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(ANSA) - ROMA, 16 giu - Raoul Bova lascia l'America, ma solo per girare 'Nassiriya', la miniserie prodotta da Valsecchi per Canale 5. Un cosa che l'attore ci tiene a sottolineare con forza, visto che si era vociferato che la sua assenza alla seconda parte del telefilm americano 'What about Brian' fosse dovuta a una sua non riconferma. Le cose sono totalmente diverse, spiega Bova:" il fatto e' che ai primi di luglio parte il progetto Mediaset di Nassiriya di Michele Soavi e ho sentito la responsabilita' di fare questa miniserie che coincideva proprio con le riprese del telefilm americano". Cosi', continua Bova, "ho dovuto scegliere e ho chiesto agli americani di poter rinunciare. E loro mi hanno dato piena liberta' di farlo casomai utilizzandomi, come guest star, in
qualche puntata della nuova serie". Ma a prevalere in questa scelta dell'attore anche la sua partecipazione in 'Io e l'altro' di Mohesen Melliti, film low cost (800.000 E.) in post-produzione:"mi sono messo in questa operazione che mi ha fatto tornare la voglia di fare cinema e mi ha anche fatto ripensare alla mia esperienza americana". Comunque gli States, dice, "mi hanno dato la possibilita' di avere contatti con persone, una popolarita' accresciuta. E poi in 'What about Brian' mi sono misurato con la commedia, ovvero uscire dai mie soliti ruoli". Di "Nassiriya", che racconta dell'attentato che ha visto morire in Iraq il 12 novembre 2003 una ventina di italiani, tra soldati e civili, "ho amato subito la sceneggiatura. Questa voglia di raccontare queste vittime non come degli eroi tradizionali, ma degli eroi di fatto. Ma si parlera' anche, non solo dei soldati, ma della missione di pace e soprattutto dell'impatto che tutti questi uomini hanno avuto con una realta' cosi' diversa". In questa miniserie "saro' molto probabilmente un maresciallo", ma Bova non conferma ne' smentisce la possibile partecipazione di Claudia Pandolfi e di Giulio Scarpati ("il cast e' ancora tutto da definire"). Nel futuro di Bova, "una grande voglia ci concentrarmi solo sul cinema. Fare storie vere, anche a basso budget, ma storie anche un po' folli che possano anche essere esportare anche all'estero". Insomma, conclude l'attore, "dall'America ho imparato anche l'umilta' di attori come Sean Penn e Al Pacino, capaci di fare film commerciali, senza vergognarsi, e poi passare al teatro e cinema indipendente".