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lunedì 27 maggio 2019

venerdì 24 maggio 2019

L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri

CORRIERE DELLA SERA
"Catch 22" convince col paradosso anti-militarista
"'Il dolore è utile, è un avvertimento dei pericoli che minacciano il corpo'. Il paradosso, le contraddizioni, l'infinito ed estenuante tentativo di trovare un senso e una logica là dove il senso e la logica latitano e sfuggono. Sono questi i veri protagonisti, gli ingredienti base di Catch 22, la nuova miniserie che vede l'esordio di George Clooney come regista di serialità. Il prodotto, messo in onda sulla piattaforma Hulu e disponibile ora in Italia su Sky Atlantic, è un adattamento del celebre romanzo del 1961 di Joseph Heller, uno dei pilastri della letteratura antimilitarista, già rivisitato dal cinema nel 1970. Catch 22 è un'opera sull'assurdità della guerra, sui suoi rituali, su una disciplina propagandata e sfiancante da risultare persino grottesca. Tra il nucleo di aviatori americani di stanza nel sud Italia, solo il soldato Yo-Yo (Christopher Abbott) sembra accorgersi di tanta bestialità, in un crescendo di ossessioni e rigetti che mettono a nudo il potere, la gerarchia, la sopraffazione impersonati dallo stesso Clooney nei panni del tenente Scheisskopf. La serie si inserisce pienamente nel genere della dark comedy, in cui un tema tabù viene messo in scena nelle sue forme più estremizzate e parodistiche, strappando un sorriso che non è mai compiaciuto, ma fendente, non assolutorio, ma sferzante. L'impianto della serie, girata pressoché interamente in Italia, regge e convince su più fronti, dall'intreccio delle linee (la facciata delle parate, «fatte solo per umiliare», e l'intimità del protagonista) alla fotografia, dal ritmo incalzante delle scene di guerra al valido cast fino all'equilibrio riuscito tra registro ironico e drammatico. Il comma 22 del titolo, quello per cui «chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo non è pazzo», rappresenta l'archetipo dell' insensatezza che si fa burocrazia". (Aldo Grasso)

martedì 12 febbraio 2019

NEWS - Catch the trailer! On line il promo di "Catch-22" di/con George Clooney (+ Hugh Laurie), da maggio su Sky Atlantic
Rilasciato il primo trailer di Catch-22, l’attesissima coproduzione Sky – con Hulu, Paramount Television, Anonymous Content e Smokehouse Pictures - prodotta e diretta da George Clooney. Nella serie tv, in sei episodi girati interamente in Italia, il premio Oscar per Syriana si è ritagliato anche un ruolo da comprimario, accanto ai protagonisti Kyle Chandler e Christopher Abbott. Nel cast anche Hugh Laurie e Giancarlo Giannini.  La serie arriverà su Sky a maggio ed è ispirata ad un classico della letteratura americana del XX secolo, l’omonimo capolavoro antimilitarista del 1961 scritto da Joseph Heller (noto in Italia con il titolo di Comma 22). Catch-22 è diretta da George Clooney con Grant Heslov e Ellen Kuras, registi di due episodi ciascuno. La sceneggiatura è firmata da Luke Davies e David Michôd. I due sono anche produttori esecutivi insieme a Richard Brown e Steve Golinper Anonymous Content, e ai già citati Clooney e Heslov per la loro Smokehouse Pictures. Catch-22 sarà trasmessa in esclusiva per l’Italia da Sky Atlantic a maggio. Negli Stati Uniti la serie sarà disponibile su Hulu.

giovedì 12 luglio 2018

GOSSIP - Allacciate le cinture! Il video dell'incidente di George Clooney durante le riprese di "Catch 22" (20 giorni di prognosi, 20 giorni di riprese ritardate)

lunedì 21 maggio 2018

NEWS - Ultima ora! Giancarlo Giannini al fianco di George Clooney e Hugh Laurie in "Catch-22"
Giancarlo Giannini entra nel cast della nuova produzione internazionale Catch-22, co-prodotta da Sky Italia con Paramount Television, Anonymous Content e Smokehouse Pictures. La serie evento in sei episodi è basata sull’omonimo romanzo antimilitarista del 1961 scritto da Joseph Heller (noto in Italia con il titolo di Comma 22), uno dei classici della letteratura americana del XX secolo e vero e proprio romanzo di formazione. Il popolare attore italiano interpreterà Marcello, proprietario di una casa d’appuntamenti, uomo un tempo molto bello e ancora decisamente piacente, sebbene con qualche anno in più. Tra i produttori esecutivi della sera c’è George Clooney - che sarà anche regista e interprete della serie - insieme al suo partner Grant Heslov. Nel cast anche Hugh Laurie (Dr. HouseThe Night ManagerVeep) nel ruolo del Maggiore de Coverley, Christopher Abbott (The Sinner e Girls) nei panni del giovane soldato americano John Yossarian Kyle Chandler (Friday Night LightsManchester by the SeaArgo) in quelli del Colonnello Cathcart. Catch-22 sarà trasmessa in esclusiva per l’Italia da Sky Atlantic nel 2019.

martedì 8 maggio 2018

NEWS - Ultima ora! Sky si fidanza anche con Paramount e produce "Catch-22" di/con George Clooney. Riprese tra Roma e la Sardegna, nel cast anche Hugh Laurie
Sky Italia sarà tra i co-produttori della nuova produzione internazionale Catch-22, prodotta da Paramount Television, Anonymous Content e Smokehouse Pictures. La serie evento in sei parti è basata sull’omonimo romanzo antimilitarista del 1961 scritto da Joseph Heller (noto in Italia con il titolo di Comma 22), uno dei classici della letteratura americana del XX secolo e vero e proprio romanzo di formazione, un “romanzo eccellente” per il Guardian «capace di avere, ancora dopo oltre 50 anni, una indimenticabile presa comica sul lettore». Tra i produttori esecutivi spicca George Clooney - che sarà anche regista e interprete della serie - insieme al suo partner Grant Heslov. Un sodalizio che nel 2013 ha portato loro un Oscar® per la produzione di Argo, premiato come Miglior Film. Tra i registi anche Ellen Kuras (Se mi lasci ti cancello) che dirigerà la serie al fianco di Clooney ed Heslov. “È davvero emozionante poter lavorare con Sky Italia per portare Catch-22 sul piccolo schermo. È una partnership formidabile al servizio di un classico della letteratura", ha dichiarato George Clooney.
La serie – ambientata in Italia durante la seconda guerra mondiale – racconta la storia del giovane soldato americano John Yossarian (interpretato da Christopher Abbott, noto per The Sinner e Girls), un bombardiere dell'aviazione. Il suo vero problema, in realtà, più ancora che i nemici, sono i suoi stessi superiori, che continuano ad aumentare il numero di missioni da completare prima di poter ottenere il congedo e tornare a casa. Un modo per evitare di dover combattere ancora ci sarebbe e Yossarian vorrebbe provarci. Per riuscirci, però, il giovane finirebbe per incappare nel paradossale Comma-22, che stabilisce che chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo, ma nel momento stesso in cui fa tale richiesta, dimostra automaticamente di non essere pazzo, perché solo un pazzo vorrebbe continuare a volare quelle missioni.
Nel cast anche Hugh Laurie (Dr. HouseThe Night ManagerVeep) nel ruolo del Maggiore de Coverley, soldato a capo della squadra di stanza nella base aerea di Pianosa. Il suo personaggio è descritto come una presenza nobile e imponente, che ricorda un generale della Guerra Civile e che segue un ritmo tutto suo. È ammirato dagli uomini che lavorano con lui, passa il tempo a parlare di ferri da cavallo, ascolta musica jazz dal suo fonografo, si prepara martini ed affitta appartamenti per i suoi ufficiali in ogni nuova città che gli americani conquistano.
 Tra i protagonisti poi anche Kyle Chandler (Friday Night Lights, Manchester by the Sea, Argo) che interpreterà il Colonnello Cathcart, colui che manda fuori di testa Yossarian continuando ad aumentare il numero di missioni assegnate ai soldati.
Andrea Scrosati, Executive Vice President Programming di Sky Italia ha commentato: “Siamo davvero orgogliosi di essere parte, con Sky Italia, di questo nuovo, ambizioso progetto, con partner produttivi di primo livello ed un team creativo e di interpreti che rappresentano l’eccellenza in ambito internazionale. Ulteriore soddisfazione è che un progetto come Catch-22 – una storia che ha formato e continua ad appassionare intere generazioni - venga girato quasi interamente proprio in Italia, che negli ultimi anni ha saputo mostrare appieno, anche a livello internazionale, le proprie potenzialità creative e produttive. Potenzialità ed un patrimonio creativo in cui per primi abbiamo creduto e che, anche grazie a progetti come The Young Pope, sono oggi riconosciuti e apprezzati anche all’estero”
“Siamo davvero contenti di lavorare con Sky Italia per portare questo nuovo entusiasmante progetto nelle case degli italiani", ha dichiarato Dan Cohen, President Worldwide Television Licensing della Paramount Pictures. "Con un cast eccezionale e un team creativo pluripremiato, siamo fiduciosi che questo adattamento di Catch-22 possa diventare un grande successo di pubblico a livello internazionale".
La sceneggiatura dei sei episodi è firmata da Luke Davies, nominato all’Oscar® e vincitore del premio BAFTA per la Miglior Sceneggiatura con Lion - La strada verso casa, e David Michôd, vincitore del Premio della Giuria al Sundance Film Festival con Animal Kingdom. I due saranno anche produttori esecutivi insieme a Richard Brown (True Detective) e Steve Golin (Il caso Spotlight, Revenant – Redivivo) per Anonymous Content, e ai già citati Clooney e Heslov per la loro Smokehouse Pictures.
La serie sarà girata in Italia, tra la Sardegna e Roma, e il primo ciak sarà battuto nel corso del mese maggio. Catch-22 sarà poi trasmessa in esclusiva per l’Italia da Sky Atlantic nel 2019. Negli Stati Uniti la serie sarà disponibile su Hulu.

domenica 17 dicembre 2017

NEWS - Washington, abbiamo un problema! Clooney al lavoro per una serie sul "Watergate" per Netflix

News tratta da "Vulture"
If you can’t get enough of the debate over how the current administration compares to President Nixon’s, Netflix might just have the show for you. According to The Hollywood Reporter, the streaming giant is considering green-lighting a mini-series about the Watergate scandal. George Clooney’s production company, Smokehouse Pictures, is developing the eight-episode series, with the actor serving as one of the executive producers. The Oscar-nominated Bridge of Spies scribe Matt Charman is set to write. Clooney, who has been mostly absent from the small screen during this golden age of television, seems to be doubling down on the limited-series game. Last month it was also announced that the former ER star will be directing and starring in a six-episode adaption of Joseph Heller’s 1961 novel Catch-22All this to say: Happy Holidays, moms everywhere.

mercoledì 19 ottobre 2016

NEWS - Hugh Laurie, dopo House torna a fare il medico sul serial! Da oggi protagonista di "Chance" su Hulu

News tratta da TvLine.com
This week, Hugh Laurie returns to television in an hour-long drama series that centers on a tormented doctor whose one-syllable last name also happens to be the title of the show.
And that’s pretty much where the House parallels begin and end.
In the noir-ish thriller Chance, which debuts Wednesday on Hulu, the actor best known as Dr. Gregory House plays Dr. Eldon Chance, a mild-mannered(!) and compassionate(!!) neuropsychiatrist who gets sucked into a violent and dangerous world of mistaken identity, police corruption and mental illness while grappling with his own existential crisis.
In the following Q&A, Laurie praisaes Chance‘s quiet, cerebral charms, explains why he believes Dr. House was more hero than heel, marvels at George Clooney’s total ER recall, and goes full-on fanboy over Veep co-star Julia Louis-Dreyfus.

TVLINE | Dr. Chance is, in many ways, the polar opposite of Dr. House. Was that diversion a conscious decision on your part?
No. It wasn’t. I wish I had the ability to plan as intelligently. I’m a goldfish, honestly. I stumble from one thing to another. I read [Kem Nunn’s book on which the series is based] and I thought, “I’m really intrigued by this. There’s something so mournful and melancholy about it. I find it sort of oddly moving.” I didn’t really have any clear idea about how, you know, it would fit into my career. I don’t really know what a career is. It’s just a bunch of [roles] strung together. There are, I’m sure, clever actors or agents or managers who think, “What we need to do is two months on Broadway, then we need to do something Scandinavian, and then we need to do a big action blockbuster.” I just don’t have that skill.

TVLINE | Let’s say Chance was about a doctor who was a dick. Would you have rejected it outright?
You see, I don’t think of House as a dick. I have to disagree with you there. I found him rather heroic. That may say something about my own dick-ishness. I realize that he appeared to have behaved in a dick-ish way, but he did so in the service of a noble [cause]. He may not have been an angel, but he was on the side of the angels.

TVLINE | Did the medical jargon take you back to your House days?
It was a bit of a struggle getting my tongue around that kind of stuff again. I’m reasonably quick at picking that stuff up, but I’m also very quick to forget it. I did [Tomorrowland] with George Clooney, and the ER experience meant a great deal to him; it stayed with him. He talked about it a lot. And he was also able to remember great reams of dialogue that he’d done, including incredibly technical medical terms.

TVLINE| He remembered actual dialogue from ER?
Yeah. This is how many years later?

TVLINE | Twenty?
I don’t know how he does it. I can’t remember a single word. The word aspirin is about as far as I can go.

TVLINE | Medical jargon aside, Chance and House — the shows — could not be more different.
I agree. House was almost like chamber music. It was very heightened and very beautifully constructed. Chance is much more intimate, more vulnerable. The characters are actually revealing parts of themselves in a much less self-conscious way. I think House was aware of itself as a show — deliberately so. [Series creator] David Shore, who’s a genius, deliberately constructed it that way.

TVLINE | As I was watching the first few episodes, I found myself waiting for some kind of twist…
I know exactly what you mean. It’s all the things that it doesn’t have that makes me love it. It doesn’t have people quipping at each other. It doesn’t have banter. It doesn’t have big dramatic action. There’s no ticking bomb. There’s not a virus that threatens to consume Manhattan. There are no super powers. There’s no, “Oh my god, it turns out they’re actually brother and sister!” I found that so wonderful. I don’t know how you feel about all of these other shows, with the time travel and all that stuff. I just think [it’s interesting for characters to] just be. To just be a person boiling an egg or taking your kid to school. It doesn’t have to be like, “Oh my God, they’re after us!” or “We’ve got company!” or “Call in a drone strike!” We can all just calm down a little bit, you know? Of course, it’s a very competitive world and [TV shows] are trying to draw attention. Maybe we’ll pay a price. Maybe the audience will go, “I couldn’t get into it. I wanted a ticking bomb!”

TVLINE | Hulu already ordered a second season, so…
I think we still have to earn it. I’m pretty sure that on page 784 of the contract there’s a small [cancellation provision].
hugh-laurie-veep

TVLINE | Is it anxiety-provoking committing to a show where the source material runs out after Season 1?
I’m in a similar position with The Night Manager. In both cases, [Season 1 follows a novel] and then people go, “All right, now what do we do [in Season 2]?” I don’t know what the hell [a second season of Chance looks like]. And I can pretty confidently say [the producers] don’t either. Maybe they have a plan, and it’s all on a big board somewhere. We’ll just have to wait and see. Maybe we’ll have to put some time travel in it.

TVLINE | Will you be returning to Veep in Season 6?
If they’ll have me.

TVLINE | Is working on the show as much fun as it seems?
Completely. The only mistake I made is that I’m very bad at watching myself. And now that I’m in it, it makes it harder to watch. But in exchange for that, I get to see Julia Louis-Dreyfus [up close]. She is the best I’ve ever seen. Ever.

TVLINE| What is it like working with her?
It’s awe inspiring. She [plays Selina] with such brilliance, energy and invention. And she never settles. As soon as a take is done she’s going, “Let’s try this.” She’s always pushing, until people almost have to pull her away and go, “Julia, it’s all right. It’s all right. We’ve got it.” And [she doesn’t work] in an obsessive way; she does it with such good grace. She’s unbelievable.

venerdì 12 dicembre 2014

NEWS - Clamoroso al Cibali! George Clooney torna in tv con una serie dramedy sul cinema anni '90!

Post tratto da "Vulture"
George Clooney, who shot to stardom in the 1990s, is headed back to the decade for a new TV project. The actor/producer/director, whose Smokehouse Pictures production company signed an overall deal with Sony Pictures Television last summer, has teamed up with Foxcatcher director Bennett Miller and Rescue Me creator Peter Tolan for a one-hour comedic drama that will explore the movie business of the early 1990s, Vulture has learned. Details of the project are scarce right now, but people familiar with the project call it a dark comedy looking at the movie business through the eyes of the studio executives running it. Though it’s likely the characters in the show will be fictional, Clooney’s experiences in the business at the time seem like a logical source of inspiration for Tolan, who will write the script and executive produce with Clooney and Smokehouse partner Grant Heslov. Tolan also has plenty of experience chronicling the craziness of Hollywood, having served as head writer (with Garry Shandling) on HBO’s iconic The Larry Sanders Show. Miller, whose directorial credits also include Moneyball and Capote, is set to direct the pilot. Not surprisingly, given the auspices involved, the project has drawn strong interest from network execs who’ve heard the pitch from Clooney and Tolan this week: Two people familiar with the potential series tell Vulture the only question now is where it will land and what sort of financial commitment it will generate. Sony has had meetings with basic and premium cable networks, as well as at least one streaming service. If and when the project goes to series, it won’t be the first time Clooney has put his name on a TV show about Hollywood: He, Heslov, and Stephen Soderbergh produced 2005’s Unscripted for HBO.  

martedì 28 febbraio 2012

NEWS - Tu vuò fà l'ElvisPresley! Dal 1 marzo su Premium Crime "Memphis Beat" con Jason Lee (e la benedizione di Clooney)
Adrenalina e comicità sulle note blues di Elvis Presley. Questi gli ingredienti principali di “Memphis Beat”, la nuova serie con protagonista Jason Lee, ex skater professionista e volto di “My Name is Earl”, che approda su Premium Crime dall’1 marzo, ogni giovedì, alle ore 21.15. L’originale serie poliziesca, trasmessa in America dal canale TNT, è stata coprodotta da Warner Bros. Television e Smokehouse Pictures, quest’ultima casa di produzione fondata da George Clooney. Jason Lee interpreta Dwight Hendricks, un eccentrico detective della polizia di Memphis. Dwight vive ancora a casa con la madre (Celia Weston)e ha una grande passione per la musica blues, che sfoga quando si esibisce nei pub della città statunitense con un’insuperabile imitazione di Elvis Presley. A comporre il cast, oltre a Jason Lee e Celia Weston; vi sono Sam Hennings (“Csi Miami”, “Cold Case”, “Dollhouse”, “Eleventh Hour”) nei panni del Detective Charlie “Whitehaed” White; DJ Qualls (“Road Trip”, “My Name Is Earl”, “Monk”, “Scrubs” e “Numb3rs”) nel ruolo di Davey Sutton; Alfre Woodard (“Desperate Housewives”)che interpreta Tanya Rice, il capo di Dwight; Leonard Earl Howze è il Detective Reginald Greenback; e Abraham Benrubi nei panni del Sergente JC Lightfoot. Nel primo episodio, “It’s All Right Mama”, Dwight investiga sulle violenze subite da una donna anziana, una ex DJ di Memphis conosciuta col nome di “First Lady of the Airwaves”.

lunedì 30 agosto 2010

NEWS - Emmy, vincono i soliti ignoti in Italia (secondo la giornalista dell'Ansa)
(di Francesca Scorcucchi) (ANSA) - ROMA, 30 AGO - Per un normale telespettatore italiano questa edizione degli Emmy Awards ha molto poco senso. Modern Family, Breaking Bad, The Big Bang Theory, Jim Parsons, Eric Stonestreet, Bryan Cranston. Sono questi i titoli e gli attori che hanno vinto alla sessantaduesima edizione degli Oscar della tv, domenica sera a Hollywood. Novità per l'America, emeriti sconosciuti per l'Italia. Bryan Cranston per Breaking bad ha vinto l'Emmy per il migliore attore in una serie drammatica, surclassando attori come Hugh Laurie di House, Jon Hamm di Mad Men e Matthew Fox di Lost, Kyra Sedgwick per The Closer ha vinto l'analoga categoria femminile. Jim Parsons, protagonista di The big bang theory (in arrivo su Italia Uno) è il migliore attore protagonista per una commedia, mentre fra le donne ha vinto Edie Falco per Nurse Jackie, forse l'unico volto noto, per aver interpretato la signora Soprano nell'omonima serie sulla mafia italiana a New York. Anche la serie che ha ottenuto il premio più importante, quello per il miglior dramma, Mad Men, in Italia è relativamente poco conosciuta (fra poco partirà la quarta stagione su FX, canale di Sky), e certo è meno popolare di Lost, Desperate Housewives, Grey's Anatomy o House, che non hanno vinto nulla o addirittura erano fuori dai giochi per non avere neppure ottenuto una candidatura. Un andamento che la dice lunga sulle scelte di programmazione delle tv italiane, ancorate al passato e decisamente poco portate ad osare qualcosa di nuovo. Eppure Mad Men, che racconta gli inizi dell'industria pubblicitaria nella New York degli anni Sessanta, è un successo consolidato negli States. Quella di quest'anno è la terza vittoria consecutiva agli Emmy. Modern Family, che ha vinto la statuetta per la migliore commedia e che racconta le avventure di una contemporanea famiglia allargata è invece una novità anche negli Stati Uniti (in Italia verrà trasmessa da Fox, Sky). Il nome più noto al pubblico italiano pronunciato durante la cerimonia è stato quello di George Clooney, ormai quasi adottato dal Bel Paese, per via della villa sul lago di Como e della fidanzata italiana Elisabetta Canalis, presente alla cerimonia ma sempre defilata. Sul palco Juliana Margulies, sua collega ai tempi di E.R., il serial che l'ha reso famoso, gli ha consegnato il Bob Hope Humanitarian Award per il suo impegno nelle maratone televisive organizzate per raccogliere fondi a favore dei meno fortunati. Riconoscendo a Clooney il ruolo di filantropo il pubblico degli Emmy gli ha tributato un lungo applauso in piedi, che l'attore ha accolto con una battuta: "Non fate così altimenti penso di esser molto malato e di non saperne nulla". Negli anni Clooney ha aiutato ad organizzare tutti i maggiori eventi televisivi benefici: America: A Tribute to Heroes, dopo la tragedia dell'11 settembre, Tsunami Aid: A Concert of Hope nel 2005, dopo la tragedia dello Tsunami, A Shelter From the Storm, dopo l'uragano Katrina e recentemente the Hope For Haiti Now, per aiutare i terremotati del paese caraibico. "Quando succede qualcosa nel mondo tutti, noi vogliamo aiutare. Piu' difficile è riuscire a farlo dopo sei mesi, dopo cinque anni, quando la luce delle telecamere si è spenta in quei luoghi. E' allora che generalmente si fallisce. Non dobbiamo farlo, in Pakistan, in Sudan la gente continua a soffrire". Elisabetta Canalis, fasciata in un elegante abito bianco non è stata mai inquadrata dalle telecamere dello show e si è vista solo in sala stampa, nelle interviste che hanno seguito la premiazione. Per ritrovare qualche altro nome famoso è stato necessario attendere la fine della cerimonia quando, premiati ormai tutti i serial, si è passati ai riconoscimenti ai film per per la tv e delle miniserie: Al Pacino, protagonista di You don't know Jack, che racconta la storia del "Dottor Morte", Jack Kevorkian, condannato per aver praticato l'eutanasia su centinaia di pazienti, ha vinto la statuetta per il miglior protagonista maschile. Tom Hanks e Steven Spielberg hanno poi vinto in qualità di produttori per The Pacific, trasmessa in Italia da Sky cinema. Alla serie, che racconta il fronte orientale della Seconda Guerra Mondiale, è andata la statuetta per la miglior miniserie e Tom Hanks ha ringraziato anche a nome del collega regista, assente perchè impegnato sul set, in Inghilterra. Divertente la conduzione di Jimmy Fallon, che ha intrattenuto il pubblico cantando, suonando e imitando Elton John, Bruce Springsteen e Billie Joe Armstrong dei Green Day.

mercoledì 16 settembre 2009

L'EDICOLA DI LOU - Stralci e commenti sui telefilm dai giornali italiani e stranieri

LATE SHOW
E' più facile che un cammello...
"State seguendo le elezioni iraniane? La vittoria di Mahmoud Ahmadinejad ha sollevato pesanti proteste. Milioni di persone sono scese in piazza a Teheran in segno di dissenso...La situazione era talmente critica, che il leader supremo iraniano è intervenuto in diretta televisiva, oscurando la serie TV più seguita in Iran: "How I Met Your Camel" (Come ho conosciuto il tuo cammello)".
(David Letterman, 22.06.2009)

CORRIERE DELLA SERA
Flop "90210", senza l'aura "Beverly Hills"
"Il più celebre codice postale della serialità americana, «90210», è diventato il terzo spin off tratto da «Beverly Hills, 90210» dopo «Melrose Place» e «Models Inc.». Ideato da Rob Thomas racconta le vicende quotidiane della famiglia Wilson (padre, madre, figlia e figlio adottivo), trasferitasi da poco a Beverly Hills, California, dopo che il capofamiglia, Harrison, ha accettato l' incarico di preside del West Beverly High. Accanto a loro, della vecchia serie ritroveremo Kelly Taylor (Jenny Garth) ora consulente scolastico della West Beverly High, Brenda Walsh (una Shannen Doherty ormai donna fatta) divenuta nel frattempo attrice di teatro e Nat, il proprietario del Pich Pit. Anche «Beverly Hills 90210», creato da Darren Star, raccontava le vicende di un' altra famiglia, la Walsh, trasferitasi per il lavoro del padre dalla provinciale Minneapolis in uno dei quartieri più prestigiosi di Los Angeles (Joi, Mediaset Premium, striscia quotidiana). La visione comparata delle due serie, resa possibile dalla convergenza dell' attuale offerta televisiva, è piena di sorprese. Dopo circa vent' anni, la prima cosa che colpisce è il cambio di ritmo: sequenze più brevi, dialoghi più serrati. Il classico «teen», sull' esempio di «Gossip girl» strizza l' occhio alla soap. La qualità fotografica è più accurata, però... Però manca quell'aura che faceva di «Beverly Hills» il luogo ideale della riflessione adolescenziale. Manca la figurazione del «gruppo», la cui coesione è basata su un profondo legame di amicizia e un forte senso di appartenenza generazionale. Perciò, pur esistendo dei personaggi principali, era il gruppo dei pari, con dinamiche interne, il centro della rappresentazione, e costituiva una vera famiglia parallela rispetto al nucleo familiare. Solo così si spiega lo scarso successo ottenuto da «90210»".
(Aldo Grasso, 18.06.2009)

IL GIORNALE
Dynasty politica: la lezione di Alexis

"Noi americani siamo molto più easy nel dire le cose come stanno. Non capisco i vostri conflitti politici interni. Da noi una volta che vince un presidente, anche se tu non lo hai votato, ogni singolo americano lo appoggia e ci crede. Non tutti certo, ma la maggior parte. Il vostro Paese mi affascina per altre ragioni. Capri, Portofino e Venezia".
(Jackie Collins, 09.07.2009)

LA REPUBBLICA
Obama, l'America che cambia
"Obama rappresenta l'America in modo differente e ha sopperito agli otto anni precedenti. Ha aperto le braccia a culture diverse. Obama ha un grande onere e, anche se non sempre sono d'accordo con lui, trovo che sia intelligente e affascinante".
(Justin Chambers, 09.07.2009)

LA REPUBBLICA
Clooney, onore al merito tv
"Tutti dobbiamo qualcosa a George Clooney. E' stato uno dei primi a fare il grande salto dalla tv al cinema. Merito del suo talento, ma una cosa è certa: ha migliorato enormemente la qualità della tv negli ultimi 15 anni".
(Eric Dane, 09.07.2009)

LA STAMPA
Castelli in aria
"Che in una fiction ci sia un personaggio bergamasco, altoatesino, tedesco, comunque lo sentiremo parlare in romanesco. E' una cosa insopportabile. Dà fastidio, non tanto per una questione localistica o campanilistica, ma è chiaro che il linguaggio è parte essenziale dei personaggi".
(Roberto Castelli, 14.07.2009)

ANSA
Castelli di sabbia
"L'accento romano? Castelli se ne faccia una ragione".
(Gianni Alemanno, 15.07.2009)

GIOIA
Gli spoiler? Degni di punizioni corporali
"Gli americani, che le cose di spettacolo le prendono abbastanza sul serio da disturbarsi a creare per esse delle specifiche linguistiche, lo chiamano spoiler. È il gesto di rovinare la sorpresa svelando il finale alle poverine che vorrebbero goderselo. Su un giornale americano un articolo così non sarebbe mai uscito, prima dell'uscita del film; qualche settimana dopo, a film ancora nelle sale, magari sì, ma preceduto dall'avviso «segue spoiler», partendo dal principio che la maggioranza l'abbia ormai visto, e per gli altri basti un avvertimento che li inviti a voltarsi dall'altra parte. Eppure, almeno lì, non basta. Un paio d'anni fa, il settimanale Entertainment weekly dedicò un titolo in copertina a due personaggi che erano morti nella puntata di Lost andata in onda la settimana prima sulla Abc. Le lettere di protesta erano indignate: non era forse degnodi rispetto chi, quella puntata, l'aveva registrata e doveva ancoravederla? In Italia, per i prodotti importati, il problema dei diversi tempi di fruizione si moltiplica: quando si può parlare degli sviluppidi trama di Desperate Housewives? Il lunedì, quando noi altre teppiste vediamo la puntata andata in onda la domenica negli Usa e scaricata da Internet? Un mese dopo, quando la stessa puntata va in onda su FoxLife e la vedono le italiane abbonate a Sky? Sei mesi o un anno dopo, quando infine la trasmette Rai2? Mai? Me lo chiedo perché l'altro giorno mi sono ritrovata a discutere della gravità dello svelare gli snodi di trama di West Wing, una serie chiusa nel 2006, e che ormai è andata in onda su Sky, e sul digitale terrestre, e su Rete4 e insomma se una West Wing non l'ha visto fin qui evidentemente non le interessa, no? No. Comunque, svelare i colpi discena è un atto degno di punizioni corporali. Mi è venuto il sospetto che lo spoiler sui telefilm non cada mai in prescrizione, e che quindi ci siano regole diverse, per la tv, da quelle valide per i film. Almeno:che io ricordi, ai tempi di Francamente me ne infischio, nessuno accusò Celentano di avere spoilerato, a chi non l'avesse ancora visto, il finale di Via col vento".
(Guia Soncini, 18.07.2009)

venerdì 5 giugno 2009

NEWS - ER giorno de Clooney! Stasera su Raidue l'episodio-cult che vede il ritorno del Dottor Ross al pronto soccorso più famoso della tv
(ANSA) - ROMA - E' stato il pediatra del pronto soccorso piu' famoso della televisione, oltre che il piu' affascinante: George Clooney torna li' dove tutto era cominciato, ossia a "E.R. Medici in prima linea". Per gli spettatori italiani il d-day e' venerdi' in prima serata su Raidue quando l'ex dottor Doug Ross sara' la guest star di una puntata speciale concepita, scritta e realizzata per la partecipazione della star hollywoodiana, ma anche per un'altra ospitata particolare, quella di Susan Sarandon, nei panni di una nonna, a cui viene investito il nipotino, che deve decidere se dare il consenso per la donazione degli organi, dopo l'accertamento della morte cerebrale del ragazzino. L'attrice di "Thelma e Louise", ha accettato di prendere parte al telefilm per l'amicizia con Clooney. L'episodio e' una grande occasione di ritorni: riappare anche il dottor Carter (Noah Wyle) che avendo una grave disfunzione deve fare un trapianto di rene e si ritrova ad essere operato da un vecchio amico, il dottor Benton (Eriq La Salle). Il ritorno di Clooney viene cosi' celebrato come una grande festa ed una speciale reunion tra vecchi e nuovi medici, uniti dalla stessa missione, la corsa contro il tempo per salvare vite umane. Il grande ritorno di George Clooney- Ross con la vecchia fiamma Carol Hathaway (Julianna Margulies) precede il grande finale della serie, in dirittura d'arrivo con questa quindicesima ed ultima stagione ed un incredibile successo mondiale. I due attori, che avevano abbandonato la serie una decina d'anni fa, hanno deciso insieme di tornare sul set che li ha resi delle star. Il grande successo di George Clooney, che era nel cast originale della serie, e' partito proprio con "E.R." e oggi e' tra gli attori piu' richiesti, con 10 film in preparazione, due in uscita (a Natale sara' sugli schermi americani con "Up in the Air" di Jason Reitman, e poi accanto a Ewan McGregor, Kevin Spacey e Jeff Bridges nella commedia di Grant Heslov "Men Who Stare at Goats") e uno sul set in autunno in Italia, "A Very Private Gentleman", trasposizione cinematografica del romanzo scritto nel 1990 da Martin Booth, un prolifico romanziere e poeta inglese morto nel 2004. Anche Julianna Margulies rappresenta uno dei volti piu' graditi: l'infermiera Carol doveva morire nel suo tentato suicidio, nella primissima stagione, ma il favore del pubblico convinse gli sceneggiatori a puntare su di lei come eroina romantica del pronto soccorso. Nel corso delle ultime puntate altri ritorni come la dottoressa Lewis, la Corday, la Weaver e molti richiami al passato come la figlia del compianto dottor Greene, che non potranno fare a meno di richiamare molti fans della prima ora ed entusiasmare il pubblico che si e' avvicinato alla serie solo piu' tardi.

venerdì 3 aprile 2009

NEWS - ER finale spoilerissimo! Le ultime puntate del mediCult al prox Telefilm Festival (7-10 maggio)
(ANSA) - LOS ANGELES, 3 APR - ''Quindi finisce cosi'?'': la domanda che il marito di una paziente, interpretato da Ernest Borgnine, fa al dottor Tony Gates (John Stamos), non si riferisce solo alla morte della moglie. Dopo quindici anni, il network Nbc ha mandato in onda ieri sera la 331/a puntata di "Er-Medici in prima linea", l'ultima della serie inventata da Michael Crichton. L'autore di Jurassic Park non e' vissuto fino a vedere le due ore, precedute da uno speciale, che hanno chiuso lo show che, nel 1994, ha rivoluzionato i telefilm del settore, portando davvero i casi del pronto soccorso sul piccolo schermo e facendo scorrere l'adrenalina anche nei telespettatori. La novita' e' stata premiata: nei suoi picchi, il telefilm ha avuto una media di 32 milioni di spettatori, un record, ed e' stato nominato a 122 Emmy, i premi per gli attori e gli show televisivi vincendone 22, tra cui quello per miglior show drammatico nel 1996, e ha ottenuto quattro Screen Actors Guild Awards, premi degli attori, come miglior cast. Lo stesso network ha guadagnato fino a mezzo milione di dollari per uno spot di 30 secondi, nei momenti in cui il telefilm e' stato piu' visto. Er e' stato anche il trampolino di lancio per George Clooney, che ha iniziato la sua carriera nei panni del pediatra Doug Ross. Nei corridoi del pronto soccorso di Chicago sono passati molti altri attori, come Noah Wyle, Anthony Edwards, Eriq LaSalle e Julianna Margulies, che sono apparsi con un cameo nella stagione finale. Perfino Clooney e' ornato in una puntata in onda tre settimane fa per chiudere lo show. Julianna Margulies, sua moglie nella finzione, ha raccontato in un'intervista i due giorni in cui ha girato con Clooney sul set: ''E' stato come tornare a casa, e come se fosse passata una vita. Non pensavo che George accettasse, e abbiamo cercato di mantenere il segreto per non partecipare a tutti i talk show''. Nella puntata finale, scritta dallo storico autore John Wells, c'e' stato anche un richiamo a una tragedia familiare. La storia di una delle pazienti, una ragazza di 17 anni caduta in coma etilico, e' ispirata a quanto accaduto a Shelby Lyn Allen, nipote proprio di Wells, trovata morta in un bagno dopo una notte passata a bere con le amiche. ''Quello che puo' sembrare un divertimento tra amici puo' portare a una condizione medica molto pericolosa'' ha detto Wells, che ha voluto cosi' rendere il suo show un veicolo per le informazioni ai genitori e ai teenager americani, che hanno fatto del binge drinking, il bere fino a stare male, un vero sport. ''Voglio che tutti sappiano che intervenire immediatamente puo' salvare delle vite - ha aggiunto Debbie Allen, madre della ragazza -, non voglio che altre famiglie debbano soffrire quello che stiamo passando noi ogni giorno della nostra vita''.

giovedì 2 aprile 2009

NEWS - ER botto nel finale! Il serial cult medico chiude con Clooney (l'anteprima al prox Telefilm Festival)
Roma, 2 apr. (Adnkronos) - Da domani, venerdi' 3 aprile, Raidue trasmettera' in prima visione, in esclusiva ed in netto anticipo rispetto a quanto avvenuto fino ad oggi, la 15ma ed ultima stagione di "E.R. Medici in prima linea" (23 episodi che concludono definitivamente le vicende della serie), trasmessa negli Usa dalla NBC dal 25 settembre 2008 al 2 aprile 2009. La serie, ininterrottamente prodotta dal 1994, ha tratto ispirazione dai racconti Casi di emergenza (Five Patients) di Michael Crichton ed e' stata coprodotta da Steven Spielberg. Ha vinto 22 Emmy Award, e' stata premiata con il prestigioso Peabody Award e, dopo svariati anni dal suo debutto sugli schermi televisivi americani, e' ancora una tra le piu' amate dal pubblico. In Italia la sua programmazione e' iniziata l'11 gennaio 1996 su Raidue. In quest'ultima serie si rivedranno vecchi protagonisti come Anthony Edwards, Noah Wyle, Julianna Margulies, Eriq LaSalle e George Clooney, oltre a guest-star come Susan Sarandon, che accompagneranno su Raidue i telespettatori fino al 19 giugno, quando andra' in onda l'atteso doppio episodio finale, dal titolo originale "And in the End". Nel primo episodio della 15ma stagione, il team del Pronto Soccorso dovra' risolvere le devastanti ripercussioni derivanti dall'esplosione dell'ambulanza. Morris e Neela faranno del loro meglio per salvare la vita di Pratt. Abby si occupera' del caso di una ragazza che e' stata seriamente ferita nel corso della deflagrazione. 'E.R.' e' prodotta dalla Warner Bros. Television.

giovedì 5 marzo 2009


NEWS ESCLUSIVA - E alla fine Gary Dourdan si mette a ballare (sorvegliato dalla fidanzata spagnola) al "Chiambretti Night"
Tampinato dalla (gelosissima) fidanzata spagnola Maria - del tutto simile a Elisabetta Gregoraci - Gary Dourdan di "CSI: Scena del crimine" si è presentato al "Chiambretti Night" di Italia 1 con un cappelletto da gansta-rapper di gran classe, nero vestito forse per mettere in risalto gli occhi verdi che hanno mandato in visibilio il folto pubblico femminile presente in studio. Se nel retro-palco il bel Gary fingeva di non riconoscere - anche per via della fidanzata Maria incollata alle terga - una sua vecchia conoscenza femminile con il quale aveva passato delle amabili ore al Telefilm Festival del 2001, in scena Gary si è dimostrato ancora una volta alla mano e cordiale: ha risposto con ironia alle domande di Piero Chiambretti (comprese quelle sulla ex fiamma Lisa Snowdon, a sua volta ex di Clooney), ha giocato con la Signora Maionchi (alias Aldo Piazza), ha abbracciato Jonathan, ha improvvisato al piano...E soprattutto è riuscito a resistere al fascino di Danah Matthews in un balletto super-sexy (mentre la fidanzata-colla Maria lanciava occhiate di fuoco poco distante) per poi prodursi egli stesso in un balletto soul senza fine, anch'esso improvvisato, in compagnia di Bill Goodson (ex coreografo di Michael Jackson) e Piero Chiambretti. Una scena che presto, c'è da scommetterci, farà il giro del mondo su YouTube...E che annienterà in un attimo le immagini di quando si è inc..... con i paparazzi che gli stavano alle calcagna. Ora ha solo Maria, ed è molto meglio. Forse.

mercoledì 4 marzo 2009

NEWS - Ultima ora! Clamoroso al Cibali: Gary Dourdan ospite stasera a "Chiambretti Night" su Italia 1!
Ultima ora clamorosissima: Gary Dourdan, l'ex indimenticato interprete di Warrick Brown in "CSI: Scena del crimine", sarà ospite questa sera (mercoledì) di "Chiambretti Night" su Italia 1 (ore 23.45 circa). Tra i pochi attori di colore presenti nel prime-time americano prima dell'avvento di Obama, Dourdan ha fatto parlare di sè anche fuori dal set, tra gossip (un tira-e-molla con la modella inglese Lisa Snowdon, ex di George Clooney) e cronaca (risse con i paparazzi e arresti per possesso di droga compresi). Ma pochi sanno che Gary è anche un fine intenditore musicale e si diletta da produttore...e l'ambiente soul del "Chiambretti Night" dovrebbe metterlo senz'altro a suo agio.

giovedì 29 gennaio 2009

NEWS - ER finalone cor botto! Non solo Clooney: anche Susan Sarandon nel serial medico stracult!
LOS ANGELES - Non solo George Clooney apparira' nella stagione che segna la fine di 'ER'. Secondo E! Online, che cita fonti riservate, anche Susan Saranadon avrebbe acconsentito a un cameo e l'episodio nel quale apparira' a fianco al Dr. Ross sarebbe gia' stato girato. Clooney ha deciso di tornare nel ruolo che gli diede tanto successo per celebrare la serie tv, la 15esima stagione sara' l'ultima di 'ER'. La Sarandon e' gia' apparsa in passato in 'Friends'. (Agr)

venerdì 23 gennaio 2009

NEWS - Clamorosissimo al Cibalissimo! Clooney torna a "ER" per l'addio del serial (ANSA) - George Clooney rivestira' ancora una volta i guanti del Dr. Doug Ross nella nuova serie di "E.R. (Medici in prima linea)", la fiction prodotta dal 1994, ispirata ai racconti Casi di emergenza (Five Patients) di Michael Crichton e coprodotta da Steven Spielberg. Dopo varie incertezze, legate soprattutto agli impegni cinematografici dell'attore hollywoodiano, secondo fonti citate da Entertainment Tonight e altri siti Usa, Clooney potrebbe riapparire nell'episodio finale, in onda il 2 aprile, dell'ultima serie della fiction americana che tanti anni fa lo porto' al successo nel 1994.

lunedì 6 ottobre 2008

GOSSIP - Altro che Gary Dourdan, il vero stallone è George Clooney! Parola di Lisa Snowdon (una che di ca...valli se ne intende!)
(AGI) - Londra - Nove e mezzo a letto. E' il voto che Lisa Snowdon da' del suo ex George Clooney. L'ex top model inglese ha raccontato al 'News of the World' alcuni particolari della sua relazione con la star di Hollywood. "E' stato un bel periodo della mia vita, ci siamo divertiti", ha detto, "era un rapporto abbastanza normale a volte". I due si sono conosciuti nel 2000 durante le riprese dello spot Martini (l'ormai celebre "No Martini, No party") e lasciati nel giugno del 2005 dopo cinque anni di tira e molla. Dopo Clooney, Snowdon ha avuto altri partner (tra cui Gary Dourdan di "CSI"), ma, ha riferito, soltanto George ha saputo "toccare le corde giuste".

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