Non ci delude mai. Ammettendo le sue responsabilità la bella Mischa Barton, famosa per aver vestito i panni di Marissa Cooper nel telefilm cult "The O.C.", è riuscita ad evitare la reclusione. Mischa è stata infatti fermata alla guida della sua auto in stato di ebbrezza (con un tasso alcolico ben al disopra di quello consentito), oltre che con una patente non in regola: ha dovuto pagare una multa e confessare l'infrazione per evitare di andare in carcere. L'attrice inglese dovra' frequentare per tre mesi un corso di rieducazione per chi ha problemi d'alcol e dovra' mantenere una buona condotta per i prossimi tre anni (quest'ultima opzione appare quantomeno "a rischio"). L'interprete de "Il sesto senso", che era stata già stata fermata dalle autorità lo scorso dicembre, si è dovuta presentare davanti al tribunale di Beverly Hills dove, grazie all'ammissione di colpa, se l'è cavata con tre anni di libertà vigilata, una multa non troppo salata (1.700 dollari) e l'obbligo di frequentare per tre mesi un corso riabilitativo per alcolisti. Inoltre, al momento dei controlli la giovane attrice inglese aveva con sè della marijuana. Fortunatamente per lei il quantitativo di droga era al disotto dei limiti consentiti dalla legge (che se la sia fumata tutta prima?). Mischa è stata decisamente più fortunata di alcune sue giovani e famose colleghe che hanno dovuto, invece, scontare un periodo di detenzione. Ma la lista delle star, in particolari giovani attori emergenti, che hanno problemi con la legge e con l'abuso di alcool e droga si allunga di giorno in giorno.
venerdì 11 aprile 2008
giovedì 10 aprile 2008
TELEFILM FESTIVAL 2008 - La nuova locandina del VI Telefilm Festival!
Ecco la nuova locandina del VI Telefilm Festival, a Milano dal 7 al 11 maggio 2008. Per scaricarla e ingrandirla cliccate sulla foto. Nel frattempo fervono i preparativi: nei prossimi giorni si dovrebbero sapere i nomi dei primi ospiti internazionali, mentre si conferma l'omaggio ai 15 anni di "X-Files", alla vigilia del secondo capitolo cinematografico del fanta-cult. E per gli appassionati di sci-fi, è da non perdere la maratona dedicata ai "Visitors" in programma sabato 10 maggio...Sempre sabato è in cartellone l'incontro “Telefilm, la voglia giovane”, ovvero i teen-drama delle nuove e passate generazioni. Nell’anno del debutto di "Gossip Girl", serie icona della blog-generation in onda su Mya (Mediaset Premium Gallery) tutti i giovedì alle 21.00, gli ospiti del TF parleranno dei gusti e delle passioni che hanno inchiodato nel corso degli anni le generazioni ai teleschermi. Da "Beverly Hills" a "Dawson's Creek", da "The O.C." a "Buffy", da "Happy Days" all'ultimo successo "Gossip Girl", del quale verranno proiettate al TF alcune puntate.
mercoledì 9 aprile 2008
L’EDICOLA DI LOU - Stralci e commenti sui telefilm dai giornali italiani e stranieri
XL
Chi ha ucciso quel marxista di Colombo?
"'Colombo' è un brano omaggio al tenente del telefilm omonimo. Mi piace Peter Falk per come rispondeva alle interviste. Ci leggevo questa sottile critica marxista dietro e mi piace pensare che i creatori ci abbiano voluto scientemente mettere questo germe. Era strano che la scena fosse sempre in questi ambienti ricchi e gli assassini benestanti, alcuni anche famosi: non uccidono mai per amore ma solo per potere e denaro. Poi arriva questo sfigato, questo 'underdog' vestito in quel modo fuori tempo, col pantalone sgualcito, la macchina che cade a pezzi, il cane con cui non comunica. Però li inchioda sempre e mi piaceva prenderlo come metafora del mondo occidentale moderno, così ho ipotizzato questo coro degli assassini di Colombo. Credo che in questo momento siamo un pò tutti assassini di Colombo e colpevoli di qualcosa".
(Francesco Bianconi dei Baustelle, Febbraio 2008)
CORRIERE DELLA SERA MAGAZINE
Volevo essere Pamela Anderson
"Io mi sento bionda dentro. A 12 anni volevo essere bionda come Pamela Anderson, ero una fan di 'Baywatch'. Pregai la mia insegnante di canto (Cinzia, una pazza scatenata che aveva il culto dei capelli) di tingermi come Pamela. Lei, per paura di mamma, mi fece solo due ciocchettine platino davanti. Mia madre!!! Mi rispedì a calci (si fa per dire) dal parrucchiere. I capelli sono una componente molto turbolenta della mia vita...".
(Laura Chiatti, 21.02.2008)
LA STAMPA
"Crimini bianchi", alla larga da "Grey's" e "House"
"'Crimini bianchi' è una serie lontana anni luce dai 'Grey's Anatomy' o 'Dr. House', dove l'efficenza degli ospedali non viene mai messa in dubbio. Questa fiction denuncia una situazione di malasanità che è sotto gli occhi di tutti, ma nello stesso tempo plaude ai medici e agli infermieri preparati e capaci".
(Pietro Valsecchi, 21.02.2008)
IL MANIFESTO
Rex, un "bau" fuori dal coro
"Tempi lenti e frasi fatte ('se cerca di fare il furbo sparagli'), scene giustapposte, morale bene in vista, il cane Rex esegue il compito assegnato: mantenere, con il minimo sforzo, la media del 20% di share. Storie di ordinaria criminalità, senza affondare troppo il coltello nel sangue. Al contrario di certi cartoni animati, il pastore è l'immagine della bontà. Specialmente nel confronto con la nutrita compagnia di programmi finiti sotto la lente del Comitato di applicazione del Codice Tv e minori".
(Norma Rangeri, 21.02.2008)
TV SORRISI E CANZONI
"The OC", un addio perfetto
"Sono molto grata ai produttori e agli sceneggiatori di 'The OC', sono onorata di averne fatto parte. Gli ascolti si erano un pò abbassati. Nella storia eravamo arrivati a un buon punto per terminare, eravamo contenti di fermarci lì. E l'abbiamo fatto".
(Rachel Bilson, 01.03.2008)
LA REPUBBLICA
"I Cesaroni", serie 'piaciona' senza pretese
"Stando ai riscontri, tra i momenti felici per Mediaset in questo inizio d'anno bisogna citare soprattutto la seconda stagione de 'I Cesaroni', presentata come una sorta di successo epocale. A guardar bene, siamo dalle parti di un buon risultato per una serie molto piaciona che va su Canale 5 in una serata (quella del venerdì) in cui la concorrenza diretta di Raiuno non riesce a cavare un ragno dal buco. Però è difficile eccepire più di tanto di fronte alla farsa della famiglia allargata che distende i suoi mille meandri di trama sul filo dell'assenza di qualsivoglia pretesa. Il doppio binario rimane quello degli intrecci giovanili (figli, fidanzate, etc.) e di quelli dei grandi, che sono cresciuti per modo di dire".
(Antonio Dipollina, 19.02.2008)
IO DONNA
Sarah, una di noi
"La trasmissione preferita? I telefilm in genere".
(Sarah Felberbaum, 16.02.2008)
CORRIERE DELLA SERA
Sarah, un destino sui tacchi
"Ero una ragazza quasi povera. E come in 'Sex and the City' le scarpe con i tacchi a spillo sono state lo strumento per mutare l'andatura e il destino. Chi ama le scarpe è destinato a restare giovane, a trasmettere energia, ad aver voglia di camminare nel proprio 'viaggio'...".
(Sarah Jessica Parker, 28.02.2008)
XL
Chi ha ucciso quel marxista di Colombo?
"'Colombo' è un brano omaggio al tenente del telefilm omonimo. Mi piace Peter Falk per come rispondeva alle interviste. Ci leggevo questa sottile critica marxista dietro e mi piace pensare che i creatori ci abbiano voluto scientemente mettere questo germe. Era strano che la scena fosse sempre in questi ambienti ricchi e gli assassini benestanti, alcuni anche famosi: non uccidono mai per amore ma solo per potere e denaro. Poi arriva questo sfigato, questo 'underdog' vestito in quel modo fuori tempo, col pantalone sgualcito, la macchina che cade a pezzi, il cane con cui non comunica. Però li inchioda sempre e mi piaceva prenderlo come metafora del mondo occidentale moderno, così ho ipotizzato questo coro degli assassini di Colombo. Credo che in questo momento siamo un pò tutti assassini di Colombo e colpevoli di qualcosa".
(Francesco Bianconi dei Baustelle, Febbraio 2008)
CORRIERE DELLA SERA MAGAZINE
Volevo essere Pamela Anderson
"Io mi sento bionda dentro. A 12 anni volevo essere bionda come Pamela Anderson, ero una fan di 'Baywatch'. Pregai la mia insegnante di canto (Cinzia, una pazza scatenata che aveva il culto dei capelli) di tingermi come Pamela. Lei, per paura di mamma, mi fece solo due ciocchettine platino davanti. Mia madre!!! Mi rispedì a calci (si fa per dire) dal parrucchiere. I capelli sono una componente molto turbolenta della mia vita...".
(Laura Chiatti, 21.02.2008)
LA STAMPA
"Crimini bianchi", alla larga da "Grey's" e "House"
"'Crimini bianchi' è una serie lontana anni luce dai 'Grey's Anatomy' o 'Dr. House', dove l'efficenza degli ospedali non viene mai messa in dubbio. Questa fiction denuncia una situazione di malasanità che è sotto gli occhi di tutti, ma nello stesso tempo plaude ai medici e agli infermieri preparati e capaci".
(Pietro Valsecchi, 21.02.2008)
IL MANIFESTO
Rex, un "bau" fuori dal coro
"Tempi lenti e frasi fatte ('se cerca di fare il furbo sparagli'), scene giustapposte, morale bene in vista, il cane Rex esegue il compito assegnato: mantenere, con il minimo sforzo, la media del 20% di share. Storie di ordinaria criminalità, senza affondare troppo il coltello nel sangue. Al contrario di certi cartoni animati, il pastore è l'immagine della bontà. Specialmente nel confronto con la nutrita compagnia di programmi finiti sotto la lente del Comitato di applicazione del Codice Tv e minori".
(Norma Rangeri, 21.02.2008)
TV SORRISI E CANZONI
"The OC", un addio perfetto
"Sono molto grata ai produttori e agli sceneggiatori di 'The OC', sono onorata di averne fatto parte. Gli ascolti si erano un pò abbassati. Nella storia eravamo arrivati a un buon punto per terminare, eravamo contenti di fermarci lì. E l'abbiamo fatto".
(Rachel Bilson, 01.03.2008)
LA REPUBBLICA
"I Cesaroni", serie 'piaciona' senza pretese
"Stando ai riscontri, tra i momenti felici per Mediaset in questo inizio d'anno bisogna citare soprattutto la seconda stagione de 'I Cesaroni', presentata come una sorta di successo epocale. A guardar bene, siamo dalle parti di un buon risultato per una serie molto piaciona che va su Canale 5 in una serata (quella del venerdì) in cui la concorrenza diretta di Raiuno non riesce a cavare un ragno dal buco. Però è difficile eccepire più di tanto di fronte alla farsa della famiglia allargata che distende i suoi mille meandri di trama sul filo dell'assenza di qualsivoglia pretesa. Il doppio binario rimane quello degli intrecci giovanili (figli, fidanzate, etc.) e di quelli dei grandi, che sono cresciuti per modo di dire".
(Antonio Dipollina, 19.02.2008)
IO DONNA
Sarah, una di noi
"La trasmissione preferita? I telefilm in genere".
(Sarah Felberbaum, 16.02.2008)
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Sarah, un destino sui tacchi
"Ero una ragazza quasi povera. E come in 'Sex and the City' le scarpe con i tacchi a spillo sono state lo strumento per mutare l'andatura e il destino. Chi ama le scarpe è destinato a restare giovane, a trasmettere energia, ad aver voglia di camminare nel proprio 'viaggio'...".
(Sarah Jessica Parker, 28.02.2008)
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martedì 8 aprile 2008
TELEFILM FESTIVAL 2008 - E' attiva la info-line del VI Telefilm Festival!
Segnatevi questo numero: 0131.25 42 03! E' già attiva l'info-line per avere notizie sul Telefilm Festival 2008. Il servizio è disponibile tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle 17.00 alle 19.00. Inoltre, come ogni anno, notizie su programma e ospiti sono rintracciabili sul sito www.telefilmfestival.it, sempre tempestivamente aggiornato, o inviando un’ e-mail a info@telefilmfestival.it per richiedere novità, news in tempo reale e aggiornamenti.
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GOSSIP - Fermate Miley Cyrus: rischia di diventare la nuova Britney Spears!
Ooops, a new diva did it again! Dopo Britney Spears, un'altra promettente lolita rischia di bruciarsi per diventare meteora. Miley Cyrus, l'interprete della virginale "Hannah Montana" ha partecipato nel weekend ad un'esibizione canora ("Idol gives back"), producendosi in una performance ad alto tasso erotico non propriamente adatta al pubblico di adolescenti che l'ha consacrata negli ultimi anni. Una danza indiavolata più da lap dance che da idolo Disney. Gli addetti ai livori a "stelle e strisce" già lanciano l'allarme: che sia destinata a ricalcare le orme della Britney senza Spear(anza)?
TELEFILM FESTIVAL 2008 - Telefilm Festival: ecco i 10 finalisti per il titolo di fanclub del cuore e teen star preferita! 10 giorni per votare...
Ecco a voi la lista attesissima dei finalisti dei due sondaggi indetti sul numero di marzo di TFM, “Vota il tuo fanclub del cuore” e “Vota la tua teen star telefilmica”.
Per 10 giorni, da oggi fino alle ore 13 del 14 aprile potete decretare i tre super-finalisti che si contenderanno il podio e che vedranno premiato il vincitore al TelefilmFestival. Vi ricordiamo che ogni email può esprimere una sola preferenza per tutto l'arco del sondaggio. Per votare basta inviare una mail all'indirizzo: vota@telefilmfestival.it. Per ulteriori informazioni e per richiedere i banner da uploadare potete contattarci allo stesso indirizzo, specificandolo nell'oggetto della mail.
L'altissimo numero di email ricevute anche da alcuni portali/forum telefilmici ha convinto il magazine ad indire una menzione speciale per la “Community più amata del web”, che verrà premiata durante le giornate della manifestazione in uno speciale evento che vedrà ancora una volta i fan protagonisti. Affrettatevi, allora, a votare fanclub e teen star nella short list che vi proponiamo in ordine rigorosamente alfabetico e non per numero di voti ricevuti finora.
I webmaster dei dieci siti finalisti riceveranno una mail dalla redazione con ulteriori dettagli. In caso di mancata ricezione si prega di comunicarlo tempestivamente via email.
Fan club
Bones Italia (http://www.i-bones.net/)
Casa Cesaroni (casacesaroni.forumfree.net)
Gilmore Girls Italia (gilmoregirlsweb.altervista.org)
Grey's Anatomy Italia (http://www.greysanatomyitalia.com/)
Happy Days Italia (http://www.happydaysitalia.net/)
Instant Star Italy (www.myspace.com/instantstaritaly)
weLost (http://www.welost.it/)
Supernatural Legend (www.theotherlife.net/supernatural)
Star Trek Italian Club (http://www.stic.it/)
X Files – Beyond the sea (http://www.beyondthesea.it/)
Teen star
Jensen Ackles (Supernatural)
Kristen Bell (Veronica Mars)
Alexis Bledel (Una mamma per amica)
Sophia Bush (One Tree Hill)
Jason Dohring (Veronica Mars)
Alexz Johnson (Instant Star)
Scott Michael Foster (Greek)
Hayden Panettiere (Heroes)
Jared Padalecki (Supernatural)
Navi Rawat (Numb3rs)
Ecco a voi la lista attesissima dei finalisti dei due sondaggi indetti sul numero di marzo di TFM, “Vota il tuo fanclub del cuore” e “Vota la tua teen star telefilmica”.
Per 10 giorni, da oggi fino alle ore 13 del 14 aprile potete decretare i tre super-finalisti che si contenderanno il podio e che vedranno premiato il vincitore al TelefilmFestival. Vi ricordiamo che ogni email può esprimere una sola preferenza per tutto l'arco del sondaggio. Per votare basta inviare una mail all'indirizzo: vota@telefilmfestival.it. Per ulteriori informazioni e per richiedere i banner da uploadare potete contattarci allo stesso indirizzo, specificandolo nell'oggetto della mail.
L'altissimo numero di email ricevute anche da alcuni portali/forum telefilmici ha convinto il magazine ad indire una menzione speciale per la “Community più amata del web”, che verrà premiata durante le giornate della manifestazione in uno speciale evento che vedrà ancora una volta i fan protagonisti. Affrettatevi, allora, a votare fanclub e teen star nella short list che vi proponiamo in ordine rigorosamente alfabetico e non per numero di voti ricevuti finora.
I webmaster dei dieci siti finalisti riceveranno una mail dalla redazione con ulteriori dettagli. In caso di mancata ricezione si prega di comunicarlo tempestivamente via email.
Fan club
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Gilmore Girls Italia (gilmoregirlsweb.altervista.org)
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Happy Days Italia (http://www.happydaysitalia.net/)
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Teen star
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Sophia Bush (One Tree Hill)
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lunedì 7 aprile 2008
PICCOLO GRANDE SCHERMO - Telefilm Cult aveva ragione: scocca l'amore tra Mulder e Scully nel secondo film di "X-Files"! (Duchovny dixit)
Pubblichiamo l'articolo di Giovanna Grassi tratto dal "Corriere della Sera" del 06.04.2008 in cui David Duchovny conferma quanto anticipato da Telefilm Cult dai primi di febbraio: tra Mulder e Scully scoppia l'amore nel secondo film di "X-Files". Si veda anche i Post di Telefilm Cult che anticipavano la notizia del 01 e 27 febbraio 08 (XFIF, ciapa lì!)
"X-Files" (con amore). David Duchovny: "macché alieni questa è una storia romantica".
LOS ANGELES (USA) - In una cinestagione che sino alla fine dell’anno sarà contrassegnata da sequel, remake e pre-sequel, è pronto il secondo atto di "X-Files" con l’algido Fox Mulder (David Duchovny) e l’appassionata Dana Scully (Gillian Anderson), girato in segreto tra Vancouver e Portland dal regista Chris Carter. Il fenomeno di questa serie tv, tramutata in un primo film nel 1998 e che incassò oltre 187 milioni di dollari, ha creato legioni di fan delle paranoie dei due agenti dell’Fbi che, in questo atteso secondo round, finalmente vivranno una relazione d’amore. «Perché — se la ride Duchovny — Chris, Gillian e io in fondo abbiamo sempre pensato a 'X-Files' come a una storia d’amore problematica e sorprendentemente romantica». Nel più antico e lussuoso albergo di Santa Monica, arrivando dalla sua villa a Malibu con orto organico, dove abita con la moglie Tea Leoni, i due figli, svariati cani e regole di vita vegetariana e salutista, uno dei più intelligenti e riservati attori di Hollywood (laurea a Princeton in Letteratura Inglese e seconda laurea a Yale in Storia e letteratura latina, capace di conversare in francese, latino ed ebraico) dà il via all’incontro con una battuta: «Benvenuti a casa mia». Lo sfarzo della suite contrasta con il suo carattere e le sue abitudini spartane, niente tappeti rossi, selezione rigorosa dei copioni e progetti da regista dopo il suo film d’esordio House of D, ottime critiche e scarni incassi. Lo aspetta soprattutto la nuova serie di "Californication". «Dirigerò alcuni episodi di questa serie soprannominata con malignità Sex-X e che, contro tutti, compresa mia moglie che non voleva vedermi nella parte dello scrittore border-line ed egotista trasferitosi da New York a Los Angeles, in piena crisi creativa è capace di sfogare ogni stress in sesso compulsivo. La seconda serie sarà più della prima contro ogni convenzione». In Italia lo si vedrà anche al fianco di Benicio Del Toro e Halle Berry in "Oltre il fuoco" dove invece è un padre di famiglia e marito esemplare, che aiuta l’amico drogato (Benicio) e viene ucciso da un balordo. «Mi piacciono i personaggi estremi nelle loro diversità caratteriali e non mi interessano gli eroi. I miei lavori prendono sempre le distanze dai serial che oggi spingono acceleratori grandguignol». Allude forse a "Lost"? «Non lo vedo».
Sebbene radicale in molte svolte sentimentali, "X-Files 2" si ricollega ai primi episodi della serie e non ammassa alieni ed effetti speciali: «I nostri spettatori di un tempo ormai sono quarantenni o quasi cinquantenni, come me, ma i giovani sembrano voler ritrovare il mood della televisione di un tempo. X-Files 2, il titolo non è ancora deciso, va in questa direzione, come anche 'Sex and the City'». Perché tiene a queste precisazioni? «La tv via cavo e i reality hanno mutato il panorama dei media, ma io resto legato a un modello di tv diversa, provocatoria sì, ma con intelligenza, e ho nostalgia del cinema Usa anni Settanta. Penso a 'Shampoo', ai film di Hal Hasby, agli scrittori di fantacoscienza illuminata come Robert A. Heilein. Diciamo, allora, che il film assomma queste contraddizioni. Con me e Gillian recitano l’attore e star del rap Xzibit nella divisa per lui inusuale di un agente Fbi, e l’attore anglo-scozzese di commedie Billy Connolly, un prete cattolico con un ruolo centrale. Anche l’anomalo cast concorre al ribaltamento degli ultimi episodi tv di 'X-Files'».
Osserva: «Il cosiddetto "supernaturale" ha sempre affascinato gli spettatori perché è una ricerca religiosa, il bisogno degli uomini di dialogare con un qualsiasi Dio e di sperimentare cose che solo la fede legittima. Tra Mulder e Scully c’è alchimia da sempre, ora diventa amore». Ricorda che, sin da quando recitava in 'Kalifornia' con Brad Pitt e Juliette Lewis, ha scelto di scavare negli squilibri umani e della società. Chissà come vive a Hollywood, dove nelle case degli attori è difficile vedere una biblioteca mentre lui accumula libri. «La California mi interessa e talvolta faccio anche surf oltre a interessarmi di sesso, religione e letteratura. Tea definisce "miserabile" il protagonista di 'Californication' e preferisce rileggere i libri di Tolkien. Dopo l’esperienza diretta da me in 'House of D', dove sono uno scrittore americano espatriato con molte nevrosi a Parigi, preferisce evitare il binomio casa e bottega». Conclude: «In una Hollywood dove tutto, business e affetti si mescolano, è preferibile solo guardare e discutere gli impegni del coniuge. Nel mio caso, anche se interpreto personaggi apparentemente amorali e contorti, affido a loro la ricerca di una moralità che il nostro tempo sembra avere perduta".
LOS ANGELES (USA) - In una cinestagione che sino alla fine dell’anno sarà contrassegnata da sequel, remake e pre-sequel, è pronto il secondo atto di "X-Files" con l’algido Fox Mulder (David Duchovny) e l’appassionata Dana Scully (Gillian Anderson), girato in segreto tra Vancouver e Portland dal regista Chris Carter. Il fenomeno di questa serie tv, tramutata in un primo film nel 1998 e che incassò oltre 187 milioni di dollari, ha creato legioni di fan delle paranoie dei due agenti dell’Fbi che, in questo atteso secondo round, finalmente vivranno una relazione d’amore. «Perché — se la ride Duchovny — Chris, Gillian e io in fondo abbiamo sempre pensato a 'X-Files' come a una storia d’amore problematica e sorprendentemente romantica». Nel più antico e lussuoso albergo di Santa Monica, arrivando dalla sua villa a Malibu con orto organico, dove abita con la moglie Tea Leoni, i due figli, svariati cani e regole di vita vegetariana e salutista, uno dei più intelligenti e riservati attori di Hollywood (laurea a Princeton in Letteratura Inglese e seconda laurea a Yale in Storia e letteratura latina, capace di conversare in francese, latino ed ebraico) dà il via all’incontro con una battuta: «Benvenuti a casa mia». Lo sfarzo della suite contrasta con il suo carattere e le sue abitudini spartane, niente tappeti rossi, selezione rigorosa dei copioni e progetti da regista dopo il suo film d’esordio House of D, ottime critiche e scarni incassi. Lo aspetta soprattutto la nuova serie di "Californication". «Dirigerò alcuni episodi di questa serie soprannominata con malignità Sex-X e che, contro tutti, compresa mia moglie che non voleva vedermi nella parte dello scrittore border-line ed egotista trasferitosi da New York a Los Angeles, in piena crisi creativa è capace di sfogare ogni stress in sesso compulsivo. La seconda serie sarà più della prima contro ogni convenzione». In Italia lo si vedrà anche al fianco di Benicio Del Toro e Halle Berry in "Oltre il fuoco" dove invece è un padre di famiglia e marito esemplare, che aiuta l’amico drogato (Benicio) e viene ucciso da un balordo. «Mi piacciono i personaggi estremi nelle loro diversità caratteriali e non mi interessano gli eroi. I miei lavori prendono sempre le distanze dai serial che oggi spingono acceleratori grandguignol». Allude forse a "Lost"? «Non lo vedo».
Sebbene radicale in molte svolte sentimentali, "X-Files 2" si ricollega ai primi episodi della serie e non ammassa alieni ed effetti speciali: «I nostri spettatori di un tempo ormai sono quarantenni o quasi cinquantenni, come me, ma i giovani sembrano voler ritrovare il mood della televisione di un tempo. X-Files 2, il titolo non è ancora deciso, va in questa direzione, come anche 'Sex and the City'». Perché tiene a queste precisazioni? «La tv via cavo e i reality hanno mutato il panorama dei media, ma io resto legato a un modello di tv diversa, provocatoria sì, ma con intelligenza, e ho nostalgia del cinema Usa anni Settanta. Penso a 'Shampoo', ai film di Hal Hasby, agli scrittori di fantacoscienza illuminata come Robert A. Heilein. Diciamo, allora, che il film assomma queste contraddizioni. Con me e Gillian recitano l’attore e star del rap Xzibit nella divisa per lui inusuale di un agente Fbi, e l’attore anglo-scozzese di commedie Billy Connolly, un prete cattolico con un ruolo centrale. Anche l’anomalo cast concorre al ribaltamento degli ultimi episodi tv di 'X-Files'».
Osserva: «Il cosiddetto "supernaturale" ha sempre affascinato gli spettatori perché è una ricerca religiosa, il bisogno degli uomini di dialogare con un qualsiasi Dio e di sperimentare cose che solo la fede legittima. Tra Mulder e Scully c’è alchimia da sempre, ora diventa amore». Ricorda che, sin da quando recitava in 'Kalifornia' con Brad Pitt e Juliette Lewis, ha scelto di scavare negli squilibri umani e della società. Chissà come vive a Hollywood, dove nelle case degli attori è difficile vedere una biblioteca mentre lui accumula libri. «La California mi interessa e talvolta faccio anche surf oltre a interessarmi di sesso, religione e letteratura. Tea definisce "miserabile" il protagonista di 'Californication' e preferisce rileggere i libri di Tolkien. Dopo l’esperienza diretta da me in 'House of D', dove sono uno scrittore americano espatriato con molte nevrosi a Parigi, preferisce evitare il binomio casa e bottega». Conclude: «In una Hollywood dove tutto, business e affetti si mescolano, è preferibile solo guardare e discutere gli impegni del coniuge. Nel mio caso, anche se interpreto personaggi apparentemente amorali e contorti, affido a loro la ricerca di una moralità che il nostro tempo sembra avere perduta".
Al mito di "X-Files", in vista dell'uscita del secondo film della saga e in occasione dei 15 anni del fanta-cult, il sesto Telefilm Festival di Milano (7-11 maggio) dedicherà un appuntamento speciale.
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