SGUARDO FETISH - Stregati da Kaley Cuoco, la nuova Emma Peel
La nuova protagonista di "Streghe" strizza l'occhio (e non solo quello) a Diana Rigg, l'indimenticabile interprete di "Agente Speciale". E anche un pò ad Anna Tatangelo...
La foto è arrivata a tradimento. Stavamo sorseggiando il the delle 5 mescolato in senso antiorario con il nostro bel plaid scozzese sulle ginocchia in pieno giugno che eccoti squillare il campanellino delle nuove email arrivate. L'oggetto della mail suonava come uno di quegli inviti che non puoi rifiutare: "Foto zozza per voi". Dapprima abbiamo pensato allo scherzo di un buontempone, poi la didascalia ha lanciato perentoriamente il guanto della sfida: "Ispiratevi per la prossima rubrica sul Fetish!". Il tempo di aprire la foto che vedete in questa pagina e trasecolare chiedendoci chi fosse quella sosia di Anna Tatangelo finita in uno scantinato probabilmente maleodorante. Il buontempone Joker ci lasciava anche un indizio sul quale arrovellarci: "è Kaley Cuoco". Il primo sospiro di sollievo dopo l'infarto: Gigi D'Alessio non c'entrava nulla. Questa Cuoco che ci ha "cucinato" al dente è la biondissima e sexyssima interprete di Bridget in "8 semplici regole", ora trasferitasi a "Streghe" nei panni di Billie Jenkins. Solo che (Kill) Billie appare bionda e il caschetto di extension nero corvino della foto sembra davvero strappato all'Anna di tanti Sanremo. A uno sguardo d'insieme però, al nostalgico più irriducibile, appare come l'aspirante erede di colei che negli anni '60 era il simbolo della trasgressione e dello sdoganamento sado-maso: Diana Rigg, alias la mitica Emma Peel di "Agente Speciale". L'icona sexy per eccellenza della tv - non solo telefilmica - colei che "sulla scena si muoveva come un gatto che fa le fusa" con i vestiti aderenti, denominati "emmapeelers", che ne esaltavano le doti feline-seduttrici. L'eroina che nel mitico episodio "Un pizzico di zolfo" dapprima subiva le angherie di un sadico e poi si vendicava vestita con un body nero di pelle e collare con spuntoni di metallo, frustando il suo tiranno come un'ossessa in un tunnel sotterraneo che ricorda molto quello in cui è stata ritratta Kaley. Anche gli stivali erano più o meno gli stessi: forse quelli di Emma erano senza fibbia e il tacco era meno pronunciato, ma molto simili, soprattutto con quella punta che ucciderebbe una zanzara nell'angolo di una stanza buia. Tanto per non fissarci con un unico paragone, sovviene alla mente anche il personaggio di Cathy Gale (Honor Blackman), colei che aveva preceduto la Peel al fianco di John Steed: quasi sempre di pelle nera vestita, sfoggiava però capelli biondi vaporosi e il parallelo svanisce con un colpo di phon. No, è Emma la madrina di Kaley. Così come Gigi D'Alessio è il padrino di Anna Tatangelo. Un altro irriducibile della redazione (lui si, vero fissato) trova una somiglianza pazzesca tra Kaley e una delle due addette stampa del primo Telefilm Festival. Solo che lei era bionda, era di Napoli e amava come una pazza scatenata Gigi D'Alessio...Ehi, calma: che ci fosse un nesso? "Essere una donna non vuol dire riempire solo una minigonna, non vuol dire credere a chiunque se ti inganna...", cantava la Tatangelo all'ultimo Sanremo indossando gli stessi identici stivali a punta di Kaley e Emma. Incredibile. Per poco ci cascavamo e non coglievamo il poker da fil rouge: Emma, Kaley, Anna, Ersilia. Il buontempone credeva di farci fessi, ma è stato servito (con i biscotti del the ormai freddo). Per un pelo. Anzi, per un...Peel.
(Articolo di John Ruby McSexon apparso nella rubrica "Sguardo fetish" sul numero di Luglio del "Telefilm Magazine").
venerdì 14 luglio 2006
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4 commenti:
Complimentar per le blog
Johnny _ FL
la trovo incredibilmente sexy!
io di piu'!!!!
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