Leighton Meester and her best friend Dana Williams have released a mesmerizing cover of the classic Elvis Presley holiday song “Blue Christmas” and you can watch it below!“I’ll have a Blue Christmas… With @IAmDanaWilliams, @TarzanTribe @DavidaBWilliams,” the 29-year-old former Gossip Girl actress tweeted. Leighton has been taking a break from work after giving birth to her daughter Arlo Day over the summer and it’s great to see her back! What do you think of Leighton Meester’s holiday cover?
giovedì 24 dicembre 2015
GOSSIP - Meester-o di Natale! L'attrice di "Gossip Girl" intona "Blue Christmas" (e azzecca pure qualche nota nonostante il rossetto fuoco!)
Leighton Meester and her best friend Dana Williams have released a mesmerizing cover of the classic Elvis Presley holiday song “Blue Christmas” and you can watch it below!“I’ll have a Blue Christmas… With @IAmDanaWilliams, @TarzanTribe @DavidaBWilliams,” the 29-year-old former Gossip Girl actress tweeted. Leighton has been taking a break from work after giving birth to her daughter Arlo Day over the summer and it’s great to see her back! What do you think of Leighton Meester’s holiday cover?
Leighton Meester and her best friend Dana Williams have released a mesmerizing cover of the classic Elvis Presley holiday song “Blue Christmas” and you can watch it below!“I’ll have a Blue Christmas… With @IAmDanaWilliams, @TarzanTribe @DavidaBWilliams,” the 29-year-old former Gossip Girl actress tweeted. Leighton has been taking a break from work after giving birth to her daughter Arlo Day over the summer and it’s great to see her back! What do you think of Leighton Meester’s holiday cover?
mercoledì 23 dicembre 2015
L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri
CORRIERE DELLA SERA
Con "Deadbeat" una nuova strada per la commedia nera
"La serialità televisiva contemporanea è impegnata, tra le altre cose, a tracciare un catalogo di figure soprannaturali, attingendo , modificando e rimpolpando un immaginario letterario e mediale fatto di mostri, di fatti inspiegabili e di apparizioni improvvise: molti zombie e non-morti che ritornano, alcuni vampiri, e così via. In questo quadro, era inevitabile che la ribalta del piccolo schermo prima o poi sarebbe toccata anche ai fantasmi, già oggetto di varie fortune cinematografiche: e ora ci prova «Deadbeat», adottando una chiave comica e leggera (Mediaset Premium Joi). Kevin Pacalioglu (Tyler Labine), detto «Pac», è il classico loser, un perdente che ha sprecato i suoi anni migliori senza combinare nulla, e che si ritrova ormai adulto senza lavoro e con un solo amico, Roofie, per giunta spacciatore. Un caso che sarebbe disperato se non fosse per un’abilità particolare: Pac infatti riesce a comunicare con i fantasmi e a diventarne il tramite per risolvere le questioni che hanno lasciato in sospeso prima di morire. In modo sempre svogliato e riluttante, la sua missione diventa così aiutare i fantasmi e «liberarli» delle loro ultime incombenze e desideri. In un mondo popolato da imbroglioni e truffatori, come la finta medium Camomile White con cui subito si scontra, Kevin è un personaggio sì sballato e borderline, ma onesto e in fondo appassionato rispetto a questo strano mestiere. Pur con una realizzazione un po’ approssimativa (a partire dalla resa dei fantasmi) e con un umorismo grossolano quanto il suo protagonista, «Deadbeat» ha però il merito di tentare una strada nuova nell’ambito della commedia nera. La sitcom, prodotta da Hulu e negli Stati Uniti distribuita in blocco in una singola release, in Italia è ricondotta ai ritmi e alle scansioni del palinsesto tradizionale, spesso più efficaci nel creare abitudini di visione e quella necessaria familiarità per i personaggi e le situazioni messe in scena". (Aldo Grasso, 23.12.2015)
CORRIERE DELLA SERA
Con "Deadbeat" una nuova strada per la commedia nera
"La serialità televisiva contemporanea è impegnata, tra le altre cose, a tracciare un catalogo di figure soprannaturali, attingendo , modificando e rimpolpando un immaginario letterario e mediale fatto di mostri, di fatti inspiegabili e di apparizioni improvvise: molti zombie e non-morti che ritornano, alcuni vampiri, e così via. In questo quadro, era inevitabile che la ribalta del piccolo schermo prima o poi sarebbe toccata anche ai fantasmi, già oggetto di varie fortune cinematografiche: e ora ci prova «Deadbeat», adottando una chiave comica e leggera (Mediaset Premium Joi). Kevin Pacalioglu (Tyler Labine), detto «Pac», è il classico loser, un perdente che ha sprecato i suoi anni migliori senza combinare nulla, e che si ritrova ormai adulto senza lavoro e con un solo amico, Roofie, per giunta spacciatore. Un caso che sarebbe disperato se non fosse per un’abilità particolare: Pac infatti riesce a comunicare con i fantasmi e a diventarne il tramite per risolvere le questioni che hanno lasciato in sospeso prima di morire. In modo sempre svogliato e riluttante, la sua missione diventa così aiutare i fantasmi e «liberarli» delle loro ultime incombenze e desideri. In un mondo popolato da imbroglioni e truffatori, come la finta medium Camomile White con cui subito si scontra, Kevin è un personaggio sì sballato e borderline, ma onesto e in fondo appassionato rispetto a questo strano mestiere. Pur con una realizzazione un po’ approssimativa (a partire dalla resa dei fantasmi) e con un umorismo grossolano quanto il suo protagonista, «Deadbeat» ha però il merito di tentare una strada nuova nell’ambito della commedia nera. La sitcom, prodotta da Hulu e negli Stati Uniti distribuita in blocco in una singola release, in Italia è ricondotta ai ritmi e alle scansioni del palinsesto tradizionale, spesso più efficaci nel creare abitudini di visione e quella necessaria familiarità per i personaggi e le situazioni messe in scena". (Aldo Grasso, 23.12.2015)
News: #TheManintheHighCastle Becomes @Amazon’s Most-Streamed Original Series.
https://t.co/uIyegZekKc via @Variety
— AccademiaTelefilm (@AcademyTelefilm) 22 Dicembre 2015
martedì 22 dicembre 2015
NEWS - Spazio, ultima seguace. "Più che di Star Wars sono fan di Star Trek": l'astronauta italiana Samantha Cristoforetti dixit
(ANSA) - FIRENZE, 22 DIC - "L'ultimo Star Wars? L'ho visto domenica scorsa e mi e' piaciuto. Mi ha riportato all'atmosfera della prima trilogia. Ma lo devo dire, io sono una grande fedele di Star Trek". Lo ha detto scherzando l'astronauta Samantha Cristoforetti, oggi a Firenze in Palazzo Vecchio per un incontro con gli studenti. AstroSamantha ha spiegato la missione Futura ad alcune centinaia di alunni raccolti nel Salone dei Cinquecento, rispondendo poi a tante loro domande. Ad introdurla, il sindaco Dario Nardella. L'incontro e' avvenuto nell'ambito del festival F-Light.
(ANSA) - FIRENZE, 22 DIC - "L'ultimo Star Wars? L'ho visto domenica scorsa e mi e' piaciuto. Mi ha riportato all'atmosfera della prima trilogia. Ma lo devo dire, io sono una grande fedele di Star Trek". Lo ha detto scherzando l'astronauta Samantha Cristoforetti, oggi a Firenze in Palazzo Vecchio per un incontro con gli studenti. AstroSamantha ha spiegato la missione Futura ad alcune centinaia di alunni raccolti nel Salone dei Cinquecento, rispondendo poi a tante loro domande. Ad introdurla, il sindaco Dario Nardella. L'incontro e' avvenuto nell'ambito del festival F-Light.
lunedì 21 dicembre 2015
NEWS - Netflix, nessuna rivoluzione nella tv italiana per ora (finchè è gratis): anzi, la concorrente Infinity aumenta gli abbonati. Per Sky sul tasto 8 al posto di MTV dati poco incoraggianti
Articolo di Maria Elena Zanini per il "Corriere Economia"
Streaming, on demand, pay, tradizionale...L’offerta televisiva italiana è un unicum nel panorama europeo, per numero di canali e di tv in grado di offrire un servizio che si sta sempre più orientando alla creazione di un portafoglio personalizzato per ciascun utente. Dallo sport alle serie ai film, per ogni ambito ci sono piattaforme ad hoc, cui si è aggiunta a ottobre anche Netflix con il suo ricco palinsesto che, per il momento, non ha inciso più di tanto. Le emittenti nostrane , ben prima dello sbarco della concorrente, si erano attrezzate per assorbire il colpo tant’è che i due prodotti di punta della tv on line, che produce e distribuisce i propri contenuti, erano già stati acquistati da tempo da Sky (House of Cards) e da Mediaset (Orange is the new black). Uno a uno palla al centro dunque. Il problema, se un problema in effetti c’è, per adesso è rimandato. Più che sull’online, la sfida delle tv per l’anno prossimo rischia di spostarsi in un campo decisamente più tradizionale: quello della pubblicità e dei diritti tv. Negli ultimi mesi è successa una piccola rivoluzione sui tasti 8 e 9 del telecomando. Ad agosto Sky è riuscita a conquistare Mtv (mettendo sul piatto circa 100 milioni), canale storicamente legato a un pubblico giovane e soprattutto appetibile sul piano commerciale. I primi dati Auditel non sono incoraggianti per la pay tv guidata in Italia da Andrea Zappia: lo sharing di settembre non ha premiato le scelte fatte per il palinsesto (molto sport, forse troppo), ma per Sky riuscire a piazzarsi nei primi nove tasti del telecomando è un’ottima opportunità. E con questa acquisizione, si può dire chiuso il percorso che negli ultimi anni l’ha progressivamente portata a uscire dal recinto della pay tv satellitare per diventare una media company presente su tutte le piattaforme con modelli di business differenti. Anche il tasto 9 ha cambiato proprietario: a gennaio Discovery Italia, guidata da Marinella Soldi, ha acquisito dal Gruppo Editoriale l’Espresso la società All Music, editore di Deejay Tv, canale neo-generalista su cui il network sta sperimentando una serie di nuove produzioni originali per lo più documentaristiche. Per il momento l’8 e il 9 sono ancora canali in cerca di una loro identità, ma rischiano di rosicchiare quote di mercato, nel lungo termine, a Rai, Mediaset e La7, il gruppo editoriale di Urbano Cairo che è riuscito, secondo le ultime dichiarazioni, a compensare le perdite di oltre il 10% registrate nei primi nove mesi dell’anno, grazie alla crescita del 10% della raccolta pubblicitaria di dicembre. Chi è in cerca di conferme per il prossimo anno è Mediaset, il cui core business, la tv generalista, è in continua crescita, affiancata dai due canali tematici, Iris e Top Crime. I canali in chiaro di Pier Silvio Berlusconi, su cui Vivendi ha puntato gli occhi da tempo, faranno ancora la parte del leone per quanto riguarda ascolti e introiti pubblicitari. Mediaset punta forte su Infinity. Ma per capire meglio il trend dell’intero settore dell’«online» si dovrà aspettare l’anno prossimo, quando sarà passato l’effetto Netflix che fino a ora è stato messo a disposizione gratuitamente. Per il momento sembra che l’arrivo della tv online americana abbia addirittura aumentato gli utenti della piattaforma Mediaset. Per quanto riguarda la parte pay con Mediaset Premium, raggiunto il target prefissato dei quasi due milioni di abbonati per il 2015, l’obiettivo del 2016 sarà quello di incrementare i numeri, puntando soprattutto sulla Champions League che s arà protagonista, con tutte le variabili del caso, dei primi sei mesi dell’anno. Mediaset si è aggiudicata i diritti per i prossimi tre anni e il 2016 sarà un anno importante per capire l’andamento degli abbonamenti. Non bisogna dimenticare che l’anno in cui Sky si era aggiudicata in esclusiva i diritti della Champions, la pay tv non aveva registrato un aumento delle sottoscrizioni. Un discorso a parte merita la Rai, ancora in attesa del voto finale del Senato sulla riforma, che arriverà presumibilmente nel corso della settimana. A dare linfa alle casse della tv di Stato per il prossimo piano industriale, s econdo le comunicazioni del direttore generale Antonio Campo Dall’Orto, saranno il recupero dell’evasione per il canone (in bolletta dal prossimo luglio) e gli eventi, eventi sportivi e spot, i punti chiave del 2016 sportivi che caratterizzeranno la prossima primavera-estate. Nelle casse della Rai dovrebbero arrivare gli introiti legati al mercato pubblicitario degli Europei in Francia a giugno-luglio (anche se ancora non c'è nulla di definitivo) e quelli delle Olimpiadi di Rio de Janeiro, dal 5 al 21 agosto, già in casa Rai.
Articolo di Maria Elena Zanini per il "Corriere Economia"
Streaming, on demand, pay, tradizionale...L’offerta televisiva italiana è un unicum nel panorama europeo, per numero di canali e di tv in grado di offrire un servizio che si sta sempre più orientando alla creazione di un portafoglio personalizzato per ciascun utente. Dallo sport alle serie ai film, per ogni ambito ci sono piattaforme ad hoc, cui si è aggiunta a ottobre anche Netflix con il suo ricco palinsesto che, per il momento, non ha inciso più di tanto. Le emittenti nostrane , ben prima dello sbarco della concorrente, si erano attrezzate per assorbire il colpo tant’è che i due prodotti di punta della tv on line, che produce e distribuisce i propri contenuti, erano già stati acquistati da tempo da Sky (House of Cards) e da Mediaset (Orange is the new black). Uno a uno palla al centro dunque. Il problema, se un problema in effetti c’è, per adesso è rimandato. Più che sull’online, la sfida delle tv per l’anno prossimo rischia di spostarsi in un campo decisamente più tradizionale: quello della pubblicità e dei diritti tv. Negli ultimi mesi è successa una piccola rivoluzione sui tasti 8 e 9 del telecomando. Ad agosto Sky è riuscita a conquistare Mtv (mettendo sul piatto circa 100 milioni), canale storicamente legato a un pubblico giovane e soprattutto appetibile sul piano commerciale. I primi dati Auditel non sono incoraggianti per la pay tv guidata in Italia da Andrea Zappia: lo sharing di settembre non ha premiato le scelte fatte per il palinsesto (molto sport, forse troppo), ma per Sky riuscire a piazzarsi nei primi nove tasti del telecomando è un’ottima opportunità. E con questa acquisizione, si può dire chiuso il percorso che negli ultimi anni l’ha progressivamente portata a uscire dal recinto della pay tv satellitare per diventare una media company presente su tutte le piattaforme con modelli di business differenti. Anche il tasto 9 ha cambiato proprietario: a gennaio Discovery Italia, guidata da Marinella Soldi, ha acquisito dal Gruppo Editoriale l’Espresso la società All Music, editore di Deejay Tv, canale neo-generalista su cui il network sta sperimentando una serie di nuove produzioni originali per lo più documentaristiche. Per il momento l’8 e il 9 sono ancora canali in cerca di una loro identità, ma rischiano di rosicchiare quote di mercato, nel lungo termine, a Rai, Mediaset e La7, il gruppo editoriale di Urbano Cairo che è riuscito, secondo le ultime dichiarazioni, a compensare le perdite di oltre il 10% registrate nei primi nove mesi dell’anno, grazie alla crescita del 10% della raccolta pubblicitaria di dicembre. Chi è in cerca di conferme per il prossimo anno è Mediaset, il cui core business, la tv generalista, è in continua crescita, affiancata dai due canali tematici, Iris e Top Crime. I canali in chiaro di Pier Silvio Berlusconi, su cui Vivendi ha puntato gli occhi da tempo, faranno ancora la parte del leone per quanto riguarda ascolti e introiti pubblicitari. Mediaset punta forte su Infinity. Ma per capire meglio il trend dell’intero settore dell’«online» si dovrà aspettare l’anno prossimo, quando sarà passato l’effetto Netflix che fino a ora è stato messo a disposizione gratuitamente. Per il momento sembra che l’arrivo della tv online americana abbia addirittura aumentato gli utenti della piattaforma Mediaset. Per quanto riguarda la parte pay con Mediaset Premium, raggiunto il target prefissato dei quasi due milioni di abbonati per il 2015, l’obiettivo del 2016 sarà quello di incrementare i numeri, puntando soprattutto sulla Champions League che s arà protagonista, con tutte le variabili del caso, dei primi sei mesi dell’anno. Mediaset si è aggiudicata i diritti per i prossimi tre anni e il 2016 sarà un anno importante per capire l’andamento degli abbonamenti. Non bisogna dimenticare che l’anno in cui Sky si era aggiudicata in esclusiva i diritti della Champions, la pay tv non aveva registrato un aumento delle sottoscrizioni. Un discorso a parte merita la Rai, ancora in attesa del voto finale del Senato sulla riforma, che arriverà presumibilmente nel corso della settimana. A dare linfa alle casse della tv di Stato per il prossimo piano industriale, s econdo le comunicazioni del direttore generale Antonio Campo Dall’Orto, saranno il recupero dell’evasione per il canone (in bolletta dal prossimo luglio) e gli eventi, eventi sportivi e spot, i punti chiave del 2016 sportivi che caratterizzeranno la prossima primavera-estate. Nelle casse della Rai dovrebbero arrivare gli introiti legati al mercato pubblicitario degli Europei in Francia a giugno-luglio (anche se ancora non c'è nulla di definitivo) e quelli delle Olimpiadi di Rio de Janeiro, dal 5 al 21 agosto, già in casa Rai.
Etichette:
Andrea Zappia,
Antonio Campo Dall'Orto,
House of Cards,
Infinity,
L'EDICOLA DI LOU,
Mediaset,
Netflix,
network,
NEWS,
Orange is the new Black,
Piersilvio Berlusconi,
Rai,
Sky
Iscriviti a:
Post (Atom)