sabato 22 ottobre 2011

StraCult&StraCotti

…ovvero la serie che questa settimana va su e quella che inevitabilmente va giù.
L’Up&Down dei telefilm in onda in Italia e negli States: dalle novità della stagione appena iniziata fino agli evergreen che da anni ci tengono compagnia, passando per i “novellini” del piccolo schermo fino ad arrivare ai mostri sacri della tv d’oltreoceano. Ogni sabato qui su TelefilmCult, scoprite quale serie vedere e quale sarebbe invece
meglio evitare. Parola di Stargirl!

StraCult: serie top della settimana, Hart of Dixie, nuovo show della CW ideato da Josh Schwartz e Leila Gerstein. Protagonista principale, Rachel Bilson, attrice amata dal giovane pubblico, diventata famosa grazie al ruolo della divertente Summer in The O.C. In Hart of Dixie, che riporta alla memoria il film Tutta colpa dell’amore, la Bilson interpreta Zoe Hart, specializzanda di chirurgia in un rinomato ospedale di Manhattan, studentessa modello laureata a pieni voti, disposta a tutto pur di affermarsi come medico. Troppo precisa e distaccata sul lavoro però, viene redarguita dal suo capo poiché poco incline a dialogo e comunicazione con i pazienti, e spedita a Bluebell (Alabama), in una piccola clinica, luogo ideale dove approfondire i rapporti interpersonali. Semplice e genuino, seppur infarcito di buoni sentimenti ed esiti inevitabilmente disneyani, Hart of Dixie è l’incrocio ben riuscito tra Everwood e Gilmore Girls, e la protagonista, Zoe, è la giusta sintesi tra la Cristina Yang di Grey’s Anatomy e la Serena Van Der Woodsen di Gossip Girl.

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StraCotti: ad andare inaspettatamente giù è Person of Interest, la serie firmata da J.J. Abrams (Lost, Alias, Fringe,) e Jonathan Nolan (Memento, The Prestige, Batman Begins), in onda sulla CBS e interpretata da Michael Emerson, l’indimenticabile Benjamin Linus di Lost, e Jim Caviezel (The Prisoner). Pur apprezzando notevolmente l’idea che c’è alla base della storia (che ricorda parecchio Minority Report), oltre alla regia, indubbiamente eccellente, la serie non può però essere annoverata tra le migliori novità dell’anno. Aldilà di magnifiche inquadrature e ottimi movimenti di macchina, il resto proprio non va: la trama scorre lenta, i dialoghi risultano prolissi e l’interpretazione di Jim Caviezel, statico e per nulla espressivo, non convince affatto. Non c’è coinvolgimento né pathos, ogni episodio pare fine a sé stesso e sembra mancare la voglia di scavare a fondo nel background e nella psicologia dei personaggi. Il potenziale c’è, ma non viene sfruttato. Non c’è introspezione, né approfondimento e affezionarsi a uno dei protagonisti, risulta, per il momento, molto difficile. Manca, insomma, quel tocco in più che possa far decollare la serie, manca quell’anima che Abrams aveva conferito a Lost.

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venerdì 21 ottobre 2011

NEWS - Altro che "Happy days", è la "Guerra dei Roses"! Buona parte del cast dello storico telefilm contro la CBS: non ha percepito alcun compenso per i diritti d'immagine. Winkler (Fonzie) e Howard (Richie) si astengono dalla causa legale
Sono lontani gli “Happy Days”. Il cast della celebre serie sta infatti vivendo scene più degne de "La Guerra dei Roses" in seguito alla causa intentata al network CBS per aver sfruttato l'immagine degli attori in alcuni prodotti di largo consumo, senza peraltro corrispondere alcun compenso agli interpreti. A quanto ricostruisce il sito della rivista specializzata "Telefilm Magazine" (www.telefilmmagazine.com), il giudice della California Elizabeth Allen White ha tuttavia deliberato in favore della CBS, respingendo così la causa di frode intentata dal cast della serie cult per non aver corrisposto i proventi delle vendite di merchandising per un totale di 10 milioni di dollari. Quattro membri del cast, Marion Ross, Don Most, Anson Williams e Erin Moran, insieme alla vedova di Tom Bosley (deceduto nell'ottobre dell'anno scorso), sostengono di essere stati esclusi dai proventi e di non aver mai ricevuto il dovuto dalla vendita mondiale del merchandising di "Happy Days": una miniera di gadget che va dai fumetti alle magliette, dagli album di figurine ai giochi e i dvd, tutti con i volti degli attori stampati sulle copertine. Soddisfatto della sentenza, il portavoce della divisione CBS Consumer Products ha detto: “Siamo entusiasti che il giudice abbia respinto tutte le richieste di danni punitivi e significativamente ridotto ad un caso di interpretazione del contratto". Non demorde e promette battaglia Jon Pfeiffer, avvocato degli attori: “Noi intendiamo andare avanti con la causa, se non possiamo punire gli imputati, abbiamo certamente intenzione di esporre le loro pratiche”. Una domanda sorge tuttavia spontanea: come mai Henry Winkler (interprete di Fonzie) e Ron Howard (alias Richie Cunningham) - i due volti più rappresentativi di "Happy Days" - non si sono uniti ai loro colleghi nella rivendicazione legale?
NEWS - "Anubis", a noi! E' sbarcata anche in Italia la serie-fenomeno che ha conquistato l'Inghilterra (domani maratona tv)
In originale s'intitola "House of Anubis" e con i suoi 3 milioni di spettatori è, nonostante in pochi ne parlino, il telefilm-fenomeno degli ultimi mesi. Co-produzione anglo-belga-americana, è una serie a tinte mystery che ha già conquistato l'Inghilterra con la sua trama ambientata in un college d'alto bordo dove avvengono fatti e sparizioni "ai confini della realtà". Inutile tirare in ballo il solito "Buffy": la serie ha una sua cifra stilistica (anche se non si urla alla novità assoluta!). Gli 8 giovani protagonisti sono già idoli tra il pubblico adolescente di Sua Maestà, le riprese a Liverpool sono guardate a vista dalla security per tenere a debita distanza le fans a caccia di autografi (e di spoiler sulla trama). In Italia l’attesa è ormai finita: da lunedì 17 ottobre alle 19.30 su Nickelodeon - il network di Viacom a target ragazzi (Sky, 605 e 606) - la serie è partita col titolo di "Anubis". se ve la siete persa, ogni sabato pomeriggio alle 14.10 a partire dal 22 ottobre Nickelodeon trasmettera’ “Anubis tutto d'un fiato”: la maratona con le puntate della settimana appena trascorsa trasmesse una dopo l'altra, una vera scorpacciata di mistero...E non è tutto: Nicktv.it dedica anche un minisito ai misteri della serie! Entrando su www.nicktv.it/anubis si puo’ infatti trovare un blog ricco di indizi, foto, download e giochi da provare e commentare.

giovedì 20 ottobre 2011

GOSSIP - Mischa, beccati sta bistecca! La Barton ripresa con una costata in faccia dal fotografo dell'occhio nero di Heather Morris
Dopo l'occhio nero, giustamente, la bistecca. Il fotografo cerca-scandali Tyler Shields (sorta di Terry Richardson dei poveri del quale sfiora l'anagramma) ci riprova dopo le foto di Heather Morris di "Glee" con l'occhio nero che avevano fatto imbufalire le associazioni di vittime di abusi domestici. Questa volta il soggetto degli scatti è quella "bisteccona" di Mischa "cotiche" Barton, ritratta con crudezza (quasi al sangue) in compagnia di una bella fiorentina alla quale l'ex attrice di "The OC" sembra anelare con una certa cupidigia. Una sorta di staffetta (si noti l'escamotage simbolico-espressionista della mano femminile che porge alla Barton il costatone di manzo...), per tentare d'ironizzare sul precedente scandalo degno di "un pugno nell'occhio". Roba da mandare in visibilio Lady Gaga e il suo sobrio costumino "bisteccato". Leggendario il dietro le quinte di questo nuovo mirabolante servizio fotografico di Richards: quest'ultimo afferma di non aver avvisato la Barton della bistecca e di avergliela piazzata in scena a sorpresa (!!!), il costo della bisteccona (inteso come pezzo di carne, non della Barton) è stato di 65 dollari, ArtInfo ha citato il servizio con questa chiosa mitologica: "sense of subjugation, with its subject naked, lipsticked, and icily coiffed like a Duran Duran-era object of desire". Simon LeBon ringrazia per aver trovato una "bisteccona" più grossa di lui...Wild cows!

mercoledì 19 ottobre 2011

GOSSIP - Clamoroso al Cibali! chi è l'attrice telefilmica che aspetterebbe un figlio da Ashton Kutcher??? Vai al link per scoprirlo...(oppure leggilo e basta...)
http://www.hollywoodlife.com/2011/10/18/ashton-kutcher-january-jones-pregnant-rumor/
L'EDICOLA DI LOU - Stralci e commenti sui telefilm dai giornali italiani e stranieri

CORRIERE DELLA SERA
"Fringe", paranormale senza esagerazioni
"Può la fantascienza uscire dalla nicchia di cultori del genere e trasformarsi da «paradiso di nerd e geek» a universo capace di appassionare un pubblico più ampio? Sembrerebbe di sì, o almeno dà quest' impressione SyFy, la casa di generi come il fantasy, il paranormale e l'horror all'interno del canale Steel (Mediaset Premium), che qualche tempo fa ha cambiato logo e nome per adeguarsi ai suoi «gemelli» internazionali. Insieme al cambio di brand, il canale ha arricchito anche il suo repertorio di telefilm: la proposta più interessante rimane però la terza stagione di «Fringe», la serie ideata da J.J. Abrams (l'inventore di «Lost» e, con Steven Spielberg, di «Super8»), che racconta le indagini di una divisione speciale dell' FBI incaricata di investigare sui casi che hanno a che fare con la «scienza di confine» (Steel, lunedì, ore 21,15). Nella seconda stagione, avevamo lasciato i protagonisti (lo scienziato geniale ma disturbato Walter Bishop, suo figlio Peter e l'agente Olivia Duhnam) alle prese con la scoperta dell' esistenza di un mondo parallelo e speculare a quello reale, impegnati ad affrontare gli imprevedibili rischi comportati dai numerosi punti di contatto e passaggio tra le due dimensioni. La terza stagione della serie aveva di fronte una sfida difficile: mantenere un equilibrio plausibile tra i due universi, sdoppiare spazi, tempi e personaggi (Olivia è stata scambiata con la sua omologa dell'universo alternativo) senza perdere credibilità e qualità di scrittura. Proprio la complessità e la raffinatezza della scrittura sono i veri punti di forza di «Fringe»: il fascino oscuro di fenomeni paranormali si accompagna sempre alla profondità del racconto delle relazioni e delle psicologie dei personaggi. Le stagioni precedenti erano tutte costruite sull' esplorazione del rapporto tra Walter e Peter, padre e figlio, mentre ora il tema cruciale è quello del doppio e del riconoscimento".
(Aldo Grasso, 15.10.2011)

martedì 18 ottobre 2011

NEWS - "Walking Dead" 2, meno zombie e più "I Sopravvissuti". Da ieri in onda la seconda stagione che tenta di far diventare i morti viventi "un fenomeno di massa"
(ANSA) - LOS ANGELES - Sono ricominciate ieri sera in Italia, in prima su Fox, le nuove avventure del poliziotto Rick Grimes e degli altri superstiti minacciati dall'invasione dei morti viventi di Walking Dead, la fortunata serie tv prodotta e diretta da Frank Darabont, gia' impegnato in passato in progetti cinematografici come Il Miglio Verde e Le ali della Liberta'. La seconda stagione, che e' sempre ambientata ad Atlanta, in Georgia, e' composta da 13 episodi. ''Gli sceneggiatori hanno fatto davvero un lavoro straordinario - commenta Jon Bernthal, che interpreta il sopravvisuto Shane Walsh nello show - purtroppo non mi e' concesso rivelare niente di specifico, posso solo assicurare che il copione e' avvincente e la storia diventera' piu' penetrante''. Nella seconda stagione per tutti i personaggi la sfida per la sopravvivenza sara' piu' difficile. Oltre a fuggire dagli zombie, Rick, interpretato dall'attore Andrew Lincoln, e sua moglie Lori, che ha il volto di Sarah Wayne Callies, dovranno fare i conti con la carenza di farmaci, le difficolta' nel reperire acqua potabile e tanti altri ostacoli apparentemente insormontabili. Dopo essersi salvati dall'esplosione con cui si e' conclusa la prima stagione, i sopravvissuti si allontanano da Atlanta, trovando ricovero in una fattoria. Un riparo temporaneo mentre la lotta tra i vivi e i non ancora morti si fara' sempre piu' aspra. ''Gli effetti speciali e il design degli zombie, opera di Greg Nicotero - spiega Frank Darabont, regista, produttore e sceneggiatore - sono ancora piu' realistici, ne sono stati perfezionati i dettagli e questo ovviamente dona alla serie una qualita' sempre piu' vicina a quella del cinema''. La serie e' piaciuta al pubblico americano sin dalle prime puntate. ''La risposta per la prima serie e' stata incredibile - racconta ancora Frank Darabont, - E' stata seguita da milioni di telespettatori. Il nostro obbiettivo e' ora quello di raggiungere un nuovo pubblico per poter permettere al telefilm di andare avanti per anni. Vogliamo insomma fare con gli zombie quello che Mad Men ha fatto con il concetto di pubblicita': renderli un fenomeno di massa''. Negli Stati Uniti il finale di stagione ha fatto registrare al network AMC, l'ascolto piu' alto di sempre per un canale via cavo. La serie ha segnato inoltre il primo caso di lancio contemporaneo e coordinato di un prodotto televisivo in tutto il mondo, grazie alla messa in onda ''day and date'' sui canali di Fox Channels International in piu' di 120 paesi e alla campagna di lancio in stile blockbuster cinematografico messa in campo da Fox. Cosi' anche il 17 ottobre, la prima puntata della seconda stagione, è stata trasmessa in Italia a poche ore dal debutto a stelle e strisce".

lunedì 17 ottobre 2011

NEWS - Qual è la peggior serie d'inizio stagione secondo il Tg Telefilm? Piccolo indizio, è firmata da Spielberg...Vedi se hai indovinato...
GOSSIP - Zachary Quint(out). L'attore di "Heroes" esce allo scoperto sulla sua omosessualità e in "American Horror Story" interpreta un gay...

Articolo tratto dall'"Huffington Post"
Zachary Quinto, inheritor of the iconic Mr. Spock role in JJ Abrams' "Star Trek" reboot and the star of the upcoming film "Margin Call," reveals that he is gay in a new profile in New York Magazine. The star, 34, credits his role in the Broadway play "Angels In America," in which he plays a gay man who leaves his AIDS-afflicted boyfriend, for helping to put him further in touch with the hopes felt and struggles faced by both gay and straight Americans, and discusses his political outlook for the rights movement.
Living in New York during the play's run, Quinto says the experience was both challenging and rewarding, and gave him a fresh perspective on the work that needs to be done in the fight for equality. On one hand, New York State legalized gay marriage; on the other, a gay teen committed suicide earlier this year because of unending bullying.
"As a gay man I look at that and say there’s a hopelessness that surrounds it," he says, "but as a human being I look at it and say ‘Why? Where’s this disparity coming from, and why can’t we as a culture and society dig deeper to examine that?’ We’re terrified of facing ourselves.”
Quinto has long been an advocate for gay rights -- he performed in a 2009 staging of "The Laramie Project: 10 Years Later" and appeared at a banquet for the cause that same weekend, and put out an "It Gets Better" video the next year. That often fed into speculation over his sexuality, as did the fact that he's played a number of gay roles, and is doing so again in his latest television show, "American Horror Story."
In an interview with the New York Times last year, he said he preferred discussion about his advocacy over personal matters.
“The fact that these things are such hot-button issues right now, socially and politically, I would much rather talk about that than talk about who I sleep with,” Quinto said. “I would love to be a voice in this maelstrom of chaos and obsessive celebrity infatuation that says, ‘Let’s talk about something that matters.’”
As Spock, he had a blossoming romance with Zoë Saldana's Uhra; he just appeared this fall as the ex-boyfriend of Anna Faris in "What's Your Number".
For more, click over to NY Magazine.

UPDATE: Quinto posted a new blog on his website Sunday morning to discuss why he decided to come out as a gay man.
"When I found out that Jamey Rodemeyer killed himself -- I felt deeply troubled," Quinto writes. "But when I found out that Jamey Rodemeyer had made an 'It Gets Better' video only months before taking his own life -- I felt indescribable despair."
Quinto, who also made an "It Gets Better" video (see below), says Rodemeyer's death made him decide to speak up in public.
"In light of Jamey's death -- it became clear to me in an instant that living a gay life without publicly acknowledging it -- is simply not enough to make any significant contribution to the immense work that lies ahead on the road to complete equality. Our society needs to recognize the unstoppable momentum toward unequivocal civil equality for every gay lesbian bisexual and transgendered citizen of this country."
He continues, "I believe in the power of intention to change the landscape of our society -- and it is my intention to live an authentic life of compassion and integrity and action."

"Il trivial game + divertente dell'anno" (Lucca Comics)

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