venerdì 3 febbraio 2017

L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri

CORRIERE DELLA SERA
Con "Le Bureau" spy-story tesa e stringente

"Il titolo francese della serie «Le Bureau des Légendes» evoca un particolare ufficio della Dsge francese (Direction générale de la sécurité extérieure, la Cia francese) composto da agenti cui viene assegnata una falsa identità e che per lungo tempo vivono in Paesi stranieri con l'obiettivo di trovare fonti affidabili. Basata su testimonianze reali di ex spie francesi e ispirato a eventi contemporanei, la serie racconta la storia di un uomo, Guillaume «Malotru» Debailly (interpretato da Mathieu Kassovitz) funzionario dell'intelligence che torna a Parigi dopo sei anni vissuti a Damasco sotto copertura (Sky Atlantic, lunedì, ore 21.15). Con «Le Bureau — Sotto Copertura», anche i francesi scoprono il fascino della lunga serialità. Con un budget ridotto rispetto agli americani, ma con tutte le caratteristiche produttive che l'impresa richiede: ruolo dello showrunner, sceneggiatura internazionale (piccolo particolare: sui computer si vedono le scritte in inglese: un colpo al cuore allo sciovinismo d'Oltralpe), estrema accuratezza della ricostruzione e della recitazione. Per la cronaca, in Francia siamo già alla seconda stagione. Non so francamente quanto regga il paragone con «Homeland», ma anche qui l'intreccio fra la psicologia dei protagonisti e la spy story è il nucleo centrale attorno a cui ruota tutta la narrazione. Al suo rientro a Parigi, «Malotru» si trova a dover fare i conti con la normalità, con il suo passato (un passato abitato da una figlia e da un'ex moglie), soprattutto con il suo presente (l'inserimento nell'ufficio e la relazione con una bella e sfuggente amante siriana). La parte più interessante è proprio questa. Abituato a vivere sotto copertura, sotto mentite spoglie (la sindrome dell'infiltrato), Guillaume «Malotru» fatica a ritrovare la propria identità, a spogliarsi di una sorta di «legge dell'onnipotenza». Il racconto è teso, ricco e stringente insieme". (Aldo Grasso)

giovedì 2 febbraio 2017

PICCOLO GRANDE SCHERMO - Twin Pic(s)ture! Per il nuovo "Twin Peaks" meglio ripassare la pellicola-prequel sottovalutata "Fuoco, cammina con me!"

News tratta da TvLine
Twin Peaks: Fire Walk With Me, the tepidly received 1992 movie prequel to the cult classic ABC series, is set to air on Showtime Wednesday, March 1, at 8/7c — perhaps offering a tiny hint of what’s at stake when the 18-episode Twin Peaks revival hits the premium cabler later this spring.

Appearing at the Television Critics Association winter press tour last month, perhaps the most that series auteur David Lynch “revealed” about the super-secret follow-up is that Fire Walk With Me may be required reading of sorts. Detailing as it does “the story of Laura Palmer’s last seven days,” the entertainingly cryptic Lynch acknowledged that the prequel movie is “very much important for this.”
Coupled with the first two seasons of Twin Peaks, which are already available on Showtime’s assorted platforms, Fire Walk With Me affords subscribers the change to binge the entirety of the original series ahead of the new episodes’ arrival on Sunday, May 21.
As previously reported, the Twin Peaks revival kicks off that Sunday at 9 pm with the first two hours; immediately afterwards, Showtime subscribers will have access to the third and fourth parts. The following Sunday, May 28, Showtime will air Episodes 3 and 4 back-to-back.

mercoledì 1 febbraio 2017

NEWS - Spazio, ultimo trailer! Il nuovo promo di "Star Trek: Discovery" è un omaggio-link con le serie precedenti

News tratta da Comingsoon.net

CBS All Access has debuted a new Star Trek: Discovery promo that announces the start of production and gives you a first-hand look at the new captain’s chair. Check it out below!
The cast includes Sonequa Martin-Green (The Walking Dead) as the show’s central Lieutenant Commander, with Doug Jones (Pan’s Labyrinth) as Lt. Saru and Anthony Rapp (Rent) as Lt. Stamets. Michelle Yeoh, meanwhile, is playing Captain Georgiou, in command of another Starfleet vessel. James Frain (Orphan Black) will play Salek, father of Mister Spock. The Klingon cast includes Juilliard-trained actress Mary Chieffo, Penny Dreadful‘s Shazad Latif and Chris Obi, who also stars on Bryan Fuller‘s upcoming STARZ series, American Gods.

martedì 31 gennaio 2017

L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri
LA STAMPA
"Taboo", cinismo estremo déjà vu
"Nella televisione inglese ci sono alcune storie, alcune idee, che ritornano sempre: l'800 pre-vittoriano, per esempio, oppure un protagonista geniale à la Sherlock Holmes; o anche il tema sempreverde della vendetta. In Taboo, la serie tv creata da Tom Hardy e Steven Knight (Peaky Blinders, Locke), questi elementi ci sono tutti. Il protagonista, James Keziah Delaney, è un ex-caporale della Compagnia delle Indie, figliol prodigo e straordinario avventuriero, interpretato da un Tom Hardy massiccio e tenebroso, i capelli rasati, la barba rada e il viso sfregiato. James torna a casa dopo aver saputo che suo padre sta male. Il viaggio dall'Africa - dove si trovava - al Regno Unito, pero, è più lungo del previsto, e James non riesce a incontrare il genitore prima che sia troppo tardi. Incontra, invece, la sorellastra Zilpha Geary, interpretata da Oona Chaplin, e Stuart Strange, il nuovo comandante della Compagnia delle Indie, faccia e voce di Jonathan Pryce. Di Zilpha, James è chiaramente infatuato: il primo momento in cui sono soli tornano a galla ricordi e antiche passioni. Con Stuart, invece, James ha un altro tipo di rapporto: quando era giovane ed era arruolato nella marina, era il suo comandante. E i colpi di scena non finiscono qui. Alla linearità di una narrazione prevedibile, infatti, in Taboo è stato preferito un racconto più sincopato, con i suoi alti e i suoi bassi, che trova i suoi punti di forza nei lunghi primi piani di Tom Hardy, o nelle inquadrature quasi statiche dei due registi, Kristoffer Nyholm e Anders Engstrom. La sceneggiatura è costruita rigidamente, lasciando poco spazio all'improvvisazione ambientale e alle parole. La recitazione dello stesso Tom Hardy soffre di troppa fisicità: il suo James, benché uomo geniale e molto simile al succitato Sherlock Holmes, o all'Heathcliff di Cime Tempestose, spesso si limita a grugnire, o a irrigidirsi o a minacciare il suo interlocutore. Ecco, se Taboo ha un problema è proprio questo: l'eccessiva arroganza del protagonista, che ricorda troppo, e troppo da vicino, quella di altri personaggi televisivi che in questi anni hanno fatto fortuna con il loro cinismo estremo. Il reparto tecnico, e quindi la messa in scena, la fotografia, le scelte di scenografia e quelle, pure apprezzabilissime, dei costumi (per una volta, è un Ottocento vero, sporco e infangato), è - insieme ad Hardy, protagonista dell'intero show - l'aspetto decisamente più interessante di Taboo". (Gianmaria Tammaro)

domenica 29 gennaio 2017

GOSSIP - Clamoroso al Cibali! Mischa Barton di "The OC" internata per segni di squilibrio appena uscita dall'ospedale rivela: "mi hanno messo una droga nel cocktail! Attente donne a chi frequentate!". I vicini l'hanno vista vagare con addosso solo una camicetta e una cravatta urlando che sua madre è una strega e il mondo stava per finire...
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