L'EDICOLA DI LOU - Stralci e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri
CORRIERE DELLA SERA
"Shameless" emoziona e diverte (ancora)
"È iniziata su Mya la seconda stagione di «Shameless», la serie prodotta
da John Welles, pluripremiato autore che ha firmato telefilm come «E.R.»
e le ultime stagioni di «West Wing» (Mediaset Premium, venerdì, ore
21.15). Il telefilm è il remake di una bellissima serie inglese,
espressione di quella «nouvelle vague» della fiction televisiva d'oltremanica che negli ultimi anni ha sfornato prodotti interessanti come
«Misfits», il nuovo «Sherlock Holmes», e «Luther». Welles ha sfruttato
una base di partenza ottima e ne ha fatto uno dei telefilm più
interessanti della produzione recente del canale via cavo Showtime (per
intenderci, quello di «Weeds» e «Dexter»). La storia è quella di una
famiglia particolare, dove le regole funzionano alla rovescia: il padre,
Frank Gallagher (un William E. Macy nella sua migliore interpretazione
di sempre), è un alcolizzato totalmente irresponsabile ma altamente e
orgogliosamente prolifico. I suoi sei figli sono così costretti a
prendersi cura uno dell'altro, guidati da Fiona, la sorella maggiore
sempre divisa tra desiderio legittimo di godersi la sua giovane età e la
responsabilità di gestire l' intera baracca. Il tutto sullo sfondo
della poverissima periferia di Chicago, dove i Gallagher fanno parte di
quella categoria sociologica tutta nordamericana del «white trash»,
spazzatura bianca, costretta a tirare avanti tra lavoretti, coupon ed
espedienti. In «Shameless» gli ingredienti tradizionali del family drama
ci sono tutti, dall'amore fraterno all'attaccamento alle proprie
radici, ma sono mescolati a una buona dose di cinismo, linguaggio
«estremo» e comicità politicamente scorretta. La prima stagione aveva
sorpreso per l' alta qualità della scrittura capace di approfondire le
psicologie dei personaggi attraverso trame sempre avvincenti e
credibili, questa seconda sembra per ora avvitarsi un po' su se stessa,
ma rimane un'ottima fonte di divertimento ed emozione".
(Aldo Grasso, 22.07.2012)