Lungo 750 domande il gioco promette di avvincere i partecipanti in una partita in cui la conoscenza seriale è sì un vantaggio, ma non basta. La tattica e la fortuna fanno il resto. Oltre che l'astuzia di andare a "rimorchio" della conoscenza degli avversari con una serie di "puntate" che possono agevolare il titolo di Telefilm Master!
sabato 2 novembre 2013
Lungo 750 domande il gioco promette di avvincere i partecipanti in una partita in cui la conoscenza seriale è sì un vantaggio, ma non basta. La tattica e la fortuna fanno il resto. Oltre che l'astuzia di andare a "rimorchio" della conoscenza degli avversari con una serie di "puntate" che possono agevolare il titolo di Telefilm Master!
giovedì 31 ottobre 2013
#CBS In Talks For ‘How I Met Your Mother’ Spinoff http://t.co/lSozuUfnP9 #HIMYM #spinoff #serietv #telefilm
— AccademiaTelefilm (@AcademyTelefilm) October 30, 2013
ANTEPRIMA- #Suits è stato rinnovato in America per la 4° stagione. La 3° inedita in onda su @PremiumJoi dal 20/3, ogni giovedì in 1° serata.
— QuiMediaset (@QuiMediaset_it) October 30, 2013
#NBC Ordered A Series About An Angel. Who Is A Private Investigator. Who Can Talk To Animals. http://t.co/bsHO2InXzf via @UPROXX #serietv
— AccademiaTelefilm (@AcademyTelefilm) October 29, 2013
#TheWalkingDead Renewed for Season 5, Scott Gimple to Return as Showrunner http://t.co/fbfvdi9GyQ via @TVLine #TWD #tvseries #telefilm
— AccademiaTelefilm (@AcademyTelefilm) October 29, 2013
INDISCRETO - Voci di chiusura per #TheCarrieDiaries. #TheOriginals verso il rinnovo per la seconda stagione. #Hostages, almeno 15 episodi.
— AccademiaTelefilm (@AcademyTelefilm) October 29, 2013
Anche quest'anno il @GiocoTelefilm sarà a #LuccaComics (prezzo speciale) allo stand @GhenosGames (Pad. Carducci) https://t.co/VYGltRsHQo
— AccademiaTelefilm (@AcademyTelefilm) October 29, 2013
#Entourage’ Movie Deals Close; Pic’s A Go http://t.co/Is53U52v42 via @deadline
— AccademiaTelefilm (@AcademyTelefilm) October 29, 2013
#NBC Developing Comedy With #Lesbian Lead From Ellen DeGeneres & Liz Feldman http://t.co/jU4HXLXtZD via @deadline #tvseries ##serietv
— AccademiaTelefilm (@AcademyTelefilm) October 28, 2013
#Netflix In Talks For Third Season Of #HouseOfCards’ http://t.co/SRiGLSs0g0 via @deadline #tvseries #serietv #telefilm @telefilmcult
— Leo Damerini (@LeoDamerini) October 27, 2013
Sarà la crisi (dell'editoria): oggi #VanityFair (Italia) riprende paro paro intervista a Mischa Barton da #People. #TheOC @MischAmazing
— Lou Grant (@GrantLou) October 30, 2013
A Reboot of #Charmed Is in the Works at CBS! http://t.co/vYzX0Hv1G9 @vulture #Streghe #tvseries #serietv #telefilm
— AccademiaTelefilm (@AcademyTelefilm) October 25, 2013
Alla notizia di un remake de #LaSignoraInGiallo con attrice di colore Angela Lansbury si è rivoltata nella tomba che la accoglierà. #perdire
— Leo Damerini (@LeoDamerini) October 25, 2013
mercoledì 30 ottobre 2013
Da questa settimana #Scandal e #TheNewsroomRai3 si spostano al venerdì, sempre in prima serata. E a The Newsroom arriva Mrs.Jane Fonda #Rai3
— Andrea Vianello (@andreavianel) October 29, 2013
LA STAMPA
"Masters of Sex", quando le serie tv perdono l'età dell'innocenza
"Durante l'età dell'innocenza, quando ancora nessuno aveva deciso di studiare e classificare le posizioni a letto e l'intensità dei piaceri e dei dispiaceri erotici, un ginecologo di nome William Masters, che aveva ottenuto il permesso di spiare il lavoro di una prostituta per prendere appunti e scrivere il primo trattato sul sesso, si stupisce all'incredibile rivelazione della signora: ha appena finto l'orgasmo, per accelerare un cliente e ottimizzare la giornata.
"E' una pratica diffusa fra le prostitute?", chiede il ginecologo, con il sincero sconcerto di Cappuccetto Rosso quando vede la nonna a letto con una faccia da lupo. "E' una pratica diffusa fra chiunque abbia una vagina", risponde la signora, annoiata, forse non laureata in Sessuologia ma con qualche esperienza di vita.
La simulazione routinaria dell'orgasmo è una delle prime sconvolgenti e ingenue scoperte di questa ricerca sul sesso, che si trasformerà, undici anni dopo, in un libro fondamentale, "L'atto sessuale nell'uomo e nella donna", pubblicato in America nel 1966, frutto delle ricerche della ormai famosa, pionieristica coppia Masters and Johnson, ginecologo colto e segretaria sveglia e divorziata già due volte.
Era la fine degli anni Cinquanta, momento perfetto per farne una passerella di fili di perle, gonne che fanno la ruota, reggicalze, unghie laccate, colletti rotondi e mondi puritani pieni di ombre (e luci).
Raccontare la rivoluzione sessuale entrando nelle camere da letto, raccontare le camere da letto facendo un po' di storiografia americana: ecco quindi "Masters of Sex", nuova serie tivù sui pionieri che hanno trasformato l'atteggiamento dell'America (e del mondo) verso il sesso, e sulle loro cavie, esseri umani in mutande con fremiti, amorosi o no, spesso con aspettative deluse, scandali nascosti e cuori spezzati dopo notti grandiose ("Una volta che hai visto il regno di Oz, chi è che vuole tornare in Kansas?").
Era scandaloso, all'epoca, anche pensare di studiare il sesso in laboratorio, utilizzando esseri umani che si accoppiavano (ne servivano centinaia, per avere una buona statistica sulle posizioni, la lubrificazione, la nudità, il turgore eccetera), e la signora Virginia Johnson era una segretaria di basso livello, ex cantante, senza laurea, ma aveva quel senso della vita che al ginecologo secchione, deciso a entrare nella storia, mancava: sapeva fare le domande giuste, mettere la gente a proprio agio mentre chiedeva loro che cosa li eccitava ed era capace di flirtare con medici e infermieri in ospedale per convincerli a fare sesso in nome della scienza. Metteva con disinvoltura i sensori addosso a tizi che si dovevano masturbare per la ricerca.
Naturalmente il ginecologo e la ragazza sveglia, che sa che le donne sono portate a confondere spesso il sesso con l'amore, si innamorano davvero, già durante le prime puntate (anche nella vera vita di Masters and Johnson) e lui anni dopo lascerà la moglie per sposare la sua rivoluzionaria assistente e anima gemella, da cui fece poi in tempo a divorziare.
Di solito il sesso è lo scopo, questa volta il sesso è invece il protagonista svelato, e quindi solo il pretesto per raccontare il mondo intorno, anche i sacchetti di seta per la testa che la madre di William Masters cuciva per le cavie umane, quando dovevano accoppiarsi senza guardarsi in faccia. Masters and Johnson sono riusciti a passare alla storia e cambiare il mondo, perfino, ma soprattutto si sono molto divertiti.
martedì 29 ottobre 2013
CORRIERE DELLA SERA
I fans patologici della serie "Cult"
"Quando la tv parla di tv è sempre un bel rischio: cedere in modo troppo convinto alla tentazione del «metalinguaggio» non sempre porta a risultati felici, bisogna essere dei maestri del racconto per padroneggiare lo strumento (come fa Aaron Sorkin nelle sue serie tv). È un rischio che corre anche il telefilm americano «Cult», iniziato su Premium Action (venerdì, ore 21.15). La storia è questa: Jeff Sefton, un giornalista affascinante e incasinato, scopre che intorno a una serie televisiva in onda sul canale statunitense CW si stanno formando degli strani fenomeni di culto, con fan che prendono troppo sul serio i fatti narrati negli episodi (si tratta di un thriller), giochi di ruolo basati sui personaggi della serie, siti web dedicati al telefilm che diventano labirinti con indizi che debordano nella vita reale. E poi misteriose sparizioni, addirittura omicidi e suicidi che rimandano a una specie di setta di adepti riconoscibili da evidenti segni (frasi in codice, tatuaggi simbolici). Quando anche Nate, il fragile ed emotivo fratello di Jeff, scompare lasciando dei messaggi inquietanti, il giornalista decide di indagare sull'oscura vicenda, aiutato dalla giovane Skye, un'assistente di produzione che lavora proprio sul set della serie incriminata e ha capito che qualcosa non va. Il telefilm gioca continuamente su piani diversi, in un intreccio costante tra finzione e realtà, che a tratti non è immediato da comprendere. La cosa interessante è come la serie rifletta sulla televisione a partire da un approccio molto classico, ormai superato: quello dell'influenza diretta e ipodermica dei contenuti dei media sui comportamenti dei loro spettatori. In questo schema, i fan sono soggetti patologici e deviati, lo sguardo sulla tv è sempre venato dalla paura che «faccia male» a chi la guarda".
(Aldo Grasso, 28.10.2013)