Articolo tratto da "Vulture"
martedì 15 agosto 2017
Articolo tratto da "Vulture"
venerdì 8 giugno 2012
GLENNVILLE
martedì 20 marzo 2012

(ANSA) - LOS ANGELES, 20 MAR - Il processo che vedeva contrapposti l'attrice Nicollette Sheridan e gli autori di Desperate Housewives e' stato annullato perche' la giuria non e' riuscita a raggiungere un verdetto unanime. La notizia dell'annullamento e' arrivata nel pomeriggio di ieri, dopo due settimane di udienze, nella causa intentata dalla Sheridan contro gli autori della serie televisiva colpevoli, secondo l'attrice, di aver fatto morire il suo personaggio, l'immobiliarista Edie Britt, a causa delle lamentele che la stessa Sheridan aveva mosso ai vertici della casa di produzione della fortunata serie televisiva, sul comportamento dello sceneggiatore Marc Cherry. L'episodio risale al 2008. Secondo l'attrice, la morte del suo personaggio e il conseguente licenziamento di chi lo interpretava, erano avvenuti dopo un litigio con Cherry, durante il quale l'uomo avrebbe addirittura colpito l'attrice. La Sheridan durante il processo ha detto che lo sceneggiatore l'avrebbe colpita sulla tempia dopo che lei aveva piu' volte espresso dubbi su una battuta nel copione. Lo sceneggiatore si e' difeso sostenendo di aver colpito la Sheridan solo nell'intento di spiegare un movimento che faceva parte della sceneggiatura e che, al contrario, la morte del suo personaggio era preventivata da tempo e inserita nel copione mesi prima della presunta lite. Otto dei dodici membri della giuria, uno un meno di quelli richiesti dalla legge affinche' il verdetto sia valido, hanno votato a favore della tesi dell'attrice, mentre gli altri quattro hanno ritenuto piu' credibili Cherry e i vertici della Touchstone. Di qui la necessita' di annullare il processo. Durante le udienze era stata anche rivelata un'anteprima sul copione. Gli avvocati di entrambe le parti hanno annunciato che aspettano la costituzione di un altro processo. Nicollette Sheridan, che per contratto guadagnava 4 milioni di dollari a stagione, chiedeva circa sei milioni di danni.
martedì 13 marzo 2012

Michael R. Reinhart, a construction coordinator onHousewives for all eight seasons, said he was "disturbed" by the email but immediately deleted it and tried to forget it. However, he said, that was impossible. After sleepless nights, he said he felt he had to come forward before the trial ended and tell Sheridan’s legal team what he had seen and remembered.
Why, he was asked in a preliminary discussion before the jury was brought in? "To possibly equalize an inequity I felt because of what I perceived was in the email," said Reinhart.
Levin tried to suggest it could have been an email that was sent about preserving documents but Reinhart said he did not remember it saying anything about preserving anything.
Levin asked if it was possible he had misunderstood the contents of the email, and Reinhart said, "Yes, it is possible I misunderstood it."
Reinhart said he told Sheridan attorney Marc Baute when he called him Sunday that he did not want to be involved or testify. When asked why, he said: "I expressed my strong reluctance to get involved because of the professional ramifications on my career."
Reinhart agreed to turn over his computer to the defense so they can do a forensic examination to see if they can find the email he said he received, even though he said he deleted it, and then killed it out of the system.
lunedì 5 marzo 2012

An attorney for "Desperate Housewives" creator Marc Cherry tried to show inconsistencies in actress Nicollette Sheridan's claim that Cherry struck her in the head during a script dispute, an incident at the heart of her multimillion-dollar wrongful termination suit.
On cross examination in Los Angeles Superior Court on Friday, Sheridan sparred with attorney Adam Levin as he queried her on why she called Cherry's strike a "slap" in one government document but testified on Thursday that she was "hit." Sheridan said that the "slap" reference actually was made by her lawyer in filling out an official state form on the incident. Sheridan, who played Edie Britt on the show, claims that Cherry had her character killed off after the 2008-09 season in retaliation for complaining about the incident. On Thursday, she testified that in September 2008, she took Cherry aside on the set and queried him on why one of her lines was excised from the script. Cherry, she said, "stepped toward me and he took his right hand and he hit me upside the head." She said that he later came back to her trailer to apologize. Cherry's lawyers contend that he gave Sheridan a light tap meant to give her direction for a scene.
Sheridan admitted that in the immediate aftermath she did not contact human resources executives, the Screen Actors Guild or police, and later that day she went to Tiffany's in Beverly Hills and to meet a friend at the Grill. But a day later she did express her concerns about the incident to George Perkins, one of the show's executive producers, and told him that Cherry "needs to know that he can't behave like that." She also asked that Cherry send her flowers.
Levin also tried to show that killing off her character was not unusual for a series where many cast members come and go.
He spent a great deal of time trying to show that Sheridan was not a star of the show on par with Eva Longoria, Felicity Huffman, Marcia Cross and Teri Hatcher, pointing out that their picture appeared in the opening credits and hers did not. And he cited some of their nominations in the best actress Emmy category, while she earned a supporting actress nomination at the Golden Globes.
Levin even showed jurors a seven-minute video montage, titled "Deaths on Wisteria Lane," of what may have been every character ever killed off on the show -- dozens of shootings, maimings, clubbings -- including Sheridan's character Edie Britt. But Levin was rebuffed by Los Angeles Superior Court Judge Elizabeth Allen White as he sought to question Sheridan on how this was similar to another show in which she was cast, the primetime soap "Knots Landing."
Meeting with lawyers after jurors had been excused for the day, White said that "Knots" was a "'Dynasty'-like show" and "not a comedy, so it is not really comparable," adding that jurors would be able to decide for themselves.
Levin persisted, but White said, "I am not going to discuss the history of television in this case."
Outside the court, one of Sheridan's lawyers, Mark Baute, dismissed concerns that his client lost her composure during cross examination. "Beauty is in the eye of the beholder," he said.
He also said that the characterization of a "slap" and a "hit" was not important to the case. "She said probably 8 to 10 times that she was hit, and hit hard," he said.
(The Associated Press contributed to this story.)
venerdì 30 dicembre 2011

mercoledì 31 agosto 2011

VANITY FAIR
Addio Gabrielle!
“Mi mancherà moltissimo Gabrielle, soprattutto per la sua capacità di osare. In questi anni ho imparato a volerle bene. Ho amato come l’autore, Marc Cherry, sia riuscito a dare profondità al mio personaggio. Gaby all’inizio, nella prima stagione, era un essere superficiale. E’ stato bello seguirla nella sua trasformazione, nel suo diventare mamma e donna di famiglia. Lei è uno spirito libero, lusso che io non sempre riesco a prendermi”.
(Eva Longoria, 29.08.2011)
sabato 2 aprile 2011


mercoledì 7 aprile 2010

mercoledì 31 marzo 2010


venerdì 17 aprile 2009

giovedì 11 dicembre 2008

(ANSA) - LOS ANGELES, 11 DIC - Le casalinghe di Wisteria Lane potrebbero disperarsi sino al 2012. Il creatore di "Desperate Housewives", Marc Cherry ha detto all'Hollywood Reporter di essere in trattative con ABC per aggiungere altre quattro stagioni alla quinta, ora in onda negli Stati Uniti. ''Abbiamo recentemente iniziato una trattativa con i vertici di ABC Studios e ABC Entertainment - ha detto Cherry nel corso della festa organizzata per festeggiare il centesimo episodio - per continuare la serie almeno sino alla nona stagione''. In passato ABC aveva programmato la produzione della serie sino alla settima stagione, ma il successo della quinta, arrivato dopo un periodo di calo di interesse da parte dei telespettatori, ha portato la produzione a riconsiderare la data di chiusura della serie. ''Quest'anno l'interesse del pubblico - ha sottolineato - sembra essersi rinvigorito e i dati d'ascolto sono entusiasmanti''.
martedì 19 giugno 2007
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C'è qualcosa di più che deve spingere al collezionismo del sacro episodio "Diana Lubey" di "Nip/Tuck", il dodicesimo della quarta stagione. Vi compaiono come d'incanto Catherine Deneuve e Jacqueline Bisset, un tempo volti internazionalmente riconosciuti della Nouvelle Vague francese, di cui quest'anno si celebrano i 50 anni (il termine venne coniato dal critico Françoise Giroud su "L'Express" il 3 ottobre 1957). Le due dive non avevano mai recitato prima sullo stesso set: neanche Truffaut c'era riuscito. Ma le due icone viventi, tirate a lucido in tutti i sensi, sono le veline perfette per annunciare la Nouvelle Vague degli anni 2000: quella dei telefilm. Sono le serie tv moderne, con i loro stacchi e acuti autoriali, a riaccendere quel "Fuoco fatuo" al centro del film-manifesto omonimo del 1963 di Louis Malle, cineasta che anche se non ha mai aderito ufficialmente al movimento raccontava quel male de vivre proprio di molti telefilm attuali. Una nuova estetica di immagini e contenuti, l'uso di tecniche quasi dimenticate come il flashback, le telecamere a mano come quando sui set francesi comparve il Nagra, la videocamera leggera di 16mm che permetteva di girare con estrema facilità in esterni e avvicinarsi maggiormente alla realtà. E così J.J.Abrams è il novello Jean Pierre Melville, con la sua scomposizione del thriller e la rottura della continuità come ne "I senza nome" (1970). L'esaltazione dei silenzi come punteggiatura fa di Ryan Murphy un seguace di Jean Luc Godard, così efficacemente didascalico nell'estetica dei sentimenti di Troy e McNamara, ma anche nel suo sottovalutato "Correndo con le forbici" al cinema. François Truffaut potrebbe cedere il testimone ad Aaron Sorkin non solo per "Studio 60 on the Sunset Strip": l'"Effetto Notte" è garantito anche in "West Wing" (dove il set, non set, è la Stanza Ovale) o nell'antecedente "Sports Night" (il mondo sportivo sovrapposto a quello televisivo). Marc Cherry avrebbe potuto frequentare Claude Chabrol sia per i bozzetti delle "Desperate Housewives", le quali sembrano perennemente ad un passo dal recente "Il buio nella mente" del regista francese oppure una derivazione corale de "La sposa in nero" di Truffaut, sia per le protagoniste tardone e sarcastiche di "Cuori senza età". Alan Ball di "Six feet under" e David Chase de "I Soprano" rendono omaggio a Eric Rohmer e ai suoi "Racconti morali", con i loro protagonisti posti di fronte ai bivi dell'anima. Il crudo romanticismo neorealista di Jacques Rivette, cantore de "L'Amour fou" nel 1967, il primo cineasta d'Oltralpe a credere nella dilatazione dei tempi e antesignano della serialità con il record di 12 ore per "Out One" (1970), scorre nelle vene degli autori di "Grey's Anatomy", "AllyMcBeal", "Sex and the City"...ovunque ci sia una coppia in travaglio, dove il desiderio è sinonimo di struggimenti profondi che vibrano nella testa e nel cuore. Alla Godard, "Fino all'ultimo respiro".
mercoledì 21 febbraio 2007


(ANSA) - ROMA, 21 FEB - 'Desperate Housewives' arrivera' almeno fino alla settima stagione: le casalinghe disperate non danno segni di cedimento e le loro avventure andranno avanti fino al 2011. Lo annuncia 'Variety', precisando che l'ideatore di 'Desperate Housewives', Marc Cherry, ha firmato un nuovo contratto di quattro anni con l'Abc. In Italia la terza stagione andra' in onda in anteprima assoluta dal 7 marzo su Foxlife, mentre la seconda si e' conclusa su Raidue il 6 febbraio. Novita' anche da "Grey's Anatomy", il vero telefilm rivelazione dell'anno, in onda ogni lunedi' (terza stagione) sempre su Foxlife, mentre la seconda stagione va su Italia 1 nella serata del venerdi' aperta da "Dr. House". Come scrive il "Wall Street Journal", l'Abc pensa a realizzare uno spin off di "Grey's Anatomy", dedicato a uno dei personaggi che animano la serie: la dottoressa Addison Montgomery, interpretata da Kate Walsh e rivale in amore della protagonista Meredith Grey. La produzione del pilot, che durera' un paio d'ore, e' gia' iniziata. E se "Grey's Anatomy" gode di ottima salute, "Lost" conferma invece il trend negativo e, alla sua seconda puntata su Raidue, non va oltre l'8,8% di share (la prima serie lo scorso anno aveva avuto una media quasi doppia). In molti attribuiscono il crollo al fatto che la seconda stagione non e' una novita' assoluta perche' gia' vista sul satellite, mentre la prima serie esce in dvd. Eppure 'Desperate Housewives', al contrario di "Lost", si era difesa con onore, attestandosi stabilmente sul 10% . E anche "Grey's Anatomy" su Italia 1, in teoria, avrebbe dovuto perdere i telespettatori del satellite: nonostante, la seconda stagione non sia inedita, riesce a ottenere oltre il 13% di share, forse aiutata anche dagli ottimi ascolti di House che va in onda subito prima, e' una prima assoluta ed e' giunto alla terza stagione.
mercoledì 20 dicembre 2006

CORRIERE DELLA SERA
Le "desperate housewives" secondo Almodóvar
"Quando non si sa cosa dire, si fanno confronti. Magari giustificati, come nel caso di «Mujeres», la soap prodotta da Almodóvar per contrastare l' imperialismo femminino di «Desperate Housewives». Così si dice. Così narra la leggenda che ormai circonda il regista spagnolo: Almodóvar avrebbe appunto deciso di produrre «Mujeres» infastidito dal successo spagnolo di Wisteria Lane. Ma come, le donne in crisi le ho inventate io? Come si permettono questi americani? E chi è questo Marc Cherry? Cherry è un grande autore di soap, anche lui gay dichiarato come Almodóvar (curioso il fatto che di donne disperate parlino soltanto i gay). Anche Cherry è ormai circonfuso di leggenda. Anche la sua racconta dell' ispirazione: gli sarebbe venuta guardando il talk show di lacrime e dolore più famoso d' America, l'«Oprah Winfrey Show». Alcune donne raccontavano di non sentirsi affatto soddisfatte del loro ruolo di madre, ma si guardavano bene dal raccontarlo alle proprie amiche per paura di essere giudicate. Poi, certo, Cherry avrà anche visto le donne di Almodóvar, ma il rapporto non sembra così immediato. Anche perché le due serie sono separate dal solco profondo del genere: si può confrontare, ad esempio, «Beautiful» con «Anche i ricchi piangono»? Ecco, forse la parte più interessante di «Mujeres» è il suo essere telenovela. Una telenovela elevata, redenta, impreziosita dal tocco inconfondibile del regista spagnolo che trasforma una «normale» famiglia matriarcale guidata da Irene (Chiqui Fernàndez), vedova, dipendente di una pasticceria alle porte di Madrid, in un caleidoscopio di interpretazioni: donne reali e donne surreali, la cifra dell' ironia e la cifra della fragilità, la famiglia tradizionale e la famiglia onirica. La serialità va giudicata nella ripetizione. Bisogna tornarci".
(Aldo Grasso, 08.10.2006)
TV SORRISI E CANZONI
House: il segreto del successo secondo Laurie
"L'instabilità di House, la sua infelicità e i comportamenti autodistruttivi, sono il motore della serie. Se lui guarisse, non ci sarebbe più 'Dr. House'".
(Hugh Laurie, 16.10.2006)
TG COM
Don Johnson, dopo aver vestito Armani sveste Gucci
"Sotto le lenzuola Don Johnson è bravo! Mica ci sarei stata sennò! E poi è bello, più bello che sul set. Tutto quel trucco lo rovina. Sa cosa mi piace di lui? Ha la pelle morbida come un bambino. E a vederlo dal vero sembra molto più giovane degli anni che ha"
(La pornostar Sofia Gucci, 19.10.2006)
IL VENERDI'
Grissom addio?
"Mi prenderò un periodo sabbatico e poi vorrei trovare un modo aggraziato per far uscire di scena Grissom. Non voglio certo farlo morire. Come scienziato che si occupa di morte, lui ha raggiunto un punto in cui è difficile andare avanti. Quando 'CSI' iniziò, Grissom era interessato al puzzle, a risolvere il crimine, era interessato al come. Adesso, sfortunatamente, è passato a chiedersi il perchè e questo alla lunga lo fa sentire a disagio".
(William Petersen, 20.06.2006)
GLAMOUR
Pornostar coi "Buffy"
"A volte quando cammino per strada sento qualcuno che dice: 'ehi, guarda, è quella pornostar...!', scambiandomi per colei che interpreto nel film "Southland Tales'. E' così ridicolo...".
(Sarah Michelle Gellar, Novembre 2006)
VOGUE
A.A.A. Uomo normale cercasi
"Vorrei uscire con un uomo normale, dotato di senso dell'ironia e sensibilità. Per una volta non un uomo dello spettacolo. Gli uomini dello show-busuness, di solito, tengono più all'immagine di quanto ci tenga io...".
(Mischa Barton, Novembre 2006)
IL RIFORMISTA
Nei telefilm vince chi gioca d'anticipo
"I telefilm americani mettono a nudo la vecchiezza della fiction italiana. 'Lost' è un successo clamoroso in tutto il mondo, primo in classifica negli USA, in Francia e Germania...Da noi invece raccoglie l'appena dignitoso 14.8% di share medio su raidue, e nulla più, danneggiato dalla sconsiderata strategia del secondo canale, autentico trita-telefilm di successo (vedi 'Le casalinghe disperate', 'Criminal Minds', 'Senza traccia', 'Cold case'), ma anche dal fatto che questi prodotti vengono spesso anticipati sulle reti Sky, arrivando quindi 'stanchi' sulle reti generaliste. Vedi ad esempio il successo inaspettato di 'Dr. House' su Italia 1 (16.5% di share medio), dovuto soprattutto al fatto che Mediaset in questo caso ha anticipato la messa in onda rispetto al satellite".
(Remo De Vincenzo, 23.10.2006)
Rubrica a cura di Leo "Grant" Damerini apparsa sul "Telefilm Magazine" di Dicembre
martedì 14 novembre 2006


Felice a metà. Dopo aver letto i giornali, Eva Longoria è probabilmente soddisfatta al 50% per il botto d'ascolti di settimana scorsa di "Desperate Housewives" (vedi Post dell'8 novembre). Dopo una stagione discreta ma non eccelsa come agli inizi per quanto riguarda i ratings della serie di Marc Cherry, il botto di audience dovuto ad una puntata epica con la morte di due personaggi minori l'ha probabilmente colta impreparata (la tuta verdina color vomito de "L'Esorcista" lo denota). L'attrice non ha mai nascosto di volersi dedicare maggiormente al cinema, rispetto a una serie tv ben più impegnativa e che non ti permette, con i suoi serrati ritmi di lavoro, di "evadere" sul grande schermo. Eva non vede l'ora, con occhiali da sole extralarge qui a fianco, di appendere i tacchi a spillo di Gabrielle al chiodo. Ma se il successo di "DH" arriderà ancora così in futuro, si prevede che sarà "disperata" due volte...
martedì 3 ottobre 2006


Le casalinghe sono così disperate da diventare omosessuali? A ipotizzarlo non è un sociologo di passaggio o un sessuologo di dichiarata fama, ma una delle protagoniste del serial-cult "Desperate Housewives". In un'intervista-shock rilasciata all'edizione americana di "Playboy", Eva Longoria, interprete della seducente Gabrielle nel telefilm, ipotizza uno scenario più trasgressivo. "Bree (n.d.r.: alla quale dà volto Marcia Cross) - analizza la Longoria, sfidanzatasi in questi giorni dal boyfriend cestista Tony Parker - ha una tendenza omosessuale di fondo, non per niente adora le pistole e adotta una posizione dominante con gli uomini. Anche Edie (n.d.r.: interpretata da Nicollette Sheridan), così disinibita com'è, la vedrei bene nei panni di una lesbica. E poi, naturalmente, anche Gabrielle potrebbe svelarsi tranquillamente gay, così sessualmente curiosa...". Parole che lasceranno di stucco (o forse no) l'ideatore - peraltro dichiarato gay - Marc Cherry, alle prese con una terza stagione appena iniziata in America con un buon ma non eccelso 23% di share (la prima puntata del secondo ciclo aveva ottenuto il 26%). "Desperate Housewives" è reduce da una seconda stagione criticatissima in patria dalle firme che si occupano di televisione: racconto poco corale, scollamento tra i personaggi, trovate troppo improbabili, satira originaria troppo diluita nella soap, tra i capi d'accusa più ricorrenti. Proprio per questo, Cherry avrebbe promesso per il terzo ciclo una sorta di "ritorno alle origini". Eva Longoria, dopo aver annunciato a più riprese di voler lasciare il telefilm che le ha dato fortuna per dedicarsi anima e corpo al cinema (al suo attivo quest'anno "The Sentinel" al fianco di Michael Douglas e Kim Basinger), ha imposto alla produzione di "Desperate Housewives" - come ha sempre rivelato "Telefilm Cult" (vedi Post del 28 luglio)- una clausola anti-doccia, stufa di apparire seminuda in scena. Trasgressiva sì, ma possibilmente vestita.
(Nelle foto, Eva Longoria in un ritratto da sola e in compagnia di Fergie dei Black Eyed Peas)
lunedì 25 settembre 2006

E' partita in America ieri sera, già ricca di colpi di scena, la terza stagione di "Desperate Housewives". A dir la verità, il secondo ciclo del serial ambientato a Wisteria Lane ha deluso parecchio sia i critici televisivi d'Oltreoceano che il pubblico. Vicende annacquate, racconto poco corale, meno satira e situazioni troppo insistite: queste alcune "accuse" rivolte all'ideatore Marc Cherry, il quale per la terza stagione di "DH" promette che "sarà un ritorno alle origini, forse con il secondo ciclo ci siamo allontanati troppo dalla Wisteria Lane originaria. E' ora di rimetterci piede tutti insieme...". In attesa di assistere al debutto e al ritorno al passato, godetevi l'anteprima della foto di lancio del terzo ciclo di "DH", con l'uomo carponi sotto i tacchi a spillo delle determinate casalinghe...
venerdì 28 luglio 2006

"Sono stufa di apparire nuda sotto la doccia o nella vasca da bagno. Non so più quanti capi di lingerie ho indossato in due stagioni, con tutti gli occhi degli uomini puntati addosso. Se mi va bene mi trovo nella vasca da bagno con le bolle di sapone che mi coprono a malapena i seni...": lo sfogo non è quello di una Edwige Fenech o di una Nadia Cassini d'antan, ma di Eva Longoria, colei che interpreta la iper-sexy Gabrielle in "Desperate Housewives". Dopo aver tentato di uscire dal telefilm con un appello a mezzo stampa per intraprendere la carriera cinematografica (vedi Post del 5 giugno) e dopo il rischio di essere licenziata quale testimonial di "L'Oreal" per essere apparsa in pubblico senza trucco e più che mai "desperate" (vedi Post dell'11 luglio), ora Eva tenta almeno di far inserire una sorta di clausola "anti-doccia" per la terza stagione del serial ambientato a Wisteria Lane. Gli addetti ai livori dicono che non l'avrà vinta: nonostante la serie creata da Marc Cherry sia in deficit di pubblico, le scene "bagnate" con Eva-Gabrielle fanno salire di molto gli indici di ascolto. E non solo quelli, dicono sempre i maligni.
lunedì 24 luglio 2006

Ormai è una Barton-soap, la telenovela di Mischa. La trasferta londinese di Mischa Barton, l'ex Marissa di "The O.C.", si sta rivelando una mitragliata di gossip e scandali degni di prima pagina (se non altro sui tabloid inglesi, così capaci di fingersi scioccati per un seno che fa capolino da un vestito...). Dopo la Mischa scapezzolata al vernissage di qualche giorno fa (vedi Post del 20 luglio), dopo la news che vuole la Barton alla corte di Marc Cherry per recuperare lo smalto perduto delle "Desperate Housewives" (vedi Post del 21 luglio), ecco le foto dell'ultima uscita dell'ex interprete di Marissa mentre scende disinvolta da un taxi privato. Qualcuno ha notato delle pieghe sulla pelle, indice non proprio di salute perfetta, nella zona alta del fianco sotto l'ascella (qualche esperto ha già sentenziato "pericolo anoressia"). Gli addetti ai livori hanno invece commentato che l'attrice è alla ricerca di una pubblicità "desperate" da convogliare sul serial di Cherry: non si spiegherebbe altrimenti la sua volontà persistente di adottare certi vestiti vedo-vedo-eccome-se-vedo.
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