NEWS - Nessunperda stasera "American Horror Story", il telefilm dell'anno (con la benedizione del Papa...). Ryan Murphy svela l'idea della serie "house-porn"
(ANSA) LOS ANGELES, NOV - ''Dovevo nascere il giorno di Halloween, ma alle prime doglie di mia madre, papa', nella fretta di raggiungere l'auto, cadde e si ruppe un'anca. Per lo spavento a mia mamma cessarono le doglie e io nacqui un mese dopo, il 30 novembre''.
Ryan Murphy attribuisce a questo strano evento la sua passione per le storie dark, passione ora sfociata nella produzione di
American Horror Story, da stasera (8 novembre) in onda alle 22.45 su FOX (canale 111 di Sky). Ma l'affermazione e' smentita dal suo stesso curriculum. Ryan Murphy e' semplicemente un autore molto eclettico. Lui e
Brad Falchuck, hanno creato due degli show televisivi piu' popolari degli ultimi anni:
Nip&Tuck e
Glee; quest'ultimo di genere completamente diverso e forte di un successo che ha regalato ai due autori una fama planetaria. Ora Murphy e Falchuck sono pronti a ricevere di nuovo i favori del pubblico con la storia della famiglia Harmon (lo psichiatra Ben, interpretato da
Dylan McDermott, la moglie Vivien,
Connie Britton, e Violet,
Taissa Farmiga), che si trasferisce da Boston a Los Angeles per lasciare alle spalle un tradimento di Ben. La loro nuova vita inizia in una casa che nasconde misteri che la vicina, Constance (
Jessica Lange, in uno dei suoi pochissimi ruoli in tv, il primo in un serial), sembra conoscere molto bene. La casa, non meno 'personaggio' dei protagonisti, e' un'abitazione del 1910, ricostruita muro per muro nel capannoni della Paramount a Hollywood. ''E' arredata in
uno stile che definisco ''house-porn''. - spiega Murphy - Significa che ogni mobile, ogni colore, ogni oggetto, e' funzionale al fine: creare disagio, preparare alla paura''. E la paura e' un elemento costantemente presente nelle puntate della serie,che gia' dopo la messa in onda dei primi episodi negli Stati Uniti, con dati di ascolto record per FX che la mette in onda, si e' assicurata una seconda stagione. ''
Il genere horror funziona dappertutto - dice
Brad Falchuk -
soprattutto nei momenti di crisi economica'', ''Quando ci sono pochi soldi. - ribatte Murphy - La gente vuole essere spaventata per scordare paure reali''. Ma l'idea di
American Horror Story nasce prima della crisi economica, o quanto meno in contemporanea con gli eventi che l'hanno creata: ''Tre anni fa volevo scrivere un horror partendo da un'infedelta'. Un singolo tradimento che rovina tutto e porta una famiglia alla crisi totale. Ma poi e' arrivato
Glee e l'ho accantonato''. Ora che
Glee e le sue canzonette (il genere musical e' un altro sicuro successo scacciacrisi) sono un dato di fatto, acquisito e archiviato, per Murphy e' arrivato il momento di riprendere un mano quella idea. ''Di cosa abbiamo piu' paura nella societa' di oggi?
Ci terrorizza il fatto che qualcuno entri in casa nostra, che la casa e la famiglia, cessino di essere il rifugio e la protezione che rappresentano'', spiega ancora Murphy. La serie rende omaggio a molti horror del passato, da
Rosemary Baby a
Shining. ''Bryan in questo e' una vera e propria enciclopedia'', dichiara Falchuck. Ma chi segue la serie non potra' fare a meno di notare anche i riferimenti a cruenti fatti reali, come la strage nella scuola di Columbine, del 1999. ''Troppa tv al giorno d'oggi viene fatta giocando in sicurezza, per non rischiare - dice
Dylan McDermott, gia' visto nel ''legal drama''
The Practice -
American Horror Story e' diverso, non ha paura di rischiare, di raccontare eventi che possono creare disagio. Credo che sia questo il segreto del suo successo. Quello che spaventa me, nella vita, piu' di ogni altra cosa, e' l'indifferenza, e questa miniserie non lascia indifferenti''. Nei capannoni della Paramount intanto, i falegnami stanno procedendo alla costruzione di una cappella. Siamo, idealmente, in Italia. Poco c'e' dato di sapere, se non che, in una delle puntate della prima stagione della serie,
la figura del Papa, entrera' a far parte della sceneggiatura.