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martedì 20 giugno 2017

L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri
IL FOGLIO
Con "I love Dick" si scopre la...scopata concettuale (una volta era "senza cerniera")
"Dick è manzo. Scopate concettuali e passioni divoranti (con stalkeraggio) nell'ultima serie di Soloway. Oh madonna, è terribile. Così lento". Dialogo in italiano, in una serie americana. Due selezionatori della mostra di Venezia stanno guardando, slogandosi la mascella, un film di Chris Kraus, regista femminista e sperimentale, nel bianco e nero che attira l'aggettivo "rigoroso". Accade nella serie "I love Dick" (su Amazon). L'ultimo lavoro di Jill Soloway che cominciò come sceneggiatrice per i becchini di "Six Feet Under". E' diventata celebre con "Transparent", la serie sul padre di famiglia che annuncia: ho sempre voluto vestirmi da donna, ora che siete grandi lo farò. Per l'occasione ha rispolverato un romanzo di Chris Kraus uscito nel 1997, appunto "I love Dick", celebrato e poi dimenticato (esce da Neri Pozza). Spara altissimo il Guardian: "Il più importante romanzo sugli uomini e le donne del Novecento", imitato dal New Yorker e da Rick Moody, brillante romanziere che riconobbe un suo antenato in un racconto di Nathaniel Hawthorne, "Il velo nero del pastore". In materia di uomini e donne non ci sentiamo di garantire. Abbiamo goduto invece la satira sul postmodernismo e sugli intellettuali. Da accoppiare al film vincitore del Festival di Cannes, "The Square" di Ruben Ostlund. Lì c'erano artistici mucchietti di ghiaia, qui al museo viene esposto un mattone. Quando cade e va in pezzi, panico generale: e adesso chi lo dice all'artista? Scrittrice, regista, docente di cinema all'European Graduate School di Saas-Fee(stazione sciistica Svizzera, l'altro campus è a Malta) Chris Kraus racconta la sua passione divorante per un certo Dick. Completa di stalkeraggio pesante, via lettere e avance, con la complicità del marito francese Sylvère: quindici anni di più e una certa stanchezza sessuale. Però, essendo intellettuali, si raccontano ogni cosa e inventano "The Conceptual Fuck", la scopata concettuale. Neanche Dick è un personaggio di fantasia. Nella realtà si chiama Dick Hebdige, professore di Art e Media Studies all'Università di Santa Barbara, California. Inglese, non aveva trent'anni quando diventò famoso studiando i punk ("Sottocultura. Il fascino di uno stile innaturale", da Costa e Nolan). Poi si è occupato di "desert studies", roba che non riusciamo neanche a immaginare, e di performative criticism (forse vuol dire che un critico invece di scrivere si scatena in un dripping à la Pollock). Jill Soloway se ne frega di Derrida e della "fiction teoretica" — si dice cosi, tra i philosophes, quando una persecuzione amorosa produce abbastanza lettere da ricavarne un'opera d'arte alla Sophie Calle (la performer che ha arruolato 107 attrici per leggere il messaggio di un uomo che la piantò). Sposta la storia a Marfa, Texas, dove la coppia vive per qualche mese in una comunità di artiste, tutte femministe e tutte scatenate, molto somiglianti a Clara Charnofsky, prima moglie di Barney Panofsky in "La versione di Barney". Parlano di cross-pollination tra le arti, e intanto come Chris Kraus non riescono a staccare gli occhi da Dick, l'attore Kevin Bacon in versione — come si potrebbe dire? non viene in mente altra parola che "manzo"". (Mariarosa Mancuso)

sabato 6 giugno 2015

NEWS - Diversità in serie. Sky Atlantic inaugura il 9 giugno serata telefilmica sulle relazioni "trans-versali" con a capo il cult "Transparent" (a seguire le modern-family di "Togetherness" e il gay-friendly "Looking")
(ANSA) - "Maura e' felice per la prima volta nella vita, perche' ha trovato se stessa". Una frase rivoluzionaria se Maura e' in realta' Mort Pfefferman, professore universitario in pensione, divorziato, padre di tre figli adulti, che superata la soglia dei 70 anni decide di mostrare al mondo la sua natura di transgender, trasformandosi in donna, con abiti femminili, gioielli, trucco e parrucco. Toccante, agrodolce, coraggiosa, piu' che mai attuale nei giorni della 'trasformazione' di Bruce Jenner in Caitlyn applaudita anche da Obama, dal 9 giugno arriva su Sky Atlantic HD Transparent, la serie targata Amazon premiata agli ultimi Golden Globe come miglior serie comedy e per il miglior attore protagonista, lo straordinario Jeffrey Tambor che interpreta il controverso capofamiglia transgender.  Osannata dai media Usa, Transparent aprira' una serata incentrata sull'indagine delle dinamiche della famiglia di oggi nelle sue piu' varie accezioni: sempre il 9 giugno arrivano infatti su Sky Atlantic HD la coppia tradizionale (scoppiata) di Togetherness (Hbo) e a seguire va in onda la seconda stagione di Looking, protagonisti tre giovani gay alla ricerca della felicita' e dell'amore (sempre Hbo). Scritta e diretta da Jill Soloway (Grey's Anatomy), Transparent racconta il coraggio di Mort, l'impatto della sua rivelazione sugli equilibri familiari, ma anche la storia di ciascun componente della famiglia, che ha i suoi segreti e impara a sua volta a cambiare. Parla del conflitto tra essere a apparire, tra sostanza e forma e del coraggio di abbandonare la menzogna per accettare la propria natura e sentirsi finalmente piu' trasparenti e piu' veri. Nel cast anche Gaby Hoffmann, Amy Landecker, Jay Duplass, Melora Hardin e Judith Light.
A seguire (alle 22.10) debutta Togetherness, comedy Hbo scritta, diretta e prodotta da Mark Duplass e suo fratello Jay Duplass (qui dietro le quinte, mentre e' tra i protagonisti di Transparent), che racconta le vicende e la vita di due coppie che vivono a Los Angeles e che cercano di affrontare i loro problemi relazionali. Brett (Mark Duplass) e Michelle (Melanie Lynskey) sono sposati da diversi anni e stanno attraversando un momento delicato della loro vita a causa delle pressioni legate al ruolo di genitori. Alex (Steve Zissis), un attore sovrappeso di scarso successo, e' il migliore amico di Brett, mentre Tina (Amanda Peet), una single dallo spirito libero, e' la sorella di Michelle. Rimasti senza casa, vengono ospitati dalla coppia in crisi, ritrovandosi a vivere tutti assieme sotto lo stesso tetto. Inizia cosi' un'inevitabile analisi quotidiana di sogni, aspettative, interrogativi sulla loro attuale vita personale e professionale.  
L'universo gay fuori dagli stereotipi e' invece al centro di Looking, serie Hbo che torna con la seconda stagione. Ambientata a San Francisco, ha come protagonista Patrick Murray (Jonathan Groff) impiegato in una ditta che produce videogiochi appena uscito da una storia, affiancato dai suoi due amici, Agustin (Frankie J. A'lvarez), artista deciso ad andare a vivere col suo compagno Frank (O. T. Fagbenle) e Dom (Murray Bartlett), cameriere in un ristorante e che divide il suo appartamento con l'amica Doris (Lauren Weedman).

"Il trivial game + divertente dell'anno" (Lucca Comics)

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Lick it or Leave it!

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