venerdì 8 giugno 2012

L'EDICOLA DI LOU - Stralci e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri


GLENNVILLE
Telefilm, la Golden Age è finita (speriamo nella Silver Age)
"Revenge", rinnovata per la seconda serie andrà in onda negli Stati Uniti nello slot che ABC riservava a "Desperate Housewives". "Revenge" rappresenta il segno più limpido del fatto che la Golden Age delle serie tv americane si è definitivamente conclusa. Imparagonabile, come plot, creatività, livello di scrittura e recitazione a DH, "Revenge" rispolvera uno degli archetipi di sicuro successo, assieme a quello di Cenerentola, nei manuali per sceneggiatori seriali: quello del Conte di Montecristo. Cioé il tanto di vendetta (Revenge) accettabile in una cultura “cristiana”. Il plot è elementare: Emily/Amanda, bella e giovane,  ritorna sotto falso nome agli Hamptons, dove vivono tutti i ricchi e cattivi che hanno concorso alla rovina del padre. Lei ovviamente è diventata più ricca e più spietata di oro. Però l’amore è in agguato ecc. La sceneggiatura è da daytime soap, mancano soltanto le camere da studio per dare l’effetto Beautiful. La voce fuori campo di Emily/Amanda, che incornicia le puntate, è tolta di peso (e malamente) da quella ideata da Marc Cherry per le ben più intriganti signore di Wisteria Lane.  Ma l’America della crisi non vuole più conflitti familiari, vuole vendetta. Anche scritta male. La fiction americana è in crisi di idee e, tanto per cambiare, di soldi. JJ. Abrams, apparso a  tutti qualche anno fa come il nuovo genio del seriale americano, ha inanellato una ciclopica serie di flop (compreso il triste finale di "Fringe"). HBO, che era in grado di spendere tantissimo per serie viste da pochi milioni di fighetti metropolitani oggi arranca sotto il peso dei vari Hulu, Netflix ecc. La risparmiosa Disney, proprietaria di ABC, dev’essere pazza di gioia nell’aver potuto sostituire, con successo d’ascolto, una serie impegnativa, costosa e rognosa come DH con una modesta soap girata in HD (con le luci calde sulla terrazza della casa di Emily che fanno a pugni con la vera alba dietro le spalle dei protagonisti, creando il mitico effetto facce rosse che alla BBC avrebbe comportato l’immediata decapitazione del direttore della fotografia). Dalle serie che raccontavano (ad alto livello) la crisi (come il capolavoro, misconosciuto, "Hung") alle serie che ne sono la conseguenza. Con qualche distinguo che tutti abbiamo in mente (inutile fare elenchi di “buoni”), adesso le vere luci arrivano dalla Gran Bretagna. Speriamo che prima o poi nasca una Silver Age anche per le serie americane. Speriamo in "Newsroom".
(Gregorio Paolini, 06.06.2012)

1 commento:

colorbee ha detto...

uè, REVENGE è una delle poche sorprese positive della stagione...!!!!

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