NEWS - Le web-series ormai sono un..."Virus". Al via anche la sit-com di Francesco Cinquemani su RaiMovie
Roma, 10 apr. - (Adnkronos) - Al via da oggi in onda su Rai Movie la nuova serie di 'Virus', delirante e irriverente 'sitcom' di Francesco Cinquemani che vede il contributo di diverse guest star anche hollywoodiane come Zac Efron e Danny De Vito. Fino al prossimo 19 maggio sara' programmata ogni martedi', giovedi' e sabato dopo il film delle 12.00, in orario variabile tra le 13.30 e le 14.00. 'Virus' si prepara a diventare un nuovo fenomeno cult nato dal basso, a giudicare dai numeri che ha gia' totalizzato sulla rete, perche' ancor prima della messa in onda e senza spot pubblicitari ha gia' raggiunto oltre 10.000 visite su Facebook. Si tratta di 18 puntate da 15' con repliche a seguire, per la regia di Monica Gambino, scritte da Francesco Cinquemani. "L'idea di partenza di 'Virus' -spiega Cinquemani- viene dal lontano 2006 quando ho scritto 'Ciufoli tra le stelle' per Sky Cinema. Li' mostravo le differenze tra un conduttore-giornalista che si rapportava in un modo, in onda con il pubblico a casa, e in un altro in studio quando passava la pubblicita'. Niente era come appariva. A quello ho aggiunto la mia passata esperienza di intervistatore nei festival cinematografici, aggiungendo via via sempre piu' elementi, spesso surreali e mescolandoli a esperienze di vita vissuta. Il programma - continua Cinquemani - riunisce le caratteristiche della Sitcom, del Reality, del programma di attualita' e d'informazione cinematografica". L'obiettivo e' intercettare un pubblico giovanile che a quell'ora non guarda i telegiornali: liceali e universitari appena rientrati a casa e anche un target femminile di 30/40enni. "Le fonti d'ispirazione -aggiunge- sono numerosissime, tutto il cinema e tutte le serie tv che ho visto - soprattutto le serie straniere, tra gli italiani citerei solo Boris. Allo stato attuale abbiamo parodiato quasi tutti i generi, dalla fantascienza allo spionaggio, dal western al gotico, dal melodramma al thriller, c'e' persino un piccolo omaggio ai film dei supereroi e ai film di zombies. L'unico genere che ancora non siamo riusciti a parodiare e' il film d'autore italiano. Un modello di comicita' involontaria assolutamente inarrivabile che e' difficile da sfidare".
martedì 10 aprile 2012
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