martedì 22 settembre 2020

NEWS - HBO regina dei PandEmmys, Netflix resta a guardare in streaming

Articolo di Mariarosa Mancuso su "Il Foglio"

Hbo batte Netflix. Agli Emmy lo streaming perde colpi a vantaggio della tv via cavo. Vedere alla voce "Euphoria" o "Watchmen". Niente red carpet. Poltrone vuote, al massimo qualche sagoma cartonata ("Per non sembrare un raduno di sostenitori di Donald Trump", ha spiegato il maestro di cerimonie Jimmy Kimmel, in prestito dallo show "Jimmy Kimmel Live!"). Attori, attrici, registi, produttori collegati via Zoom dal salotto di casa, per i ringraziamenti (non tutti presentabili, intendiamo i salotti). Signore e signori, ecco a voi i PandEmmys! - sono sempre parole del bravo presentatore: la prima importante cerimonia di premiazione virtuale, distanziata e disinfettata, fino alle schede con i nomi dei premiati. Gli Oscar della tv, si usa dire. Anche se la tv non è più quella di una volta, con le piattaforme streaming che ci hanno salvati quando eravamo chiusi in casa. Netflix, per esempio, aveva 160 nomination, tra artistiche e tecniche. Ha portato a casa solo due statuette importanti: Dulia Garner attrice non protagonista per "Ozark" e Maria Schrader per la regia di "Unorthodox". Non è andata meglio alle altre piattaforme, che negli anni scorsi avevano trionfato con "La fantastica signora Maisel" (Amazon) e "Handmaid's Tale" (Hulu). Ha fatto man bassa di premi Hbo, la tv via cavo che inventò lo slogan "It's not tv, it's Hbo". Forse per tradizione, o forse per barriere d'entrata più rigide rispetto alla concorrenza streaming, è ancora la sigla che produce le serie o miniserie migliori. "Euphoria", per esempio: molto liberamente ispirata a una serie israeliana con lo stesso titolo, ha fatto vincere alla protagonista Zendaya l'Emmy come migliore attrice drammatica. La più giovane nella storia del premio, battendo Jennifer Aniston, Olivia Colman, Laura Linney. Ha ringraziato circondata da uno stuolo di sostenitori.

Regina King - diventata regista con "Una notte a Miami", presentato pochi giorni fa alla Mostra di Venezia - ha vinto per la miniserie "Watchmen" di Damon Lindelof, tratta con qualche libertà dai fumetti di Alan Moore e Dave Gibbons (per gli spettatori italiani, su Sky Atlantic e Sky on demand). Altro record: è il primo Emmy a premiare una storia disegnata, che dopo il film girato da Zack Snyder nel 2009, è stata adattata ai tempi anticipando il movimento Black lives matters. Regina King - ovvero Sister Night, che a Tusla combatte i razzisti - indossava una maglietta con il volto di Breonna Taylor, uccisa a Louisville dai poliziotti che perquisivano casa sua. Targata Hbo anche "Succession" (sempre Sky Atlantic e Sky on demand). La strepitosa serie scritta da Jesse Armstrong con un occhio a Shakespeare e al suo "Re Lear". Un miliardario a capo di un impero mediatico, padre di tre figli, sceglie il suo erede tra crudeltà, tradimenti, giochi doppi e tripli, mentre i giornali, le televisioni, perfino i parchi divertimenti cambiano. Sono tutti bravissimi, speriamo che i 7 Emmy siano propizi all'arrivo della terza stagione. "Schitt's Creek" ha vinto tutti i premi importanti nella categoria "serie comica": attrice protagonista e non protagonista, attore protagonista e non protagonista, regia sceneggiatura. Schitt's cosa? E' una serie di produzione canadese, già alla sesta stagione, rilanciata da Netflix. Non in Italia però, restiamo alla periferia dell'impero. Gli showrunner si chiamano Eugene Levy e Daniel Levy, padre e figlio (Eugene era il genitore con i sopracciglioni neri in "American Pie", scena pecoreccia con la torta di mele appena sfornata). La serie preferita dalla comunità Lgbt d'America, per la tranquillità con cui racconta una romantica relazione tra due giovanotti.

lunedì 21 settembre 2020


NEWS - Watch-Emmy! La serie HBO e la sorprendente "Schitt's Creek" dominano le premiazioni seriali dell'edizione Covid

Miglior serie drammatica
Better Call Saul 
The Crown
The Handmaid’s Tale
Killing Eve
The Mandalorian
Ozark
Stranger Things
Succession

Miglior serie comica
Curb Your Enthusiasm
Dead to Me
The Good Place
Insecure
The Kominsky Method
The Marvelous Mrs. Maisel 
Schitt’s Creek
What We Do in the Shadows

Miglior miniserie
Little Fires Everywhere 
Mrs. America
Unbelievable
Unorthodox
Watchmen

Miglior attrice in una serie drammatica
Jennifer Aniston (The Morning Show)
Olivia Colman (The Crown)
Jodie Comer (Killing Eve)
Laura Linney (Ozark)
Sandra Oh (Killing Eve)
Zendaya (Euphoria)

Miglior attore in una serie drammatica
Jason Bateman (Ozark)
Sterling K. Brown (This Is Us)
Steve Carell (The Morning Show)
Brian Cox (Succession)
Billy Porter (Pose)
Jeremy Strong (Succession)

Miglior attrice in una serie comica
Christina Applegate (Dead to Me)
Rachel Brosnahan (The Marvelous Mrs. Maisel)
Linda Cardellini (Dead to Me)
Catherine O’Hara (Schitt’s Creek)
Issa Rae (Insecure)
Tracee Ellis Ross (Black-ish)

Miglior attore in una serie comica
Anthony Anderson (Black-ish)
Don Cheadle (Black Monday)
Ted Danson (The Good Place)
Michael Douglas (The Kominsky Method)
Eugene Levy (Schitt’s Creek)
Ramy Youssef (Ramy)

Miglior attrice in una miniserie
Cate Blanchett (Mrs. America)
Shira Haas (Unorthodox)
Regina King (Watchmen)
Octavia Spencer (Self Made)
Kerry Washington (Little Fires Everywhere)

Miglior attore in una miniserie
Jeremy Irons (Watchmen)
Hugh Jackman (Bad Education)
Paul Mescal (Normal People)
Jeremy Pope (Hollywood)
Mark Ruffalo (I Know This Much Is True)

Miglior attrice non protagonista in una serie drammatica
Laura Dern (Big Little Lies)
Meryl Streep (Big Little Lies)
Helena Bonham Carter (The Crown)
Samira Wiley (The Handmaid’s Tale)
Fiona Shaw (Killing Eve)
Julia Garner (Ozark)
Sarah Snook (Succession)
Thandie Newton (Westworld)

Miglior attore non protagonista in una serie drammatica
Giancarlo Esposito (Better Call Saul)
Bradley Whitford (The Handmaid’s Tale)
Billy Crudup (The Morning Show)
Mark Duplass (The Morning Show)
Nicholas Braun (Succession)
Kieran Culkin (Succession)
Matthew Macfadyen (Succession)
Jeffrey Wright (Westworld)

Miglior attrice non protagonista in una serie comica
Betty Gilpin (Glow)
D’Arcy Carden (The Good Place)
Yvonne Orji (Insecure)
Alex Borstein (The Marvelous Mrs. Maisel)
Marin Hinkle (The Marvelous Mrs. Maisel)
Kate McKinnon (Saturday Night Live)
Cecily Strong (Saturday Night Live)
Annie Murphy (Schitt’s Creek)

Miglior attore non protagonista in una serie comica
Andre Braugher (Brooklyn Nine-Nine)
William Jackson Harper (The Good Place)
Alan Arkin (The Kominsky Method)
Sterling K. Brown (The Marvelous Mrs. Maisel)
Tony Shalhoub (The Marvelous Mrs. Maisel)
Mahershala Ali (Ramy)
Kenan Thompson (Saturday Night Live)
Daniel Levy (Schitt’s Creek)

Miglior attrice non protagonista in una miniserie
Holland Taylor (Hollywood)
Uzo Aduba (Mrs. America)
Margo Martindale (Mrs. America)
Tracey Ullman (Mrs. America)
Toni Collette (Unbelievable)
Jean Smart (Watchmen)

Miglior attore non protagonista in una miniserie
Dylan McDermott (Hollywood)
Jim Parsons (Hollywood)
Tituss Burgess (Unbreakable Kimmy Schmidt: Kimmy vs. The Reverend)
Yahya Abdul-Mateen II (Watchmen)
Jovan Adepo (Watchmen)
Louis Gossett Jr. (Watchmen)

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