sabato 26 marzo 2011

TELEFILM FESTIVAL 2011 - Dal 28 giugno la nuova edizione della kermesse
La nona edizione del Telefilm Festival si terrà a Milano nella settimana dal 27 giugno al 3 luglio 2011. Ulteriori aggiornamenti prossimamente.

giovedì 24 marzo 2011

GOSSIP - E' il bunga-bunga? No, è il concerto di Taylor "gostrippata" Momsen! Ormai i live-show dell'attrice-canterina sono un delirio orgiastico da far invidia a Ruby
Ci manca solo Ruby. Oramai i concerti di Taylor Momsen ("Gossip Girl") e della sua band sono diventati dei bunga-bunga sul palco. Prima la "gostrippata" si presentava smutandata in calze a rete e scarpe dal tacco 24 simil-pornostar da sbarco. Poi le è venuta l'illuminante idea di sfoggiare una magliettina rassicurante con scritto "I fuck for Satan". In seguito ha accolto sul palco una fan (o comparsa ben pagata) in reggiseno, safficheggiando gaudente con lei. Infine, ecco l'ultimo capitolo del Taylor-mantra: non più una sola accolita, ma ben tre "replicanti", possibilmente svestite alla bisogna o addobbate orribilmente come la front-del porc-woman che tiene in mano il microfono dentro il quale urla come una pazza in libera uscita. Speriamo che prima o poi una Minetti venga a salvarla...(che, non lo sapevate che è la figlia di Angela Merkel???).
NEWS - House of Blues. Terapia del giorno in corsia: canta che ti passa! Hugh Laurie presenta il suo album
Dal set alla sala di registrazione, il Dr. House si dà al blues. Il 10 maggio arriva in Europa “Let Them Talk”, il primo album che l'attore Hugh Laurie pubblica per Warner mettendosi alla prova nella nuova veste di cantante. E per lanciare il cd, è stato protagonista di una performance dal vivo a New Orleans trasmessa in live broadcast stream in tutto il mondo che in Italia è stata seguita in esclusiva dal Tgcom. Prodotto da Joe Henry e registrato tra Los Angeles e New Orleans, l’album è una celebrazione del blues di New Orleans, un genere da sempre molto vicino all’anima musicale di Hugh. “Let Them Talk” mette insieme una straordinaria selezione di canzoni appartenenti al patrimonio culturale americano, celebri musicisti e vere leggende del canto per sostenere questo repertorio troppo spesso trascurato. “Ho infranto una delle regole basi di chi fa questo mestiere: gli attori devono recitare e i musicisti suonare - dice Hugh -. E’ così che funziona. Non compri pesce dal dentista, né chiedi consigli finanziari a un idraulico… quindi perché ascoltare la musica di un attore? La risposta è che non c’è risposta. Se ti preoccupa la provenienza e la genealogia, allora dovresti cercare altrove, non ho niente per te”.

mercoledì 23 marzo 2011

NEWS - Terminator Schwarzy! L'ex "governaToro" della California pronto al ritorno (in tv)Arnold Schwarzeegger, ex governatore della California, annuncia che tornerà sul grande schermo. Per ora è stata solo confermata la sua partecipazione ad una serie tv internazionale di cui l'attore parlerà al MIPTV a Cannes il mese prossimo. Intanto si son visti Arnold e Sly, di nuovo riuniti a pranzo a Los Angeles...non staranno per caso discutendo di un famigerato ritorno al cinema?

martedì 22 marzo 2011

NEWS - Vade retro cinema (almeno per ora)! Aaron Soorkin torna in tv con Jeff Daniels
(ANSA) LOS ANGELES, 22 MAR - Aaron Sorkin ha trionfato agli Oscar con la vittoria per la sceneggiatura di The Social Network e ora ha deciso di tornare alla televisione. L'autore ora ci riprova, con un nuovo progetto che parlera' degli impiegati di uno show via cavo notturno e si intitolera' More as the story develops. Jeff Daniels e' entrato a far parte del cast dell'episodio pilota che andra' in onda sul canale via cavo Hbo. Aaron Sorkin, famoso anche per essere l'autore di serie televisive di successo come West Wing, aveva tentato di portare in tv il mondo dei media con Studio 60 on the Sunset Strip, fallito dopo meno di una stagione

NEWS - Wonder Woman, si cambi! Svolta femminista? Adrianne Palicki appende gli shorts al chiodo e indossa fuseaux di pelle...

Notizia tratta da Corriere.it

Pantaloni di pelle blu invece degli "shorts", stivali blu invece che rossi, alla cinta il suo "lazo della verità": ecco come sarà la nuova Wonder Woman televisiva. La foto della bella Adrianne Palicki, prossimo volto tv della super-eroina Dc Comics, è stata diffusa dal produttore esecutivo dell'episodio pilota della serie, David E. Kelley (già produttore di altre serie quali "Boston Legal" e "Ally McBeal"). La Palicki, che ha avuto ruoli in diversi altri prodotti tv d'oltreoceano (da "Supernatural" a "Friday Night Lights"), sarà la principessa amazzone nel remake della celebre serie anni Settanta interpretata da Lynda Carter. Il costume è stato rivisto e aggiornato. La differenza più vistosa con quello indossato nel corso delle tre stagioni tv dalla Carter è nei pantaloni, che prendono il posto degli shorts della serie classica. La Palicki nella nuova serie avrà anche tre diverse identità: oltre a Wonder Woman, sarà anche Diana Themyscira, miliardaria presidentessa delle Themyscira Industries, e la timida Diana Prince, alter ego segreto della super-eroina.

lunedì 21 marzo 2011

NEWS - Telefilm Festival dixit. Successo per la serie araba lanciata in anteprima al TF08 (più attuale oggi che mai)
(di Cristiana Missori) (ANSAmed) - FIRENZE, 18 MAR - Nel salotto israeliano si ascolta il dialetto arabo. Miracolo della televisione o, semplicemente, un modo intelligente per fare conoscere agli israeliani vizi e virtu' dei loro concittadini di origini palestinesi. O viceversa, un modo per fare capire ai palestinesi che vivono in Israele, che gli israeliani ''non sono poi cosi' cattivi''. Il tutto in chiave comica. Si chiama 'Arab Labor' (2010) la sit-com, scritta da Sayed Kashua, piu' popolare del momento su la tv israeliana. Protagonista e' Amjad - interpretato da Norman Issa - un giornalista di origine araba, che con la famiglia cerca di integrarsi nella comunita' ebraica borghese di Gerusalemme Ovest. ''A prevalere in Arab Labor - racconta ad ANSAmed Issa - e' il rapporto paradossale di amore-odio che Amjad - che scrive per un quotidiano israeliano - ha con la sua identita' araba, e il suo desiderio di integrarsi al meglio nella societa' israeliana''. Un'integrazione spesso non semplice. ''Difficile cancellare dalla propria mente i pregiudizi. Da un lato, come dall'altro'', rimarca. Non soltanto nella fiction, ma anche nella vita reale, sottolinea Issa, per un arabo israeliano e' complicato inserirsi, essere accettato e sfondare sul piano lavorativo. ''Bisogna lavorare il doppio'', sostiene. ''Ho iniziato a recitare per caso'', ricorda l'attore. ''Avevo 19 anni e avevo bisogno di soldi. Non sapevo nulla della recitazione''. Oggi, invece, Issa lavora nei migliori teatri di Israele, al Beer Shiva Theater e al Haifa Theater, recitando in ebraico e in arabo. La recitazione, prosegue, e' un modo per esorcizzare la propria sofferenza. ''Per me e' terapeutico, e' un modo per tirare fuori quello che
hai dentro. L'essere rifugiati non e' una passeggiata''. Nelle sue parole, pero', c'e' molta fierezza. ''Gli arabi israeliani sono una cosa a parte'', dice. Malvisti dagli 'altri arabi', vengono definiti '48 arabs', ''gli arabi del 1948'', sospira. Una scelta coraggiosa da parte dell'emittente che ha deciso di mandare in prima serata una serie tv in cui gran parte dei dialoghi sono in arabo dialettale. ''Il primo anno di programmazione - spiega Issa - il 30 per cento dei dialoghi era in arabo e il restante in ebraico''. Nella seconda edizione, invece, la percentuale era invertita''. Segno che le cose possono cambiare. ''Ora stiamo girando la terza serie. E non ci sono piu' problemi di lingua'', afferma sorridendo. Ma da una sit-com che tocca tutti i tasti dolenti del rapporto tra arabi ed ebrei, ci si poteva aspettare tanto successo? Paradossalmente, replica Issa, i piu' grandi detrattori di questo programma, il primo anno, furono proprio gli arabi israeliani. ''Per loro rasentava l'insulto. E mi hanno dato del traditore''. La piu' grande soddisfazione di questo attore 43enne ''che ama la sua terra'', Israele, e' quella che gli israeliani di destra e molti coloni lo hanno chiamato o fermato per strada per ringraziarlo ''di avere fatto loro cambiare idea''. Segno che anche grazie a una risata i contrasti possono appianarsi.

"Il trivial game + divertente dell'anno" (Lucca Comics)

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Lick it or Leave it!

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