venerdì 21 dicembre 2018
sabato 6 ottobre 2018
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sabato 5 maggio 2018
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mercoledì 28 febbraio 2018
Dopo l'apripista Telefilm Festival, le serie tv sdoganate anche dai festival di cinema

mercoledì 27 dicembre 2017
Seguite #TelefilmFestival anche su #instagram,
— Telefilm Festival (@TelefilmFest) 26 dicembre 2017
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lunedì 9 ottobre 2017
Cosa o chi vorresti ci fosse nel prossimo #TelefilmFestival?
— Telefilm Festival (@TelefilmFest) 6 ottobre 2017
Digita #MyTelefilmFestival e esprimi un tuo desiderio/parere. pic.twitter.com/dbX2Yudg38
martedì 15 novembre 2016
mercoledì 19 ottobre 2016
Da oggi il #TelefilmFestival è anche su #instagram!
— Telefilm Festival (@TelefilmFest) 19 ottobre 2016
Join us and stay tuned!https://t.co/ceBm9oYCJX
sabato 8 ottobre 2016
Inviata ipotesi #TelefilmFestival 10 all'assessorato di @RGuaineri come richiesto.
— Telefilm Festival (@TelefilmFest) 5 ottobre 2016
Restiamo in attesa.
Stay tuned!@ComuneMI
lunedì 3 ottobre 2016
Volete sponsorizzare il prossimo #TelefilmFestival (decima edizione)?
— Telefilm Festival (@TelefilmFest) 3 ottobre 2016
Scrivete a telefilmfest@yahoo.it
Il pubblico delle #serietv è DOC!
mercoledì 28 settembre 2016
Incontro positivo d'intenti con @ComuneMI.
— Telefilm Festival (@TelefilmFest) 27 settembre 2016
Pensiamo a ipotesi #TelefilmFestival 10 da inviargli.
Stay tuned! @RGuaineri @AcademyTelefilm
lunedì 26 settembre 2016
Martedì 27/9 alle 15 in assessorato di @RGuaineri x incontro sulla eventuale 10^ edizione #TelefilmFestival a #Milano. Stay tuned! @ComuneMI
— Telefilm Festival (@TelefilmFest) 23 settembre 2016
giovedì 1 settembre 2016
Inviata oggi mail all'assessore @RGuaineri per incontro sulla eventuale 10^ edizione #TelefilmFestival a #Milano.
— Telefilm Festival (@TelefilmFest) 31 agosto 2016
Stay tuned!@ComuneMI
mercoledì 4 novembre 2015
E @nzingaretti parla di spending review sul budget #RomaFictionFest di 1milione 300mila euro. Con quella cifra, almeno 5 @TelefilmFest!
— Leo Damerini (@LeoDamerini) 4 Novembre 2015
lunedì 12 ottobre 2015
Il Cinema #Apollo di #Milano, sede di 7 #TelefilmFestival, chiude. Imbarazzante silenzio di @giulianopisapia.
http://t.co/7QryBtGvWn
— Telefilm Festival (@TelefilmFest) 10 Ottobre 2015
venerdì 24 luglio 2015
Articolo tratto da "La Repubblica"
Alberi mossi dal vento, una provincia torbida e dalla natura selvaggia, omicidi misteriosi, personaggi con segreti indicibili resi ancor più mostruosi da inquadrature sghembe e luci seppia, lunghi silenzi, forse la cosa più angosciante. Quando uscì I segreti di Twin Peaks, serie tv di David Lynch, fu una bomba: il cinema irrompeva nellatv e modificava per sempre il linguaggio della fiction, con effetti che si possono vedere ancora adesso. Parliamo di un quarto di secolo fa (primo episodio 8 gennaio 1991), ma le vicende di Twin Peaks, cittadina al confine col Canada simile a mille altre non solo degli Usa, sono ancora ben conosciute. Non solo da chi le vide allora su Canale 5, ma anche da chi si è poi affidato a cofanetti dvd e file scaricati da Internet. Un'alternativa c'è però domani sera: al Lake Como Film Festival gli 8 episodi cruciali della serie (cornposta di 30 puntate) sono proiettati di fila, in una maratona notturna che parte alle 21.30. «Ottima idea, resta una visione geniale e che ci racconta molto della tv attuale. Però qualcosa chi non c'era allora non potrà capirlo», dice Leo Damerini, autore con Fabrizio Margaria del Dizionario dei telefilm, edito da Garzanti, e direttore del Telefilm Festival ( «che presto ripartirà, ma lontano da Milano e dalla Lombardia»). Cosa sfuggirà allo spettatore di questa maratona? Semplice, il clima di allora. «I segreti di Twin Peaks fu il primo grande esempio di marketing applicato alla tv. Il battage pubblicitario diventò un tormentone, con le famosa domanda-slogan "chi ha ucciso Laura Palmer?". E - in epoca ben lontana da chat, internet e social network - si creò un evento: una serie tv diventava qualcosa di intrigante e curioso, il prodotto in sé contava ancor più del fatto che il regista fosse famoso, anche perché ai tempi Lynch lo era relativamente. Per cui ogni dettaglio fu studiato con attenzione, penso alle videocassette che arrivavano dagli Stati Uniti solo pochi giorni prima della messa in onda, o il diario di Laura Palmer allegato a puntate da Tv Sorrisi e canzoni». Naturalmente non fu solo questione di marketing. Il telefilm aveva grandissima sostanza, «solo che non era la sostanza che ci si aspettava. Era un mistery, ma in fondo chi avesse davvero ucciso la giovane Laura diventava man mano meno importante nella narrazione. Anzi, era forse il punto debole della trama. E col tempo venivano fuori dettagli, bozzetti umani, sottotrame, storie di società segrete, sesso clandestino, droga, e molto altro. La scommessa vinta di Lynch fu prendere il pubblico dei Peccatori di Peyton Place, delle serie tv poliziesche e del cinema. E ci riuscì. Al punto che il secondo ciclo è un puro antipasto del suo cinema, penso a un titolo come Mullholland drive di anni dopo: nel cinema non bisogna entrare nella trama, ma nel senso della visione, che è tutta un'altra cosa». E quanto a senso della visione, il telefilm offriva di tutto: «Citazioni continue, inquadrature deformanti, colori che colpivano l'occhio. Più una colonna sonora che, a parte l'indimenticabile tema di Angelo Badalamenti, miscelava un tema diverso per ogni personaggio e silenzi che diventavano un filo narrativo. Tutte cose in teoria antitelevisive e che invece erano uno spettacolo perfetto». Una filosofia che è percolata anche in tante altre serie tv, «e in questo senso I segreti di Twin peaks ha fatto scuola: si parla di qualcosa di specifico, ma in realtà si racconta tutt'altro fra sotto-trame, citazioni e pretesti. Penso ai Soprano, E.R. e West Wing, che solo in apparenza trattano di mafia, sanità e politica. Anche se, dovendo indicare gli eredi più diretti di questa fiction, direi Fargo, True detective e The Killing, tutte serie di pay e non a caso, perché sono quelle che si possono concedere sperimentazioni. Mentre allora Lynch produsse per la Abc, una tv gratuita e generalista, e anche in questo fu dirompente». Ma proprio per tutto quello che è restato da allora, un ragazzino di adesso riuscirebbe ancora a essere sorpreso dai Segreti di Twin peaks? «Io penso di sì. Proprio perché se ne è parlato molto negli anni, i giovani ci si accostano come una cosa di culto. E che parla ancora il linguaggio di oggi».
DOVE E QUANDO: Como, Arena teatro sociale, sabato 25 luglio, ore 21.30 . Ingresso 8 euro (spaghettata notturna a 5 euro). Tel. 031.303492
martedì 21 luglio 2015
Il #TelefilmFestival ricorda con commozione #ElioFiorucci, ospite più volte con la sua inesauribile esperienza creativa e illuminante.
— Telefilm Festival (@TelefilmFest) 20 Luglio 2015
"Il trivial game + divertente dell'anno" (Lucca Comics)

Il GIOCO DEI TELEFILM di Leopoldo Damerini e Fabrizio Margaria, nei migliori negozi di giocattoli: un viaggio lungo 750 domande divise per epoche e difficoltà. Sfida i tuoi amici/parenti/partner/amanti e diventa Telefilm Master. Disegni originali by Silver. Regolamento di Luca Borsa. E' un gioco Ghenos Games. http://www.facebook.com/GiocoDeiTelefilm. https://twitter.com/GiocoTelefilm
Lick it or Leave it!
