martedì 13 giugno 2006

BOLLETTINO - Telefilm al Top, le serie tv regine della cultura pop americana
Il numero di fine marzo di “Entertainment Weekly” – la Bibbia americana dello spettacolo – è da collezione e segna un diktat storico: in copertina il titolo strilla “Tv is king”. Nel pezzo interno il critico cinematografico (sì, cinematografico, non televisivo) Lisa Schwarzbaum, una delle firme a “stelle e strisce” più influenti, decreta i punti chiave della tesi. In sintesi, nell’epoca del TiVo (n.d.r: il metodo di registrazione che consente di rivedere un programma senza le pubblicità), la televisione sta conoscendo una nuova “golden age”: “dai polizieschi ‘24’ e ‘The Shield’ ai drammatici ‘I Soprano’ e ‘Desperate Housewives’, fino a ‘Prison Break’ e ‘Lost’, la televisione è dove la cultura pop nasce, viene celebrata, psicoanalizzata, giudicata e rimessa in circolo puntata dopo puntata”. “Ma mai come ora – prosegue l’articolo – le migliori menti creative americane crescono in tv o addirittura la preferiscono alle buie sale dei cinema. Un episodio di ‘Law&Order’ è meglio di molti film in circolazione, ‘The Office’ supera in acume molte commedie hollywoodiane, ‘The Wire’ meriterebbe l’Oscar. Non per niente Paul Haggis, nato e cresciuto in tv, dopo aver vinto l’Oscar per ‘Crash’, ha deciso di tornare nel piccolo schermo”. L’articolo-peana è corredato da classifiche sui culti a puntate. Nella Top Ten intitolata “L’ora da non perdere” svetta al primo posto “24” (“Sutherland interpreta qualcuno che va al di là della semplice brutalità ed è capace di rinnovarsi ad ogni stagione”), seguito da “I Soprano” (“l’ultima stagione alterna sequenze oniriche a manovre politiche all’interno della gang di Tony Soprano: la serie rivela il senso della vita anche se appare il più delle volte di pessimo sapore), “C.S.I.: Scena del crimine” (“c’è qualcosa di poetico nell’indagare con così tanta curiosità nell’efferatezza di chi vuole distruggere la vita”), “Battlestar Galactica” (“invece dei soliti temi fantascientifici, il serial è meritevole di dialoghi politici e religiosi che concernono più l’umanità che gli umani”), “Lost” (“è ‘Survivor’ con un cuore, è come se ‘Il Mago di Oz’ avesse fatto un incubo e tutti noi ne fossimo rimasti ipnotizzati”), “Everwood” (“è una sorta di soap familiare senza dive o malvagi, ma con persone sensibili e genuine che non sempre fanno la cosa giusta e per questo ci fanno innamorare di loro”), “Una mamma per amica” (“ci sono due cuori che battono come uno solo e nell’ultima stagione mai sono stati così all’unisono”), “Law&Order” (“è il migliore telefilm legale di tutti i tempi, con i suoi vari serial-franchising sempre al passo con i tempi”), “Veronica Mars” (“la teen-detective per eccellenza rivaleggia con ‘Lost’ per i misteri disseminati nel racconto!”), “The Shield” (“l’ingresso di Forest Whitaker ha regalato nuova tensione alla serie che vanta il miglior cast di tutti i tempi”). Nella categoria “Serie procedurali” vince “Senza traccia” (“Anthony LaPaglia è il migliore indagatore di tracce di scomparsi di sempre”), mentre nei “Telefilm con alieni” la spunta “Smallville” (“la quinta stagione ha una nuova sferzata di energia, con antagonisti che si rivelano mostri di culto in ogni puntata”). Nelle “Sit-com” è in vetta "Scrubs” (“l’energia di Zach Braff contagia tutto l’ospedale con un segno distintivo inequivocabile”), mentre nelle “Serie girate in un luogo che non vorresti mai visitare” prevale “Prison Break” su “Dr.House”. Infine anche una classifica delle “Serie con l’ultima chance”, praticamente una previsione di “de profundis”: 1. “Will&Grace” 2. “West Wing” 3. “Alias” 4. “Streghe”.
(Articolo di Leo Damerini tratto dal "Bollettino dell'Accademia" sul "Telefilm Magazine" di Giugno)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

A quando una copertina simile anche da "Sorrisi" o "L'Espresso"?

Anonimo ha detto...

Era ora che qualcuno se ne accorgesse

Anonimo ha detto...

ma in Italia qualcuno lo noterà prima o poi????

Anonimo ha detto...

è recuperabile da qualche il numero della rivista

"Il trivial game + divertente dell'anno" (Lucca Comics)

"Il trivial game + divertente dell'anno" (Lucca Comics)
Il GIOCO DEI TELEFILM di Leopoldo Damerini e Fabrizio Margaria, nei migliori negozi di giocattoli: un viaggio lungo 750 domande divise per epoche e difficoltà. Sfida i tuoi amici/parenti/partner/amanti e diventa Telefilm Master. Disegni originali by Silver. Regolamento di Luca Borsa. E' un gioco Ghenos Games. http://www.facebook.com/GiocoDeiTelefilm. https://twitter.com/GiocoTelefilm

Lick it or Leave it!

Lick it or Leave it!