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venerdì 6 aprile 2012

NEWS - La7-tte-te. Freccero verso la tv di Telecom?

Articolo tratto da Lettera43.it

Ufficialmente è impegnato a far la guerra alla Rai, che lo ha sospeso dall’incarico per dieci giorni, dopo la telefonata al vetriolo con un giornalista di Libero, tanto da aver dato mandato ai propri legali per agire nelle sedi competenti. Ufficiosamente, però, Carlo Freccero starebbe trattando con Giovanni Stella, amministratore delegato de La7, per passare alla tivù controllata da Telecom Italia media. I contatti fra i due risalgono a ben prima del “fattaccio”, la telefonata registrata da Libero con Freccero che parla a ruota libera contro Lorenza Lei e il Vaticano, senza risparmiare invettive al giornalista del quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, e avevano come obiettivo il passaggio di Freccero a La7 in qualità di supervisore dei programmi. Gli eventi si sono incaricati di modificare i piani di entrambi, con Stella che avrebbe offerto a Freccero il posto di direttore del palinsesto, visto che il rapporto con Paolo Ruffini si sarebbe definitivamente incrinato, al punto che lo stesso manager starebbe pensando di farsi da parte. Troppi flop, poche certezze e, soprattutto, un’idea di televisione superata dai fatti e dagli eventi.Insomma, l’antiberlusconismo militante non è più un brand che paga, anzi rischia di costare caro. Ma a frenare l’arrivo di Freccero sarebbe stato proprio il fattaccio. L’attuale direttore di Rai4, infatti, non vuol dare l’idea di quello che scappa dal ring gettando la spugna, essendo uno a cui piace combattere. Prima la battaglia, poi l’eventuale resa e l’uscita di scena con l’onore delle armi.

mercoledì 4 aprile 2012

NEWS - Freccero e Ruffini, direttori in tumulto a Rai4 e La7. Il primo sospeso per 10 giorni (ma da chi, dall'arbitro di Barça-Milan?), il secondo esautorato da Stella (che apre alla Parodi)
(AGI) - Carlo Freccero, direttore di Raiquattro, e' stato sospeso per dieci giorni dal ruolo e dalle funzioni. Lo apprende l'Agi. Il provvedimento e' stato adottato dalla Direzione Risorse Umane e Organizzazione (in breve la Direzione del personale, ndr). E' la conseguenza della contestazione disciplinare mossa a Freccero per i contenuti della telefonata intercorsa tra quest'ultimo e il quotidiano 'Libero' durante la quale il direttore di Raiquattro "e' venuto meno - contestava la Direzione del personale Rai - agli obblighi di dirigenza, correttezza e buona fede derivanti dal rapporto di lavoro, determinando sfiducia nel corretto adempimento dei suoi (di Freccero, ndr) obblighi", in violazione di una norma del Codice Civile, oltre che del regolamento di disciplina aziendale e anche del codice etico Rai. Freccero, a quanto ancora apprende l'Agi, e' intenzionato a promuovere ricorso al giudice del lavoro contro il provvedimento disciplinare adottato nei suoi confronti. Il provvedimento non ha immediata efficacia perche' il ricorso al giudice del lavoro di Roma che Freccero ha preannunciato ferma tutto, e quindi bisognera' attendere le decisioni del tribunale per capire come la vicenda si sviluppera'. Per intanto il direttore di Rai 4 resta al suo posto, al timone della rete e quindi della gestione diretta del palinsesto. La telefonata "incriminata" e contestata dal direttore delle Risorse umane e Organizzazione Rai, Luciano flussi, riguardava la trasmisisone 'Fisica e Chimica' inn onda in fasce orarie che secondo il quotidiano Libero sarebe stato invece opportuno spostare ad un orario diverso, ovvero in un momento destinato a un pubblico adulto e non certo quello della fascia protetta della mattina o delle 14, come invece era. Freccero aveva mosso contestazioni al giornalista del quotidiano che aveva innescato il caso. La telefonata era stata registrata (e qui c'e' da dire che Freccero non ne era a conoscenza e nessun organo di tutela giornalistica e' intervenuto, ndr) e l'indomani messa in piazza. Con tutto il suo contenuto, a tratti molto pesanti e quasi, se non proprio, da codice penale, per parole e giudizi espressi dal direttore di Rai 4 nei confronti di persone dentro e fuori l'azienda di viale Mazzini. Parole che avevano spinto il Cda Rai a ritenerle pesanti, tanto da intervenire e chiedere che gli uffici preposti (Risorse umane e Organizzazione, ndr) procedessero subito secondo l'iter previsto per muovere contestazioni disciplinari. Cosa in effetti avvenuta con la lettera firmata da Flussi dove si diceva appunto a Freccero che era "venuto meno agli obblighi di diligenza, correttezza e buona fede derivanti dal rapporto di lavoro, determinando sfiducia nel corretto adempimento dei suoi obblighi", violando in successione il Codice civile, il Regolamento di disciplina aziendale e il codice etico Rai. A Freccero venivano dati i rituali cinque giorni di tempo per replicare, e la risposta del direttore arrivava nei termini di legge, con una puntigliosa spiegazione per ogni passaggio "incriminato" e contestato dal capo dell'Ufficio del personale Rai. Risposta evidentemente non esaustiva o da accolgiere, se poi Flussi ha deciso per la sospensione di 10 giorni.

(ANSA) - ROMA, 4 APR - ''Sto valutando con i miei legali se ci sono gli estremi per citare in giudizio Van Straten'', dice il direttore di Rai4 Carlo Freccero, sospeso oggi dalla Rai per
dieci giorni per la vicenda della telefonata a 'Libero', replicando alle osservazioni del consigliere di amministrazione Rai che - chiamato in causa dallo stesso Freccero - lo ha accusato di ''scarsa lucidita'''. ''Non ho mai avuto rapporti con Van Straten - ribadisce Freccero - e non ho bisogno del suo aiuto. So soltanto che il mio curriculum spiega la mia lucidita', non so se il suo sia altrettanto importante''. Tornando poi sulla sanzione disciplinare a suo carico, Freccero sottolinea che e' ''la riprova che la Rai mi sta perseguitando: per cinque anni non mi ha fatto lavorare, poi mi ha spedito sul satellite, a Rai Sat, dove ho costruito un valore aggiunto al bouquet, tanto da creare una disputa tra l'ex dg Masi e Murdoch; poi mi hanno mandato su Rai4 e anche qui ho costruito un valore aggiunto. Eppure non ho mai avuto un premio e non lo hanno avuto neanche le persone che lavorano con me: anzi, sono state sempre discriminate, malgrado il successo''.



(Dagospia) Il pallido direttore de La7, Paolo Ruffini, deve aver subodorato che - dopo il filotto di flop (dalla Dandini alla Camila Raznovich) - non conta un bel niente. Dopo aver ingoiato l'arrivo della superflua Cristina Parodi e quello probabile di Max Giusti e di Alba Parietti in prima serata ha dovuto mandare giù l'arrivo di due manager parcheggiati di Mtv, uno dei quali è Raffaele Sangiovanni. Come se non bastasse, Giovanni Stella in sordina sta facendo colloqui...

martedì 7 giugno 2011

NEWS - Raidue, più serial per tutti! L'anti-telefilmico Paragone meno probabile a Raidue, più verso il Tg2
A quanto riportano Dagospia e "Il Giornale", Gianluigi Paragone potrebbe sedersi sulla poltrona del Tg2. "Ma a Paragone potrebbe anche essere offerta la direzione di Rainews24, sempre alle prese con malumori interni e trascurabili ascolti. Se il conduttore de L'ultima parola dovesse accettare la direzione di una testata Rai, il suo programma di approfondimento serale verrebbe assegnato al bel Milo Infante. Quanto alla neonata (e strategicamente decisiva) direzione Intrattenimento ne sapremo qualcosa di più il 30 giugno. Per ora si sa che, oltre alle candidature di Giancarlo Leone e Gianvito Lomaglio già consolidate da giorni, si aggiunge in queste ultime ore il nome di Angelo Teodoli. Teodoli, già vice direttore di Raiuno nell'era Del Noce, è esperto in materia e attuale capo del palinsesto oltre che braccio destro del potente vice direttore con delega sui palinsesti Antonio Marano. Mauro Mazza rimarrebbe saldo sulla poltrona di Raiuno, nonostante un tentativo in extremis di trasferirlo a Raifiction, tentativo tramontato dopo il rifiuto di Fabrizio Del Noce di traslocare a Raicinema; mentre Maria Pia Ammirati passerebbe dalla vice direzione di Raiuno alla direzione di Raitre al posto di Paolo Ruffini".

(AGI) - Roma, 7 giu. - Niente piu' nomine giovedi' in Cda Rai. Lo apprende l'AGI. La riunione era programmata per definire alcuni passaggi importanti, ovvero le responsabilita' e gli incarichi in ambiti di forte impatto per l'attivita' delle reti e dell'azienda Rai in se'. Invece c'e' questa novita' della tarda mattinata, probabilmente innescata dalle polemiche per le modalita' attraverso cui si e' arrivati a chiudere la vicenda Santoro. In particolare, il fatto che il Cda sia stato tenuto all'oscuro di tutto.

lunedì 10 marzo 2008

NEWS - Taricone for President! Al via "La Nuova Squadra" di Napoli, ma dei rifiuti non c'è traccia! L'ex guerriero del GF, tra gli interpreti, protesta saggiamente (!), ma l'ideatore della serie gli ribatte: "di immondizia se ne parla già troppo". E il Direttore di Raitre rintuzza: "di immondizia si occupano altri programmi". Ecco perchè non saremo mai come l'America dei telefilm...(sigh!)
(ANSA) - ROMA - Azione, ritmo serrato, nessun buonismo, il nuovo commissariato Spaccanapoli diretto da una donna del Nord, il vicequestore Paola Ricci (Lisa Galantini) e Pietro Taricone nel ruolo dell'ispettore della sezione dei Falchi, Vito Sorrentino: e' "La Nuova Squadra", la ormai storica lunga serie di Raitre (la lunga serialita' piu' lunga della tv italiana) che dopo otto anni si rinnova completamente, in onda per 22 serate, girate in alta definizione, da mercoledi' 12 marzo in prima serata su Raitre. Ma si potrebbe fare ancora di piu' per far vedere la realta' che ci circonda dice Pietro Taricone lanciando una sfida: ''siamo tra cumuli di immondizia e politici corrotti, perche' non usare la fiction, un prodotto innovativo come questo, in una rete che e' quella giusta, per raccontare questa realta'?''. ''Con la fiction - dice Taricone - bisogna osare in un senso o nell'altro: o farne puro e sano intrattenimento oppure usarla per raccontare cose che hanno un diretto effetto sulla realta', facendo arrivare anche al pubblico che non guarda la Gabanelli queste cose. E' un racconto che potrebbe avere degli effetti, per quelli che non vanno a votare, per i ragazzi che ci guardano''. ''Il racconto dei problemi di oggi - spiega il direttore di Raitre, Paolo Ruffini - lo facciamo con gli altri programmi. Con la fiction abbiamo un'altra dimensione. Dei rifiuti di Napoli abbiamo parlato ieri sera con l'inchiesta di Milena Gabanelli. Tutta Raitre ha la caratteristica di fare un intrattenimento che faccia pensare. Se ci ponessimo l'idea di raccontare i problemi di Napoli oggi in una fiction dovremmo farlo in modo diverso. Abbiamo pensato di rinnovare 'La Squadra' perche' ci sembrava e i dati ce lo confermano che ci fosse una stanchezza in quel racconto. Tutti i nostri programmi sono quotidianamente monitorati''. Francesco Nardella, di Rai Fiction, fa notare che ne "La nuova Squadra" vengono ''poste una serie di domande che riguardano la citta': il problema della contraffazione, dei consiglieri che parcheggiano in seconda fila'' e spostando la questione su una problematica piu' generale sottolinea che uno scrittore come ''Ermanno Rea e' arrivato a dire che la parola tolleranza a Napoli e' un disvalore''. ''Di immondizia se ne parla cosi' tanto che non serve parlarne ancora in una fiction. Vogliamo raccontare qualcosa di piu' profondo'' sottolinea lo sceneggiatore e ideatore della serie Claudio Corbucci. Ma Taricone insiste e dice: forse e' un'utopia ma ci vorrebbe il coraggio di osare con questo esperimento. Se dovesse succedere sarei felice di intraprendere questo percorso. Non ci prova nessuno, Fiorello ci ha provato dieci giorni fa a dire non ha andate a votare, e poi ha fatto marcia indietro''. E Taricone votera'? ''Questo - dice - e' un altro problema. Se non voti passi da un altra parte''. La nuova serie, prodotta da Rai Fiction, Grundy Italia e il Centro di Produzione Rai di Napoli, vede Rolando Ravello al suo esordio nella lunga serialita' nel ruolo di Sergio Vitale, capo della sezione dei Falchi, che adotta una strategia di contenimento del crimine, opposta ma capace di convivere con quella di attacco frontale alla delinquenza del vicequestore Ricci. Nel cast anche Ciro Esposito, Duccio Giordano e Tony Sperandeo. Cinque i registi: Cristiano Celeste, Luca Facchini, Gianni Leacche, Isabella Leoni e Donatella Maiorca. Ambientata nei vicoli del centro di Napoli, dove la criminalita' e' frammentata e piu' difficile da controllare, 'La nuova Squadra' entra nel cuore della citta' lasciando spazio al vissuto dei personaggi che ''sono piu' importanti delle storie'' dice Nardella. ''L'ispettore Sorrentino e' un sano confuso, sara' difficile non affezionarsi'' conclude Taricone.

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