NEWS - United States of Virginia. La Raffaele si fa in quattro debuttando in una serie tv dove scimmiotterà Toni Collette...
News tratta da "Il Fatto Quotidiano"
"Come quando fuori piove". Il 6 settembre a Milano il sole splende in ogni direzione ma per chi si trova alla presentazione dei palinsesti Discovery Italia, sono queste le parole da tenere a mente. Perché il colpaccio del network, che si conferma terzo editore nazionale, ha esattamente questo titolo: "Come quando fuori piove". È così che si chiama la prima serie tv con protagonista Virginia Raffaele, dal 12 settembre in onda sul Nove in prima serata. Un gran gol, e Laura Carafoli, SVP Chief Content Offer Discovery, non nasconde la sua soddisfazione: "Abbiamo fortemente voluto Virginia per il suo incredibile talento ma non aveva senso riproporrequello che fa, benissimo, sulle altre reti. Volevamo un prodotto che fosse nostro". E il contenuto originale è arrivato, con Virginia Superstar presente a sorpresa in conferenza stampa. Gonna corta e inedita chioma castana, la Raffaele sorride e soprattutto ringrazia per averla voluta e per averle dato massima libertà nella realizzazione della fiction: "Quello di interpretare personaggi è il mio mestiere, ma le tempistiche della serie mi hanno permesso di approfondirli in maniera diversa - racconta - Stavolta ho a che fare con quattro donne lontane eppure vicinissime. Il titolo, infatti, richiama il poker: quattro semi distinti, che sono però carte dello stesso mazzo". E nella clip mostrata in anteprima si ha un'idea di quanto vedremo a breve: Virginia sarà Susanna, giovane sposa che deve fare i conti con l'inaffidabilità del caso, Saveria Foschi Volante, la migliore attrice italiana in circolazione afflitta però da insicurezza cronica e dipendente dalle benzodiazepine, Giorgiamaura, diciannovenne che vuole vincere Amici ma che deve vedersela con uno zio portatore di malsani principi e infine Gregoria Barberio Bonanni, un'anziana signora. Quale sarà la resa della Raffaele in un formato televisivo per lei nuovo? Non resta che aspettare il 12 settembre per dare i voti.
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venerdì 7 settembre 2018
martedì 5 agosto 2014
L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri
CORRIERE DELLA SERA
"Orphan Black", il fascino del clone
"Lo specchio, il doppio, il clone. Temi classici della letteratura di ogni tempo, e di quella fantascientifica in particolare. Ma anche, sempre più, espedienti narrativi della lunga serialità televisiva, dal versante comedy (i doppelganger dei protagonisti di «How I Met Your Mother», le personalità multiple di «United States of Tara») alle tinte più scure dei thriller d'azione. Come nel caso di «Orphan Black», serie di produzione canadese scritta da Graeme Manson e John Fawcett, trasmessa negli Usa da Bbc America e in Italia da Premium Action (Mediaset Premium, martedì, ore 21.10). Sarah Manning ha alle spalle una vita difficile: l'adolescenza passata tra orfanotrofi e case famiglia, il rimpianto di una figlia abbandonata da un anno, una fuga con un amante violento e dedito allo spaccio. Ma nel momento in cui torna sui suoi passi, cercando di rimettersi in sesto, ecco l'imprevisto: in stazione vede una ragazza, del tutto identica a lei, gettarsi sotto un treno. Assumerne l'identità, e diventare così Elizabeth Childs, detective di polizia, sembra la strada più facile per prendere un pò di soldi e fuggire ancora, stavolta con il confidente Felix e con la figlia. Anche Elizabeth, però, è piena di traumi e di segreti; e soprattutto aveva già cominciato a indagare sulla presenza di altri suoi cloni in giro per il mondo, nel mirino di nemici che non esitano a uccidere. Ed è Sarah a proseguire la ricerca. Tatiana Maslany regge la serie caratterizzando bene Sarah/Elizabeth e gli altri sosia, nonostante alcune semplificazioni eccessive (la madre dei sobborghi, la studentessa geek). Alcuni dialoghi e situazioni sono un pò ingenui, ma i primi episodi pongono comunque le basi di una narrazione intricata e avvincente, con lo svelamento dei cloni e il comporsi dei frammenti di un segreto che turba situazioni già precarie". (Aldo Grasso)
CORRIERE DELLA SERA

"Lo specchio, il doppio, il clone. Temi classici della letteratura di ogni tempo, e di quella fantascientifica in particolare. Ma anche, sempre più, espedienti narrativi della lunga serialità televisiva, dal versante comedy (i doppelganger dei protagonisti di «How I Met Your Mother», le personalità multiple di «United States of Tara») alle tinte più scure dei thriller d'azione. Come nel caso di «Orphan Black», serie di produzione canadese scritta da Graeme Manson e John Fawcett, trasmessa negli Usa da Bbc America e in Italia da Premium Action (Mediaset Premium, martedì, ore 21.10). Sarah Manning ha alle spalle una vita difficile: l'adolescenza passata tra orfanotrofi e case famiglia, il rimpianto di una figlia abbandonata da un anno, una fuga con un amante violento e dedito allo spaccio. Ma nel momento in cui torna sui suoi passi, cercando di rimettersi in sesto, ecco l'imprevisto: in stazione vede una ragazza, del tutto identica a lei, gettarsi sotto un treno. Assumerne l'identità, e diventare così Elizabeth Childs, detective di polizia, sembra la strada più facile per prendere un pò di soldi e fuggire ancora, stavolta con il confidente Felix e con la figlia. Anche Elizabeth, però, è piena di traumi e di segreti; e soprattutto aveva già cominciato a indagare sulla presenza di altri suoi cloni in giro per il mondo, nel mirino di nemici che non esitano a uccidere. Ed è Sarah a proseguire la ricerca. Tatiana Maslany regge la serie caratterizzando bene Sarah/Elizabeth e gli altri sosia, nonostante alcune semplificazioni eccessive (la madre dei sobborghi, la studentessa geek). Alcuni dialoghi e situazioni sono un pò ingenui, ma i primi episodi pongono comunque le basi di una narrazione intricata e avvincente, con lo svelamento dei cloni e il comporsi dei frammenti di un segreto che turba situazioni già precarie". (Aldo Grasso)
venerdì 6 dicembre 2013
PICCOLO GRANDE SCHERMO - "Terminator" sulla via Emilia! La Clarke di "GOT" in corsa per essere Sarah Connor nel reboot del 2015
News tratta da "Entertainment Weekly"
EXCLUSIVE: hearing that Paramount and director Alan Taylor are looking closely at Emilia Clarke and Brie Larson ("United States of Tara") to play the role of Sarah Connor in the Terminator reboot that is being assembled for a July, 2015 release. Both actresses have tested for the producers, and they are the frontrunners. I have heard that Clarke has an edge, and that would not be surprising. Before Taylor helmed Thor: The Dark World, he directed Clarke in HBO’s Game Of Thrones. She, of course, plays the unforgettable dragon-commanding heroine Daenerys Targaryen in that massive HBO series, and has demonstrated the mettle to capably play one of the screen’s most formidable heroines as originated by Linda Hamilton in James Cameron’s first two films in the series. The completion of this franchise is expected to span at least two films. They are casting the Sarah Connor role before Reese and John Connor. Arnold Schwarzenegger is booked for a return as the title character. Stay tuned.
News tratta da "Entertainment Weekly"
EXCLUSIVE: hearing that Paramount and director Alan Taylor are looking closely at Emilia Clarke and Brie Larson ("United States of Tara") to play the role of Sarah Connor in the Terminator reboot that is being assembled for a July, 2015 release. Both actresses have tested for the producers, and they are the frontrunners. I have heard that Clarke has an edge, and that would not be surprising. Before Taylor helmed Thor: The Dark World, he directed Clarke in HBO’s Game Of Thrones. She, of course, plays the unforgettable dragon-commanding heroine Daenerys Targaryen in that massive HBO series, and has demonstrated the mettle to capably play one of the screen’s most formidable heroines as originated by Linda Hamilton in James Cameron’s first two films in the series. The completion of this franchise is expected to span at least two films. They are casting the Sarah Connor role before Reese and John Connor. Arnold Schwarzenegger is booked for a return as the title character. Stay tuned.
venerdì 2 settembre 2011


La teoria è presto detta: Spielberg ormai alterna un capolavoro ad una boiata pazzesca. Tra le ultime, a mio avviso, "Falling Skies". Ne ho già scritto per il Tg Telefilm su Bonsai Tv (www.bonsai.tv, da settembre le nuove edizioni settimanali): è come se "La Guerra dei Mondi" di H.G. Wells fosse stata ingurgitata a mò di topolino da uno dei Visitors! Così come al cinema il suo "Super 8" sembra un mix di "Stand by me" con "Cloverfield" di JJ Abrams, viene da chiedersi dove sia finita la famigerata originalità sci-fi di Steven Spielberg. Dal papà di "ET" ci si aspettava senz’altro di più che un racconto fanfaresco alla “volemose bene” in cui il mondo ridotto ai bisogni primitivi dagli alieni sembra solo una coincidenza, e non un parallelo ricercato, con l’America in pieno deficit dei giorni nostri. Qualcuno ha teorizzato che si tratti di una specie di "The Walking Dead" con gli alieni al posto degli zombie. I difensori hanno tirato in ballo il "gioco di citazioni" - addirittura il citarsi addosso - dimenticandosi che a furia di citare si rischia...di diventare ciechi! Ma (l'ex?) mostro sacro di cinema e tv, in attesa di vederlo all'opera in una delle sue prove più ardite - la trasposizione del mito di Tin Tin - ha negli ultimi tempi alternato successi a dubbi di critica. Solo dagli anni Duemila ha prodotto l'epico "Band of brothers" (2001), assai più riuscito, nella sua asciuttezza, al retorico "patrigno" cinematografico "Salvate il soldato Ryan". Nel 2002 ha vergato il semi-cult disinnescato "Taken" (ma stiamo parlando di colui che ha lanciato "Incontri ravvicinati del terzo tipo" o sbaglio?), seguito dall'intrigante "Prova a prendermi". Al successo di cassetta "Terminal" (2004) ha fatto seguire la firma del più controverso "Munich" (2007), nel mezzo inflazionando le rivisitazioni belliche con ben 2 film nel 2006 ("Flags of our fathers" e "Lettere da Iwo Jima") e la pur riuscita serie "The Pacific" nel 2010. Nel 2007 si è dedicato alla "trasformazione" fracassona da botteghino dei "Transformers", alla quale è seguita la produzione del delicato "Amabili resti". Nel 2009 l'imprescindibile (ma sfortunato) "United States of Tara", seguito sul grande schermo dal dimenticabile "Hereafter" (che fine ha fatto il genio di "Poltergeist"?) e poi dal premiato "Il Grinta". Meglio sorvolare su "Super 8", con quell'altro compagno di avventure una-ne-creo-e-tre-ne-scazzo JJ Abrams, il quale, in una sorta di simbolica staffetta, si candida a diventarne l'erede. Viene da chiedersi che fine abbia fatto il piglio rivoluzionario di "Duel", le opere da standing ovation morali come "Il colore viola" e "Schindler's List", le leggerezze coinvolgenti di "Ritorno al futuro", le emozioni dal cuore in gola de "Lo squalo"...E' proprio Spielberg - e con lui i grandi autori di cinema e tv - a doverci tirar fuori da un'impasse che perdura ormai da un paio di anni caratterizzata, salvo eccezioni, dalla mancanza di idee e creatività. Steven, sii meno "Jurassik" e rifacci sognare anche senza effetti speciali (magari senza ricicciare un'altra "Guerra dei mondi" togliando la premessa su quanto è successo, come hai fatto con "Falling Skies"...). In attesa di vedere il suo "Smash" senza avere nelle orecchie i soliti criticoni che s'inalberano al grido di "brutta copia di 'Glee'", l'estate ci ha regalato l'ennesima beffa: il barbuto cineasta è stato multato alla Maddalena per aver tenuto accesi i motori del suo yacht troppo vicini alla spiaggia. Ecco, a volte ci si diverte anche con un pedalone, se si è in buona compagnia.
(Articolo di Leo Damerini pubblicato su "Telefilm Magazine" di Settembre)
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lunedì 18 gennaio 2010


Tutti i vincitori dei Golden Globes 2010, in rosso, e le nominations categoria per categoria.
Best Television Series - Drama
Big Love (HBO)
Dexter (SHOWTIME)
House (FOX)
Mad Men (AMC)
True Blood (HBO)
Best Performance by an Actress In A Television Series - Drama
Glenn Close – Damages (FX NETWORK)
January Jones – Mad Men (AMC)
Julianna Margulies – The Good Wife (CBS)
Anna Paquin – True Blood (HBO)
Kyra Sedgwick – The Closer (TNT)
Best Performance by an Actor In A Television Series - Drama
Simon Baker – The Mentalist (CBS)
Michael C. Hall – Dexter (SHOWTIME)
Jon Hamm – Mad Men (AMC)
Hugh Laurie – House (FOX)
Bill Paxton – Big Love (HBO)
Best Television Series - Comedy Or Musical
30 Rock (NBC)
Entourage (HBO)
Glee (FOX)
Modern Family (ABC)
The Office (NBC)
Best Performance by an Actress In A Television Series - Comedy Or Musical
Toni Collette – United States Of Tara (SHOWTIME)
Courteney Cox – Cougar Town (ABC)
Edie Falco – Nurse Jackie (SHOWTIME)
Tina Fey – 30 Rock (NBC)
Lea Michele – Glee (FOX)
Best Performance by an Actor In A Television Series - Comedy Or Musical
Alec Baldwin – 30 Rock (NBC)
Steve Carell – The Office (NBC)
David Duchovny – Californication (SHOWTIME)
Thomas Jane – Hung (HBO)
Matthew Morrison – Glee (FOX)
Best Performance by an Actress in a Supporting Role in a Series, Mini-Series or Motion Picture Made for Television
Jane Adams – Hung (HBO)
Rose Byrne – Damages (FX NETWORK)
Jane Lynch – Glee (FOX)
Janet McTeer – Into The Storm (HBO)
Chloë Sevigny – Big Love (HBO)
Best Performance by an Actor in a Supporting Role in a Series, Mini-Series or Motion Picture Made for Television
Michael Emerson – Lost (ABC)
Neil Patrick Harris – How I Met Your Mother (CBS)
William Hurt – Damages (FX NETWORK)
John Lithgow – Dexter (SHOWTIME)
Jeremy Piven – Entourage (HBO)
mercoledì 9 dicembre 2009

(ANSA) - COURMAYEUR (AOSTA) - L'adolescenza e le donne oggetto, temi fonti d'ispirazione del premio Oscar per Juno Diablo Cody, sono protagonisti in Jennifer's body di Karyn Kusama, la commedia horror con Megan Fox, presentata oggi in anteprima al Courmayeur Noir in festival e in uscita il 10 dicembre distribuita da 20th Century Fox. La sceneggiatrice, che oggi al festival ha incontrato i giornalisti, sfoggiando capelli corti, vestito verde smeraldo e sorriso cordiale, dopo l'Academy Award non si e' piu' fermata. Ha scritto la serie United States of Tara prodotta da Steven Spielberg, ora alla seconda stagione, e sta lavorando a nuove sceneggiature di film: la trasposizione dei romanzi per teenager Sweet valley high; la biografia di Hugh Hefner, il creatore di Playboy, che potrebbe avere il volto di Robert Downey Jr, e un nuovo progetto misterioso, di cui ha appena finito lo script. ''L'unico mio rammarico per Jennifer's Body e' che forse il messaggio non sia venuto fuori abbastanza radicale - ha spiegato la Cody -. La protagonista, una ragazza il cui corpo e' un oggetto di consumo, sfruttato e consumato, diventa una cannibale che mangia i corpi dei maschi''. E il fatto che i protagonisti siano adolescenti, come in Juno, non e' un caso: ''E' un tema da cui ho cercato di allontanarmi, ma per me e' troppo interessante. Le emozioni in quel periodo sono cosi' profonde e intense che si prestano moltissimo ad essere sviluppate in un racconto, non c'e' niente di passivo nei teenager. Sentono tutto con grande passione. Ho appena finito un copione che ha per protagonista un adulto, ma e' uno scrittore che non riesce smettere di scrivere storie sugli adolescenti... e' un argomento che continua a tornare''. In Jennifer's Body (che negli Usa e' stato un flop), la modella attrice Megan Fox e' Jennifer, una cheerleader che dopo un concerto rock terminato bruscamente per un incendio, decide di accettare l'invito a seguire la band. Il gruppo pero' la rapisce e la sacrifica al diavolo, chiedendo in cambio il successo, credendola, a torto, vergine. Dopo il sacrificio 'impuro', la ragazza ritorna in vita come demone cannibale affamato del corpo dei compagni di classe. L'unica che cerca di fermarla e' l'amica del cuore Needy (Amanda Seyfried). ''Ho iniziato a scrivere questa storia appena finita la sceneggiatura di Juno. Sono sempre stata interessata all'horror, e volevo essere genuinamente terrorizzante. Ho pensato alle cose che piu' mi spaventavano e mi sono venute in mente le ragazze e le amicizie complici tra donne, che possono veramente essere malefiche''. La Cody spiega che il copione e' stato comprato solo dopo il successo di Juno: ''La sceneggiatura non era ritenuta particolarmente commerciale e c'erano due protagoniste donne, per gli americani e' un inconveniente. Penso pero' che se questo film fosse stato sviluppato dopo Twilight, l'avrebbero prodotto prima, ma ci avrebbero fatto togliere il sesso, e gli elementi profani''. E cosa pensa della saga di Twilight? ''Fino ad adesso sono riuscita a non leggere i libri e a non vedere i film. Ma se piace tanto ai ragazzi sono sicura che ci sia molto di buono'' ha aggiunto con un sorriso beffardo. Del progetto su Hugh Hefner la sceneggiatrice, ex spogliarellista, dice di non poter parlare, mentre e' entusiasta del film tratto dai romanzi per teenager di Francine Pascal, della serie Sweet Valley High (gia' diventata negli anni '90 un telefilm), che ha per protagonista una coppia di giovani gemelle. La Cody e' inoltre produttrice, ma non sceneggiatrice, di Breathers: A Zombie's lament, un film sugli zombie: ''Ho deciso di farlo perche' gli zombie mi piacciono molto, vanno forte al box office - ha detto la Cody - e perche' sono cresciuta con i film di George Romero''.
lunedì 5 maggio 2008

(ANSA) - ROMA - I fans di "ER", "Scrubs", "Smallville", "CSI", "Cold Case", "Criminal Minds", "24" e della sitcom "La vita secondo Jim", hanno di che essere contenti: le loro serie preferite, inizialmente destinate dai network Usa a chiudere quest'anno, torneranno anche nel 2009. E' uno degli effetti dello sciopero degli sceneggiatori americani, che da novembre a febbraio ha di fatto paralizzato lo sviluppo di nuovi progetti cinematografici e televisivi, costando a grandi case di produzione e emittenti tv oltre 2 miliardi e mezzo di dollari. Fra i rimedi che hanno utilizzato i broadcaster per preparare i palinsesti della prossima stagione, come emerso al Miptv, il mercato internazionale dei contenuti audiovisivi e digitali tenutosi dal 7 al 12 aprile a Cannes, c'e' anche riscommettere su piloti e fiction lanciati nel 2007. E a maggio, agli Screenings di Los Angeles, dove anche gli italiani vanno in massa a vedere i nuovi piloti, ci sara' ben poco di pronto e di nuovo da vedere.
Tra i piloti piu' attesi della stagione "The United States of Tara", prodotta da Steven Spielberg, firmata dalla sceneggiatrice premio Oscar Diablo Cody e interpretata da Toni Collette nella parte di una donna tormentata da disturbi della personalita'.
Interesse anche per il nuovo progetto degli autori di "Will & Grace", David Kohan e Max Mutchnick che preparano una storia di due soci, uno gay l'altro etero. Sara' rilanciata come una serie nuova "Pushing daisies", originale ibrido fra fantasy e thriller che ha per protagonista lo strano trio formato da Ned (Lee Pace), giovane pasticciere con il potere di riportare in vita ogni organismo morto, dalle piante agli uomini; l'investigatore privato Emerson Cod (Chi McBride) che lo convince a utilizzare il suo dono per aiutarlo a risolvere i casi di omicidio, e Charlotte (Anna Friel) la fidanzata di Ned, morta e resuscitata dal ragazzo. Si sta anche pensando di dare una seconda possibilita' a nuove fiction che hanno avuto ascolti deludenti nella scorsa stagione: e' il caso di "Reaper", che ha per protagonista Sam (Bret Harrison) un giovane cacciatore di anime per conto del diavolo, e "Men in trees" (della Abc, trasmesso in Italia su Mya), incentrato sul personaggio di Marin Frist (Anne Heche), coach di relazioni e autrice di bestseller che, dopo aver scoperto di essere stata tradita dal promesso sposo, comincia una nuova vita nella cittadina di Elmo, in Alaska. Lo sciopero ha anche velocizzato le decisioni sulle nuove fiction da testare attraverso le puntate pilota. La Cbs, ad esempio, ha dato luce verde al pilot di "Exit 19", nuova serie poliziesca con Geena Davis nei panni di detective della Omicidi e mamma single, mentre la Fox proporra' il pilot della sitcom "The Inn", con Niecy Nash, ambientata in un lussuoso albergo di New York. Si sta lavorando inoltre a uno spin-off del cult adolescenziale degli anni '90, "Beverly Hills 90210".
Fra i primi a beneficiare dello sciopero ci sono i broadcaster inglesi che stanno piazzando i loro prodotti oltreoceano con molta piu' facilita'. Fra i piloti ispirati a serie britanniche su cui gli studios Usa stanno lavorando, scrive Broadcast International, ci sono: la fantascientifica
"Eleventh Hour"; le fiction sulle avventure dei maghi del raggiro di "Hustle" (in onda in Italia su La7) e sulle spie di "Spooks"; la sitcom "Spaced" con protagonisti due ventenni che si fingono coppia per prendere in affitto un lussuoso appartamento e lo sketch show "Man stroke woman". Fra le acquisizioni dirette invece ci sono la nuova miniserie drammatica su "Robinson Crusoe" e la fiction "Secret Diary of a Call Girl", che racconta la vita di una prostituta d'alto bordo.
Fra i primi a beneficiare dello sciopero ci sono i broadcaster inglesi che stanno piazzando i loro prodotti oltreoceano con molta piu' facilita'. Fra i piloti ispirati a serie britanniche su cui gli studios Usa stanno lavorando, scrive Broadcast International, ci sono: la fantascientifica
"Eleventh Hour"; le fiction sulle avventure dei maghi del raggiro di "Hustle" (in onda in Italia su La7) e sulle spie di "Spooks"; la sitcom "Spaced" con protagonisti due ventenni che si fingono coppia per prendere in affitto un lussuoso appartamento e lo sketch show "Man stroke woman". Fra le acquisizioni dirette invece ci sono la nuova miniserie drammatica su "Robinson Crusoe" e la fiction "Secret Diary of a Call Girl", che racconta la vita di una prostituta d'alto bordo.
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