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venerdì 30 gennaio 2015

NEWS - Dannazione, Jack! "24" eletta miglior parodia a luci rosse dell'anno (o dell'ano, visto il tema...)

lunedì 10 maggio 2010

NEWS - Sasha Grey's Anatomy! L'icona porn più strabiliante degli ultimi anni new-entry nel cast di "Entourage"
Sasha Grey, la pornostar più cul(t) degli ultimi anni, entra a far parte del cast di "Entourage" nei panni di sè stessa: la sua parte prevede che conosca Vince (Adrian Grenier) in un bar e successivamente stringa con lui una relazione. A quanto sembra gli sceneggiatori si sono ispirati al legame dell'attore Charlie Sheen con la pornostar Ginger Lynn, altra icona delle luci rosse ai tempi di Traci Lords. Sasha Grey, ultimamente approdata al cinema mainstream con "The Girlfriend Experience", diretto dal regista premio Oscar Steven Soderbergh ("Traffic", "Erin Brockovich", "Ocean's Eleven"), aveva già in passato segnato sul suo curri(cul)um un link telefilmico interpretando l'arci-mitica porno-parodia di "Star Trek" ("XXX This ain't Star Trek"), il film a luci rosse che ha incassato di più nelle vendite in Dvd, diretto dal mago del genere Axel Braun. La Grey, che non ha mai nascosto di fare la pornostar per diletto e per piacere (oltre che per soldi), prediligendo sesso estremo e selvaggio sul set come nella vita, ha inoltre preso parte alle porno-parodie di "Bonanza", "Vita da strega" e di "Seinfeld", oltre che all'impresindibile versione hard di "Grey's Anatomy" ("Sasha Grey's Anatomy"), mentre nel 2011 sarà nelle sale (normali) con l'horror "Hallows", in cui deve interpretare una ragazza che non vuol fare sesso prima del matrimonio e per questo sarà inseguita da un pericoloso serial-killer...

domenica 21 giugno 2009

LA VITA E' UNA COSA SERIAL - Porno-remake, un toccasana per i telefilm di cul(t)
La fine che fa "Sottiletta" Cunningham è tutta nel suo soprannome. Ma il colpo di scena è che finisce tra Ralph e Potsie, la coppia di amici più sfigati dell'immaginario seriale, roba che non battevano chiodo manco se finivano rinchiusi da Arnold's con una decina di ragazze per tutta la notte. Eppure "This ain't Happy Days XXX" è già un culto e ha sdoganato i telefilm classici nell'industria pornografica, fino ad oggi più attenta ai remake di pellicole sbanca-botteghini che ai rifacimenti seriali. Basta dare un'occhiata alla sigla su YouTube, già scaricatissima, per accorgersi dell'inedita cura con cui sono stati scelti gli attori (quasi tutti rassomiglianti agli originali), all'impiego di ambientazioni-fotocopia rispetto alla Milwaukee dei Cunningham, di sceneggiature piuttosto fedeli, perlomeno fino a quando si rimane coi vestiti indosso, a quelle degli anni '70. Il regista del film (Axel Braun, italiano dal nome esotico, figlio d’arte di Lasse, pioniere delle luci rosse) ha puntato a una meticolosità degna delle più grandi pellicole mainstream. Il rosso Ralph ad esempio, interpretato da Jack Lawrence, è uguale all’originale; il padre di Richie, Howard Cunningham, è la controfigura di Tom Bosley grazie al volto di James Bartholet; Raquel Devine dà vita a una mamma Cunningham dalle voglie represse. Tra i reclutati forse è proprio Fonzie, qui l’energumeno Tommy Gunn (dove Gunn è il soprannome affibiatogli per la sua "pistola"), uno dei più improbabili, mentre la nota Missy Stone ammicca maliziosa come «sottiletta» Cunningham. E che il mondo del porno strizzi l'occhiolino alla galassia dei telefilm è ormai evidente con l'uscita del remake hard di "Star Trek" a pochi giorni dall'uscita mondiale dell'undicesimo cine-capitolo firmato da JJ Abrams. "This ain't Star Trek XXX", prodotto anch'esso - come "Happy Days" - dalla Hustler di Larry Flynt, si permette addirittura di rileggere la leggenda de "L'Ira di Khan", al centro della seconda traduzione su grande schermo della serie tv. Il porno-equipaggio dell'Enterprise è del tutto simile all'originale (Sulu su tutti), mentre gli effetti speciali fanno il paio con quelli della serie classica (ricostruirli oggi deve essere stato una bazzecola). Nel cast spicca la magnifica Sasha Grey, nuova musa di Steven Soderbergh che l’ha scelta come protagonista di "The Girlfriend Experience". Nel frattempo la prolifica Hustler ha già dato alle stampe a marzo il rifacimento di "Tre cuori in affitto": scommettiamo che Jack Tripper, interpretato per l'occasione da Van Damage, se la spassa con le due coinquiline, a turno o insieme che sia? Anche in quest'occasione la ricostruzione rasenta la perfezione e sfiora il feticismo (si noti lo stereo e l'edera sullo stipite alle spalle del divano del tris di protagonisti: sono collocati perfettamente nella medesima posizione della sit-com originale). Nel cast bussano alla porta anche due mostri sacri del genere come Ron Jeremy e Nina Hartley. A proposito di "Mostri", anche la serie omonima anni '60 nata come risposta alla "Famiglia Addams" ha conosciuto la sua declinazione naked, con tanto di sigla-pulp che farebbe la gioia di Tarantino. Se la versione hot de "L’isola di Gilligan", serie popolarissima negli Usa su sette naufraghi su un’isola del Pacifico, da qualcuno indicata come un "Lost" ante-litteram, vede i sopravvissuti più assetati di sesso che di acqua, la vera sorpresa nei remake-hard è "La Famiglia Partridge", storia di una famiglia canterina in giro per gli States che si rivela, più che un tour musicale, un tour de force degno del Kamasutra. In un mercato sempre più dinamico come quello dei telefilm anche la rilettura accurata e sistematica dei cult in versione porno è in fondo una dichiarazione (o un'erezione) d'amore verso un genere che il cinema, al contrario, nei suoi improbabili rifacimenti-blockbuster, ha rimaneggiato, tradito e, diciamolo pure, oltraggiato. (Articolo di Leo Damerini pubblicato su "Telefilm Magazine" di Giugno)

Vedi i promo (light) delle versioni hard di

TRE CUORI IN AFFITTO


I MOSTRI


L'ISOLA DI GILLIGAN


LA FAMIGLIA PARTRIDGE


HAPPY DAYS


STAR TREK

venerdì 15 maggio 2009

TELEFILM FESTIVAL 2009 - Porno, ultima frontiera. Le luci rosse si accendono sui remake (in grande stile) di "Star Trek" e "Happy Days"
Articolo di Renato Franco sul "Corriere della Sera" di oggi
MILANO - A guardare distrattamente la sigla e ad ascoltare la musica sembra proprio "Happy Days". A un’occhiata più attenta pare solo una parodia: quegli attori in effetti assomigliano parecchio a Richie Cunningham e Fonzie, ma non sono loro. Chi ha guardato tutto il film non ha avuto dubbi: è un porno. Il boom dei telefilm passa anche dalle luci rosse. L’industria dell’hard ha messo gli occhi sui telefilm per girare remake che strizzano l’occhio a chi è cresciuto tra gli anni ’70 e ’80, con un’accuratezza di sceneggiature e scenografie inedite per una cinematografia che bada al sodo: zero trama, poche parole, molti mugolii. La sigla (castigatissima) del rifacimento hard di "Happy Days" è stata fatta seguendo fedelmente l’originale ed è tra i video più visti di YouTube, basta cercare «This ain’t Happy Days XXX». Il regista del film (Axel Braun, italiano dal nome esotico, figlio d’arte) ha scelto attori somiglianti ai personaggi del telefilm e ha ricostruito le ambientazioni con una meticolosità degna delle più grandi pellicole mainstream. Il rosso Ralph è uguale all’originale, il padre di Richie, Howard Cunningham, è la controfigura di Tom Bosley, l’attore che lo interpretava. Tra i reclutati forse è proprio Fonzie, qui l’energumeno Tommy Gunn, uno dei più improbabili, mentre Missy Stone ammicca maliziosa come «sottiletta» Cunningham. Altro telefilm, altro cult, altro tuffo nel passato. «Giornale di bordo, data stellare 95 29 punto 1». A molti verrà subito in mente l’Enterprise. In contemporanea con l’uscita mondiale del nuovo "Star Trek", la casa di produzione Hustler — sempre quella di "Happy Days", specializzata in remake a luci rosse di serie tv classiche — ha fatto uscire il film contraltare «This ain’t Star Trek XXX» (il video sempre su YouTube), che ricostruisce nei minimi particolari e con gli stessi effetti speciali (ossia molto artigianali) della serie anni ’60 le avventure dell’Enterprise e del suo porno-equipaggio. L’astronave è una copia perfetta di quella vera, le orecchie a punta di Spock sono un marchio di fabbrica così come il teletrasporto (di ragazze, ovvio). Nel cast c’è Sasha Grey, nuova musa di Steven Soderbergh: l’ha scelta come protagonista di "The Girlfriend Experience". Un ruolo non difficile per lei, visto che si tratta della storia di una squillo. Hustler ha saccheggiato il magazzino dei telefilm. Nel suo listino ci sono altri rifacimenti a luci rosse come "Tre cuori in affitto" (John Ritter vive con due donne sotto lo stesso tetto e si finge omosessuale), "I mostri" (telefilm anni 60, nato come risposta alla famiglia Addams), "L’isola di Gilligan" (storia, popolarissima negli Usa, di sette naufraghi che si rifanno una vita su un’isola del Pacifico). «In un mercato sempre più dinamico come quello dei telefilm — commenta Leo Damerini, direttore artistico del Telefilm Festival da poco concluso a Milano —l’industria del porno ha spostato l’attenzione dal cinema alla tv. È l’indice che ormai i telefilm, vera e propria Settima Arte bis, hanno talvolta superato i film, anche in un anno di crisi di idee come questo, dovuto in parte allo sciopero degli sceneggiatori, in parte all’austerity imperante ». Arriverà anche la porno- austerity?

Vedi la sigla di "Happy Days" e il promo di "Star Trek" porno:



"Il trivial game + divertente dell'anno" (Lucca Comics)

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Lick it or Leave it!

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