L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri
CORRIERE DELLA SERA
Con "Deadbeat" una nuova strada per la commedia nera
"La
serialità televisiva contemporanea è impegnata, tra le altre cose, a
tracciare un catalogo di figure soprannaturali, attingendo , modificando e rimpolpando un immaginario letterario e mediale fatto di mostri, di fatti inspiegabili e di apparizioni improvvise: molti zombie e non-morti che ritornano, alcuni vampiri, e
così via. In questo quadro, era inevitabile che la ribalta
del piccolo schermo prima o poi sarebbe toccata anche ai fantasmi,
già oggetto di varie fortune cinematografiche: e ora ci prova
«Deadbeat», adottando una chiave comica e leggera (Mediaset Premium
Joi). Kevin Pacalioglu (Tyler Labine), detto «Pac», è il classico loser,
un perdente che ha sprecato i suoi anni migliori senza combinare
nulla, e che si ritrova ormai adulto senza lavoro e con un solo amico,
Roofie, per giunta spacciatore. Un caso che sarebbe disperato se non
fosse per un’abilità particolare: Pac infatti riesce a comunicare con i
fantasmi e a diventarne il tramite per risolvere le questioni che hanno
lasciato in sospeso prima di morire. In modo sempre svogliato e
riluttante, la sua missione diventa così aiutare i fantasmi e
«liberarli» delle loro ultime incombenze e desideri. In un mondo
popolato da imbroglioni e truffatori, come la finta medium Camomile
White con cui subito si scontra, Kevin è un personaggio sì sballato e
borderline, ma onesto e in fondo appassionato rispetto a questo strano
mestiere. Pur con una realizzazione un po’ approssimativa (a partire
dalla resa dei fantasmi) e con un umorismo grossolano quanto il
suo protagonista, «Deadbeat» ha però il merito di tentare una
strada nuova nell’ambito della commedia nera. La sitcom, prodotta
da Hulu e negli Stati Uniti distribuita in blocco in una singola
release, in Italia è ricondotta ai ritmi e alle scansioni del palinsesto tradizionale, spesso più efficaci nel creare abitudini di
visione e quella necessaria familiarità per i personaggi e le
situazioni messe in scena". (Aldo Grasso, 23.12.2015)
mercoledì 23 dicembre 2015
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