sabato 14 aprile 2012


Stracult e Stracotti …ovvero la serie che questa settimana va su e quella che inevitabilmente va giù. Parola di Stargirl!


L’attesa febbrile per Don’t Trust The Bitch in Apartment 23 è finita: il primo episodio, in onda pochi giorni fa sulla Abc, ha riscosso ben 7 milioni di spettatori, un risultato ottimo per la nuova comedy in midseason.
Un cast di tutto rispetto aveva spianato la strada al debutto dello show già parecchi mesi fa, grazie a un trio di attori di grido: James “Dawson” Van Der Beek, Krysten Ritter (6 Degrees, Breaking Bad) e Dreama Walker (The Good Wife, Royal Pains).
Facile per Apartment 23 con un cast del genere, trasformarsi da subito in uno Stracult: lo humour tagliente, irrefrenabile e sagace conquista dopo pochi minuti appena, la Ritter esercita un fascino magnetico a cui è davvero impossibile resistere e il personaggio che interpreta, Chloe, è a dir poco strepitoso. Inarrestabile (e inaspettata) la comicità dell’ex protagonista di Dawson’s Creek, che qui interpreta il BFF nonché la spalla di Chloe, e che insieme a lei è al centro di battute irriverenti e ciniche e situazioni a dir poco paradossali. Loro alter ego, la dolce e ingenua June, appena arrivata in città in cerca di lavoro e nuova roomie di  Chloe nell’appartamento 23.
Quella che all’apparenza sembra “la” coinquilina perfetta, si trasforma per June in una iena perfida e senza scrupoli, capace di andare a letto col suo fidanzato, nel giorno del suo compleanno, sopra la sua torta! Le carte in regola per sfondare, la serie le ha tutte, speriamo solo non le sprechi e ne faccia invece tesoro!

Una comicità frizzante e spudorata, totalmente agli antipodi rispetto a quella di Bent, la romantic comedy appena conclusa sulla NBC. Lei, Charlie (Amanda Peet, Studio 60, Jack & Jill), è un avvocato in carriera, divorziata da un mese appena, con un ex marito in prigione e una figlia di dieci anni alla quale badare. Lui, Pete (David Walton, Perfect Couples) è un aitante carpentiere, donnaiolo e sciupafemmine, appassionato di surf e con un lungo trascorso nel gioco d’azzardo. Rigida e impostata lei, passionale e superficiale lui:
come finirà?
Ecco, è proprio questo il problema! Sin dai primi minuti infatti, è facile immaginare immediatamente cosa accadrà: ovvero un infinito ed estenuante tira e molla tra i due, infarcito da frecciatine scontate ed eventi più che prevedibili.
In Bent tutto ruota intorno alla più classica delle unrisolved sexual tension che diverte poco, e spesso arriva anche ad annoiare e che fa sì che questa settimana la serie si porti a casa il temuto titolo di “Stracotta”.

venerdì 13 aprile 2012

L'EDICOLA DI LOU - Stralci e commenti sui telefilm dai giornali italiani e stranieri

CORRIERE DELLA SERA
La recitazione di Sutherland la cosa migliore di "Touch"
"L'universo come organismo regolato da una progressione costante di rapporti e relazioni numeriche, gli individui che lo abitano come puntini collegati da un filo rosso, destinati a incontrarsi ed entrare nelle reciproche esistenze secondo un piano di interconnessioni invisibili ai più. Questa la visione che ispira «Touch», nuova serie americana in onda su Fox (Sky, martedì, ore 21.50). La storia racconta il dono di Jack, un bambino speciale, apparentemente distaccato da ciò che accade di fronte a lui (è autistico, non parla, ha difficoltà a stabilire un contatto fisico con le altre persone) ma in realtà più profondamente consapevole del disegno del destino, proprio grazie alla sua capacità di leggere e «vedere» le sequenze di che stabiliscono le interconnessioni e quindi il dispiegarsi degli eventi futuri. A volte queste interconnessioni si manifestano attraverso un oggetto concreto, come un cellulare che passa di mano in mano raccogliendo nel suo viaggio storie e ricordi. Spesso si animano nei luoghi metafora della modernità, spazi di transito e «non luoghi» come gli aeroporti, dove i destini s'intrecciano e a volte pochi secondi bastano per cambiare la direzione di un'esistenza. Insieme a Jack c'è suo padre, Martin Bohm (Kiefer Sutherland), un ex giornalista che ha perso la moglie durante l'11 settembre. Quando scopre la dote speciale di Jack, Martin fa di tutto per aiutarlo a decifrare le sequenze numeriche che possono direzionare in positivo gli eventi del futuro. L'idea di partenza di «Touch» è affascinante e potenzialmente molto adatta a una narrazione «a incastro» come quella della serialità televisiva. È ancora presto per dire se «Touch» saprà ben dispiegare questo potenziale, e mantenersi credibile nella complessità delle trame intrecciate. Però la curiosità nei confronti di questa serie era tutta per il ritorno sugli schermi di Kiefer Sutherland, il mitico agente Jack Bauer di «24», la cui interpretazione mantiene le aspettative: la sua intensa figura paterna, che si sforza in tutti modi di cercare un contatto con il figlio, è forse la cosa migliore del telefilm".
(Aldo Grasso, 13.04.2012)
NEWS - "Smash" sotto rete! Ecco Uma che vo fà Marylin nel serial di Spielberg (domenica su Mya)
Achtung, baby! Ecco la prima immagine di Uma Thurman bionda platino nei panni di Marilyn Monroe in "Smash": il debutto dell'attrice, lungo 5 episodi, avverrà domenica su Mya (prima serata). I produttori esecutivi Marc Shaiman e Scott Wittman hanno scritto una canzone apposta per lei, dal titolo "Dig Deep", che la Thurman è riuscita a preparare in soli due giorni. E' previsto anche che la Thurman si esibisca anche sulle note di "Happy Birthday, Mr. President", basata sulla storica performance della Monroe al compleanno di Kennedy.

giovedì 12 aprile 2012

NEWS - Ultima ora, arriva il the end di "Dr. House" (da martedì 24 aprile su Canale 5), fuggi fuggi per "The Good Wife" che si sposta al venerdì da domani
(AGI) - Roma, 12 apr. - La terza stagione di "The Good Wife", che Rai 2 trasmette in esclusiva, passa al venerdi'. Da domani, 13 aprile, gli episodi della serie che vede protagonista Julianna Margulies (vincitrice dell'Emmy come migliore attrice protagonista in una serie drammatica) si potranno seguire a partire dalle 22.30, dopo quelli di "N.C.I.S.: Los Angeles" e "Blue Bloods". Nel sesto episodio "Affari di Stato", in onda domani, Il figlio di un diplomatico di Taiwan viene accusato di stupro e Caitlin si occupa della sua difesa. Intanto Eli chiede aiuto alla sua ex moglie per un caso.

mercoledì 11 aprile 2012

NEWS - Anteprima: "Chuck", si gira! La quinta stagione inedita su Steel dal 6 maggio, la quarta in prima tv free dal 30 aprile su Italia 1
La quinta stagione inedita di "Chuck" è attesa su Steel dal 6 maggio, ogni domenica alle 22.00 (mentre su Italia 1 andrà in onda la quarta in prima tv free dal 30 aprile, dal lunedì al venerdì alle ore 16.00). Zachary Levi, l'attore che interpreta il protagonista, dirige il quinto episodio del quinto ciclo. Numerose le guest-stars di passaggio: tra le altre, Mark Hamill (Luke Skywalker di “Guerre stellari”), Carrie-Anne Moss (Trinity in “Matrix”) e Cheryl Ladd (“Charlie's Angels”).
NEWS - "Con House ho vinto la lotteria!". Ecco l'''unica intervista a Hugh Laurie, rilasciata al "Telegraph" sulla stagione finale di "Dr. House" (dal 24 aprile su Canale 5)
By Jane Mulkerrins
After eight seasons of sardonic sniping and maverick diagnoses, Hugh Laurie’s Dr Gregory House will no longer be stalking the hospital corridors of New Jersey. The critically acclaimed medical drama House, it has been confirmed, will not return after the end of its current run. For Laurie, who has become one of our most successful ever exports, thanks to his role as the talented, intuitive but difficult diagnostician, it will be the end of an era.
“There are very few things in life that are so deliciously enjoyable that you want to do them for 16 hours a day, every day – including sex and fine dining,” Laurie quipped when I met him recently in Los Angeles, at the palm-fringed Fox studios that masquerade as the fictitious Princeton-Planesboro Teaching Hospital in New Jersey. In the hospital’s canteen, the 52-year-old actor perched on a stool and sipped cheerfully on a tiny espresso, as he suggested that he would be content to retire from 22-episodes-a-season US network TV. “We are on such a conveyer belt and it can get overwhelming.”
“It’s not the playing the character over and over again [that can get a bit much], it’s the coming to work over and over again. You know, we have done 170 episodes now, I think. That’s about 50-60 feature films-worth. You want a break, you really do.”
He felt in his bones that time was up for his starring role on prime-time TV, too. “The financing of all TV shows is dictated by finding an audience between 18 and 49,” he said. “I have now passed beyond 49, so probably, I am no longer a desirable commodity for TV. And I am at peace with that, that’s fine.”
Since the series took off in 2004, Laurie has spent nine months of the year almost 6,000 miles from his wife of 23 years, Jo, and their three children. The couple, who married in Camden, north London, in June 1989, decided against taking the children out of school and moving to LA.
“I’ve missed bath times and dentists’ appointments,” he admitted. “But that’s the same for everybody who goes out to work.”
The hospital drama, which returns later this month on Sky 1 for the completion of its final season, recently made the record books as the world’s most popular show, watched by more than 81 million people in 66 countries, no mean feat for a series in which the central character is a curmudgeonly, misanthropic, cynical narcissist.
“Lots of people would say House doesn’t have any charm at all,” mused Laurie of his alter ago, who also has a weakness for opiate painkillers. “I would disagree though, I find him immensely charming and endlessly entertaining. He has a sort of grace and a wit about him, and ultimately, I think he is on the side of the angels.”
As any fan of the show knows, though, House is not a happy man, seemingly resigned to remain in a permanent state of depression. “I do have the impression of House being left on the side of the dock as the SS Happiness sails away,” nodded Laurie. “Other people all have a ticket but House is left, emotionally abandoned, on his own island of trouble.”
Laurie himself has struggled with bouts of severe clinical depression in the past. Success in the show, however, has earned him two Golden Globe awards, two Screen Actors Guild Awards and a raft of Emmy nominations. The thoroughly British, Eton- and Cambridge-educated Laurie is also thought to have been the highest-paid actor on a US TV drama, reportedly earning $400,000 (£250,000) per episode of House. “Without doubt, I am a lottery winner,” he enthused. “It’s not a strong negotiating position to say I’d do it for free, but between you and me…”.
Laurie’s eight years Stateside have not quelled his quirky, resolutely English sense of humour, and he frequently veers off on amusing tangents. With his flawless American accent as House, however, he is another creature entirely.
Laurie, whose father Ran was an Oxford-educated doctor (and a rower who won a gold medal in the coxless pairs at the 1948 Olympics in London), already had a deep respect for the medical profession before taking on the role. “I have always stuck up for Western medicine,” he noted. “You can chew all the celery you want, but without antibiotics, three quarters of us would not be here.”
Attention will now turn to the finale of the series. In an earlier interview to mark his directing debut on House, Laurie admitted he would like his character to go out “with a bang, not a whimper”.
There’s one thing, however, the audience can be certain of. “When the time does come, I don’t plan to give House a happy ending,” the show’s writer David Shore promised recently. “He’s not going to ride off into the sunset; that just wouldn’t feel right.”

martedì 10 aprile 2012

NEWS - Le web-series ormai sono un..."Virus". Al via anche la sit-com di Francesco Cinquemani su RaiMovie
Roma, 10 apr. - (Adnkronos) - Al via da oggi in onda su Rai Movie la nuova serie di 'Virus', delirante e irriverente 'sitcom' di Francesco Cinquemani che vede il contributo di diverse guest star anche hollywoodiane come Zac Efron e Danny De Vito. Fino al prossimo 19 maggio sara' programmata ogni martedi', giovedi' e sabato dopo il film delle 12.00, in orario variabile tra le 13.30 e le 14.00. 'Virus' si prepara a diventare un nuovo fenomeno cult nato dal basso, a giudicare dai numeri che ha gia' totalizzato sulla rete, perche' ancor prima della messa in onda e senza spot pubblicitari ha gia' raggiunto oltre 10.000 visite su Facebook. Si tratta di 18 puntate da 15' con repliche a seguire, per la regia di Monica Gambino, scritte da Francesco Cinquemani. "L'idea di partenza di 'Virus' -spiega Cinquemani- viene dal lontano 2006 quando ho scritto 'Ciufoli tra le stelle' per Sky Cinema. Li' mostravo le differenze tra un conduttore-giornalista che si rapportava in un modo, in onda con il pubblico a casa, e in un altro in studio quando passava la pubblicita'. Niente era come appariva. A quello ho aggiunto la mia passata esperienza di intervistatore nei festival cinematografici, aggiungendo via via sempre piu' elementi, spesso surreali e mescolandoli a esperienze di vita vissuta. Il programma - continua Cinquemani - riunisce le caratteristiche della Sitcom, del Reality, del programma di attualita' e d'informazione cinematografica". L'obiettivo e' intercettare un pubblico giovanile che a quell'ora non guarda i telegiornali: liceali e universitari appena rientrati a casa e anche un target femminile di 30/40enni. "Le fonti d'ispirazione -aggiunge- sono numerosissime, tutto il cinema e tutte le serie tv che ho visto - soprattutto le serie straniere, tra gli italiani citerei solo Boris. Allo stato attuale abbiamo parodiato quasi tutti i generi, dalla fantascienza allo spionaggio, dal western al gotico, dal melodramma al thriller, c'e' persino un piccolo omaggio ai film dei supereroi e ai film di zombies. L'unico genere che ancora non siamo riusciti a parodiare e' il film d'autore italiano. Un modello di comicita' involontaria assolutamente inarrivabile che e' difficile da sfidare".
NEWS - Dopo "Freaks" ecco "Freak": su Bonsai la serie interattiva di MySpace
Bonsai TV presenta "Freak", la famosa web serie interattiva, fatta dal suo pubblico, per la prima volta disponibile gratuitamente in Italia, in modalità VOD. Da oggi Bonsai TV manderà online in lingua originale, sottotitolata in italiano, la prima stagione composta da 16 episodi, con una programmazione che vedrà on air due puntate a settimana, ogni mercoledì e venerdì. "Freak" è una web-serie “interattiva” creata esclusivamente per il web: la colonna sonora, il cast e gli eventi furono modellati secondo i consigli della comunità MySpace, dalla quale oltretutto provengono tutti gli attori della serie. Nata nel 2009 da un’idea di Josie Ward, "Freak" narra le vicende di Lucy, videogiocatrice compulsiva dall’animo (e dal guardaroba) 100% maschiaccio che decide di riconquistare la propria femminilità. A questa trasformazione “da Freak a Chic” tentano di collaborare con improbabili sforzi, consigli e stratagemmi i suoi ancora più strani amici, tra parenti acquisiti, nerd innamorati, hipster della domenica e invidiose fashion victim a caccia di vendetta.

La sottotitolazione in italiano delle 16 puntate è a cura dello staff di Subsfactory.it, una delle più importanti comunità italiane di creazione e distribuzione di sottotitoli di serie tv.

LINK DIRETTO ALLA PLAYLIST DI FREAK: http://tinyurl.com/bqwx4gh

"Il trivial game + divertente dell'anno" (Lucca Comics)

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Il GIOCO DEI TELEFILM di Leopoldo Damerini e Fabrizio Margaria, nei migliori negozi di giocattoli: un viaggio lungo 750 domande divise per epoche e difficoltà. Sfida i tuoi amici/parenti/partner/amanti e diventa Telefilm Master. Disegni originali by Silver. Regolamento di Luca Borsa. E' un gioco Ghenos Games. http://www.facebook.com/GiocoDeiTelefilm. https://twitter.com/GiocoTelefilm

Lick it or Leave it!

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