sabato 23 settembre 2017

NEWS - Kit di sopravvivenza. Harington di "GOT" al "Corriere della Sera": "sono al massimo della fama, ma ne vorrei meno. Devo tanto a Jon Snow, ma ho paura di rimanerci legato a vita". 

Articolo e intervista tratti dal "Corriere della Sera"
È seduto languido sul divano di un lussuoso albergo del centro di Londra, quasi irriconoscibile con il viso e la chioma curati. Già, la chioma. I riccioli neri sono leggendari. Su Internet hanno un seguito loro. Quando l'attore Liam Cunningham - in arte Davos Seaworth - scherza dicendo che «sul set meriterebbero un roulotte a parte», non ha tutti i torti.

È la realtà aumentata del Trono di Spade: sullo schermo sette casati si combattono per il potere, nella vita i fan farebbero carte false per un dettaglio in più, anche quando abitano nella Casa Bianca. Di fronte alla snervante attesa per la sesta serie, Barack Obama fece sapere che avrebbe con piacere accelerato i tempi. Fu l'unica persona al mondo a ottenerla in anticipo. Intanto la fine si avvicina: l'ottava serie sarà l'ultima. «Ci stiamo preparando a dire addio», ammette Kit Harington, che nell' universo parallelo dei Sette regni è Jon Snow. Si sistema i cuscini dietro la schiena. Incrocia le mani. «Trono di Spade è diventato una seconda famiglia», e alla famiglia si perdona tutto. I legami sono tanti, e non solo professionali. Anche nella vita il suo cuore appartiene a Rose Leslie, la Ygritte della serie. Stanno cercando casa insieme. Dove si trasferisce un uomo in grado di mettere in leggero subbuglio un albergo come il Claridge's? «Abbiamo pensato a diverse città, ci siamo lasciati affascinare per un attimo dall'idea di Los Angeles, ma vivremo a Londra. È la città dove sono cresciuto e che conosco come la mia pelle. È qui che mi sento a casa».
Quando la vita è scandita dai ritmi di riprese e ingaggi internazionali, il concetto di casa «diventa più fluido», ma bastano pochi talismani per creare un senso di stabilità. «Ho un orso polare di pietra, piccolino, che mi porto sempre dietro». Guardarlo, accarezzarlo è un toccasana in un mondo professionalmente frenetico.

La sua carriera è decollata senza eccessivi sforzi: quest' anno è diventato uno degli attori più pagati del piccolo schermo, con un cachet da 1,1 milioni di dollari ad episodio. Invece di fregarsi le mani soddisfatto, Harington sottolinea che anche questo può essere un problema: «Non voglio togliere nulla a me stesso, ho ottenuto le parti che ho ottenuto perché ho lavorato sodo, ma in questo mondo serve tanta fortuna e non ammetterlo sarebbe assurdo. Sono stato fortunato ad avere una parte in una pièce teatrale di grande successo (War Horse, al National Theatre) e fortunato con Trono di Spade. L'aspetto difficile è affrontare la paura che il successo non sia completamente meritato. Cerco di ricordare che mi sono impegnato, che non è stata solo la fortuna».
Il merito, aggiunge, è un concetto complicato: «Chi può dire cosa ci meritiamo davvero?». Bravo, bello, ricco e profondo? Ride. Sa prendersi in giro. I progetti non mancano. Nelle pause di Trono di Spade lo attendono una miniserie della Bbc sul tentativo di far saltare in aria la Camera dei Lord nel 1605, intitolata Gunpowder, e il film «Morte e vita di John F. Donavan», in cui interpreta il ruolo di una star gay falsamente accusata di pedofilia. In questo settembre è protagonista della campagna di The One for Men, il profumo maschile di Dolce e Gabbana, con un filmato ambientato in una piazza napoletana.

«Mi hanno fatto sorridere, evviva. Non mi capita spesso». Ha la battuta pronta. Si lascia stuzzicare. A parte il profumo, ha una routine di bellezza con la quale mantiene la pelle e la celebre chioma? «Quando sei un attore vendi la tua faccia. Sto attento, ma non attentissimo. E i capelli... chi poteva immaginare che sarebbero diventati così famosi?». Il concetto di mascolinità, spiega tornando serio, è cambiato: «Siamo fortunati, siamo uomini in un momento in cui agli uomini è permesso sperimentare. Nessuno ti prende per pazzo se ti metti un po' di matita sugli occhi».
Ciononostante, si guarda con difficoltà. Evita di vedere i suoi film più di una volta. «Per un attore è terribile rivedersi e soprattutto risentirsi. Ti attanagliano i dubbi. Sono un perfezionista, vedo subito le pecche. Credo sia normale. Anzi, direi che se sei un tipo che si guarda facilmente avresti bisogno di chiederti perché. Forse sei un po' narcisista».
Dal teatro, al cinema, alla televisione, Kit Harington si muove con facilità. «Se non faccio teatro mi manca, dopo tre mesi sul palcoscenico sono pronto per tornare davanti alla telecamera. Adesso che ho fatto tanta televisione mi manca l'intensità del teatro».
Un cerchio perfetto, nel quale ha cominciato ad apprezzare anche i periodi di vacanza. «Sto imparando a rilassarmi. Spero di non diventare troppo bravo a farlo». La madre professoressa universitaria, il padre organizzatore di eventi hanno avuto un duplice ruolo: all'inizio lo hanno incoraggiato, adesso lo riportano alla normalità. «La fama è un animale strano. Innesca una serie di cambiamenti quasi impercettibili nella tua vita, senza accorgetene arrivi a un punto sconcertante. Loro mi riportano alla normalità. Noi britannici siamo bravi a tenere i piedi per terra».
Forse, precisa, è anche per questo che ha deciso di stabilirsi a Londra. «Adesso la mia fama è al punto massimo, ma tra un po' tutto questo calerà». Professionalmente mira alto. Il traguardo è interpretare Enrico V al National. «Perché accontentarsi di sogni mediocri? Ho visto Adrian Lester in questo ruolo ed ho capito che è dove voglio arrivare anch' io». Trono di Spade gli mancherà: «È uno sceneggiato che ha occupato i miei vent' anni. Adesso ne ho trenta. Forse riuscirò a scrollarmi di dosso questa immagine, forse no. È possibile che questa sia la parte che dovevo fare e che non ci saranno ruoli paragonabili, ma non mi dispiace l' idea di diventare meno famoso, almeno per un po'». 

venerdì 22 settembre 2017

giovedì 21 settembre 2017

GOSSIP - Clamoroso al Cibali! Kate Walsh sopravvissuta a un tumore al cervello nel 2015

News tratta da "Vulture"
Though Kate Walsh spent years playing a doctor on TV, her most urgent medical advice comes from her own experience. In an interview with Cosmopolitan, the former Private Practice star discussed how she was diagnosed with a brain tumor in 2015, which was found to be benign and was removed with surgery. “It was over 5cm, like a small lemon in my head, causing quite a bit of damage,” Walsh said of the diagnosis. “The whole situation was so overwhelming, and I was just so relieved to know there was something wrong, that it wasn’t just my imagination and that my instincts were correct.” After taking nine months off to recover from the surgery, Walsh dove into a series of new projects, including 13 Reasons WhyGirls TripFelt, and the Off Broadway play If I Forget. She decided to share the news of her experience now, she told Cosmo, to encourage others to have annual checkups with their doctors — she’s also taking part in a campaign with other TV doctors centered on just that idea. Listen to the TV doctor, go see a real doctor.

mercoledì 20 settembre 2017

NEWS - Pur di sopravvivere, l'ottava stagione di "The Walking Dead" punta sulle "strane coppie" e i salti temporali. La prima tecnica per risparmiare sul cast (mettere più protagonisti insieme costa...), la seconda apri-pista per scoprire il passato di Negan

News tratta da "Uproxx"
The seventh season premiere of The Walking Dead was the most controversial episode of the series. It’s an episode so violent that a number of shocked viewers quit the show (at least temporarily) out of disgust. Creatively speaking, however, it was not the series’ lowest point. That would come six episodes later with “Swear,” the only seventh-season episode to receive a rotten score on Rotten Tomatoes. IMDb also rates “Swear” as the worst episode of the series’ entire run, and it’s not even close. Those who have forgotten about “Swear” can be forgiven. The entire episode focused on Tara and Heath, two characters viewers had not seen at the time of its airing in nine episodes — eight months in real time. It introduced the Oceanside community, and to date, it’s the last we’ve seen of Heath, who may or may not have died during “Swear.” What was so frustrating about “Swear,” however, is that it took the focus from fan favorites like Carol and Daryl and shifted the narrative away from the main storyline involving Rick and Negan. Instead, we had to spend an hour with two characters viewers cared little about, one of which many had forgotten even existed.
It wasn’t the first time, either, that the writers on The Walking Dead spent an entire episode on two of three characters in a huge ensemble drama. “The Cell” spent most of its time focused on Daryl, for instance, and because the season 7 episodes shifted between communities, we went long stretches of time last season without seeing Carol or Morgan or Jesus, among many others. Ezekiel was introduced in the second episode of the season, but we didn’t see him again after the midseason break in episode nine. Spending that much time away from characters can be frustrating for viewers, and by rotating storylines, it prevented the season from gaining much momentum until the back half of the seventh season.
Because of the narrative that we’re following,” Gimple continues, “the story this season is really spread out among all of the characters. And the story shifts quite a bit in single episodes between lots of different characters on a consistent basis, which is a little more unusual for the show.” 
Besides the All Out War and the non-stop action that entails, there are some other things to be excited about in season eight. We will see a lot more of Negan, but also potentially his death, depending upon how Scott Gimple approaches the source material. Negan’s full backstory may also be revealed in a standalone origins episode. We’ll find out how Pollyanna McIntosh’s Jadis — who is not from Kirkman’s original source material — plays into the All Out War, and who she will ultimately back (or if she’ll play free agent to the highest bidder). Given that the Saviors easily outnumber Rick’s crew in the upcoming war, Rick and co., will also have to resort to a kind of guerrilla warfare, which could mean a lot of mini-capers over the course of the season as the Alexandrians et. al marshal their wits to out-scheme the brute force of Negan’s Saviors. Perhaps what viewers are most looking forward to next season, however, will be an increase in screen time for two characters who quickly became fan favorites last season: Steven Ogg’s Simon, who plays Negan’s right-hand man, and Justin Cooper’s Jerry, who plays Ezekiel’s right-hand man. Ogg has been promoted to series regular, while Kirkman has promised we’ll see much more of Jerry in season eightWith a time jump, the quickly shifting storylines, the elevation of fan favorites, and the promise of “lots more killing, and lots more explosions,” all the ingredients exists now for a solid bounce-back season of The Walking DeadSeason eight premieres on October 22nd.

martedì 19 settembre 2017

NEWS - Dopo la pioggia di Emmys "Big Little Lies" verso il rinnovo per la 2° stagione!

News tratta da "Decider"
At last night’s Emmy Awards, the biggest red carpet question wasn’t “What are you wearing?,” but “Will there be a second season of Big Little Lies?” The HBO limited series took home eight total awards, including wins for Best Actress and Supporting Actress in a Limited Series or Movie and Best Limited Series. The show’s success made a huge statement about what kind of shows viewers want, and the hardware Big Little Lies took home — plus the success of shows like The Handmaid’s Tale and Atlanta — provided executives with tangible proof that investing in diversity is worth it. While the status of Big Little Lies‘ second season has been iffy since the finale in early April, the series’ success last night undoubtedly pushed forward the momentum for another installment. Both before and after the ceremony, BLL actors and producers commented on talks for a second season, and it’s clear that some big things have changed. The largest indicator that BLL will return comes from director Jean-Marc Vallée‘s complete reversal on the topic. Back in April, the Emmy winning director was as clear as possible in an interview with Vulture about the limited series remaining, well, a limited series:
This is the perfect ending. There is no way; there’s no reason to make a season two. That was meant to be a one-time deal, and it’s finishing in a way where it’s for the audience to imagine what can happen. If we do a season two, we’ll break that beautiful thing and spoil it.
However, backstage after the show took home Best Limited Series honors, Vallée changed tact: “It’d be great to reunite the team and to do it… We’ll see.” It’s amazing what eight Emmy Awards can do. Also backstage was author Liane Moriarty, who has been tasked with writing continuing story lines for these characters by HBO Programming President Casey Bloys. When asked whether she’s committed to doing so, Moriarty replied, “I’m thinking about it. It’s a beautiful possibility. That’s all I’ll say.” The general consensus among producers and stars Reese Witherspoon and Nicole Kidman is that they’re “thinking about it, talking about it, discussing it, but nothing definitive yet.” Yes, nothing is definitive, but if every actor is excited to continue pursuing these characters, the network has commissioned the original author to write additional story lines, and the director is on board with creating another season, it seems like all signs point to yes for Big Little Lies season twoAll this is not to say that doing another season of BLL is a good thing (I definitely think it’s a no good, very bad idea, and so does Joe Reid). But from a money and awards perspective, it seems like a slam dunk. Our bet is that HBO will go where the money is, and assuming that they’re able to coordinate the very busy schedules of Reese, Nicole, Laura, and co., we’ll be seeing the lovely ladies of Monterey back on our screens in no time.

lunedì 18 settembre 2017

NEWS - Emmy Awards 2017, tutti i vincitori (e vinti)

Drama Series
“Better Call Saul” (AMC)
“The Crown” (Netflix)
“The Handmaid’s Tale” (Hulu)
“House of Cards” (Netflix)
“Stranger Things” (Netflix)
“This Is Us” (NBC)
“Westworld” (HBO)
Comedy Series
“Atlanta” (FX)
“Black-ish” (ABC)
“Master of None” (Netflix)
“Modern Family” (ABC)
“Silicon Valley” (HBO)
“Unbreakable Kimmy Schmidt” (Netflix)
“Veep” (HBO)
Drama Actress
Viola Davis (“How to Get Away with Murder”)
Claire Foy (“The Crown”)
Elisabeth Moss (“The Handmaid’s Tale”)
Keri Russell (“The Americans”)
Evan Rachel Wood (“Westworld”)
Robin Wright (“House of Cards”)
Drama Actor
Sterling K. Brown (“This Is Us”)
Anthony Hopkins (“Westworld”)
Bob Odenkirk (“Better Call Saul”)
Matthew Rhys (“The Americans”)
Liev Schreiber (“Ray Donovan”)
Kevin Spacey (“House of Cards”)
Milo Ventimiglia (“This Is Us”)
Comedy Actor
Anthony Anderson (“Black-ish”)
Aziz Ansari (“Master of None”)
Zach Galifianakis (“Baskets”)
Donald Glover (“Atlanta”)
William H. Macy (“Shameless”)
Jeffrey Tambor (“Transparent”)
Comedy Actress
Pamela Adlon (“Better Things”)
Tracee Ellis-Ross (“black-ish”)
Jane Fonda (“Grace and Frankie”)
Julia Louis-Dreyfus ("Veep")
Lily Tomlin (“Grace and Frankie”)
Allison Janney (“Mom”)
Ellie Kemper (“Unbreakable Kimmy Schmidt”)
Limited Series
“Big Little Lies” (HBO)
“Fargo” (FX)
“Feud: Bette and Joan” (FX)
“The Night Of” (HBO)
“Genius” (National Geographic)
Limited Series Actor
Riz Ahmed (“The Night Of”)
Benedict Cumberbatch (“Sherlock: The Lying Detective”)
Robert De Niro (“The Wizard of Lies”)
Ewan McGregor (“Fargo”)
Geoffrey Rush (“Genius”)
John Turturro (“The Night Of”)
Limited Series Actress
Carrie Coon (“The Leftovers”)
Felicity Huffman (“American Crime”)
Nicole Kidman (“Big Little Lies”)
Jessica Lange (“Feud”)
Susan Sarandon (“Feud”)
Reese Witherspoon (“Big Little Lies”)
Supporting Actor in a Drama Series
John Lithgow (“The Crown”)
Jonathan Banks (“Better Call Saul”)
Mandy Patinkin (“Homeland”)
Michael Kelly (“House of Cards”)
David Harbour (“Stranger Things”)
Ron Cephas Jones (“This Is Us”)
Jeffrey Wright (“Westworld”)
Supporting Actress in a Drama Series
Ann Dowde (“The Handmaid’s Tale”)
Samira Wiley (“The Handmaid’s Tale”)
Uzo Aduba (“Orange Is the New Black”)
Millie Bobby Brown (“Stranger Things”)
Chrissy Metz (“This Is Us”)
Thandie Newton (“Westworld”)
Supporting Actor in a Comedy Series
Alec Baldwin (“Saturday Night Live”)
Louie Anderson (“Baskets”)
Ty Burrell (“Modern Family”)
Tituss Burgess (“Unbreakable Kimmy Schmidt”)
Tony Hale (“Veep”)
Matt Walsh (“Veep”)
Supporting Actress in a Comedy Series
Kate McKinnon (“Saturday Night Live”)
Vanessa Beyer (“Saturday Night Live”)
Leslie Jones (“Saturday Night Live”)
Anna Chlumsky (“Veep”)
Judith Light (“Transparent”)
Katheryn Hahn (“Transparent”)

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