venerdì 31 ottobre 2014
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giovedì 30 ottobre 2014
PICCOLO GRANDE SCHERMO - Gira e ri-Gere, sono sempre remake, reboot, spin-off...Arriva anche la serie tv di "American Gigolò" prodotta da Jerry "CSI" Bruckheimer (già firma del film del 1980) e seguita da Paul Schrader (regista della pellicola)
News tratta da "Variety"
Paramount Television is again reaching into the studio archives, announcing that it is partnering with Jerry Bruckheimer on a television adaptation of the 1980 Richard Gere-Lauren Hutton film “American Gigolo.”
Bruckheimer, who was a producer on that crime drama centered around a superficial male escort in Los Angeles, will exec produce the project. Paul Schrader, the film’s director and writer, will serve as exec consultant.
Bruckheimer TV’s Jonathan Littman, KristieAnne Reed and Michael Azzolino will exec produce, co-exec produce and produce, respectively. “American Gigolo” will be a Paramount Television production.
“With its signature noir aesthetic, ‘American Gigolo’ has remained a deeply entertaining, psychological thriller and I’m thrilled to partner with [Paramount's] Brad [Grey] and Amy [Powell] on remaking it into a television series,” said Bruckheimer on behalf of Jerry Bruckheimer Television.
Bruckheimer signed a first-look film deal with Paramount last year, where he is developing film sequels to his “Beverly Hills Cop” and “Top Gun.” Among other TV deals, Bruckheimer TV and Michael Bay also recently partnered with TNT on a pilot based on the 1970s Florida drug trade that is penned by “Masters of Sex’s” Michelle Ashford.
“When it comes to making great television entertainment, Jerry Bruckheimer Television is in a league unto themselves and we take enormous pride in collaborating with Jerry, Jonathan and KristieAnne on developing a drama series that is every bit as cinematic, suspenseful and stylish as the film,” said Paramount TV prexy Amy Powell.
Paramount TV has also announced plans for a TV adaptation of “Ghost” and is partnering with Fox on a live stage version of “Grease!.”
News tratta da "Variety"
Paramount Television is again reaching into the studio archives, announcing that it is partnering with Jerry Bruckheimer on a television adaptation of the 1980 Richard Gere-Lauren Hutton film “American Gigolo.”
Bruckheimer, who was a producer on that crime drama centered around a superficial male escort in Los Angeles, will exec produce the project. Paul Schrader, the film’s director and writer, will serve as exec consultant.
Bruckheimer TV’s Jonathan Littman, KristieAnne Reed and Michael Azzolino will exec produce, co-exec produce and produce, respectively. “American Gigolo” will be a Paramount Television production.
“With its signature noir aesthetic, ‘American Gigolo’ has remained a deeply entertaining, psychological thriller and I’m thrilled to partner with [Paramount's] Brad [Grey] and Amy [Powell] on remaking it into a television series,” said Bruckheimer on behalf of Jerry Bruckheimer Television.
Bruckheimer signed a first-look film deal with Paramount last year, where he is developing film sequels to his “Beverly Hills Cop” and “Top Gun.” Among other TV deals, Bruckheimer TV and Michael Bay also recently partnered with TNT on a pilot based on the 1970s Florida drug trade that is penned by “Masters of Sex’s” Michelle Ashford.
“When it comes to making great television entertainment, Jerry Bruckheimer Television is in a league unto themselves and we take enormous pride in collaborating with Jerry, Jonathan and KristieAnne on developing a drama series that is every bit as cinematic, suspenseful and stylish as the film,” said Paramount TV prexy Amy Powell.
Paramount TV has also announced plans for a TV adaptation of “Ghost” and is partnering with Fox on a live stage version of “Grease!.”
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NEWS - E sempre sia laudata la Lodovini: "La tv italiana in mano a 8 persone, ci hanno rotto il cazzo! Impariamo da 'True Detective"...In Italia sembra di essere a "Boris"...Lontanissimi da pensare una serie come "Shameless". Dopo di che, standing ovation per l'attrice!
Dichiarazioni di Valentina Lodovini rilasciate a "Il Fatto Quotidiano"
"Dovremmo clonare gli Scarpelli, reinventare gli sceneggiatori, analizzare capolavori diversissimi come Zoolander o True Detective e procedere a un indispensabile ricambio generazionale. Con tutto il rispetto per professionisti che ci hanno donato anche qualche bel film, la scrittura del cinema italiano, anche in tv, non può essere affidata a otto persone. Perché hanno rotto il cazzo. Le storie sono conformiste e finiscono per somigliarsi tra loro. Sembrano fotocopiate, non c’è rischio, varietà né differenza di registro. Si guarda, per tornare a Boris e a Occhi del cuore, alla quantità e non alla qualità. L’importante è fare, accumulare. Il come è un dettaglio. Una fotografia spietata e divertita di una famiglia allo sbando come quella che balla tra padri ubriaconi ed espedienti in Shameless, la tv italiana è lontanissima non solo dal produrla, ma anche dal pensarla".
Dichiarazioni di Valentina Lodovini rilasciate a "Il Fatto Quotidiano"
"Dovremmo clonare gli Scarpelli, reinventare gli sceneggiatori, analizzare capolavori diversissimi come Zoolander o True Detective e procedere a un indispensabile ricambio generazionale. Con tutto il rispetto per professionisti che ci hanno donato anche qualche bel film, la scrittura del cinema italiano, anche in tv, non può essere affidata a otto persone. Perché hanno rotto il cazzo. Le storie sono conformiste e finiscono per somigliarsi tra loro. Sembrano fotocopiate, non c’è rischio, varietà né differenza di registro. Si guarda, per tornare a Boris e a Occhi del cuore, alla quantità e non alla qualità. L’importante è fare, accumulare. Il come è un dettaglio. Una fotografia spietata e divertita di una famiglia allo sbando come quella che balla tra padri ubriaconi ed espedienti in Shameless, la tv italiana è lontanissima non solo dal produrla, ma anche dal pensarla".
mercoledì 29 ottobre 2014
NEWS - Clamoroso Al Cibali! Bill "Robinson" Cosby accusato di essere uno stupratore seriale. Una delle 13 vittime che hanno sporto denuncia rivela: "mi diceva di fidarmi come fosse mio padre"
News tratta da "Corriere.it"
News tratta da "Corriere.it"
Poche settimane fa il comico americano Hannibal
Buress lo aveva attaccato dal palco della sua città natale, Filadelfia.
«Sei uno stupratore seriale», aveva detto davanti a decine di
spettatori, uno dei quali lo ha ripreso in un video diventato virale sui
social media. Bill Cosby, 77 anni è diventato famoso con I Robinson, è
stato accusato da 13 donne di violenze sessuali e oggi deve affrontare
nuove accuse.
«Mi
ha drogata e stuprata, quell’uomo è un mostro», ha raccontato l’attrice
Barbara Bowman, 47 anni, al Daily Mail. Al tempo delle violenze la
donna aveva solo 17 anni e si era affidata a Cosby per la sua carriera
di attrice. Ha deciso di raccontare i dettagli della sua storia per
aiutare altre vittime, nonostante siano passati oltre 25 anni. «La mia
speranza è che chiunque abbia subito abusi sessuali non sia intimidita e
spinta a stare in silenzio perché è stata abusata da un uomo ricco,
famoso e potente. Se posso aiutare anche solo una persona con le mie
parole allora ho fatto il mio dovere».
Bowman è nata e cresciuta a Denver, Colorado, e fin
da bambina ha studiato per diventare attrice. A 13 anni faceva già parte
dell’agenzia J.F. Images, nota nell’ambiente. Nel 1985 ha ottenuto un
provino privato con Bill Cosby. «Quando mi ha vista mi ha chiesto di
andare in bagno e bagnarmi i capelli. Poi ha voluto che facessi il
provino ubriaca mentre lui mi prendeva il collo da dietro». Cosby
non si è spinto oltre in quell’occasione. In poco tempo l’attore
sembrava voler passare sempre più tempo con Barbara. Le dava lezioni per
migliorare la voce e la sua presenza scenica. Poi ha cominciato a
pagarle i voli quando lui era in trasferta. «Diceva che faceva parte
della sua valutazione e voleva capire se valeva la pena che lui mi
aiutasse con la mia carriera». Per poi dirle: «Se vuoi avere successo
come attrice devi abbassare le barriere, essere vulnerabile». A quel punto Barbara aveva capito che c’era qualcosa di sbagliato,
soprattutto perché Cosby le continuava a ripetere: «Fidati come se fossi
tuo padre», sapendo che la ragazza non l’aveva. In Nevada, nel 1986,
Cosby l’ha fatta sdraiare sul divano e ha cominciata ad accarezzarla. «È
stato così invadente, umiliante. Mi ha preso la mano e l’ha messa sul
suo pene. Non potevo dirlo a mia madre e non lo potevo ammettere a me
stessa. Ho persino provato a cancellarlo dalla mia mente. Mi sono
convinta che era la prima volta e non ci sarebbe stata una seconda
occasione».
Si sbagliava. «Mi ha invitata a cena a casa sua a New York. C’era tutto
il suo staff. Mi ha offerto un bicchiere di vino. Poi il buio». Barbara
ha raccontato che non si ricorda nulla. Il primo ricordo dopo il vino è
lei che vomita in bagno con Cosby che le tiene i capelli. Addosso
mutande e una maglietta da uomo. «Sono sicura che mi abbia drogata e
stuprata». Ma lei si è sentita obbligata a continuare a vederlo e ogni
volta che prendeva un aereo sperava che quelle circostanze non si
ripetessero. Intanto lei ha cominciato ad avere successo. Quindi a 19
anni si è trasferita a New York.
L’ultima volta che ha visto Cosby è stata ad Atlantic
City, quando l’attore avrebbe cercato di stuprarla, tenendola ferma nel
letto. Ma lei ha urlato talmente tanto che alla fine si è fermato. Da
quel momento Cosby, dice Bowman, ha cercato di fargliela pagare. L’ha
fatta buttare fuori di casa e perdere il lavoro. Anni dopo Bowman ha
cercato di andare da un avvocato, «mi ha riso in faccia».
Dal
2004 le vittime di Cosby hanno cominciato a parlare. Almeno 13 donne lo
hanno accusato di violenze sessuali. Insieme gli hanno fatto una causa
collettiva. Al contrario di altre donne, Barbara non ha preso soldi e
non ha firmato contratti. Sono state le parole di Hannibal Buress a
spingerla a parlare. «Nonostante le minacce dell’ambiente lui ha
continuato a dire la verità. E per questo lo ringrazio».
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martedì 28 ottobre 2014
Naya Rivera isn’t afraid to poke fun at herself while dressing up as a mail order bride for Halloween! The 27-year-old actress went all out in a white wedding dress and veil, while her husband Ryan Dorsey played the role of the mailman. “Mail order…Happy Halloween!!” she captioned the Instagram pics. “Once a bride…Always a Dorsey.” This is seemingly in reference to Naya and Ryan‘s rather quick and surprising wedding that took place in Cabo San Lucas, Mexico over the summer.
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lunedì 27 ottobre 2014
NEWS - Achtung! Il telefilm più amato al mondo del momento è "The Big Bang Theory": indagine internet in 18 Paesi mette la sit-com al vertice dell'entusiasmo social (a ruota "Modern Family" e "Sons of Anarchy"). In Italia batte "GOT" e "TWD"
Il telefilm più amato del mondo è “The Big Bang Theory”. La sit-com attualmente in onda su Italia 1 e Joi tutti i giorni in attesa dell’8° stagione inedita (su Joi dal 6 gennaio 2015) è risultata al vertice dei titoli seriali che generano entusiasmo sul web e tra i social di ben 18 Paesi, Italia compresa.
Il telefilm più amato del mondo è “The Big Bang Theory”. La sit-com attualmente in onda su Italia 1 e Joi tutti i giorni in attesa dell’8° stagione inedita (su Joi dal 6 gennaio 2015) è risultata al vertice dei titoli seriali che generano entusiasmo sul web e tra i social di ben 18 Paesi, Italia compresa.
Uno studio effettuato da Outbrain, realtà internazionale che si occupa di distribuzione di
contenuti digitali di grandi gruppi editoriali quali CNN, nel mese di settembre,
ha analizzato 14 serie televisive in 18 paesi di tutto il mondo per
scoprire qual è la serie che genera maggior interesse ed entusiasmo in rete e
spinge alla scoperta di contenuti di approfondimento.
I titoli sotto esame sono stati: “True Detective”, “House
of Cards”, “The Walking Dead”, “Game of Thrones”, “Scandal”, “Sons of
Anarchy”, “Modern Family”, , “24”, “The Good Wife”, “Homeland”, “The Big Bang
Theory”, “Ray Donovan”, “Orange is the New Black”, “Grey’s Anatomy”.
I Paesi sotto osservazione sono stati: Italia, UK, Germania,
Francia, Spagna, Stati Uniti, Giappone, Israele, India, Singapore, Malesia,
Indonesia, Filippine, Hong Kong, Tailandia, Australia, Nuova Zelanda.
Outbrain ha analizzato il proprio network per scoprire i telefilm
più popolari per i quali gli spettatori si rivolgono alla rete per consultare
contenuti di approfondimento, informazioni e news misurando volumi e page view per articolo pubblicato per ogni
serie presa in esame. L’autunno televisivo è iniziato e ha lanciato la nuova
stagione delle serie televisive in tanti paesi del mondo, Italia inclusa. Vere
e proprie manie, le serie tv oggi creano incalliti gruppi di sostenitori che
diventano i massimi esperti del genere: quindi, per i veri fan è iniziata la
caccia a news, articoli di approfondimento e storie. Gli appassionati non si
accontentano più della visione dei singoli episodi in TV: sono curiosi di
scoprire novità dei propri personaggi preferiti, di quello che succede in altre
nazioni, della sceneggiatura, del regista e così via. La rete in questo, con
siti web, blog dedicati e i social network, è di grande aiuto ed è regolarmente
presa d’assalto all’inizio della trasmissione dei nuovi cicli, generando quello
che, con un inglesismo, viene chiamato content consumption e che
permette di individuare il grado di interesse verso uno specifico argomento
attraverso il numero di pagine viste e consultate (page view) in
Internet.
“The Big Bang Theory” è la
serie che ha suscitato maggior curiosità tra gli spettatori di tutto il mondo generando una media di 9559 pagine viste per
ogni articolo pubblicato, seguito da “Modern Family” (4232) e “Sons of
Anarchy” (4197). “True
Detective“ si posiziona nella parte bassa della
classifica con 440 page view per articolo,
seguito da “24” (472) e “Homeland”
(534).
In Italia, “The Big Bang Theory” genera il maggior numero di page view d’inizio stagione,
a cui seguono le storie su “Game of Thrones” e “The Walking Dead”.
“The Big Bang Theory” trionfa anche, in quanto a popolarità, in Germania
e Stati Uniti, mentre in Francia, Giappone e Singapore
gli utenti sono catturati dagli intrighi di “House of Cards”. Per gli spagnoli
“Grey’s Anatomy” è al primo posto tra le serie che generano più
interesse in rete; nel Regno Unito invece si preferisce “Modern
Family”; in India prevale “Game of Thrones”; in Australia
“Orange is The New Black”.
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domenica 26 ottobre 2014
L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri
“Masters of Sex” star Lizzy Caplan seduces in black for the November 2014 cover story from Elle Canada. Posing poolside and in the outdoors, the actress impresses in designer looks including Louis Vuitton. In the interview, she talks about wanting to get married and have kids, but does not want people to assume that she would be the one to stay at home. She says, “Now, I could have kids and want to do that, I have no idea—but from where I sit now, that does not sound all that appealing to me. I really want kids, and I want to be fully involved in their lives, but I don’t want to sacrifice my own goals to be a mother.”
See a preview of the shoot below and read the full article on ElleCanada.com.
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