NEWS - Altro che Matt LeBlanc in "Joey", il vero friend che sfonda è Matthew Perry con "Studio 60 on Sunset strip"
(ANSA) - Los Angeles - Due anni dopo la fine di "Friends", Matthew Perry e' tornato alla televisione. L' attore reso famoso dal ruolo di Chandler è infatti il protagonista di "Studio 60 on Sunset Strip". Non piu' dunque Chandler Bing, impacciato, insicuro e dalla battuta pronta, ma un autore di successo che rientra nei ranghi della rete televisiva che l' ha licenziato quattro anni prima per salvarla dal fallimento. "Studio 60 on Sunset Strip" racconta i drammi che si annidano dietro uno show comico, con storie d' amore e di potere tra autori, produttori e star. Il programma ricorda, anche nella cenografia, "Saturday Night Live", e inizia con la star dello show che, in diretta, si scaglia contro la censura, il politicamente corretto e l'intero mondo della televisione. Dopo il suo licenziamento viene promossa direttore della rete Jordan McDeere, interpretata da Amanda Peet, che come primo atto richiama Matt Albie (Perry) e il suo collega Danny Tripp (Bradley Whitford). I due non possono rifiutare perch‚ Danny e' stato trovato positivo alla cocaina e Matt e' dipendente dagli antidolorifici, cosi come accaduto nella realtà. Matthew Perry, infatti, ha avuto lo stesso problema mentre era ancora sul set di "Friends": "Per fortuna e' un momento della mia vita che ho superato, e ora posso usare questa esperienza come bagaglio per interpretare meglio il mio personaggio. Aaron Sorkin, che ha lavorato con Perry in alcune puntate dello show "West Wing", sembra aver sempre avuto in mente il Chandler di "Friends" mentre produceva il nuovo show. Mi sono ritrovato nella mia parte - ha commentato Perry - ma c e' anche molto l'impronta di Sorkis. Pensare che abbia scritto il ruolo avendo me in mente e' molto lusinghiero. Perfino i nostri nomi sono uguali. Quando ho saputo che esisteva un copione pero' sono stato io a volerlo leggere, non loro a chiamarmi. Albie compare dopo 35 pagine, mentre le sfogliavo pensavo: Ottimo, non c'e' la mia parte. Quando l'ho trovata pero' mi e' piaciuta moltissimo". Matthew Perry e' tornato a tempo pieno alla televisione, che non ha mai abbandonato totalmente, dopo alcuni film che non hanno avuto molto successo: "Ho deciso di rientrare perchè‚ la sceneggiatura di 'Studio 60' era ottima, mentre 'Fbi protezione testimoni 2' era terribile. Qui ci sono moltissimi dialoghi, la maggior parte del tempo ci muoviamo nei corridoi e parliamo". Perry deve ancora lottare con l' immagine che si e' creata di lui tra il pubblico, che lo identifica sempre con il divertente Chandler e si aspetta una battuta ogni volta che il suo volto appare in televisione. Per questo Perry cerca di rimanere serio durante le interviste per promuovere 'Studio 60' come sulla scena. Whitford pero' svela che dietro le quinte e' rimasto quello che gli spettatori sono abituati a vedere: "Matt e' divertentissimo, davvero una delle persone piu' divertenti che io conosca. Bradley e' piuttosto impacciato, e lo posso essere anch'io - ha ribattuto Perry - Entrambi siamo molto seri quando si parla di lavoro, ma prendo sul serio anche lo scherzare tra amici e il tentativo di creare un clima rilassato sul set". Nonostante Perry stia cercando di scrollarsi di dosso "Friends", e' a quel periodo che ripensa con affetto: "Mi mancano molto le persone. C'e' una versione porno di 'Friends', realizzata con attori che ci somigliano e l'ultima volta che ci siamo visti l'abbiamo guardata. Nel film tutti fanno sesso con tutti, tranne quello che interpreta Ross che per tutto il tempo sta seduto in un angolo". All'inizio della sua carriera, Perry ha rischiato di non partecipare neanche al casting di "Friends". Dodici anni fa doveva infatti essere il protagonista di "Lax 2194", una serie ambientata nel futuro in cui lui doveva controllare i bagagli dei passeggeri alieni. "Gli extra-terrestri erano interpretati da nani con parrucche - ha detto -. Era una sitcom, c'era anche un mio antenato rimasto ibernato per duecento anni a cui dovevo spiegare come si vive nel futuro. Ero fuori dal mercato per "Friends", ma per fortuna a un certo punto qualcuno ha visto lo show e ha capito che presto sarei stato libero da impegni. Meno male che non l'hanno visto troppe persone, altrimenti non sarei ancora qui".
sabato 23 settembre 2006
venerdì 22 settembre 2006
NEWS - Ascolti USA, clamoroso sorpasso: "Grey's Anatomy" batte "CSI"
Il primo vero scontro tra titani della stagione televisiva americana si è svolto ieri, con l’esordio delle nuove serie di “Grey's Anatomy” e “CSI”. Il primo è infatti stato promosso alla prima serata del giovedì, dopo l’enorme successo ottenuto a seguito di “Desperate Housewives” nella seconda serata di domenica della scorsa stagione. E la mossa sembra aver dato ragione ai dirigenti di ABC. “Grey’s” ha battuto "CSI" di tre punti di share: 25%, contro 22%. La battaglia è solo all'inizio, ma i dottori di Seattle hanno già portato a casa la prima vittoria sulla Scientifica di Las Vegas...
Il primo vero scontro tra titani della stagione televisiva americana si è svolto ieri, con l’esordio delle nuove serie di “Grey's Anatomy” e “CSI”. Il primo è infatti stato promosso alla prima serata del giovedì, dopo l’enorme successo ottenuto a seguito di “Desperate Housewives” nella seconda serata di domenica della scorsa stagione. E la mossa sembra aver dato ragione ai dirigenti di ABC. “Grey’s” ha battuto "CSI" di tre punti di share: 25%, contro 22%. La battaglia è solo all'inizio, ma i dottori di Seattle hanno già portato a casa la prima vittoria sulla Scientifica di Las Vegas...
NEWS - Katie Holmes in lizza per interpretare Victoria Beckham!
Londra, 22 set. - (Adnkronos) - L'attrice statunitense Katie Holmes potrebbe tornare al lavoro, dopo il break per la nascita della figlia Suri, con un film biografico dedicato alla vita del calciatore britannico David Beckham, secondo quanto riferito dall'edizione britannica della rivista 'Glamour'. In particolare la Holmes, sul set, potrebbe interpretare la parte della moglie di Beckham, l'ex Posh Spice Victoria. La fidanzata e futura consorte di Tom Cruise si sarebbe mostrata "emozionata" davanti alla possibilita' di vestire i panni dell'ex cantante, con la quale aveva fatto amicizia poco prima della nascita della piccola Suri lo scorso aprile. Infatti, Victoria e David Beckham erano stati tra i pochi selezionati e fortunati ad ammirare Suri prima che venissero pubblicate le foto della bambina su 'Vanity Fair'. A quanto pare Tom Cruise, che aveva proposto alla Paramount la realizzazione del film sulla vita del calciatore britannico poco prima del clamoroso licenziamento da parte della casa produttrice, fara' parte della produzione. "Katie e' perfetta per il ruolo della giovane Victoria, ha gia' lavorato sull'accento", ha dichiarato una fonte vicina alla coppia, senza specificare se Cruise fara' parte anche del cast.
Londra, 22 set. - (Adnkronos) - L'attrice statunitense Katie Holmes potrebbe tornare al lavoro, dopo il break per la nascita della figlia Suri, con un film biografico dedicato alla vita del calciatore britannico David Beckham, secondo quanto riferito dall'edizione britannica della rivista 'Glamour'. In particolare la Holmes, sul set, potrebbe interpretare la parte della moglie di Beckham, l'ex Posh Spice Victoria. La fidanzata e futura consorte di Tom Cruise si sarebbe mostrata "emozionata" davanti alla possibilita' di vestire i panni dell'ex cantante, con la quale aveva fatto amicizia poco prima della nascita della piccola Suri lo scorso aprile. Infatti, Victoria e David Beckham erano stati tra i pochi selezionati e fortunati ad ammirare Suri prima che venissero pubblicate le foto della bambina su 'Vanity Fair'. A quanto pare Tom Cruise, che aveva proposto alla Paramount la realizzazione del film sulla vita del calciatore britannico poco prima del clamoroso licenziamento da parte della casa produttrice, fara' parte della produzione. "Katie e' perfetta per il ruolo della giovane Victoria, ha gia' lavorato sull'accento", ha dichiarato una fonte vicina alla coppia, senza specificare se Cruise fara' parte anche del cast.
giovedì 21 settembre 2006
GOSSIP - Sarah Michelle Gellar e Madchen Amick, amiche per la pelle grazie a Freddie Prinze
Sarah Michelle Gellar, l'eroina di "Buffy", al fianco di Madchen Amick, volto mai dimenticato di "Twin Peaks": ritratte martedì ad un party per il lancio della nuova collezione di orologi di Baume&Mercier a New York. Le due attrici sono diventate amiche per via di Freddie Prinze, il marito della Gellar che la Amick ha conosciuto sul set della sit-com del ABC "Freddie". Adesso le due, vestite entrambe in Prada, si fanno vedere sovente insieme. Con o senza Freddie tra i piedi.
Sarah Michelle Gellar, l'eroina di "Buffy", al fianco di Madchen Amick, volto mai dimenticato di "Twin Peaks": ritratte martedì ad un party per il lancio della nuova collezione di orologi di Baume&Mercier a New York. Le due attrici sono diventate amiche per via di Freddie Prinze, il marito della Gellar che la Amick ha conosciuto sul set della sit-com del ABC "Freddie". Adesso le due, vestite entrambe in Prada, si fanno vedere sovente insieme. Con o senza Freddie tra i piedi.
NEWS - "The Last Kiss" parte basso in America. Rachel Bilson ("The O.C.") esce su "Vanity Fair"
E' partito basso il debutto americano di "The Last Kiss", il remake a "stelle e strisce" de "L'ultimo bacio" di Gabriele Muccino (vedi Post del 15 settembre) . Solo 4 milioni e 600 mila dollari incassati lo scorso weekend. Nel frattempo Rachel Bilson, la Summer di "The O.C." che in "The Last Kiss" interpreta il ruolo che fu di Martina Stella, è uscita in edicola in un servizio glamour di "Vanity Fair" (edizione USA). Mai come in questo caso la pubblicità può servire a risollevare le sorti di un film partito un pò zoppo (ogni riferimento a "Dr.House" è puramente casuale).
E' partito basso il debutto americano di "The Last Kiss", il remake a "stelle e strisce" de "L'ultimo bacio" di Gabriele Muccino (vedi Post del 15 settembre) . Solo 4 milioni e 600 mila dollari incassati lo scorso weekend. Nel frattempo Rachel Bilson, la Summer di "The O.C." che in "The Last Kiss" interpreta il ruolo che fu di Martina Stella, è uscita in edicola in un servizio glamour di "Vanity Fair" (edizione USA). Mai come in questo caso la pubblicità può servire a risollevare le sorti di un film partito un pò zoppo (ogni riferimento a "Dr.House" è puramente casuale).
mercoledì 20 settembre 2006
NEWS - Ultima ora, Massimo Donelli - attuale direttore di "Tv Sorrisi e Canzoni" - è il nuovo Direttore di Canale 5
Massimo Donelli, giornalista, attuale direttore del settimanale "Tv Sorrisi e Canzoni", è il nuovo Direttore di Canale 5. Subentra a Giovanni Modina, il quale assumera' l'incarico di Vicedirettore generale Contenuti Rti, alle dipendenze del Direttore generale Alessandro Salem. Donelli e' un giornalista che nella sua lunga carriera ha avuto modo di dirigere testate, creare e gestire contenuti nel mondo della carta stampata, del web e della televisione. Mediaset, si legge in una nota, "e' lieta di dare il benvenuto a un professionista di talento chiamato ad affrontare la sfida della nuova tv e a guidare un gruppo di prim'ordine come la squadra di Canale 5. A Giovanni Modina e a Massimo Donelli i migliori auguri di buon lavoro". "Ho accettato con entusiasmo la proposta di Pier Silvio Berlusconi, che voglio nuovamente ringraziare per la fiducia accordatami", e' il primo commento del nuovo direttore di Canale 5. "E ripeto pubblicamente - prosegue Donelli - cio' che gli ho detto nel corso del nostro lungo colloquio: affrontero' con il massimo impegno e con senso di responsabilita' il prestigioso incarico che mi e' stato affidato, avendo il piacere, oltretutto, di lavorare con due professionisti che stimo tantissimo come Alessandro Salem e Giovanni Modina. Mediaset - continua Donelli - e' la piu' grande azienda privata di comunicazione del Paese e ha il primato in Europa fra le tv commerciali in termini di redditivita'. Cio' impone a chi, come me, entra a far parte del suo gruppo dirigente di indossare anzitutto i panni dell'umilta'. E, subito dopo, lavorare sodo. Lo faro'. So - conclude Donelli - di poter contare su collaboratori preparati, efficienti, motivati: sara' un piacere dividere con loro questa formidabile opportunita' professionale che mi e' stata offerta".
A Massimo Donelli, con il quale ho avuto il piacere di collaborare per la buona riuscita del "Telefilm Festival", persona conscia dell'importanza e del valore dei telefilm nella televisione odierna, i migliori auguri per il nuovo incarico. (ld)
Massimo Donelli, giornalista, attuale direttore del settimanale "Tv Sorrisi e Canzoni", è il nuovo Direttore di Canale 5. Subentra a Giovanni Modina, il quale assumera' l'incarico di Vicedirettore generale Contenuti Rti, alle dipendenze del Direttore generale Alessandro Salem. Donelli e' un giornalista che nella sua lunga carriera ha avuto modo di dirigere testate, creare e gestire contenuti nel mondo della carta stampata, del web e della televisione. Mediaset, si legge in una nota, "e' lieta di dare il benvenuto a un professionista di talento chiamato ad affrontare la sfida della nuova tv e a guidare un gruppo di prim'ordine come la squadra di Canale 5. A Giovanni Modina e a Massimo Donelli i migliori auguri di buon lavoro". "Ho accettato con entusiasmo la proposta di Pier Silvio Berlusconi, che voglio nuovamente ringraziare per la fiducia accordatami", e' il primo commento del nuovo direttore di Canale 5. "E ripeto pubblicamente - prosegue Donelli - cio' che gli ho detto nel corso del nostro lungo colloquio: affrontero' con il massimo impegno e con senso di responsabilita' il prestigioso incarico che mi e' stato affidato, avendo il piacere, oltretutto, di lavorare con due professionisti che stimo tantissimo come Alessandro Salem e Giovanni Modina. Mediaset - continua Donelli - e' la piu' grande azienda privata di comunicazione del Paese e ha il primato in Europa fra le tv commerciali in termini di redditivita'. Cio' impone a chi, come me, entra a far parte del suo gruppo dirigente di indossare anzitutto i panni dell'umilta'. E, subito dopo, lavorare sodo. Lo faro'. So - conclude Donelli - di poter contare su collaboratori preparati, efficienti, motivati: sara' un piacere dividere con loro questa formidabile opportunita' professionale che mi e' stata offerta".
A Massimo Donelli, con il quale ho avuto il piacere di collaborare per la buona riuscita del "Telefilm Festival", persona conscia dell'importanza e del valore dei telefilm nella televisione odierna, i migliori auguri per il nuovo incarico. (ld)
NEWS - Ascolti, tutti pazzi per "Dr.House" 2/
Aldo Grasso: "è la rivincita di chi non ha mai smesso di credere nella buona tv"
"La vittoria di 'Dr. House' è bella e importante come una rivincita, la meravigliosa rivincita di chi non hai mai smesso di credere nella buona tv. Se Gregory House è 'l' unico medico che lavora contro la sua volontà' (come ama dire di sé) anche i telefilm americani si stanno affermando quasi contro la volontà dei direttori di rete. L' aspetto più interessante della sua vittoria, infatti, è che le reti generaliste (principalmente Italia 1 e Raidue) stanno smettendo di trattare il telefilm come un riempitivo. Finora ne avevano fatto carne da macello, usandolo come tappabuchi, alterandone la programmazione e la fisiologia (tre puntate per sera), sostenendolo quasi controvoglia. Adesso sembrano aver capito la lezione che viene dalle reti satellitari: regolarità, cadenza, rispetto per il testo e per il pubblico. La sensazione è che nei telefilm si lavori, appunto, per un pubblico che sta diventando sempre più decisivo nella spartizione dell' audience, per un linguaggio sciolto da ogni vincolo di obbedienza ideologica o sociale. Mai come ora la tv sembra una mela (quella del peccato originale) spaccata in due. Da una parte, con il sostegno della pay tv, si afferma il telefilm come oggetto di consumo culturale (la serialità diventa lo specifico di questa metà 'nobile' del mezzo), come capacità di cogliere e rappresentare l' aspetto contraddittorio della realtà, come se la tv fosse ancora uno specchio 'magico', 'letterario'. Dall' altra, si assiste alla crescita del reality come strumento privilegiato (e a basso costo) per dare un senso spettacolare alla vita, per colorare il grigiore quotidiano e per 'mostrare' la realtà, entrando in corto circuito con la medesima. Sfortunatamente, di reality, cominciano a essercene troppi, il genere si sta inflazionando, il carattere 'feriale' della proposta toglie il respiro e la gioia alla 'festività' dei primi, tipo Grande Fratello. A farne le spese sono i programmi ibridi, sospesi tra la chiacchiera e lo spettacolo. Fattore C è in sofferenza perché è il clone di Affari tuoi ma anche perché non è né carne né pesce. Non ha la risonanza metaforica del telefilm né la forza bruta del reality, è come un vaso di terracotta, costretto a viaggiare in compagnia di vasi di ferro". (Aldo Grasso, "Corriere della Sera", 19.09.2006)
Aldo Grasso: "è la rivincita di chi non ha mai smesso di credere nella buona tv"
"La vittoria di 'Dr. House' è bella e importante come una rivincita, la meravigliosa rivincita di chi non hai mai smesso di credere nella buona tv. Se Gregory House è 'l' unico medico che lavora contro la sua volontà' (come ama dire di sé) anche i telefilm americani si stanno affermando quasi contro la volontà dei direttori di rete. L' aspetto più interessante della sua vittoria, infatti, è che le reti generaliste (principalmente Italia 1 e Raidue) stanno smettendo di trattare il telefilm come un riempitivo. Finora ne avevano fatto carne da macello, usandolo come tappabuchi, alterandone la programmazione e la fisiologia (tre puntate per sera), sostenendolo quasi controvoglia. Adesso sembrano aver capito la lezione che viene dalle reti satellitari: regolarità, cadenza, rispetto per il testo e per il pubblico. La sensazione è che nei telefilm si lavori, appunto, per un pubblico che sta diventando sempre più decisivo nella spartizione dell' audience, per un linguaggio sciolto da ogni vincolo di obbedienza ideologica o sociale. Mai come ora la tv sembra una mela (quella del peccato originale) spaccata in due. Da una parte, con il sostegno della pay tv, si afferma il telefilm come oggetto di consumo culturale (la serialità diventa lo specifico di questa metà 'nobile' del mezzo), come capacità di cogliere e rappresentare l' aspetto contraddittorio della realtà, come se la tv fosse ancora uno specchio 'magico', 'letterario'. Dall' altra, si assiste alla crescita del reality come strumento privilegiato (e a basso costo) per dare un senso spettacolare alla vita, per colorare il grigiore quotidiano e per 'mostrare' la realtà, entrando in corto circuito con la medesima. Sfortunatamente, di reality, cominciano a essercene troppi, il genere si sta inflazionando, il carattere 'feriale' della proposta toglie il respiro e la gioia alla 'festività' dei primi, tipo Grande Fratello. A farne le spese sono i programmi ibridi, sospesi tra la chiacchiera e lo spettacolo. Fattore C è in sofferenza perché è il clone di Affari tuoi ma anche perché non è né carne né pesce. Non ha la risonanza metaforica del telefilm né la forza bruta del reality, è come un vaso di terracotta, costretto a viaggiare in compagnia di vasi di ferro". (Aldo Grasso, "Corriere della Sera", 19.09.2006)
NEWS - Ascolti, tutti pazzi per "Dr.House" 1/
Il fenomeno trasversale esplode in Italia e in America (dove ha battuto "CSI")
Bastava venire allo scorso "Telefilm Festival" per accorgersi del fenomeno suscitato da "Dr.House": sale stipate, applausi ad ogni scena significativa e addirittura Umberto Veronesi tra i suoi fan illustri che assisteva all'anteprima dei nuovi episodi. In Italia la maggioranza degli spettatori e la stampa l'hanno scoperto dalla seconda stagione. Piazzate in prima serata la domenica su Italia 1, le avventure di Hugh Laurie nei panni del protagonista di "Dr. House" (vincitore anche di un Golden Globe come miglior interpretazione maschile), hanno addirittura battuto "Il Fattore C" del re nudo Bonolis su Canale 5. In Italia, la puntata trasmessa domenica scorsa, ha fatto infatti registrato un boom di ascolti, ottenendo 3.986.000 telespettatori e il 16.29% di share nel primo episodio e 4.774.000 spettatori con il 19.73% di share nel secondo. Negli Stati Uniti, dove dal 5 settembre va in onda il martedì alle 21.00 sulla Fox la terza stagione, il telefilm si è piazzato al secondo posto con 19,7 milioni di spettatori della classifica degli ascolti tv. Secondo i dati elaborati dalla Nielsen (settimana 4-10 settembre) il primo posto spetta al "Sunday Night Football", trasmesso dalla NBC (22,6 milioni di telespettatori). Terzo posto ancora per il football della NBC con "NFL Thursday Football" (19,2 milioni), quarta, la nuovissima serie tv "Standoff" (action-drama della Fox) partita il 5 settembre scorso, e che ha totalizzato 13,6 milioni di spettatori. Ancora football, questa volta quello studentesco, con il "College Football" della ABC (13,3 milioni), al quinto posto della classifica Nielsen Media Research. Sesto posto per "The Ot" della FOX (12,1 milioni), settimo posto per il "Football Night Pt. 3" (NBC 11,6), ottava posizione in classifica per la nuovissima serie de "The Simpsons" (Fox 11,6), alla nona "CSI: Crime Scene Investigation" (CBS 10,7), decimo posto infine per "Without a Trace" (CBS 10,6).
Il fenomeno trasversale esplode in Italia e in America (dove ha battuto "CSI")
Bastava venire allo scorso "Telefilm Festival" per accorgersi del fenomeno suscitato da "Dr.House": sale stipate, applausi ad ogni scena significativa e addirittura Umberto Veronesi tra i suoi fan illustri che assisteva all'anteprima dei nuovi episodi. In Italia la maggioranza degli spettatori e la stampa l'hanno scoperto dalla seconda stagione. Piazzate in prima serata la domenica su Italia 1, le avventure di Hugh Laurie nei panni del protagonista di "Dr. House" (vincitore anche di un Golden Globe come miglior interpretazione maschile), hanno addirittura battuto "Il Fattore C" del re nudo Bonolis su Canale 5. In Italia, la puntata trasmessa domenica scorsa, ha fatto infatti registrato un boom di ascolti, ottenendo 3.986.000 telespettatori e il 16.29% di share nel primo episodio e 4.774.000 spettatori con il 19.73% di share nel secondo. Negli Stati Uniti, dove dal 5 settembre va in onda il martedì alle 21.00 sulla Fox la terza stagione, il telefilm si è piazzato al secondo posto con 19,7 milioni di spettatori della classifica degli ascolti tv. Secondo i dati elaborati dalla Nielsen (settimana 4-10 settembre) il primo posto spetta al "Sunday Night Football", trasmesso dalla NBC (22,6 milioni di telespettatori). Terzo posto ancora per il football della NBC con "NFL Thursday Football" (19,2 milioni), quarta, la nuovissima serie tv "Standoff" (action-drama della Fox) partita il 5 settembre scorso, e che ha totalizzato 13,6 milioni di spettatori. Ancora football, questa volta quello studentesco, con il "College Football" della ABC (13,3 milioni), al quinto posto della classifica Nielsen Media Research. Sesto posto per "The Ot" della FOX (12,1 milioni), settimo posto per il "Football Night Pt. 3" (NBC 11,6), ottava posizione in classifica per la nuovissima serie de "The Simpsons" (Fox 11,6), alla nona "CSI: Crime Scene Investigation" (CBS 10,7), decimo posto infine per "Without a Trace" (CBS 10,6).
NEWS - Il Capitano Kirk di "Star Trek" ha paura dello spazio!
Un milionario americano c'è già stato. Anche la prima donna (iraniana) ha voluto provare quest'esperienza: volare nell'universo. I primi turisti spaziali per ora fanno la fila: Paris Hilton ha già comperato il biglietto per un volo spaziale (fra 2 anni) con la "Virgin Galactic" di Richard Branson spendendo 150.000 euro. Così ha fatto anche Madonna, che sarà però sulla stazione orbitante ISS nel 2008. Costo: 15,8 milioni di euro. Solo la star dell' Enterprise di "Star Trek",William Shatner, non ci vuole assolutamente andare nello spazio. Se la Virgin (per farsi pubblicità) ha offerto al capitano Kirk addirittura il biglietto gratis, questi ha rifiutato fermamente: "Mi piace fare nuove esperienze, ma non ho nessuna voglia di vomitare nell'universo", ha detto l'attore al "Sun". "Ho bisogno, prima di tutto, della garanzia di ritornare sano e salvo a terra"...
Un milionario americano c'è già stato. Anche la prima donna (iraniana) ha voluto provare quest'esperienza: volare nell'universo. I primi turisti spaziali per ora fanno la fila: Paris Hilton ha già comperato il biglietto per un volo spaziale (fra 2 anni) con la "Virgin Galactic" di Richard Branson spendendo 150.000 euro. Così ha fatto anche Madonna, che sarà però sulla stazione orbitante ISS nel 2008. Costo: 15,8 milioni di euro. Solo la star dell' Enterprise di "Star Trek",William Shatner, non ci vuole assolutamente andare nello spazio. Se la Virgin (per farsi pubblicità) ha offerto al capitano Kirk addirittura il biglietto gratis, questi ha rifiutato fermamente: "Mi piace fare nuove esperienze, ma non ho nessuna voglia di vomitare nell'universo", ha detto l'attore al "Sun". "Ho bisogno, prima di tutto, della garanzia di ritornare sano e salvo a terra"...
martedì 19 settembre 2006
NEWS - Ascolti, "The O.C." sempre più giù (9%): ora si fa battere anche da "NCIS"
Ryan e Marissa sempre più soli. Mentre s'incendia il dibattito su cosa abbia "The O.C." più di "Dawson's Creek" (vedi Post del 13 settembre), il serial ambientato a Orange County perde inesorabilmente ascolti e ieri ha registrato un sensibile abbassamento: 9% di share il primo episodio - tra l'altro intitolato simbolicamente "La fine dell'innocenza" - 9.85% di share il secondo; media dei due episodi: 9.40%. Quel che è peggio, "The O.C.", che anche in America ha conosciuto una costante decrescita di ascolti nel terzo ciclo, ha perso malamente contro il concorrente di Raidue "NCIS - Unità Anticrimine" (13.11% la prima puntata, 15.29% la seconda, 17.38% la terza; media delle 3 puntate: 15.03%). Che il motivo sia che molti hanno già seguito gli episodi del terzo ciclo sul digitale terrestre? Basta a spiegare una tale disaffezione crescente alle vicende di Ryan e Marissa? Il dibattito, come sempre, è aperto.
Ryan e Marissa sempre più soli. Mentre s'incendia il dibattito su cosa abbia "The O.C." più di "Dawson's Creek" (vedi Post del 13 settembre), il serial ambientato a Orange County perde inesorabilmente ascolti e ieri ha registrato un sensibile abbassamento: 9% di share il primo episodio - tra l'altro intitolato simbolicamente "La fine dell'innocenza" - 9.85% di share il secondo; media dei due episodi: 9.40%. Quel che è peggio, "The O.C.", che anche in America ha conosciuto una costante decrescita di ascolti nel terzo ciclo, ha perso malamente contro il concorrente di Raidue "NCIS - Unità Anticrimine" (13.11% la prima puntata, 15.29% la seconda, 17.38% la terza; media delle 3 puntate: 15.03%). Che il motivo sia che molti hanno già seguito gli episodi del terzo ciclo sul digitale terrestre? Basta a spiegare una tale disaffezione crescente alle vicende di Ryan e Marissa? Il dibattito, come sempre, è aperto.
lunedì 18 settembre 2006
NEWS - Henry Winkler, da Fonzie in "Happy Days" a Capitan Uncino a Londra
(ANSA) - Londra - Henry Winkler alias Arthur Fonzarelli, meglio conosciuto come il Fonzie della serie televisiva americana "Happy days", recitera' nei panni di Capitano Uncino in un teatro di Londra a dicembre. Lo spettacolo "Peter Pan", che verra' messo in scena al teatro New Wimbledon dall'8 dicembre al 14 gennaio, sara' il debutto sui palcoscenici britannici dell'attore americano che oggi ha 60 anni. "Sono elettrizzato all'idea di partecipare a questo spettacolo, e sono onorato di essere uno dei primi attori americani invitati a recitare in una 'pantomima'. Non le abbiamo in America e sembrano estremamente divertenti" ha annunciato Henry. "Amo la storia di Peter Pan e amo Capitano Uncino. E' un furfante ma, hey, la sua mano e' stata mangiata da un coccodrillo, percio' si deve provare un po' di simpatia per lui" ha aggiunto Fonzie.
(ANSA) - Londra - Henry Winkler alias Arthur Fonzarelli, meglio conosciuto come il Fonzie della serie televisiva americana "Happy days", recitera' nei panni di Capitano Uncino in un teatro di Londra a dicembre. Lo spettacolo "Peter Pan", che verra' messo in scena al teatro New Wimbledon dall'8 dicembre al 14 gennaio, sara' il debutto sui palcoscenici britannici dell'attore americano che oggi ha 60 anni. "Sono elettrizzato all'idea di partecipare a questo spettacolo, e sono onorato di essere uno dei primi attori americani invitati a recitare in una 'pantomima'. Non le abbiamo in America e sembrano estremamente divertenti" ha annunciato Henry. "Amo la storia di Peter Pan e amo Capitano Uncino. E' un furfante ma, hey, la sua mano e' stata mangiata da un coccodrillo, percio' si deve provare un po' di simpatia per lui" ha aggiunto Fonzie.
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