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venerdì 17 gennaio 2014

NEWS - Stasera si alza il Glau-coma! Summer in "Arrow", Robbie Amell su "Vanity Fair" 
Rimettete la freccia, ritorna "Arrow": su Italia 1 venerdì 17 gennaio in prima serata. La serie tv più vista del piccolo schermo italiano ha segnato venerdì scorso su Italia 1, all’esordio della seconda stagione inedita, oltre 3 milioni di spettatori (3.133.000, pari al 13.96% nel target 15-64 anni). Un boom di ascolti trainato dagli spettatori maschi tra i 15-19 anni (26.9% del pubblico sintonizzato) e 20-24 anni (16.2%) – anche se tutte le fasce maschili fino ai 54 anni sono risultate al di sopra del 15% - nonché dalla fascia femminile 20-24 anni che ha raggiunto il 18.5% del pubblico rosa.

Benissimo anche, a seguire, l’esordio di “The Tomorrow People” con Robbie Amell (cugino di Stephen): quasi 2 milioni e mezzo di spettatori (2.446.000, con l’11.61% di share tra i 15-64 anni), in quello che su Twitter è già stato soprannominato l’#AmellFridays per via dei cugini Amell. Un botto anche da #TrendTopic che è arrivato agli account ufficiali di Stephen Amell (@amellywood) e Robbie Amell (@robbieamell), che hanno twittato i ringraziamenti ai fans italiani per il boom di ascolti.

Nel secondo appuntamento con “Arrow”, entra in scena un volto amatissimo dal pubblico seriale e dai telefilmaddicted. Summer Glau, già vista in “Firefly” e “Dollhouse” di Joss Whedon, vestirà i panni di Isabel Rochev, vicepresidente di un’importante azienda che punta ad ottenere il controllo della compagnia della famiglia Queen.

A seguire, su Italia 1 alle ore 22.10, nuovo appuntamento con l’anteprima assoluta di “The Tomorrow People” con protagonista il cugino di Stephen Amell, Robbie Amell. Quest’ultimo sta diventando popolare anche in Italia e “Vanity Fair” in edicola lo ha intervistato in anteprima. “Ho sempre amato la fantascienza - dichiara l’attore nell’intervista – ho visto praticamente tutto del genere, sia al cinema che in tv. Con mio cugino Stephen sogno di interpretare sullo stesso set io un super-eroe. E so che lui vorrebbe fare il supercattivo…”.

giovedì 22 agosto 2013

NEWS - Summer everywhere! Glau nel cast della seconda stagione di “Arrow”
Nel serial-mercato estivo, interessante vetrina di acquisti almeno quanto quella calcistica, irrompe il nome di Summer Glau, neo-annunciata per la seconda stagione di “Arrow”. Tra le attrici-feticcio di Joss Whedon che l’ha voluta in “Angel”, “Firefly”, “Serenity” e “Dollhouse”, Glau interpreterà la dark-lady Isabel Rochev, a capo di un’organizzazione che vuol mettere i bastoni tra le frecce di Oliver Queen (Stephen Amell). La seconda stagione di “Arrow” debutterà in America il 9 ottobre, successivamente su Premium Action. Sempre sul finire del 2013, Summer è attesa altresì sui teleschermi americani nell’adattamento televisivo del fumetto cult “Peter Panzerfaust”, storia di un gruppo di ribelli versus l’occupazione nazista nel corso della Seconda Guerra Mondiale.

giovedì 25 febbraio 2010

GOSSIP/PICCOLO GRANDE SCHERMO - Eliza Dushku e Hayden Panettiere si danno al surf! Le due attrici accomunate da un destino sulla...tavola
Se Hayden Panettiere ("Heroes") sfoggia tutti i suoi 49 denti splendenti sulla copertina di "Self", pronta a gettarsi tra le onde con la sua felpetta fucsia, non le è da meno Eliza Dushku ("Dollhouse") che nel suo prossimo film, "Open Graves", è una surfista senza paura. Il futuro delle due belle attrici, non c'è che dire, sembra servito in...tavola.

domenica 6 dicembre 2009

LA VITA E' UNA COSA SERIAL - Allarme Usa: i nuovi telefilm son foglie morte!
L’autunno telefilmico americano è drammatico. Non per creare allarmismo, non per struggerci nel pessimismo, ma l’onda lunga della crisi creativa a “stelle e strisce” continua e rischia di diventare tsunami. Ormai l’alibi dello sciopero degli sceneggiatori non regge più. A sfogliare i titoli della stagione, c’è da mettersi le mani nei capelli per l’invasione di serial-cloni e per le poche idee davvero originali. “Cougar Town” con Courteney Cox e “Accidentally on Purpose” con Jenna Elfman: tutto già visto in “A casa di Fran” (2005) con Fran Drescher. “The Good Wife” con Julianna Margulies fotocopia lo start-up di “In tribunale con Lynn” (1999), a sua volta già opera di un “taglia&incolla” nell’italiana “Cuore contro cuore” (2004). “The Forgotten” con Christian Slater rispolvera indagini poliziesche dimenticate come “Cold Case” (peraltro entrambe prodotte dalla stella in discesa Jerry Bruckheimer). “Trauma” non ha nulla di nuovo rispetto alle “Squadra Emergenza” (1972, 1999). "Mercy" è deja vu dopo l'avvento infermieristico al femminile del contemporaneo "Nurse Jackie". “The Beautiful Life” è crollata sotto gli scandali della vita poco beautiful di Mischa Barton – meglio un reality su di lei, forse – e gli echi di “Models Inc.” (1994). Ad un primo impatto “White Collar” sembra la versione tv del film “48 ore” (1982) di Walter Hill. “Flash Forward” – lanciata come la serie evento della stagione – declina ulteriormente il forward già visto in “Lost” (2004) e “Heroes” (2006). Quest’ultimo telefilm, a proposito, ha compiuto il suo jump the shark col bacio lesbo. I vari “CSI” sembrano mostrare la corda con i sempre più frequenti crossover vitalizzanti. “Lie to Me” e “The Mentalist” procedono di pari passo verso la ripetitività (già dopo una decina di puntate si è pervasi dalla sensazione di un “tutto qui?”). “Curb Your Enthusiasm” si riaccende con una puntata-reunion del cast di “Seinfeld”. “Castle” è un “Signore in Giallo” che intraprende una relazione alla “Moonlighting” (1985). “The Vampire Diaries” e “Three Rivers” succhiano sangue dal successo di “True Blood” (e prima di “Buffy”). I sequel di “Beverly Hills” e “Melrose Place” cercano il riadattamento ai giorni nostri, ma poi sono costretti a richiamare sul set i volti che avevano illuminato le serie originali. “Bones” e “Fringe” sopravvivono e cercano di scostarsi sempre più dal pesante ricordo del "terzo tipo" di “X-Files”. I figli di Abrams (J.J.), Roberto Orci e Alex Kurtzman, non hanno nulla di meglio da fare che metter mano ai remake di “Matt Helm” (1975) e “Squadra Hawaii Cinque Zero” (1968). “Eastwick” e il già avviato “Crash” dicono grazie al grande schermo. "Dollhouse" reca in sè il nocciolo di "Strange Days" (1998) di Kathryn Bigelow. "Dexter" e "Desperate Housewives" arruolano ottimi caratteristi per dare nuova linfa: il primo John Lithgow, il secondo Drea de Matteo. La quarta stagione di "Ugly Betty" promette - dalle parole del suo ideatore Silvio Horta - "una trasformazione", a cominciare dal look più sexy di Betty. L'episodio speciale di Halloween di "Medium" ingloba sequenze dal cult di George Romero "La notte dei morti viventi" (1968). Anche i più promettenti pagano pegno: "Glee" di Ryan Murphy è una pregevole "spugna-parodia" dei talent-show e dei musical; "Modern Family" è una "moderna" (modernissima) "Famiglia Bradford" (o la faccia ilare e più leggera di "Brothers&Sisters"...o la rivisitazione di "Sposati con figli", del 1987, vista la presenza di Ed O'Neill...). Impensabile fine a qualche mese fa che "Mad Men" potesse essere criticato, eppure "Variety" ci è andato giù duro con la seconda stagione ("s'illumina solo sporadicamente come la prima", ha scritto l'influente Brian Lowry). Insomma, un autunno di foglie morte che rischia di compromettere la rinascita (primaverile?) di un genere che fatica a riprendersi, a far crescere nuovi germogli da un humus piuttosto compromesso dalle inondazioni (di attualità, di crisi economiche e di contingenze scioperistiche) che ormai sono alle spalle. Con la speranza che qualcuno se ne sia accorto e non si crogioli nei fasti perduti. (Articolo di Leo Damerini su "Telefilm Magazine" di Dicembre)

giovedì 12 novembre 2009

NEWS - Ultima ora! Cancellato "Dollhouse"! La televisione di oggi preferisce la Casa del Grande Fratello a quella delle Bambole...
Dollhouse” is closing its doors at Fox. The network has canceled Joss Whedon’s cult fave, which in May beat the odds with a second-season pickup despite low ratings. The sci-fi series, which is filming episode 11, is expected to finish its 13-episode order. After some dismal performance this fall, despite the ratings bumps “Dollhouse” got from DVR viewing, Fox benched the show for the November sweep after four episodes. It is not clear if Fox will air the remaining episodes starting Dec. 4 as planned. This is a bunch of bullshizz! And now Entertainment Weekly is confirming this reportDollhouse is dunzo for sure :( First Fox decides to put the show on hiatus, pulling all planned eps of Dollhouse from the airwaves for the entire month of November AND THEN they decide to cancel the show before it is even brought back on the air. Exiling the show to Friday night has kept the show down in the ratings since it debuted last year …Joss Whedon has posted a statement on the Dollhouse cancellation on Whedonesque.com. "I don’t have a lot to say. I’m extremely proud of the people I’ve worked with: my star, my staff, my cast, my crew. I feel the show is getting better pretty much every week, and I think you’ll agree in the coming months. I’m grateful that we got to put it on, and then come back and put it on again. I’m off to pursue internet ventures/binge drinking. Possibly that relaxation thing I’ve read so much about. By the time the last episode airs, you’ll know what my next project is. But for now there’s a lot of work still to be done, and disappointment to bear. Thank you all for your support, your patience, your excellent adverts. See you again. -j. ".

martedì 13 ottobre 2009

LA VITA E' UNA COSA SERIAL - Ottanta Revival: iniezione retrò in attesa del futuro
Chissà se la riforma sanitaria fortemente voluta da Barack Obama entrerà presto nelle sceneggiature telefilmiche. Quale sarà la prima serie ad aggiudicarsela, a sventolarla nei credits, a inglobarla nei plot? Quale titolo si schiererà per primo, pro o contro? “Grey’s Anatomy”, “Dr. House”, “Nurse Jackie”? In attesa di risposte, c’è una gran voglia di ritorno al passato. Non necessariamente con punte di nostalgia. E non solo telefilmicamente parlando. Nella musica son tornati prepotentemente i suoni anni ’80: è un tripudio di synth con La Roux, IAMX, Lady Tron, Little Boots, Junior Boys, Rubicks, Fisherspooner…Provate a mixare “Poker Face” di Lady Gaga con “Sweet Dreams” degli Eurythmics e ne avrete la prova. Tornano in scena pure gli Spandau Ballet, dopo le reunion già salutate da entusiasmo dei Duran Duran, Yazoo, Ultravox, DAF. Torna in auge la New-Wave, addirittura con un festival ad hoc (a Fano, a fine luglio scorso). Stili Eighties anche nella moda: bretelline sottili alla Kajagoogoo, trucchi marcati alla Human League, eyeliner e mega-orecchini alla Visage, t-shirt sotto la giacca con immancabili spalline alla Mazinga-Z. Su Facebook non si contano più i gruppi che rivorrebbero in commercio lo Slaim o la Micronite. Il Subbuteo è più vivo che mai e conta migliaia di praticanti – oltre che di irriducibili fedeli – in tutto il mondo, Italia in primis (si veda: http://oldsubbuteo.forumfree.net/). C’è in giro voglia di leggerezza tipica di quegli anni, ma anche di quella creatività che ha caratterizzato la decade dell’era Thatcher. Il vento mediatico di FoxRetro spira in questo senso. Non è stata tanto una geniale invenzione di marketing, quanto la capacità di intercettare la moda del momento. Voglia di fermarsi, più che di guardarci indietro con la lacrima pronta. E’ come se ci volessimo prendere una pausa in una piazza di sosta per uno spuntino, per poi ripartire più veloci di prima. E’ come quando da bambino non vedi l’ora di arrivare all’autogrill costruito come un ponte, per gustarti i maccheroni al sugo guardando le macchine che passano sotto: dopo l’iniziale stupore che ti distoglie dal piatto fumante, fissi nella memoria una macchina o un camion per vedere se dopo il pranzo ormai freddo li risorpasserai. Scorgi la Ford Torino di Starsky e Hutch o le Ferrari di Magnum P.I. e Sonny Crockett: non vedi l’ora di tornare in macchina e fiondarti nella loro scia. Telefilmicamente, siamo alla finestra, con la faccia incollata al vetro. La sensazione è che viviamo una versione anni ’80 di “Life on Mars”. Le storie dei nuovi titoli d’Oltreoceano sembrano voler raccontare meno la realtà quotidiana, quella sociale e quella politica, per farle semmai emergere dai volti dei protagonisti, dalle loro vicende personali. A piccole dosi, di sguincio. In passato, nel recente passato, si è sfiorato l’eccesso. Poi il reflusso: l’inizio dell’uso (smodato) dei flashback, titoli “a ritroso” come, appunto, “Life on Mars” (inglese non a caso: è in Europa che questa spinta al passato tipicamente Ottanta è risultata più propulsiva), “The Class”, “Everybody hates Chris”. Con il recente “Dollhouse” è come se si volesse impedire che qualcuno ci cancelli tutta la memoria: abbiamo diritto al ricordo, seppure di “strange days” ed emozioni non sempre piacevoli…E’ come se si volesse costruire un ponte (come quello dell’autogrill) per vedere passare sotto i personaggi: taluni decisi, altri disperati, altri ancora storditi. Non si sa in quale direzione s’incamminino: c’è la carreggiata che li teletrasporta al futuro e quella che li riporta al passato. Tu con loro. Dipende da dove ti siedi a gustarti i maccheroni. (Articolo di Leo Damerini pubblicato su "Telefilm Magazine" di Ottobre)

giovedì 8 ottobre 2009

L'EDICOLA DI LOU - Stralci e commenti sui telefilm dai giornali italiani e stranieri

CORRIERE DELLA SERA
“Dollhouse”, memorabile a metà
“Il punto di partenza di ‘Dollhouse’, la serie creata dal padre di ‘Buffy’ e ‘Angel’, è molto interessante, meno il punto di arrivo. Il punto di partenza è questo: finora non è ancora stata inventata una macchina per dimenticare. Com’è noto esistono tecniche per ricordare (è il vasto territorio della mnemotecnica), ma non esiste un’arte della dimenticanza, non esistono artifici volontari per l’oblio. Ce ne sono alcuni per ricordare male, tipo ubriachezza, droga, lesione cerebrale, amnesia. Per questo è stato istituito un luogo, la casa delle bambole, dove alcune persone consegnano la loro personalità a una società segreta, il cui compito è azzerare le memorie di questi volontari, chiamati ‘attivi’, per noleggiarle a facoltosi clienti bisognosi di azioni speciali. Ogni missione è l’occasione per narrare un’avventura di genere diverso: azione, romanticherie, comicità, thrilling, spy-story, ecc. ‘Dollhouse’ si sviluppa seguendo il risveglio della protagonista Echo (che porta il nome della ninfa rifiutata da Narciso, consumata dall’amore, nascosta nei boschi per restare solo una eco lontana), la rinascita della sua coscienza e dei suoi sentimenti, ed il desiderio di riscoprire la sua vera identità. Proprio questa parte rischia di essere la più debole, un formato ridotto di missioni impossibili”.
(Aldo Grasso, 05.09.2009)

LA STAMPA
Ricompriamoci l’anima
“Fra tutte le generazioni sconfitte del Novecento, la nostra, dei giovani tra Sessantotto e Settantasette - tra Carlo e Groucho Marx, tra Starsky e Hutch - e' la piu' sconfitta, la piu' disperata e ridicola. La Lost Generation andava a Parigi e scriveva Festa mobile, la Beat Generation andava a Frisco e scriveva Urlo: ma la piu' sconfitta delle generazioni sconfitte non ha piu' posti dove andare, ne' libri da scrivere (neppure da leggere, per dirsela tutta); solo una memoria lontana e cattiva. Cosi' la nostra generazione disperata e ridicola s'aggrappa all'unico suo ideale superstite - il denaro - e s'immagina di esorcizzare un futuro che fa paura, e un presente persin peggiore, ricomprandosi l'anima e l'eta' dell'innocenza, quando eravamo realistici, chiedevamo l'impossibile e nell'attesa d'ottenerlo guardavamo Mork & Mindy in tivu'. Poiche' oggi dell'impossibile manco se ne parla, per recuperare la nostra age d'or ci riduciamo a pagare un canale tv che ci fa rivedere quei telefilm deliziosamente idioti. Il commercio delle anime non l'ha inventato Faust, e' florido da sempre. Oggi piu' che mai: nel recente passato molte anime sono state sventatamente svendute, con inevitabili, tardivi rimpianti, e conseguenti smanie di riacquisto. Il Mercato-Mefistofele prospera: al limite, incorre in qualche errore di marketing, come quando la Volkswagen, per lanciare il «nuovo Maggiolino», punto' sullo slogan «Se negli Anni 70 ti sei venduto l'anima, adesso puoi ricomprartela»; ignorando o fingendo d'ignorare che l'anima e' anima solo se originale. Difatti, il «nuovo Maggiolino» Vw non convinse; mentre io mi sono ricomprato il mio Maggiolino, modello '64. Cosi' sia per i telefilm: perche' accontentarsi dei remake, se puoi avere l'originale, e allo stesso prezzo? Siamo sconfitti, ma conserviamo un minimo di dignita': abbiamo abiurato su questioni cruciali, dal Vietnam alla Spiritualita', ma non avremo mai altro Fonzie all'infuori che Henry Winkler. Ehy!”.
(Gabriele Ferraris, 04.08.2009)

DUELLANTI
Una critica …sul campo
“’La nuova squadra’, era fortemente agganciata alla realtà di Napoli che non è mai stata tutta bianca, ma nemmeno tutta nera. Adesso è un campionario di luoghi comuni e incongruenza che difficilmente si poteva riuscire a concentrare in un' opera che, seppur di fantasia, ha (o per meglio dire aveva) la pretesa di ritrarre un ambiente e un territorio complesso come la Napoli odierna».
(Raffaele Marino, procura di Torre Annunziata, 27.08.2009)

TIME OUT (NY)
Le disgrazie della “beautiful life” di Mischa (colpa di mammà)
“Prima delle riprese di ‘The Beautiful Life’ ho subito una terribile operazione ai denti, me ne hanno tolti 4! E’ stato un incubo. Non avevo mai subito alcun intervento chirurgico prima. E’ andato tutto storto e ne ho dovuto subire un altro, che ha posticipato il giorno delle riprese, cosa che mi ha resa nervosa per il fatto di non essere puntuale sul set. I dottori mi hanno detto che sono stata fortunata a non perdere l’uso delle labbra e dei muscoli facciali. E’ stata mia madre a convicermi che l’operazione andava fatta prima delle riprese della serie, ma adesso posso dire che è stata la decisione peggiore. Così con l’angoscia dell’operazione, del viaggio da Los Angeles a New York e di non essere puntuale…è stato un inferno! A volte devi sbattere la testa contro le cose che ti rendono stressata per farti sentire meglio. E’ quello che ho fatto, anche se ho perso il controllo. Ma adesso sto bene. Non so esattamente cosa sia successo, ho un amico che è stato vittima di una crisi nervosa, ma non penso si tratti della stessa cosa. Non è durato molto. Comunque se tutto questo fosse successo a New York, a nessuno sarebbe importato niente…A New York puoi essere quello che sei senza problemi. La gente non ti giudica. E adesso sono così felice di esserci”.
(Mischa Barton, 27.08.2009)

VARIETY
“Mad Men”, giudizio sospeso
“La seconda stagione di ‘Mad Men’ s’illumina solo sporadicamente come la prima. E così l’attesa della terza è diventata gravida di domande. La serie ruota a vari livelli, specialmente sull’aspetto nostalgico di un’America propensa alla cultura della guerra, rivelando anche il punto di vista femminile sul Vietnam, innestando oltremodo il piano dei grandi affari e quello delle vicende familiari. Davvero difficile recensire una serie come questa, se non nella sua interezza. Verrebbe voglia di passare la mano a Don Draper: magari troverebbe uno slogan adatto”.
(Brian Lowry, 07.08.2009)

LIBERO
“Glee”, la tv che prende in giro i talent-show
“Quando è troppo è troppo. Dopo anni di acuti strazianti e piroette convulsive, la tv si fa l’esame di coscienza e prende le distanze dal trash che poco ha a che fare con l’idea di talento. Da questa forma di autocritica, nascono nuovi telefilm che prendono in giro le sedicenti ‘accademie’, esasperandone gli aspetti più comici e isterici. E’ esattamente in questo filone che si colloca ‘Glee’”.
(Giovanni Luca Montanino, 24.08.2009)

sabato 26 settembre 2009





GOSSIP - Per Eliza Dushku spogliarsi non è affatto "Complex". La protagonista di "Dollhouse" di nuovo sexy in un foto-servizio e filmato "hot"
Certo che per Eliza Dushku, protagonista di "Dollhouse", l'etichetta di sexy non è certo un peso. E se lo è, lo lascia cadere con i vestiti negli innumerevoli servizi fotografici che la ritraggono in pose provocanti. L'ultimo è per il magazine "Complex".

giovedì 10 settembre 2009

L'EDICOLA DI LOU - Stralci e commenti sui telefilm dai giornali italiani e stranieri

CORSERA
Dollhouse, la memoria azzerata della Casa delle Bambole
"Il punto di partenza di «Dollhouse», la serie creata da Joss Whedon, il padre di «Buffy» e «Angel» è molto interessante; meno il punto d' arrivo (Fox, giovedì, ore 21.10). Il punto di partenza è questo: finora non è ancora stata inventata una macchina per dimenticare. Com' è noto esistono tecniche per ricordare (è il vasto territorio della mnemotecnica) ma non esiste un arte della dimenticanza, non esistono artifici volontari per l' oblio. Ce ne sono alcuni per ricordare male, tipo ubriachezza, droga, lesione cerebrale, amnesia. Per questo è stato istituito un luogo, la casa delle bambole, dove alcune persone consegnano la loro personalità a una società segreta, il cui compito è di azzerare le memorie di questi volontari, chiamati «attivi», per noleggiarle a facoltosi clienti bisognosi di azioni speciali. Ogni missione è l' occasione per narrare un' avventura di genere diverso: azione, romanticherie, comicità, thrilling, spy story, ecc. La serie racconta le vicende di Echo (Eliza Dushku) un' «attiva» che inizia la sua seconda vita con la liberazione di una bambina rapita. La memoria di Echo (che porta il nome della ninfa rifiutata da Narciso, consumata dall' amore, nascosta nei boschi per restare solo una eco lontana) non è stata però del tutto azzerata, ripulita, e a un certo punto viene scossa da bagliori di ricordi che le consentiranno di mettere insieme i pezzi del suo passato. Il tutto sotto la lente indagatrice dell' agente dell' FBI Paul Ballard (Tahmoh Penikett) molto vicino a scoprire l' attività occulta di Dollhouse. «Dollhouse» si sviluppa seguendo il risveglio della protagonista, la rinascita della sua coscienza e dei suoi sentimenti, ed il desiderio di riscoprire la sua vera identità. Proprio questa parte rischia di essere la più debole, un formato ridotto di missioni impossibili".
(Aldo Grasso, 05.09.2009)

venerdì 28 agosto 2009

NEWS - Anteprima, si riaccende la stagione telefilmica. E già si cade in errore: Tv Sorrisi e Canzoni dà la partenza di "The Mentalist" il 9 settembre (invece è il 2)..."Dollhouse" dal 3 settembre
Autunno tv sempre più declinato nel genere "crime" con molteplici varianti. I più gettonati restano i detective, ipertecnologici alla Csi o anche vecchio stampo, che puntano sul fiuto più che sul Dna o perfino su capacità paranormali per risolvere i casi, come nei serial The mentalist e Lie to me. Su Italia 1 approderà Romanzo criminale e FoxCrime proporrà Il mostro, sul serial killer di Firenze.
Punta decisamente sulla serialità Italia1. Si inizia il 2 settembre (e non dal 9, come erroneamente segnalato da Tv Sorrisi e Canzoni in edicola nella sezione anticipazioni della nuova stagione!!!) in prime time con The Mentalist, storia di Patrick Jane (Simon Baker), un detective che lavora come consulente per il Bureau investigativo della California. Ex medium, ha affinato le sue abilità di deduzione con cui risolve anche i casi più complessi. Da giovedì 3 settembre serata "medical" con la quinta stagione di Grey's Anatomy e, a seguire, le repliche della prima di Er.
Su Raidue la novità è il thriller Harper's Island, serial Cbs in prima visione dal 6 settembre. In una festa di matrimonio su un'isola, gli invitati cominciano a scomparire e morire uno dopo l'altro. Si scoprirà che l'isola già sette anni prima era stata funestata da delitti. Prima di Harper's Island arriva la sesta stagione di NCIS, ovvero le imprese degli agenti del Naval Criminal Investigative Service. Dall'11 settembre serata crime con Senza traccia (sesta stagione) e Criminal minds (quarta); dal 12 settembre torna anche Cold case (sesta stagione).
Sempre a settembre sono attesi Romanzo criminale, la serie di Stefano Sollima, prodotta da Rai Cinema e Cattleya, già diventata un cult su Sky Cinema, e la seconda stagione di Californication, aspettando (a ottobre) le nuove serie di Csi Miami e New York, The Closer e Saving Grace.
Su LA7 parte a ottobre Leverage, protagonista Timothy Hutton (Oscar per il film Gente comune). Furti ai danni di ricchi criminali, di uomini d'affari corrotti, di politici senza scrupoli sono le missioni di un gruppo di Robin Hood del terzo millennio che mettono la loro abilità al servizio dei deboli e degli innocenti. Da gennaio arriverà poi Non pensarci, con Valerio Mastrandrea, tratta dall'omonimo film di Gianni Zanasi.
Su Fox (canale 110 di SKY) si segnalano tre prime visioni assolute: Dollhouse (dal 3 settembre), le vicende delle Dolls, persone alle quali viene cancellata la personalità, in modo da poterne riprogrammare la memoria e usarle per diversi scopi; Lie to me (a ottobre), protagonista Tim Roth nei panni del di un ex agente di polizia che riesce a scoprire inganni e menzogne osservando riflessi involontari nel corpo, nel volto o nella voce degli indagati; Fear itself, dal motto 'The only thing we have to fear is fear itself' (l'unica cosa di cui aver paura è la paura stessa), tredici episodi firmati dai maestri dell'orrore - da John Landis a Brad Anderson - chiamati a rinnovare i confini di uno dei più classici tra i generi.
Su Foxlife (canale 112 di SKY) dal 29 settembre arriva in prima visione In plain sight, protagonista Mary McCormack nei panni di un'agente federale della Protezione Testimoni che nasconde il proprio lavoro ad alto rischio alla famiglia. Su Foxcrime (canale 114) in autunno tocca invece al Mostro di Firenze, la serie di Antonello Grimaldi che ripercorre le tappe dell'inquietante caso del serial killer che tra il 1968 e il 1985 uccise otto giovani coppie nelle campagne fiorentine.
Sul digitale terrestre, dal 6 settembre in prima serata Mya (nel pacchetto Gallery di Mediaset Premium) propone Trust me, sulle vicende di due giovani, Mason (Eric McCormack) e Conner (Thomas Cavanagh), che gestiscono un'importante agenzia di pubblicità a Chicago. Su canale Joi si segnalano Royal pains (dal 10 settembre alle 21), storia di un giovane medico del pronto soccorso che mette a rischio la sua carriera a causa di un grave errore, e The Cleaner (dal 10 settembre alle 22), storia di William (Benjamin Bratt), che si disintossica da tutte le sue dipendenze e si dedica ad aiutare chi ne ha bisogno. Su Rai4 dal 4 settembre in prima serata spazio alla fantascienza con Battlestar Galactica: la resistenza di poche decine di migliaia di umani, sopravvissuti all'attacco dei temibili robot cyloni, alla ricerca di un favoleggiato pianeta chiamato Terra, dove stabilirsi e ricominciare a vivere.

venerdì 31 luglio 2009



GOSSIP - Eliza Dushku sfiora l'accesso, per un centimetro, tra le topless(ate) telefilmiche conquistando la copertina di "FHM"
Quella bambolona di Eliza Dushku ha rischiato di entrare di diritto nel club estivo, ormai frequentatissimo, delle topless(ate) telefilmiche. La protagonista di "Dollhouse", ex di "Buffy" e "Tru Calling", appare questo mese sulla copertina e all'interno del popolare "FHM". Nonostante un body sgambatissimo che nasconde a malapena il suo leggendario tatuaggio, Eliza non lesina un decoltè che per pochi centimetri non rivela un topless coi...buffy. Non che l'attrice sia timida o restia, del resto, visto che già in passato aveva ostentato la sua "natura" sul più patinato "Allure" (vedi Post del 26 aprile 2009).

giovedì 14 maggio 2009

L'EDICOLA DI LOU - Stralci e commenti sui telefilm dai giornali italiani e stranieri

CHIAMBRETTI NIGHT
Cesaroni di tutta Italia, unitevi!
"Credo che Marco Cesaroni sia di sinistra".
(Matteo Branciamore, 12.03.2009)

CORRIERE DELLA SERA
La crisi non si addice alle amiche fashion
"In principio era 'Sex and The City' creato da Darren Starr con la collaborazione di Candace Bushnell, autrice del libro omonimo. La Bushnell è brava a scrivere libri, un pò meno a lavorare per la tv e infatti lo spin off 'Lipstick Jungle' è così così. Darren, che ha alle spalle serie come 'Beverly Hills 90210', 'Melrose Place', riesce invece a dare ben altra vitalità all' altro spin off. 'Cashmere Mafia' è la storia di Mia Mason (Lucy Liu), Juliet Draper (Miranda Otto), Caitlin Dowd (Bonnie Somerville) e Zoe Burden (Frances O' Connor), amiche molto fashion, molto in carriera, molto executive che si danno una mano fin dai tempi della business school. Lavorano nella comunicazione, negli affari, nella cosmesi, nella hôtellerie. La loro ambizione ha un prezzo: superano gli uomini in stipendio e cariche ma devono difendersi da infide rivali che cercano di defenestrarle. L'unione fa la forza: i loro pranzi diventano occasione per stringere alleanze e prevenire il disastro nella vita privata e professionale: già, perché ci sono anche i figli, le baby sitter, la scuola, le recite, il loft, i mariti...La ABC ha deciso di non produrre una seconda stagione, quindi l' intera serie risulta formata da soli 7 episodi. Perché questa decisione? I motivi possono essere diversi: la crisi economica (un periodaccio per raccontare le avventure di «women in charge»), lo sciopero degli sceneggiatori che ha azzoppato la serie, la perdita di ascolti. È probabile che giochi anche a sfavore un problema di saturazione: le quattro amiche di successo che vivono a Manhattan rappresentano ormai uno stereotipo (da cui si è brillantemente salvato 'Desperate Housewives' proprio perché il mondo di Wisteria Lane è altro da quello della Grande Mela), un già visto che disturba. Qualsiasi cosa piuttosto che questa tensione che prefigura la donna (l' uomo) del futuro".
(Aldo Grasso, 06.03.2009)

FHM
Mischa in riserva

"Io faccio sesso solo se ho una relazione. Adesso sono single e non faccio sesso da un pò...".
(Mischa Barton, Aprile 2009)

FAMIGLIA CRISTIANA
Telefilm after-hour

"Suono di notte, fino alle 4 di mattina. Poi mi metto a vedere telefilm, 'Lost' e 'Dr. House' in testa".
(Dolcenera, 08.03.2009)

IL MANIFESTO
"CSI", una svolta necessaria

"Quando i produttori delle serie americane decidono di movimentare la scena non usano mezze misure. In effetti di una svolta si sentiva il bisogno per rompere la routine che stava cullando, nel suo longevo primato creativo, 'CSI', capostipite di un genere che ha fatto scuola generando spin-off e imitazioni (l'italiano 'RIS')".
(Norma Rangeri, 13.03.2009)

ENTERTAINMENT WEEKLY
Occhio a "Kings", il mito americano che si fa serial
"'Kings' è un'ambiziosa e immaginaria soap con una star gigantesca e carismatica come Ian McShane di 'Deadwood'. E' un ritratto dell'America contemporanea basato sulla lealtà, sulla morale, con punte che sfociano nella mitologia ed evitano qualsiasi melodramma".
(Ken Tucker, 04.03.2009)

TV GUIDE
"Dollhouse", se non lo vedi non ti diverti

"Per me, la questione non è se una setie tv sia o meno divertente, ma semmai se racchiuda tutti gli elementi per renderla divertente, se riesca a toccare e a stimolare il telespettatore. Gli episodi di 'Dollhouse' in onda il 20 marzo e il 3 aprile possono rientrare in quest'ottica, ho l'impressione che, insieme a quelli che verranno, siano assolutamente da vedere".
(Joss Whedon, 13.03.2009)

domenica 26 aprile 2009

GOSSIP - Eliza Dushku a nudo in attesa del verdetto su "Dollhouse"
Mentre sul web si rincorrono le voci e le smentite sulla cancellazione di "Dollhouse", Eliza Dushku ha pensato bene di rimanere meno che in mutande, con il solo tatuaggio, su "Allure", nell'annuale servizio intitolato "Look Better Naked". Ma la poltrona di montone maremmano non pizzica un pò...?

venerdì 27 marzo 2009


GOSSIP - Dushku, che "Dollhouse"! La sexy Eliza si mette a nudo su "Maxim"
Eliza Dushku, la sexy interprete di "Dollhouse", si è messa a nudo su "Maxim" (USA), rivelando il suo amore per i tatuaggi (non solo su di sè, ma anche sui ragazzi). Guardando le sue foto sulla rivista, la caccia al tattoo è aperta...!

mercoledì 29 ottobre 2008

NEWS - Mano alle agende! Su Sky le nuove puntate di "Lost" e "Desperate Housewives". Tra le novità, "Dollhouse" e "Lipstick Jungle"
(ANSA) - MILANO - Tornano "Lost" e "Desperate Housewives" su Fox Channel, il gruppo che e' in Italia, su piattaforma satellitare Sky, da cinque anni, ha toccato quota 12 canali e conta di raggiungere per il 2009 la soglia dei 100 milioni di euro in raccolta pubblicitaria. La prossima stagione televisiva, cosi' come i dati pubblicita' e target, sono stati presentati giovedì sera agli inserzionisti nella prima convention del genere organizzata dalla Fox in Italia. Secondo i dati forniti i 12 canali rappresentano il 2% di share televisivo: un abbonato Sky su cinque segue quindi i canali del gruppo. Il 40% degli spettatori ha tra i 25 e i 44 anni contro, sempre secondo dati Fox, il 24% della tv generalista e il 37% di quella satellitare in genere. Il 47% e' diplomato o laureato e 7 spettatori su 10 appartengono alla classe scocio-economica medio alta. Per quanto riguarda i palinsesti 2008/09, su Fox arriva quindi la quinta stagione di "Lost", la seconda di "Dirty Sexy Money" e la settima di "24". In programma il thriller fantascientifico "Dollhouse", la serie medical "Mental" e la serie "La vita segreta di una teen ager americana'. Foxlife apre il 2009 con "Lipstik Jungle", serie che racconta la vita di tre potenti donne in carriera con Brooke Shields. Sul canale il ritorno delle "Desperate Housewives", ma anche di "Grey's Anatomy" e "Ugly Betty". Per Foxcrime seconda stagione di "Dexter", quarta di "Criminal Minds", nona di "CSI" (con l'uscita di scena di Gil Grissom e l'arrivo di Laurence Fishburne). Su Fx arriva invece "Sons of anarchy", le scorribande di un gruppo di motociclisti fuorilegge. Anteprima su Cult della seconda stagione di "Mad Men".

lunedì 19 maggio 2008

NEWS - E' già cult il trailer-ghost di "Dollhouse" di Joss Whedon, con la "Dark Angelissima" Eliza Dushku!
E' già "caccia al tesoro" per il trailer-ghost di "Dollhouse", nuova fatica di quel gran genio di Joss Whedon. Compare e scompare da internet (il trailer, non Whedon), ma noi di Telefilm Cult l'abbiam trovato...Dalle prime immagini sembra un serial-clone di "Dark Angel", ma sicuramente non sarà così...c'è da scommetterci i buffy!

giovedì 28 febbraio 2008

NEWS - La CBS cala un tris di novità! La FOX rinforza "Dollhouse" di Whedon
La CBS ha ordinato tre nuovi pilot. "Mythological X" racconta di una donna con poteri di preveggenza che scopre di aver già incontrato l'uomo che sposerà nel futuro. Tra i produttori esecutivi spicca Diane Ruggiero di "Veronica Mars". "Can Openers", prodotto da Jim Serpico ("Rescue me") ed Elle Johnson ("Ghost Whisperer"), segue le gesta di una ventenne alle prese con amori e competizione sul lavoro. "NY-LON" è tratto da una serie inglese di Channel 4 e mette in scena l'amore (tribolato) a distanza tra un uomo e una donna sull'asse New York-Londra. Nel frattempo FOX non sta a guardare e ha deciso di rinforzare il nuovo (ed atteso) lavoro di Joss Whedon: a "Dollhouse" entrano in corsa nel cast tecnico Elisabeth Craft e Sarah Fain, già al fianco dell'ideatore di "Buffy" in "Angel" e reduci, nelle vesti di produttori, da "Women's Murder Club" su ABC.

mercoledì 12 dicembre 2007

NEWS - "Dollhouse", una serie coi..."Buffy"
Fans di "Buffy", riunitevi! Joss Whedon, ideatore della serie vamp-cult con Sarah Michelle Gellar, è di nuovo al lavoro. Per il suo nuovo telefilm, "Dollhouse", ha voluto al suo fianco la sexy Eliza Dushku di "Tru Calling", che in "Buffy" vestiva i panni di Faith. Il taglio del serial destinato al canale Usa FOX ricorda i precedenti illustri "Il Prigioniero" e "La fuga di Logan": alcune persone rimangono vittime di un esperimento che azzera la memoria in vista di una "riprogrammazione". Dushku, che ha ricevuto la proposta della parte durante un pranzo tête à tête con Whedon, interpreterà Echo, la prima a scoprire di essere una pedina del sistema. Il telefilm, del quale sono stati commissionati già 7 episodi, disporrà di un budget superiore al milione e mezzo di dollari a puntata.
(Articolo di Leo Damerini pubblicato su "TU")

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