mercoledì 30 ottobre 2019

NEWS - Clamoroso al Cibali! HBO vara un nuovo spin-off di "GOT" dopo aver cassato quello con Naomi Watts: "House of Dragon" ambientato 300 anni prima di "Game of Thrones"

News tratta da Slashfilm.com
Just hours after it was revealed that HBO will not be moving forward with one of their planned Game of Thrones spin-offs, they have officially ordered another one. House of the Dragon, which follows House Targaryen centuries before the events of the original series, has been given a straight to series order, which means we’ll be getting our fair share of fire and blood in the near future. While the bulk of Warner Bros.’ HBO Max presentation was centered on new shows and films being produced for the upcoming streaming service, core HBO had a big announcement. House of the Dragon, based on George R.R. Martin‘s book Fire and Blood about the early days of House Targaryen and their conquest of Westeros, has been given a 10-episode, straight to series order. This means we’ll be seeing all 10 episodes of this show no matter what, a relief for fans who were disappointed when the other prequel series starring Naomi Watts was canned after the pilot failed to meet expectations. While original showrunners David Benioff and D.B. Weiss have moved on, the new show will feature a few familiar faces. The series was co-created by George R.R. Martin himself. Miguel Sapochnik, who won an Emmy for directing the famed “Battle of the Bastards” episode, will serve as one of the showrunners. The other other co-creator and showrunner is a new face to the series: Ryan Condal, a writer and producer whose credits include Rampage and ColonyCondal will write the series while Sapochnik will direct the pilot and additional episodes in the first season.
Said HBO President or programming Casey Bloys in a press release:
“The ‘Game of Thrones’ universe is so rich with stories. We look forward to exploring the origins of House Targaryen and the earlier days of Westeros along with Miguel, Ryan and George.”
While the only plot details available from HBO note that House of the Dragon will follow House Targaryen centuries before the events of the original series (and centuries before Daenerys Targaryen is even born), the official synopsis for Martin’s Fire and Blood book offers an additional taste of what to expect:
Centuries before the events of A Game of Thrones, House Targaryen—the only family of dragonlords to survive the Doom of Valyria—took up residence on Dragonstone. Fire & Blood begins their tale with the legendary Aegon the Conqueror, creator of the Iron Throne, and goes on to recount the generations of Targaryens who fought to hold that iconic seat, all the way up to the civil war that nearly tore their dynasty apart.
What really happened during the Dance of the Dragons? Why was it so deadly to visit Valyria after the Doom? What were Maegor the Cruel’s worst crimes? What was it like in Westeros when dragons ruled the skies? These are but a few of the questions answered in this essential chronicle, as related by a learned maester of the Citadel and featuring more than eighty all-new black-and-white illustrations by artist Doug Wheatley. Readers have glimpsed small parts of this narrative in such volumes as The World of Ice & Fire, but now, for the first time, the full tapestry of Targaryen history is revealed.
No release window has been offered for the series, but there is this new poster to tide you over for now. 

lunedì 28 ottobre 2019

L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri

IL FOGLIO
Con "The Politician" Ryan Murphy passa a Netflix con le sue ossessioni
"La vita da liceali americani può essere un inferno (lo sappiamo da innumerevoli film, in mancanza di esperienza diretta). Le campagne elettorali per la presidenza degli Stati Uniti lo sono altrettanto (oltre al cinema, innumerevoli cronache illustrano giochi sporchi e colpi bassi). A mischiarle, esce un film come "Election" di Alexander Payne: Reese Witherspoon vuole diventare a tutti i costi capo del consiglio scolastico, il professor Matthew Broderick inventa un candidato da opporle: non è educativo vincere senza avversari. Oppure esce una serie Netflix come "The Politician", firmata Ryan Murphy con Brad Falchuk e Ian Brennan. Da quando aveva sette anni, Payton Hobart vuole diventare presidente degli Stati Uniti. Non si può a rigore chiamare sogno: è sicuro che la Casa Bianca toccherà a lui, intanto studia le biografie dei presidenti passati cercando di trarne utili lezioni. Qualcuno veniva da famiglia ricca, altri si sono fatti da sé. Il giovanotto ha il perfetto equilibrio: gli Hobart che lo hanno adottato sono miliardari, ma la madre era cameriera. Prima tappa Harvard, e prima ancora le elezioni scolastiche - purtroppo nei dibattiti suda come Richard Nixon nel duello tv contro J. F. Kennedy. Payton è anche bruttino, a confronto con il suo primo avversario e ai fratelloni acquisiti, freddo e privo di empatia. Ma c'è rimedio. Per "ammorbidire l'immagine" serve un vice che attiri le simpatie dei votanti e rispetti le sempre più assurde casistiche della correttezza politica. Basterà una ragazza nera sovrappeso? Diciamo ragazza per far presto, lei preferisce definirsi "Gender Nonconforming": non rientra né nell'una né nell'altra delle rigide categorie. 0 è meglio una studentessa malata di cancro, pallida e con la bandana in testa? All'avversario - atletico, insegnate di cinese, ahimè suicida al secondo tentativo - si sostituisce la di lui fidanzata. Parlando di emozioni, la mossa equivale per Payton allo scacco matto. Dopo "Nip/Tuck", la serie sui chirurghi plastici, Ethan Coen non guarda (o finge di non guardare) la televisione, sennò l'avrebbe messa nella sua conversazione alla Festa di Roma, intitolata "Surgery!" con l'esclamativo finale, come nelle riviste pulp - Ryan Murphy ha inventato "American Horror Story", la serie antologica "Feud", "American Crime Story" che pesca nel genere "true crime": la seconda stagione, molto premiata, era dedicata all'assassinio di Gianni Versace. E molto altro inventerà. Ha sul tavolo una quindicina di progetti, per inclinazione personale (divide la giornata in quarti d'ora, mezz'ora al massimo, non conosce sabati né domeniche) e perché ha firmato con Netflix un contratto da 300 milioni di dollari. Mamma Gwyneth Paltrow si dà al giardinaggio nella magnifica villa losangelina, con uno strepitoso abito lungo rosso, cappello e guanti, roba da film hollywoodiano degli anni 50. Del resto, come fanno notare a Payton i suoi tre addetti all'immagine: "Hai tre Picasso nella stanza della governante, e le foto di Natale in casa vostra le scattava Annie Leibowitz". Arriva un'altra guest diva: Jessica Lange malvestita e maltruccata, che sfrutta la malattia della figlia per concedersi qualche piccolo lusso (al cinema, avevamo visto la famiglia di Jake Gyllenhaal in "Stronger" di David Gordon Green). Molte saranno le sorprese, tutte sul tema del vero, del falso, della sopravvalutata autenticità. Ryan Murphy è passato a Netflix con le sue ossessioni e il suo gusto per il camp. L'algoritmo che tutto spiana finora non è riuscito a levarglieli". (Mariarosa Mancuso)

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