sabato 12 novembre 2011

Stracult e Stracotti - …ovvero la serie che questa settimana va su e quella che inevitabilmente va giù. Parola di Stargirl!


Giunta ormai quasi a metà della terza stagione, The Vampire Diaries, fiore all’occhiello della CW, si guadagna questa settimana il titolo di serie top. Senza perdere ritmo o calare di tono infatti, il telefilm, tratto dalla saga de I Diari del Vampiro, di Lisa J Smith, continua a mietere grande successo tra il pubblico, teen ma non solo, regalando al network ascolti superiori ai 3 milioni di spettatori ogni settimana. Il dualismo tra i fratelli Salvatore, Damon (Ian Somerhalder) e Stefan (Paul Wesley), rivali in amore per la dolce Elena (Nina Dobrev), continua e assume man mano caratteristiche sempre più interessanti, svelandoci lati del carattere dei protagonisti che ancora ci erano sconosciuti. La terza stagione, ricca di new entry e guest star “dall’oltretomba”, punta tutto su flashback, grandi (e graditi) ritorni, intrecci dai risvolti inaspettati e misteri finalmente svelati. Attraverso il classico meccanismo delle scatole cinesi, molti segreti vengono finalmente svelati, viene fatta luce su interrogativi lasciati in sospeso, e non mancano momenti di forte pathos ed emozione. Il plot regge nonostante il trascorrere del tempo, il cast convince sempre di più, e la sceneggiatura si arricchisce di quella qualità che manca ai romanzi. Leader indiscusso e trascinatore della serie, per il terzo anno consecutivo, l’inarrestabile Damon.

Vuoi scoprire di più su The Vampire Diaries? Clicca qui!


Mai avrei pensato di dirlo, ma ahimè, la serie down della settimana è Misfits: dopo due stagioni brillanti, sfolgoranti e dissacranti, tutto (o quasi) sembra sparito. A pochi episodi dall’inizio manca un plot orizzontale che crei quella coesione tra i personaggi necessaria a suscitare l’interesse dello spettatore. Non c’è continuità e le storyline verticali si esauriscono nell’arco di un singolo episodio, creando una frammentazione nella trama fastidiosa e poco coerente. L’umorismo ha iniziato a scadere nel volgare, ha perso quel brio che lo aveva reso unico nel suo genere: ciò che resta è un insieme di banali battute a sfondo sessuale, capaci di riscuotere una semplice risata forzata, quasi dovuta. Pensavo di poter affrontare una stagione senza Nathan, l’impareggiabile Robert Sheehan,ma mi sbagliavo. Joseph Gilgun, subentrato a Robert nel cast nel ruolo dell’eccentrico Rudy è il suo degno erede: sboccato, borderline, innamorato delle donne (tutte) e del sesso (forse fin troppo), strafottente. Proprio come Nathan. Troppo come Nathan, questo è il punto. Forte del successo ottenuto lo scorso anno, la serie rischia di cadere nello stereotipo, e gli stereotipi si sa, alla lunga annoiano.


Vuoi scoprire di più su Misfits? Clicca qui!

venerdì 11 novembre 2011

NEWS - Tg Telefilm Preview: Vinny Guadagnino di "Jersey Shore" nella 5a stagione di "True Blood"?
NEWS - Dopo l'anteprima al Telefilm Festival, da stasera su Sky Cinema "Game of Thrones" (col titolo "Il Trono di Spade")
(ANSA) - ROMA - Scene pulp di decapitazione e sangue, sesso, nudi frontali; intrighi politici, vendette pianificate con cura, amori incestuosi tra fratelli, figli 'bastardi', mostruose creature, e soprattutto forze soprannaturali. Da stasera debutta su Sky Cinema una delle serie Tv piu' attese della stagione, Il Trono di Spade (Game of Thrones), adattamento targato HBO della saga best seller di George R.R. Martin Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, pubblicata in Italia da Mondadori e tra le piu' popolari mitologie letterarie degli ultimi anni. Il tratto distintivo della serie, presentata in anteprima al Telefilm Festival, e' che gli eroi destinati a salvare le sorti del mondo qui non esistono. Girata tra la Scozia, Belfast, Malta e il Marocco, e' diretta da quattro registi: Tim Van Patten, Brian Kirk, Daniel Minahan e Alan Taylor. L'universo fantastico di Martin, definito 'il Tolkien americano', e' ricco di personaggi scolpiti ad arte, trame intrecciate alla perfezione e ambienti dipinti con rara accuratezza. Gli effetti digitali sono grandi, comunque sempre asserviti alla storia e ai giganteschi set costruiti per evocare l'interno dei castelli e le strade delle citta'. Una trasposizione televisiva ad alto tasso di violenza e di erotismo, consigliata a un pubblico maturo e anche a chi sia allergico alla fantasy. Le scene piu' ''forti'' lasciano pero' presto spazio ad una trama ricca di intrighi politici e raggiri psicologici ambientati in un universo complesso e composto. La serie mescola abilmente racconto epico e suspense, scenari antichi e personaggi 'moderni', mostrando un fascino crescente man mano che lo spettatore si cala nel mondo di Westeros, affascinante quanto spietato. Un appuntamento televisivo che, come ha commentato il Guardian dalle sue colonne, ''sarebbe un gran peccato perdersi per mancanza di immaginazione''. Ed ancora: ''La piu' coinvolgente avventura televisiva dai tempi di Lost' ha titolato il Time. La saga si svolge nei Sette Regni di Westeros, una terra misteriosa dove ''le estati possono durare decenni e gli inverni un'intera vita''. Qui, dall'intrigante sud al selvaggio oriente, fino alle lande ghiacciate del nord, impazza una lotta senza esclusione di colpi, in cui re e regine, cavalieri e ribelli, uomini leali e feroci traditori, si affrontano per la conquista del potere in un 'gioco di troni' tra le principali dinastie. Il conflitto oppone in particolare le casate Stark, Lannister e Targaryen, che si affrontano senza pieta' per il Trono di Spade, fra colpi di scena. Un fantasy atipico, abbondano le atmosfere crude e brutali, una sorta di 'Signore degli anelli per adulti'. La sceneggiatura e' a cura di David Benioff, autore dello script capolavoro 'La 25a ora' e che si era gia' cimentato con l'epos con ''Troy'', e di D.B. Weiss. Superlativo cast di attori coinvolti. Tra questi, nel ruolo del nobile Eddard Stark, c'e' Sean Bean la cui immagine, per gli appassionati di fantasy e' legata a doppio filo a quella di Boromir de Il Signore degli Anelli.

giovedì 10 novembre 2011

NEWS - Ultima ora! Mediaset, o la Borsa o la vita (è un telefilm): "No Ordinary Family" dal 28 novembre su Italia 1. Sharon Stone debutta sui tacchi in "Law&Order: Unità Speciale" dal 22 su Retequattro. "V" 2 dal 1 dicembre
Movimenti di palinsesto dalle parti di Mediaset. "No Ordinary Family" debutta in chiaro su Italia 1 dal 28 novembre, dal lunedì al venerdì, alle ore 15.35. Retequattro trasmetterà il poker di episodi con Sharon Stone in "Law&Order: Unità Speciale" dal 22 novembre, per ogni martedì alle ore 23.05. Il poker di cameo dell'ex interprete dell'accavalla-gambe di "Basic Instinct" ha mandato in tilt le strade di New York. Elegante nel suo cappottino bluette e tacco 10 con plateau, la Stone, nelle vesti di Jo Marlowe, un'assistente del procuratore distrettuale, si è detta "onorata di interpretare una detective della Grande Mela, sperando di non far fare brutta figura ai veri poliziotti che ogni giorno s'impegnano per la nostra sicurezza". La seconda stagione di "V" salperà dal 1 dicembre su Joi, alle ore 21.15.
Ultimissima ora: la prevista entrata in scena di Sharon Stone in "L&O: US" è stata rimandata a data da destinarsi!

mercoledì 9 novembre 2011

L'EDICOLA DI LOU - Stralci e commenti sui telefilm dai giornali italiani e stranieri

VARIETY
Se avete perso "American Horror Story" ve ne pentirete, ve ne pentirete, ve ne pentirete...
"Although there have been successful horror anthologies, episodic television has a frightening track record with the genre, largely because suspense is so difficult to sustain. Yet given its theatrical popularity and "The Walking Dead's" success, it makes sense for somebody like FX to try. Enter "American Horror Story," a stab (heh heh), from "Glee's" Ryan Murphy and Brad Falchuk, at recycling jump-out-at-you conventions, which in its own way displays excesses similar to later seasons of Murphy's signature FX offering, "Nip/Tuck." The creative team's fondness for the material appears unquestionable; whether they can exorcise what ails their show remains the real mystery.
Of course, for such a series to work (and past attempts, like CBS' "American Gothic," didn't), there has to be a solid character foundation. In this case, it's the Harmon family: Seeking to save a marriage fractured by a miscarriage and infidelity, psychologist Ben (Dylan McDermott), wife Vivien (Connie Britton) and bratty teenage daughter Violet (Taissa Farmiga) head West, from Boston to L.A.
Why is this old house they've found so cheap? Because a murder-suicide occurred in the basement, the realtor explains. But hey, the place is half the price of other homes in the neighborhood, and for that money they'd have to live in the valley -- which is really scary.
So in they move, only to be warned by their neighbor with Down's syndrome (Jamie Brewer), "You are going to die in there" -- which, in its vague echoes of lines from "The Exorcist" and "Poltergeist II," represents the first homage of many in Murphy and Falchuk's script.
The main problem with a haunted-house series is making things scary without becoming so alarming the family flees screaming into the night in episode one. A second hour, however, rather than offering clarity or reassurance, only reinforces these doubts.
Creatively unleashed, the producers have concocted a sure-to-be-polarizing introduction that's a truly weird, David Lynch-style experience -- complete with bondage outfits, satanic images and the creepiest opening-title sequence ever.
Beyond the central family, everyone seems to have checked in from "The Shining's" Overlook Hotel -- from the wild-eyed former actress next door (Jessica Lange, oddly channeling her work in "A Streetcar Named Desire") to the spooky maid who, in the pilot's niftiest device, appears one way (Frances Conroy) to Vivien and another (Alexandra Breckenridge) to Ben.
"AHS" derives inspiration from so many horror films there's some fun in simply identifying those moments. But there's also a surreal quality that feels wildly overdone -- and periodically risks tumbling from inspiring fright into inducing giggles.
Britton is a strong yet vulnerable lead, and the couple's marital woes feed into the tumult of their unsettling surroundings. By contrast, the daughter's troubles fitting in at her new school and interaction with a disturbed boy feel like unpleasant dead ends.
For FX, there's merit in trying to elevate the storytelling level in modern horror films from what has too often devolved into torture porn and splatter. And as a proliferation of reality TV programs demonstrate, people still love ghost stories.
"Horror Story's" spirit-guides Murphy and Falchuk certainly silenced naysayers with "Glee." Nevertheless, any more missteps and this wispy specter will descend the stairway to silliness -- at which point, it'll be hard to prevent the fat lady from singing.
(Brian Lowry)

martedì 8 novembre 2011

NEWS - Nessunperda stasera "American Horror Story", il telefilm dell'anno (con la benedizione del Papa...). Ryan Murphy svela l'idea della serie "house-porn"
(ANSA) LOS ANGELES, NOV - ''Dovevo nascere il giorno di Halloween, ma alle prime doglie di mia madre, papa', nella fretta di raggiungere l'auto, cadde e si ruppe un'anca. Per lo spavento a mia mamma cessarono le doglie e io nacqui un mese dopo, il 30 novembre''. Ryan Murphy attribuisce a questo strano evento la sua passione per le storie dark, passione ora sfociata nella produzione di American Horror Story, da stasera (8 novembre) in onda alle 22.45 su FOX (canale 111 di Sky). Ma l'affermazione e' smentita dal suo stesso curriculum. Ryan Murphy e' semplicemente un autore molto eclettico. Lui e Brad Falchuck, hanno creato due degli show televisivi piu' popolari degli ultimi anni: Nip&Tuck e Glee; quest'ultimo di genere completamente diverso e forte di un successo che ha regalato ai due autori una fama planetaria. Ora Murphy e Falchuck sono pronti a ricevere di nuovo i favori del pubblico con la storia della famiglia Harmon (lo psichiatra Ben, interpretato da Dylan McDermott, la moglie Vivien, Connie Britton, e Violet, Taissa Farmiga), che si trasferisce da Boston a Los Angeles per lasciare alle spalle un tradimento di Ben. La loro nuova vita inizia in una casa che nasconde misteri che la vicina, Constance (Jessica Lange, in uno dei suoi pochissimi ruoli in tv, il primo in un serial), sembra conoscere molto bene. La casa, non meno 'personaggio' dei protagonisti, e' un'abitazione del 1910, ricostruita muro per muro nel capannoni della Paramount a Hollywood. ''E' arredata in uno stile che definisco ''house-porn''. - spiega Murphy - Significa che ogni mobile, ogni colore, ogni oggetto, e' funzionale al fine: creare disagio, preparare alla paura''. E la paura e' un elemento costantemente presente nelle puntate della serie,che gia' dopo la messa in onda dei primi episodi negli Stati Uniti, con dati di ascolto record per FX che la mette in onda, si e' assicurata una seconda stagione. ''Il genere horror funziona dappertutto - dice Brad Falchuk - soprattutto nei momenti di crisi economica'', ''Quando ci sono pochi soldi. - ribatte Murphy - La gente vuole essere spaventata per scordare paure reali''. Ma l'idea di American Horror Story nasce prima della crisi economica, o quanto meno in contemporanea con gli eventi che l'hanno creata: ''Tre anni fa volevo scrivere un horror partendo da un'infedelta'. Un singolo tradimento che rovina tutto e porta una famiglia alla crisi totale. Ma poi e' arrivato Glee e l'ho accantonato''. Ora che Glee e le sue canzonette (il genere musical e' un altro sicuro successo scacciacrisi) sono un dato di fatto, acquisito e archiviato, per Murphy e' arrivato il momento di riprendere un mano quella idea. ''Di cosa abbiamo piu' paura nella societa' di oggi? Ci terrorizza il fatto che qualcuno entri in casa nostra, che la casa e la famiglia, cessino di essere il rifugio e la protezione che rappresentano'', spiega ancora Murphy. La serie rende omaggio a molti horror del passato, da Rosemary Baby a Shining. ''Bryan in questo e' una vera e propria enciclopedia'', dichiara Falchuck. Ma chi segue la serie non potra' fare a meno di notare anche i riferimenti a cruenti fatti reali, come la strage nella scuola di Columbine, del 1999. ''Troppa tv al giorno d'oggi viene fatta giocando in sicurezza, per non rischiare - dice Dylan McDermott, gia' visto nel ''legal drama'' The Practice - American Horror Story e' diverso, non ha paura di rischiare, di raccontare eventi che possono creare disagio. Credo che sia questo il segreto del suo successo. Quello che spaventa me, nella vita, piu' di ogni altra cosa, e' l'indifferenza, e questa miniserie non lascia indifferenti''. Nei capannoni della Paramount intanto, i falegnami stanno procedendo alla costruzione di una cappella. Siamo, idealmente, in Italia. Poco c'e' dato di sapere, se non che, in una delle puntate della prima stagione della serie, la figura del Papa, entrera' a far parte della sceneggiatura.
NEWS - Hallo(ween) Chris! Il miglior vestito della notte delle streghe è di Colfer (Dobrev seconda, Michele terza)
Appartiene a Chris Colfer di "Glee" il miglior travestimento di Halloween adottato da star telefilmiche, almeno secondo il sondaggio lanciato da Telefilm Cult. L'argentato Colfer ha vinto con il 38% delle preferenze, seguito dal costume di Nina Dobrev di "Vampire Diaries" (33%), capace comunque di una rimonta da foto-finish fino all'ultimo. Terza, più staccato, il "cigno" Lea Michele (22%), collega di set di Chris. Vedi tutti i costumi nel Post del 1 novembre 2011.

lunedì 7 novembre 2011


NEWS - So hoooot! Micol Ronchi, la coniglia di Chiambretti, accende la nuova puntata del Tg Telefilm dedicata in gran parte alle serie tv americane senza freni della domenica sera
Miss February di Playboy Italia. Playmate del mese su Playboy Argentina, Russia, Polonia e Croazia. Musa e coniglia di Piero Chiambretti in Chiambretti Night. Micol Ronchi è la special guest di Tg Telefilm di Bonsai TV, questa settimana alle prese con i “bollori” delle serie tv americane della domenica sera. "Dexter", "Hung", "Boardwalk Empire", virano infatti decisamente verso le luci rosse nel disperato (quanto focoso) tentativo di accaparrarsi il maggior numero di ascolti. In questa puntata, inoltre, focus sull’attrice Courteney Cox tra gli albori targati "Friends" e il futuro da produttrice delle serie "Skinny Girl" e "Ten Years". Per la rubrica "coming next" spazio a "2 Broke Girls" con l’arrivo nel cast di Marsha Thomason nei panni di una femme fatale e di Jennifer Coolidge che interpreterà il ruolo di un’affaccendata donna in carriera. Tempo di classifiche targate Subsfactory. Top&Flop questa settimana: salva a pieni voti il dark-fiabesco "Grimm", bocciato malincuore "Supernatural" e la sua crisi d’ispirazione. Inoltre, come ogni settimana, curiosità, segreti e retroscena delle serie tv più attese, nel primo telegiornale completamente dedicato ai telefilm, presentato da Manuel Masi e giunto alla seconda stagione. "Tg Telefilm" è realizzato da Bonsai TV. Ogni lunedì solo su www.youtube.com/bonsaitv.

domenica 6 novembre 2011

QUIZ - La Miss Spallina di agosto era...
La Miss(cappa) Spallina del Quiz dell'11 agosto era Rose McGowan. Ospite del ComiCon, l'ex interprete di "Streghe" si è ritrovata con la spallina del bianco vestito tranciata, costringendola ad andare a cambiarsi e a indossare un vestito di jeans più ye-ye...Chi sarà stata a ordire un simile "attentato"? Un'invidiosa Eliza Dushku con la quale Rose si è fatta ritrarre??? Di solito le pugnalate tra attrici si tirano alle spalle, non alle...spalline...

"Il trivial game + divertente dell'anno" (Lucca Comics)

"Il trivial game + divertente dell'anno" (Lucca Comics)
Il GIOCO DEI TELEFILM di Leopoldo Damerini e Fabrizio Margaria, nei migliori negozi di giocattoli: un viaggio lungo 750 domande divise per epoche e difficoltà. Sfida i tuoi amici/parenti/partner/amanti e diventa Telefilm Master. Disegni originali by Silver. Regolamento di Luca Borsa. E' un gioco Ghenos Games. http://www.facebook.com/GiocoDeiTelefilm. https://twitter.com/GiocoTelefilm

Lick it or Leave it!

Lick it or Leave it!