TELEFILM ART - Foto, grafica e visioni al confine con la Pop Art
sabato 20 dicembre 2014
venerdì 19 dicembre 2014
NEWS - Tutti per uno, Italia Uno per tutti! In "The Musketeers", al via stasera, i moschettieri di Dumas parlano inglese (BBC) e Capaldi-Who fa Richelieu
I Moschettieri cavalcano in anteprima assoluta su Italia 1 dal 19 dicembre, ogni venerdì
in prima serata lungo tutte le feste natalizie. Col titolo
originale: “The Musketeers”.
La
ricostruzione seriale della BBC delle avventure di Dumas è probabilmente la
migliore mai realizzata (guanto di sfida a chi dice il contrario!). Forse
dell'immaginario tutto, cinema compreso.
Peter Capaldi (attuale "Doctor Who") e Santiago Cabrera ("Heroes")
sono tra i volti noti della sontuosa e fascinosa ricostruzione già confermata
per la 2° stagione.
Le
riprese sono avvenute a Praga. Lo sceneggiatore Adrian Hodges ha
affermato di voler “portare in scena un gruppo di eroi romantici in
contrapposizione alla schiera di anti-eroi che si vede ormai di abitudine nella
tv di oggi”.
Ambientato
nel 1630 a Parigi, D'Artagnan (Luke Pasqualino), Athos (Tom Burke),
Aramis (Santiago Cabrera) e Porthos (Howard Charles) sono quattro
valorosi spadaccini che lottano per la giustizia al servizio di Luigi XIII (Ryan
Gage). Dovranno fare i conti e limare le spade quando il Cardinale Armand
Richelieu (Peter Capaldi) orchestra un piano per screditarli…
Il
“Guardian” ha così commentato l’avvento della serie: “in un’epoca di
chef apparentemente virili e pubblicità di rasoi ultrasoft su ogni canale, fa
solo bene risentire il suono metallico delle spade sguainate, dei duelli
all’alba e dei cavalli al galoppo. Oltre a ricordare cosa sia il romanticismo
alle nuove generazioni…”.
La
serie è stata posticipata in Inghilterra per permettere a Peter Capaldi
di interpretare il 12° “Doctor Who”; anche la seconda stagione, già confermata,
subirà slittamenti di riprese per agevolare gli impegni dell’attore nel serial
più popolare di Sua Maestà (e di godere così della pubblicità riflessa!). Luke Pasqualino è nato in UK ma ha padre siciliano e madre napoletana.
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Fox Retro chiude dal 1 gennaio 2015!
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— AccademiaTelefilm (@AcademyTelefilm) 18 Dicembre 2014
La chiusura di Fox Retro è la riprova che anche nel vintage c'e' bisogno di ricambio.
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— Leo Damerini (@LeoDamerini) 19 Dicembre 2014
giovedì 18 dicembre 2014
L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri
CORRIERE DELLA SERA
In "The Americans" la "guerra fredda" è di coppia
"Su Fox sta andando in onda la seconda stagione di una delle serie più interessanti degli ultimi anni, «The Americans» (sabato, ore 21.00). Il suo creatore, Joe Weisberg, prima di approdare alla serialità tv è stato un dipendente della Cia impegnato in operazioni sotto copertura e «The Americans» è, al suo cuore, una storia di spionaggio molto credibile e ben scritta, ambientata nell'America degli anni 80, al culmine della Guerra fredda con il gigante sovietico. Ma, soprattutto, è la storia di una donna, Elizabeth Jennings (interpretata con maestria da Keri Russell), e del marito Philip (Matthew Rhys), con cui forma una coppia all?apparenza normale, perfino noiosa.In realtà, i due fanno parte del segretissimo Direttorato S, una divisione del Kgb incaricata di gestire le missioni sotto copertura dei suoi agenti, infiltrati negli USA e trasformati in insospettabili cittadini americani. Oltre a essere una storia di spionaggio, «The Americans» è in fondo un piccolo trattato sul matrimonio.Tutta la prima stagione della serie non è altro che il racconto della costruzione di un amore, del tortuoso percorso attraverso cui un matrimonio «finto», combinato per fini patriottici e utilitaristici, diventa reale, tra tutte le difficoltà del caso. Nel corso della seconda stagione i nodi del rapporto tra Elisabeth e Philip continuano a venire al pettine, la posta in gioco si alza, nel quadro iniziano ad assumere un ruolo forte anche i loro figli, soprattutto l'adolescente Paige, cresciuta con rigidi principi atei, che si avvicina al cristianesimo e inizia a frequentare la chiesa. Anche nella seconda stagione, la serie si porta dietro un fitto carico di ambiguità, nel legame tra Philip ed Elizabeth, certo, ma anche in quello tra l'agente FBI Stan Beeman e la misteriosa dipendente del Kgb Nina Sergeevna. I confini tra verità e finzione (praticata per strategia o per amore) diventano sempre più sbiaditi, indistinguibili". (Aldo Grasso, 01.12.2014)
CORRIERE DELLA SERA
In "The Americans" la "guerra fredda" è di coppia
"Su Fox sta andando in onda la seconda stagione di una delle serie più interessanti degli ultimi anni, «The Americans» (sabato, ore 21.00). Il suo creatore, Joe Weisberg, prima di approdare alla serialità tv è stato un dipendente della Cia impegnato in operazioni sotto copertura e «The Americans» è, al suo cuore, una storia di spionaggio molto credibile e ben scritta, ambientata nell'America degli anni 80, al culmine della Guerra fredda con il gigante sovietico. Ma, soprattutto, è la storia di una donna, Elizabeth Jennings (interpretata con maestria da Keri Russell), e del marito Philip (Matthew Rhys), con cui forma una coppia all?apparenza normale, perfino noiosa.In realtà, i due fanno parte del segretissimo Direttorato S, una divisione del Kgb incaricata di gestire le missioni sotto copertura dei suoi agenti, infiltrati negli USA e trasformati in insospettabili cittadini americani. Oltre a essere una storia di spionaggio, «The Americans» è in fondo un piccolo trattato sul matrimonio.Tutta la prima stagione della serie non è altro che il racconto della costruzione di un amore, del tortuoso percorso attraverso cui un matrimonio «finto», combinato per fini patriottici e utilitaristici, diventa reale, tra tutte le difficoltà del caso. Nel corso della seconda stagione i nodi del rapporto tra Elisabeth e Philip continuano a venire al pettine, la posta in gioco si alza, nel quadro iniziano ad assumere un ruolo forte anche i loro figli, soprattutto l'adolescente Paige, cresciuta con rigidi principi atei, che si avvicina al cristianesimo e inizia a frequentare la chiesa. Anche nella seconda stagione, la serie si porta dietro un fitto carico di ambiguità, nel legame tra Philip ed Elizabeth, certo, ma anche in quello tra l'agente FBI Stan Beeman e la misteriosa dipendente del Kgb Nina Sergeevna. I confini tra verità e finzione (praticata per strategia o per amore) diventano sempre più sbiaditi, indistinguibili". (Aldo Grasso, 01.12.2014)
mercoledì 17 dicembre 2014
NEWS - Da qui all'Infinity! Nel 2015 nuove serie ("The Night Shift" in anteprima assoluta) e il lancio della tecnologia SuperHD
Infinity, il servizio di streaming on demand di Mediaset, si prepara nel 2015 ad arricchire la library con nuove serie e a lanciare la nuova tecnologia SuperHD. In un anno - sottolinea una nota - il sito www.infinitytv.it ha registrato 8 milioni di visitatori unici, per un totale di330 mila utenti che hanno visualizzato oltre 5 milioni di video."Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti in questi dodici mesi di attivita'" afferma Chiara Tosato, direttore commerciale di Infinity. "Questi numeri dimostrano come le abitudini degli italiani stiano cambiando e come il nostro servizio si adatti alle nuove esigenze di visione personalizzata". Tra i contenuti trasmessi quest'anno, il premio Oscar La grande bellezza, il campione d'incassi Sole a catinelle e, tra le serie, Orange is the new black, Mad Men, Breaking Bad, The Big Bang Theory. Nel 2015 si preparano nuovi ingressi tra le serie tv: a gennaio sara' possibile vedere in anteprima esclusiva The Night Shift, la nuova serie tv americana ambientata nel pronto soccorso del San Antonio Medical Center, mentre a febbraio siaggiungeranno all'offerta Hemlock Grove e Hannibal 2, due serie cult per gli appassionati del genere horror e crime. Inoltre Infinity migliorera' l'esperienza di visione non solo attraverso l'ampliamento dei contenuti ma anche con il lancio della nuova tecnologia super HD, che garantisce una definizione delle immagini ancora maggiore (da 720 a 1080). Per quanto riguarda i dispositivi su cui e' possibile fruire del servizio, alle Smart tv, tv con decoder connessi a internet, lettori blu ray, Chromecast, Pc, Tablet, Smartphone, Playstatione Xbox One si e' appena aggiunta anche la Xbox 360. Infinity - sottolinea ancora la nota - diventa cosi' l'unico servizio streaming on demand disponibile su tutti i dispositivi Microsoft. E' infine gia' in programma la seconda edizionedell'Infinity Film Festival, che ha lanciato opere di giovaniautori trasmesse anche sulle reti digitali free del pacchetto Mediaset (Iris e Top Crime).
Infinity, il servizio di streaming on demand di Mediaset, si prepara nel 2015 ad arricchire la library con nuove serie e a lanciare la nuova tecnologia SuperHD. In un anno - sottolinea una nota - il sito www.infinitytv.it ha registrato 8 milioni di visitatori unici, per un totale di330 mila utenti che hanno visualizzato oltre 5 milioni di video."Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti in questi dodici mesi di attivita'" afferma Chiara Tosato, direttore commerciale di Infinity. "Questi numeri dimostrano come le abitudini degli italiani stiano cambiando e come il nostro servizio si adatti alle nuove esigenze di visione personalizzata". Tra i contenuti trasmessi quest'anno, il premio Oscar La grande bellezza, il campione d'incassi Sole a catinelle e, tra le serie, Orange is the new black, Mad Men, Breaking Bad, The Big Bang Theory. Nel 2015 si preparano nuovi ingressi tra le serie tv: a gennaio sara' possibile vedere in anteprima esclusiva The Night Shift, la nuova serie tv americana ambientata nel pronto soccorso del San Antonio Medical Center, mentre a febbraio siaggiungeranno all'offerta Hemlock Grove e Hannibal 2, due serie cult per gli appassionati del genere horror e crime. Inoltre Infinity migliorera' l'esperienza di visione non solo attraverso l'ampliamento dei contenuti ma anche con il lancio della nuova tecnologia super HD, che garantisce una definizione delle immagini ancora maggiore (da 720 a 1080). Per quanto riguarda i dispositivi su cui e' possibile fruire del servizio, alle Smart tv, tv con decoder connessi a internet, lettori blu ray, Chromecast, Pc, Tablet, Smartphone, Playstatione Xbox One si e' appena aggiunta anche la Xbox 360. Infinity - sottolinea ancora la nota - diventa cosi' l'unico servizio streaming on demand disponibile su tutti i dispositivi Microsoft. E' infine gia' in programma la seconda edizionedell'Infinity Film Festival, che ha lanciato opere di giovaniautori trasmesse anche sulle reti digitali free del pacchetto Mediaset (Iris e Top Crime).
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martedì 16 dicembre 2014
PICCOLO GRANDE SCHERMO - Clamorosissimo al Cibalissimo! "Miami Vice" torna al cinema (ma senza la "Mann" del dio creatore sarà una reboottanata)
News tratta da Slashfilm.com
Rumor has it that Universal Pictures wants to reboot the 1980′s television series Miami Vice for another big screen movie. Find out the details about the Miami Vice reboot after the jump.
The rumor comes from LatinoReview’s EL Mayimbe who claims the Universal Pictures is already going out to screenwriters looking for pitches to reboot Miami Vice as a new movie franchise. Of course, Universal and show executive producer Michael Mann already released a Miami Vice movie in 2006 starring Colin Farrell and Jamie Foxx. Mann took all efforts to differentiate the movie from the television series it was based on, going as far as not to include or remake the tv series’ classic theme song (However, the credits featured a cover of Phil Collins’ “In the Air Tonight”, a song which was featured in the first episode).
The NBC television crime drama created by Anthony Yerkovich and produced by Michael Mann, starred Don Johnson as James “Sonny” Crockett and Philip Michael Thomas as Ricardo “Rico” Tubbs, two Metro-Dade Police Department detectives working undercover in Miami. The series ran for five seasons from 1984–1989.
The 2006 film made $163.8 million worldwide, which was not considered successful due to its projected $135 million production and marketing budget.
News tratta da Slashfilm.com
Rumor has it that Universal Pictures wants to reboot the 1980′s television series Miami Vice for another big screen movie. Find out the details about the Miami Vice reboot after the jump.
The rumor comes from LatinoReview’s EL Mayimbe who claims the Universal Pictures is already going out to screenwriters looking for pitches to reboot Miami Vice as a new movie franchise. Of course, Universal and show executive producer Michael Mann already released a Miami Vice movie in 2006 starring Colin Farrell and Jamie Foxx. Mann took all efforts to differentiate the movie from the television series it was based on, going as far as not to include or remake the tv series’ classic theme song (However, the credits featured a cover of Phil Collins’ “In the Air Tonight”, a song which was featured in the first episode).
The NBC television crime drama created by Anthony Yerkovich and produced by Michael Mann, starred Don Johnson as James “Sonny” Crockett and Philip Michael Thomas as Ricardo “Rico” Tubbs, two Metro-Dade Police Department detectives working undercover in Miami. The series ran for five seasons from 1984–1989.
The 2006 film made $163.8 million worldwide, which was not considered successful due to its projected $135 million production and marketing budget.
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PICCOLO GRANDE SCHERMO
NEWS - Cosbygate: l'ex Robinson esce allo scoperto con una letio degna di "Newsroom": "i giornali devono rimanere neutrali"
Bill Cosby has opened up about the media frenzy surrounding his sexual assault allegations.
The 77-year-old actor spoke with the New York Post over the phone, but chose not to specifically address the case itself.
“Let me say this. I only expect the black media to uphold the standards of excellence in journalism and when you do that you have to go in with a neutral mind,” he said.
When asked how his marriage is holding up, Cosby said, “Love and the strength of womanhood. Let me say it again, love and the strength of womanhood. And, you could reverse it, the strength of womanhood and love.”
He reportedly ended the conversation by saying, “They don’t want me talking to the media.”
Bill Cosby has opened up about the media frenzy surrounding his sexual assault allegations.
The 77-year-old actor spoke with the New York Post over the phone, but chose not to specifically address the case itself.
“Let me say this. I only expect the black media to uphold the standards of excellence in journalism and when you do that you have to go in with a neutral mind,” he said.
When asked how his marriage is holding up, Cosby said, “Love and the strength of womanhood. Let me say it again, love and the strength of womanhood. And, you could reverse it, the strength of womanhood and love.”
He reportedly ended the conversation by saying, “They don’t want me talking to the media.”
lunedì 15 dicembre 2014
NEWS - Crisi delle sit-com/2.
I metodi per uscirne
Articolo di Josef Adalian per "Vulture"
Based on our conversations with a number of TV-industry veterans, Vulture would like to suggest this modest list of four simple rules for pulling out of this recession and avoiding a depression:
1. Don’t launch a comedy you don’t believe in and aren’t willing to get behind
The incredibly brief lifespans of ABC’s fall comedies Selfie and Manhattan Love Story (both of which will burn off their unaired episodes on Hulu), along with de facto cancellations of NBC newbies Bad Judge and A to Z, were easily predicted before the shows even debuted, mostly because of how their respective networks handled their launches. ABC slotted Selfie and Love Story Tuesdays from 8 to 9 p.m., depriving them of an established lead-in and pitting them opposite the biggest hits on both NBC (The Voice) and CBS (NCIS). NBC bundled the thematically dissimilar Bad Judge and A to Z together on Thursday nights opposite ABC’s juggernaut Scandal while simultaneously announcing their 9 p.m. time slot would be filled by The Blacklist come February. Add in the fact that none of the four shows got much of a promotional push over the summer, and it was pretty clear Alphabet and Peacock execs weren’t counting on long lives for any of the shows. Historically, such obvious burn-offs have been accepted as an unavoidable by-product of a broadcast business model in which widespread failure is baked in. Unlike cable nets, which generally have the luxury of focusing on just one or two big scripted premieres every quarter, the Big Four can find themselves rolling out upward of two dozen new and returning shows over the course of a single month. That’s by design: Networks take a lot of shots because, the theory goes, the more at-bats you take, the better the chance of getting a home run.
I metodi per uscirne
Articolo di Josef Adalian per "Vulture"
Based on our conversations with a number of TV-industry veterans, Vulture would like to suggest this modest list of four simple rules for pulling out of this recession and avoiding a depression:
1. Don’t launch a comedy you don’t believe in and aren’t willing to get behind
The incredibly brief lifespans of ABC’s fall comedies Selfie and Manhattan Love Story (both of which will burn off their unaired episodes on Hulu), along with de facto cancellations of NBC newbies Bad Judge and A to Z, were easily predicted before the shows even debuted, mostly because of how their respective networks handled their launches. ABC slotted Selfie and Love Story Tuesdays from 8 to 9 p.m., depriving them of an established lead-in and pitting them opposite the biggest hits on both NBC (The Voice) and CBS (NCIS). NBC bundled the thematically dissimilar Bad Judge and A to Z together on Thursday nights opposite ABC’s juggernaut Scandal while simultaneously announcing their 9 p.m. time slot would be filled by The Blacklist come February. Add in the fact that none of the four shows got much of a promotional push over the summer, and it was pretty clear Alphabet and Peacock execs weren’t counting on long lives for any of the shows. Historically, such obvious burn-offs have been accepted as an unavoidable by-product of a broadcast business model in which widespread failure is baked in. Unlike cable nets, which generally have the luxury of focusing on just one or two big scripted premieres every quarter, the Big Four can find themselves rolling out upward of two dozen new and returning shows over the course of a single month. That’s by design: Networks take a lot of shots because, the theory goes, the more at-bats you take, the better the chance of getting a home run.
But, at least with comedies, maybe it’s time for networks to get
out of the assembly-line business. The old model relied heavily on the
idea of audience flow, where a sizable percentage of the viewers who
tuned in for Friends or The Big Bang Theory would
automatically stay tuned for the next one, two, or three comedies on a
lineup. Lead-ins are still important — maybe more so than ever before —
but we’re now in an age where, save for Big Bang and Modern Family, there
simply aren’t blockbuster comedies that can reliably serve as launching
pads for newer shows. With a shortage of comedy hits, networks
shouldn’t be wasting their energies on shows they don’t believe in, and
if they do love a show, they need to have a better game plan for
it. Reasonable people can disagree about whether NBC’s lack of faith in
its Kemper comedy was justifiable, but this much is certain: Wasting
time and money on a show it didn’t believe in would’ve been a far bigger
mistake.
SEGUI L'INIZIO DELL'INCHIESTA SULLA RECESSIONE DELLE SIT-COM QUI
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