documento mandato al tribunale che «il suo comportamento sessuale ripugnante e anormale, potenzialmente letale, ha causato difficoltà anche nella nostra relazione». Negli stessi documenti si accusa inoltre Carradine - trovato morto due giorni fa in un albergo di Bangkok con una corda legata al collo e ai genitali - di aver avuto una relazione incestuosa con «un componente molto prossimo della sua famiglia» durante il periodo del matrimonio con la Anderson. Che, inascoltata, avrebbe tra l'altro consigliato al marito di farsi aiutare per superare i suoi problemi con il sesso.

lunedì 19 gennaio 2009

NEWS - Chuck, si gioca! Norris le suona a Fidel Castro sui telefonini
(ANSA) - ROMA, 19 GEN - Chuck Norris, stella del cinema d'azione, eroe televisivo e campione di arti marziali, diventa un personaggio dei videogiochi per telefonini. Il programma si chiama ''Chuck Norris - Azione Letale'' e arrivera' sui principali portali della telefonia mobile all'inizio del prossimo mese. Il protagonista del gioco, oltre ad aver il nome del popolare attore ha anche le sue sembianze, oltre a auna forza sovrumana - lancia automobili con una mano - e aD una spiccata tendenza a suonarle ai cattivi. La prima missione di Commando Chuck in ''Azione Letale'' ricalca in parte uno dei suoi primi successi cinematografici ''Missing in Action'': deve infatti liberare alcuni prigionieri di guerra in Cambogia. Poi le missioni si complicano, fino alla sfida finale per salvare gli Stati Uniti, lottando contro i ''supercattivi'', tra cui Fidel Castro e Kim Jon-Il. La novita' del gioco, anche tecnologica, e' che gli utenti che posseggono un telefonino con foto/videocamera,possono personalizzare i cattivi con il proprio volto oppure con quello di qualche conoscente antipatico. ''Azione Letale'', che ha per slogan ''Se non ce la fai al primo colpo, non sei Chuck Norris'', e' prodotto da Gameloft in esclusiva con Brand Sense Partners.

mercoledì 12 marzo 2008

NEWS - Chuck in Iraq! "Walker" Norris è un'icona dei soldati Usa al fronte
(AGI) - New York, 11 mar. - Le truppe americane stanziate nel pantano iracheno si ispirano al mito di Chuck Norris. L'immagine 'cartonata' del veterano dei film d'azione piu' amati di Hollywood campeggia infatti nelle basi Usa di Baghdad, come simbolo della forza e del vigore 'stars & stripes'. Quasi fosse una sorta di altarino religioso, e' considerato fonte d'ispirazione per i soldati d'oltreoceano, costretti a far fronte alla minaccia alqaedista. Un mito, quello di Norris, che si e' materializzato piu' volte lo scorso anno: nel 2007 l'attore si e' recato infatti nella base americana in Iraq per lenire le sofferenze dei militari, restituendogli nuova energia per affrontare le rischiose operazioni a cui sono sottoposti quotidianamente. A confermare tale empatia e' stato il sergente Joe Lindsay che ha definito l'attore americano 'un'icona' per tutti i soldati statunitensi.

venerdì 25 gennaio 2008

NEWS - Chuck, si gira! Norris promuove Huckabee e sotterra Cain
Tutto preso nel suo nuovo ruolo di spalla di Mike Huckabee, Chuck Norris (68 anni) si è buttato con la sua abituale delicatezza nel cuore della campagna elettorale, affermando che John McCain (72 anni) è troppo vecchio per diventare Presidente. Temendo di non essere stato abbastanza chiaro ha poi specificato che, qualora venisse eletto, McCain non riuscirebbe nemmeno a finire il suo primo mandato. Ossia: schiatta prima. Questo vuol dire che se John McCain muore entro il 2012, a Chuck Norris restano al massimo otto anni di vita (più una decina di films di merda). Troppo, anche nel suo caso. (Post tratto dal sito di Lexi Amberson, http://alexandra-amberson.blogspot.com/).

venerdì 14 dicembre 2007

NEWS - Le star telefilmiche si schierano in vista delle primarie USA. Ma alcune come Teri Hatcher si defilano e negano l'evidenza...
"A tre settimane dalle primarie, anche gli schieramenti politici delle celebrità (attori e cantanti) sono ormai pressoché definiti. Anche se – e questa non è una novità - le dichiarazioni di voto della fauna hollywoodiana sono come sempre una questione interna al Partito Democratico. Sono rari i personaggi del mondo dello spettacolo che ammettono apertamente di votare repubblicano, benché, paradossalmente, gli esempi più clamorosi di ex-attori o cantanti che si sono imposti anche in politica (Reagan, Clint Eastwood, Schwarzenegger, Sonny Bono, adesso Fred Thompson) portano tutti al Grand Old Party.Ma, normalmente, andare controcorrente a Hollywood non è opportuno. E’ sintomatico in questo senso l’esempio della “casalinga disperata” Teri Hatcher. Pur essendo una frequentatrice di casa Bush, ha pensato di rendere pubblico, tramite lettera del proprio avvocato distribuita alla stampa, di non essere repubblicana (ma neppure democratica). Semplicemente, fa sapere, non ritiene di voler utilizzare la propria notorietà e la propria immagine a scopi elettoralistici. Il che, dal mio punto di vista, sarebbe anche l’atteggiamento più serio ed apprezzabile, solo che, nel suo caso, si annusa a miglia di distanza la motivazione opportunistica al contrario. Ossia, in parole povere: la paura che, esponendosi dalla “parte sbagliata”, ci possano essere ripercussioni negative sulla propria carriera. A volerli cercare, se ne trovano anche di attori di cui si conosce la simpatia repubblicana.Qualche nome: Bo Derek, Kevin Costner, Mel Gibson, Paris Hilton, Bruce Willis, Dennis Hopper, Kurt Russell, Danny Aiello, Sylvester Stallone, Joe Pesci, Tom Selleck, Tom Berenger, James Belushi, James Caan, Scott Baio, Britney Spears, Paul Sorvino, Bruce Boxleitner, Leslie Nielsen, Shannen Doherty, James Woods, Hunter Tylo, Heather Locklear, Cheryl Ladd, Jaclyn Smith, Gary Sinise, John Voight, Janine Turner...ma, pur di non dover manifestare pubblicamente la propria idea politica, soprattutto in periodo elettorale, preferiscono eclissarsi.

Tra i pochi “coraggiosi” che hanno scelto di appoggiare i candidati del GOP ci sono Robert Duvall, Adam Sandler (per Rudolph Giuliani), Jim Caviezel e Chuck Norris (per Mike Huckabee). In confronto alla parte democratica è come voler affrontare una squadra che ha insieme Kakà, Messi e Ronaldinho, schierando in risposta Santino Quaranta.
Sulla sponda democratica, invece, a parte il caso clinico di Sean Penn che ha tanta simpatia per Hugo Chavez (al quale l’accomuna la faccia da cretino), c’è solo l’imbarazzo della scelta.E se a sostenere John beautiful hair Edwards ci sono Kevin Bacon, Tim Robbins, Madeleine Stowe, Jean Smart, Bonnie Raitt, Jackson Browne, Angelina Jolie, Neil Young, John Fogerty, Dixie Chicks, Harry Belafonte, l’emergente Dennis Kucinich (quello che ha visto atterrare gli UFO a casa di Shirley MacLaine) può contare su Michael Douglas e Stephen Stills.

A fare la parte del leone, per quanto riguarda il sostegno hollywoodiano, è naturalmente Barack Obama. La sua squadra è composta, tra gli altri, da: Oprah Winfrey, Jessica Biel, Scarlett Johansson, Jennifer Esposito, Kate Walsh, Olivia Wilde, George Clooney, Eddie Murphey, Steven Spielberg, David Geffen, Denzel Washington, Ben Stiller, Edward Norton, Will Smith, Laurence Fishburne, Rob Reiner, Matt Damon, Emilio Estevez, Sharon Stone, Halle Berry, Ben Affleck, Oliver Stone, Jennifer Aniston, Tobey Maguire, Morgan Freeman, Brad Pitt, Tyra Banks, Susan Sarandon, Ellen Pompeo, John Cleese, Louis Gossett, Billy Zane, Graham Nash, Bruce Hornsby, Jesse Dylan. Nonché Caroline Giuliani (figlia di), la quale, se tutto andrà come deve andare, tra un anno si ritroverà a pulire i cessi della Casa Bianca, così impara.

Anche Hillary Clinton ha la sua porzione di Hollywood, soprattutto bacucchi rintronati come Barbra Streisand, Elizabeth Taylor, Bette Midler, Tom Hanks, ma l’appassionata discesa in campo di Oprah Winfrey a favore di Obama è stato un brutto colpo per lei. Questo perché, a differenza di tutti i personaggi finora citati, i quali si fanno belli nel loro snobismo chic ma in definitiva non spostano un solo voto, Oprah Winfrey, invece, ha un’incredibile influenza mediatica, in particolare sul mondo femminile.
Per questo motivo la furba Hillary fa spallucce davanti al sostegno mondano e vippaiolo di cui dispone Obama e si rifugia nella sempre rassicurante immagine familiare, tirando fuori dall’armadio la madre e la figlia, da lei convocate in veste di damigelle. Tutti sanno che, in realtà, la fredda Hillary, partita come giovane sostenitrice di Goldwater, ha da sempre una sola cosa in testa e pur di arrivare alla Casa Bianca sarebbe disposta ad impersonare un Abramo ancora più oltranzista e sacrificare la stessa madre e la stessa figlia sull’altare presidenziale.Così come tutti sanno che la sua unione con Bill (con il quale è furente per via di contrasti sulla linea da tenere in campagna elettorale) è da decenni un’alleanza strategica prima ancora che un contratto matrimoniale. Però, nella mentalità americana, l’immagine, anche solo apparente, di una bella famigliola felice è un quadretto che piace sempre. Ne sa qualcosa Giuliani, sulle cui vicende familiari (mogli, divorzi, figli, amicizie gay) vanno quotidianamente a rompergli le balle. Abbastanza stranamente, invece, il clan Clinton ha lasciato cadere il fatto che il sostegno di Oprah Winfrey a Barack Obama, che tutti sottolineano come un grandissimo colpo ad effetto, potrebbe rivelarsi un boomerang per il senatore dell’Illinois. Se c’è una critica, infatti, che gli si muove è quella dell’inesperienza e della non sufficiente personalità a rivestire il massimo incarico istituzionale del paese.Bene, quello che si è visto in questi giorni, su televisioni e giornali, è stato qualcosa tipo: OPRAH WINFREY-Barack Obama. Non so se ho reso l’idea. Naturalmente, alla fine di tutto questo, va anche detto che il sostegno degli attori e dei cantanti porta tradizionalmente sfiga al candidato che se ne fa carico. Il che è pure giusto, dal momento che la maggior parte di loro sono degli snob ipocriti con una capacità intellettuale che non fa il solletico a quella dei ruminanti".
(Articolo di Alexandra Amberson tratto da http://alexandra-amberson.blogspot.com/)

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