giovedì 31 gennaio 2019

L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri

CORRIERE DELLA SERA
"This is us" 3, la grandezza della normalità: non solo cattura lo spettatore ma lo orienta
"La straordinaria grandezza della normalità. La terza stagione di This Is Us riparte da dove ci aveva lasciati, insistendo sulla Jforza dei legami familiari, sulle piccole grandi vicende che rendono speciale la vita di ciascuno (Fox Life). Le storie quotidiane della famiglia Pearson, i loro dubbi, le gioie, le incomprensioni e i turbamenti sono al centro anche del nuovo atto della serie che, come sempre, si dipana mescolando diverse linee temporali. Le vicende dei fratelli Jack (morto nella seconda stagione, ma ancora saldamente protagonista), Rebecca e Randall si susseguono tra passato e presente mettendo in luce uno spaccato di una famiglia tipica americana, ma allo stesso tempo portatrice di dinamiche potenzialmente universali in cui tanti possono riconoscersi. Ciò che rende This Is Us un caso rilevante nel panorama televisivo contemporaneo è, in primo luogo, la sua origine produttiva; negli Stati Uniti, infatti, va in onda su Nbc, uno degli storici network corrispondenti grosso modo alle nostre reti generaliste. In un'epoca in cui la serialità di qualità sta diventando sempre più materia da servizi pay e on demand (le cable americane, da un lato, Netflix e Amazon dall'altro), This Is Us, nella sua pezzatura lunga da 18 episodi, rappresenta una fortunata eccezione, un modello che l'ha portata ad essere una delle serie più viste dal pubblico statunitense nel 2018. Merito della semplicità delle storie, dell'accortezza di parlare a un pubblico generalista, della straordinaria capacità di emozionare, coinvolgere, strappare un pianto di commozione che non è mai forzato o preparato a tavolino, ma autentico, frutto di una scrittura empatica, lontana da eccessi e ricami. This Is Us non cattura semplicemente lo spettatore, ma lo orienta, lo rassicura e lo mette a nudo allo stesso tempo, con delicatezza e disincanto. Una rarità nello scenario di fiction attuale".

mercoledì 30 gennaio 2019

L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri

IL FOGLIO
Le occasioni mancate di "You"
"Libri? Addirittura una libreria, intesa come negozio con i clienti tra gli scaffali? Non sono luoghi frequentati dalle serie. E certo si notano di più dopo la sparata di Marie Kondo sui trenta e non più trenta. Sostiene la sacerdotessa dei calzini ("adagiateli mollemente nei cassetti, hanno faticato tanto, cosa sono quei grovigli per non farli scompagnare?") che in una casa ordinata trenta libri bastano, di più è vizio. Ecco, appunto: sappia la maniaca dell'ordine mondiale che il vizio è premio a se stesso molto più della virtù (trenta libri bastavano per un mese di vacanza, prima del Kindle). Non è solo la prima scena: la bella ragazza bionda entra in libreria, il commesso che ha qualcosa di Anthony Perkins in "Psycho" la adocchia e ne fa la sua ossessione. La pista dei libri, in "You" - con poco successo su Lifetime, poi rilanciata da Netflix che ora minaccia la seconda stagione-prosegue e si complica per tutti e dieci gli episodi. Senza lasciarsi tentare dal campionario di sciocchezze: "i libri rendono migliori, la lettura apre al dialogo, vicino alle biblioteche di quartiere la criminalità scende". La bionda Guinevere Beck (era tanto che i poemi cavallereschi non avevano il loro momento) curiosa tra gli scaffali, dalla lettera F alla K. Il commesso esclude William Faulkner (la ragazza non sembra voler fingere interesse per uno scrittore ostico) e pure Stephen King (la ragazza ha l'aria troppo sana e abbronzata). La bella chiede "Desperate Characters" di Paula Fox, scrittrice che ha avuto un suo momento di culto, non disgiunto dal fatto che risultò essere la nonna di Courtney Love. Chiacchiere, flirt, pedinamento. "La fantascienza sbaglia, la tecnologia è amica", dice il commesso che si chiama Joe. In un battibaleno sottrae lo smartphone, trova l'indirizzo di casa, scopre che le finestre sono senza tende, quindi può dedicarsi al voyeurismo. Troppo facile e troppo veloce, non sarà l'unico buco della trama. Beck è talmente tarda ad accorgersi dello stalker da far venire il sospetto che abbia capito, e prolunghi il gioco della seduzione. Joe da parte sua sembra stranamente distratto di fronte a un segnale: l'account Twitter di Beck ha un gioco di parole con il `Bechdel Test", inventato dalla fumettista lesbica Alison Bechdel per giudicare il femminismo nei film. Servono due donne parlanti, e le due non devono parlare di maschi - "You" non lo supera, le amiche di Beck classificano per categoria i selfie osceni che ricevono. Netflix ha dichiarato 80 milioni di spettatori per Sandra Bullock bendata in "Bird Box", 20 milioni per la serie "Elite", e 40 milioni per "You", che appartiene al filone "Gone Girl" ("spettatore" significa che ha guardato almeno il 70 per cento di un episodio). Viene da un romanzo di Caroline Kepnes (Mondadori) e sta pericolosamente in bilico tra la perfidia e l'idiozia. Magnifico il ritrattino del rivale, un hipster di ottima famiglia che ha deciso di produrre soft-drinks biologici ("rappresenta tutto quel che ha portato gli Stati Uniti alla rovina", dice Joe, cresciuto in famiglie affidatarie). Man mano che la trama avanza, sospendere l'incredulità diventa sempre più difficile. Resistendo, facciamo in tempo a goderci un festival "Charles Dickens", gente che si diverte indossando abiti e cappellini vittoriani. Guinevere Beck vuole scrivere (se no che ci farebbe in libreria?): al corso di scrittura, con esercizi svolti e corretti, gli showrunner Greg Berlanti e Sera Gamble - o forse solo lui, o forse solo lei - ritrovano il veleno". (Mariarosa Mancuso)

martedì 29 gennaio 2019

NEWS - Tutti schiavi di Schiavone! La serie tv della Rai conquista la Germania e la comprano Starz e Amazon

News tratta da "Italia Oggi"
Rocco Schiavone conquista la Germania. Rocco Schiavone è la prima serie italiana, dai tempi de La Piovra, ad essere trasmessa sul canale pubblico tedesco Ard. In onda sabato 26 gennaio, la prima puntata della serie tratta dai romanzi e racconti di Antonio Manzini, scritta da Antonio Manzini e Maurizio Careddu e coprodotta da Rai Fiction, Cross Productions e Beta Film, ha totalizzato 3,1 milioni di telespettatori con quasi il 12% di share. Alla soddisfazione per gli ascolti si aggiunge quella per le vendite di Rocco Schiavone a player televisivi come Starz (Usa), AB I France Television (Francia), Fox Germany (Germania), Canal+ (Polonia) ORF (Austria), Europa Europa (Gruppo Amc - America Latina), Teleseriya (Russia + Cis), Veronia Tb (Olanda) e Amazon Prime Video e in territori come Cina, Bulgaria, Repubblica Ceca ed Ex Jugoslavia.

lunedì 28 gennaio 2019

NEWS - Più vinci premi, più rinegozi il contratto. "The Marvelous Mrs. Maisel" sbanca i SAG Awards e il cast tira la corda sui compensi

News tratta da Deadline.com
It’s been a longtime TV industry tradition for the cast of successful series to renegotiate their contracts and get salary bumps after the first two seasons. The practice has been employed by the broadcast networks for decades, with NBC’s This Is Us as a recent example, and also has been adopted by the streaming platforms, illustrated by the recent salary bumps after Season 2 for the actors of Netflix’s Stranger Things and 13 Reasons Why. Add Amazon’s breakout dramedy The Marvelous Mrs. Maisel to the list. Originally picked up with a two-season order, the period series from Amy Sherman-Palladino was renewed for a third season in May, months ahead of its November premiere. Since its launch, Mrs. Maisel has been an awards juggernaut, winning a slew of  top awards, including Emmys and Golden Globes. At tonight’s SAG Awards, where the show had another sweep with statuettes for Emmy and Golden Globe winner Rachel Brosnahan, co-star Tony Shalhoub and the cast in the comedy ensemble category, Shalhoub referenced the renegotiations. It was the first time since 30 Rock in 2008 that one series won all three comedy categories. “I want to thank everyone in Amazon, Jen Salke, and especially James Sterling in legal affairs and not just because I’m in the middle of renegotiation,” Shalhoub quipped in the acceptance speech for his third SAG Award in the actor in a comedy series category, first for Mrs. Maisel (He previously won twice for Monk.) Shalhoub went on to “thank my incredible cast and crew.”Salke is the head of Amazon Studios, while Sterling is Senior Business Affairs Executive. According to sources, the renegotiations are ongoing with no major issues, and the deals, which are said to include sizable salary increases for the main actors, are expected to close to pave the way for Season 3. In addition to Brosnahan and Shalhoub, the core cast of The Marvelous Mrs. Maisel includes Emmy winner Alex Borstein, Michael ZegenKevin Pollak and Marin Hinkle. 

domenica 27 gennaio 2019

L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri
CORRIERE DELLA SERA
Con "Professor T" il Belgio tiene alta la bandiera della serialità europea
"La nuova serie di La7, «Professor T», aveva più di una ragione d'interesse. Si tratta di un titolo pluri-premiato proveniente dal Belgio, un piccolo caso di quella rinascita della fiction europea in corso ormai da qualche tempo. E centrata su un personaggio eccentrico e iconico, di quelli cui ci si affeziona facilmente, interpretato magistralmente dall'attore Koen De Bouw. Jasper Teerlinck è un professore di criminologia e consulente per la polizia di Aversa: ha una mente geniale, capace di scandagliare nel profondo le psicologie umane, soprattutto quelle criminali, e stabilire connessioni tra i fatti laddove nessun altro le vede. Per questo il commissariato di polizia lo convoca di frequente per farsi aiutare a risolvere i casi più spinosi, pretesto che il professore apprezza particolarmente per evadere dalla noiosa vita in Facoltà. Ma Teerlinck è anche agitato da diversi demoni interiori e fragilità: per iniziare, una pesante sindrome OCD (ossessivo-compulsiva) che gli impedisce di partecipare alle riunioni senza indossare i guanti di lattice. Poi, un carattere diretto e irascibile, che lo porta sempre a dire quello che pensa senza alcun filtro di politicamente corretto perché non gli importa di risultare simpatico alle altre persone (anche se in realtà ha un cuore d'oro). I riferimenti ai grandi personaggi della serialita televisiva non si contano: da Dottor House a Monk, passando per The Good Doctor, senza dimenticare un tocco di Sherlock Holmes. Non sempre a «Professor T» riesce quell'alchimia che ha permesso ad altre serie tv straniere di funzionare anche sui canali italiani generalisti, cosa mai facile. La cosa curiosa è che facciamo più fatica ad assimilare gli aspetti culturali del contesto belga, di quanto ne abbiamo fatta in passato per assimilare analoghe situazioni legate alla cultura americana". (Aldo Grasso)

"Il trivial game + divertente dell'anno" (Lucca Comics)

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Il GIOCO DEI TELEFILM di Leopoldo Damerini e Fabrizio Margaria, nei migliori negozi di giocattoli: un viaggio lungo 750 domande divise per epoche e difficoltà. Sfida i tuoi amici/parenti/partner/amanti e diventa Telefilm Master. Disegni originali by Silver. Regolamento di Luca Borsa. E' un gioco Ghenos Games. http://www.facebook.com/GiocoDeiTelefilm. https://twitter.com/GiocoTelefilm

Lick it or Leave it!

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