NEWS - E' finita la relazione-sceneggiata tra Jennifer Aniston e Vince Vaughn
Come volevasi dimostrare. Doveva essere la neo-coppia dell'estate. Come molti temevano e predicavano era solamente un espediente per pubblicizzare il loro nuovo film. Infatti, sembra che Jennifer Aniston sia di nuovo tornata single. Il lungo fidanzamento che l'ex Rachel di "Friends" aveva stretto con l'attore Vince Vaughn (insieme nel film "Break Up", record al box office) si sarebbe rotto. Appena qualche settimana fa si parlava addirittura di fiori d'arancio per l'attrice e il suo collega di set. La formale richiesta di matrimonio era avvenuta durante una romantica cena a lume di candela, in cui Vaughn, 45 anni, si era inginocchiato ai piedi della fidanzata, come un eroe di altri tempi, per chiederle di sposarlo. Probabilmente tutta una sceneggiata ad uso pubblicitario. L'attrice 37enne, reduce dal doloroso divorzio dall'attore Brad Pitt, aveva accettato immediatamente. Ora, il magazine americano "Life And Style" rivela che la Aniston è di nuovo single. Ma quello che emerge dalla notizia non è solo la fine del legame tra i due "fidanzati per caso e per pubblicità", quanto la moda sempre più in voga nello star-system di unire ad arte due personaggi famosi per ricavarne ritorni stampa. Se poi sono impegnati nello stesso progetto (cinematografico o televisivo), ancora meglio. Non per fare il Nostradamus, ma già nel Bollettino dell'Accademia del "Telefilm Magazine" di maggio mettevo in dubbio la veridicità della relazione Aniston-Vaughn, mentre nel Post di commento del 18 luglio scorso si poteva leggere: "Il legame sentimental-lavorativo con Vince Vaughn - che qualcuno addita come una mossa pubblicitaria alla Cruise-Cruz o Cruz-McCounaghey per incassare al botteghino e poi annunciare la rottura quando anche le vendite dei DVD del film girato in coppia saranno sfruttate fino all'ultimo cent - non può durare per sempre". La tendenza ad accoppiarsi tra celebrità spesso per finta, pur di conquistare le prime pagine, merita sicuramente un approfondimento, che potrebbe essere al centro del Bolletino del "Telefilm Magazine" di ottobre.
sabato 5 agosto 2006
venerdì 4 agosto 2006
NEWS - Il telefilm più visto al mondo è "C.S.I.: Miami"
La serie "CSI: Miami" è risultata da un indagine sugli ascolti tv il telefilm più popolare e di maggior successo al mondo. Lo studio effettuato dalla "Informa Telecoms and Media" ha esaminato gli ascolti di 20 paesi. La serie è prodotta da Jerry Bruckheimer. Nella top 10 spicca anche "CSI: scena del crimine", sebbene al sesto posto. La sesta stagione di "CSI" andrà in onda prossimamente su Italia 1. In USA, da quest'autunno partirà la settima stagione, tutti i giovedì alle 21 sulla Cbs. In Italia sul Satellite: la sesta stagione continuerà in prima visione dal 7 settembre ogni giovedì alle 21 su FoxCrime (SKY). Repliche tutti i giorni sempre su Fox Crime. Per quanto riguarda "CSI: Miami": la quarta stagione andrà in onda dall'8 settembre 2006 ogni venerdì alle 21 su Italia1. Repliche della seconda stagione vanno in onda ogni venerdì alle 21.00 su Italia 1. In USA: la quinta stagione andrà in onda dal 18 settembre 2006 il lunedì alle 22 sulla CBS. In Italia sul Satellite: le repliche della serie sono trasmesse da Fox Crime (compreso nel pacchetto MondoSky). Infine "CSI: New York": la seconda stagione andrà in onda prossimamente su Italia 1. In USA: la terza stagione andrà in onda dall'autunno 2006 il mercoledì alle 22 sulla CBS.
Ecco la top ten dei telefilm di maggior successo al mondo:
1. CSI: Miami
2. Lost
3. Desperate Housewives
4. Te Voy A Ensenar A Querer
5. I Simpson
6. CSI: Crime Scene Investigation
7. Senza traccia
8. Inocente De Ti
9. Anita, No Te Rajes!
10. The Adventures Of Jimmy Neutron: Boy Genius.
La serie "CSI: Miami" è risultata da un indagine sugli ascolti tv il telefilm più popolare e di maggior successo al mondo. Lo studio effettuato dalla "Informa Telecoms and Media" ha esaminato gli ascolti di 20 paesi. La serie è prodotta da Jerry Bruckheimer. Nella top 10 spicca anche "CSI: scena del crimine", sebbene al sesto posto. La sesta stagione di "CSI" andrà in onda prossimamente su Italia 1. In USA, da quest'autunno partirà la settima stagione, tutti i giovedì alle 21 sulla Cbs. In Italia sul Satellite: la sesta stagione continuerà in prima visione dal 7 settembre ogni giovedì alle 21 su FoxCrime (SKY). Repliche tutti i giorni sempre su Fox Crime. Per quanto riguarda "CSI: Miami": la quarta stagione andrà in onda dall'8 settembre 2006 ogni venerdì alle 21 su Italia1. Repliche della seconda stagione vanno in onda ogni venerdì alle 21.00 su Italia 1. In USA: la quinta stagione andrà in onda dal 18 settembre 2006 il lunedì alle 22 sulla CBS. In Italia sul Satellite: le repliche della serie sono trasmesse da Fox Crime (compreso nel pacchetto MondoSky). Infine "CSI: New York": la seconda stagione andrà in onda prossimamente su Italia 1. In USA: la terza stagione andrà in onda dall'autunno 2006 il mercoledì alle 22 sulla CBS.
Ecco la top ten dei telefilm di maggior successo al mondo:
1. CSI: Miami
2. Lost
3. Desperate Housewives
4. Te Voy A Ensenar A Querer
5. I Simpson
6. CSI: Crime Scene Investigation
7. Senza traccia
8. Inocente De Ti
9. Anita, No Te Rajes!
10. The Adventures Of Jimmy Neutron: Boy Genius.
giovedì 3 agosto 2006
ESCLUSIVO - Jennifer Lopez rinuncia ad interpretare Sue Ellen nel film "Dallas". Giallo sulle ragioni della decisione. La storia di una pellicola "maledetta"
Jennifer Lopez ha deciso a sorpresa di uscire dal cast del film "Dallas", in cui doveva interpretare il ruolo dell'alcolizzata Sue Ellen al fianco di John Travolta nei panni di J.R. E' un giallo il motivo della decisione della Lopez. Secondo i sussurri del backstage ci sarebbero contrasti con la produzione della pellicola tratta dal serial-cult del 1978 (in Italia, la serie entrata nella Top Ten dei programmi più visti di tutti i tempi nel mondo, andò in onda dal 1981 dapprima sulla Rai, per poi venire acquistata da Canale 5, dove fece fortuna e contribuì a far conoscere l'allora nascente rete del Biscione in tutto il paese). A questo punto potrebbero slittare le riprese del film o, addirittura, essere cancellato. Secondo altre fonti, sebbene più improbabili, spunterebbe l'ipotesi di una possibile gravidanza di J.Lo, anche se gli esperti del gossip hanno avvistato l'attrice in splendida forma lo scorso weekend in una piscina di Miami, in bikini con il partner Marc Anthony al fianco. La lavorazione del film di "Dallas" conosce così un altro capitolo della "maledizione" che sembra accompagnarla. Dapprima le difficoltà a trovare il cast: oltre a Travolta, sono stati ingaggiati Luke Wilson nei panni di Bobby Ewing, Shirley McLaine in quelli di Ellie Ewing, Katie Cassidy nelle vesti di Lucy Ewing, mentre per la parte di Pamela Ewing si vocifera l'arrivo di Marcia Cross, colei che interpreta Bree nel telefilm "Desperate Housewives". In seguito il forfeit del regista Robert Luketic, in disaccordo con alcune scelte del cast, sostituito in fretta e furia con la regista Gurinder Chadha, già dietro la cinepresa di "Sognando Beckham" e attualmente impegnata nella regia di un altra pellicola tratta da un telefilm cult, ovvero "Strega per amore". Come se non bastasse, le proteste dei cittadini di Dallas quando hanno saputo che il film sarebbe stato girato a Toronto in Canada. Alla testa della campagna di protesta denominata ''Shoot JR in Dallas", avviata dalla 'Dallas Film Commission', si è distinto il sindaco della citta', Laura Miller, che ha offerto incentivi fiscali e ha chiesto una mano agli investitori locali. 'Shoot JR in Dallas', che significa sia ''sparate a JR a Dallas'' - JR e' il protagonista del serial che veniva misteriosamente ferito da un colpo d'arma da fuoco - sia ''Girate Jr a Dallas'', messaggio sottinteso rivolto alla produzione del film che ora, dopo il forfeit di Jennifer Lopez, appare quanto mai "maledetto".
Jennifer Lopez ha deciso a sorpresa di uscire dal cast del film "Dallas", in cui doveva interpretare il ruolo dell'alcolizzata Sue Ellen al fianco di John Travolta nei panni di J.R. E' un giallo il motivo della decisione della Lopez. Secondo i sussurri del backstage ci sarebbero contrasti con la produzione della pellicola tratta dal serial-cult del 1978 (in Italia, la serie entrata nella Top Ten dei programmi più visti di tutti i tempi nel mondo, andò in onda dal 1981 dapprima sulla Rai, per poi venire acquistata da Canale 5, dove fece fortuna e contribuì a far conoscere l'allora nascente rete del Biscione in tutto il paese). A questo punto potrebbero slittare le riprese del film o, addirittura, essere cancellato. Secondo altre fonti, sebbene più improbabili, spunterebbe l'ipotesi di una possibile gravidanza di J.Lo, anche se gli esperti del gossip hanno avvistato l'attrice in splendida forma lo scorso weekend in una piscina di Miami, in bikini con il partner Marc Anthony al fianco. La lavorazione del film di "Dallas" conosce così un altro capitolo della "maledizione" che sembra accompagnarla. Dapprima le difficoltà a trovare il cast: oltre a Travolta, sono stati ingaggiati Luke Wilson nei panni di Bobby Ewing, Shirley McLaine in quelli di Ellie Ewing, Katie Cassidy nelle vesti di Lucy Ewing, mentre per la parte di Pamela Ewing si vocifera l'arrivo di Marcia Cross, colei che interpreta Bree nel telefilm "Desperate Housewives". In seguito il forfeit del regista Robert Luketic, in disaccordo con alcune scelte del cast, sostituito in fretta e furia con la regista Gurinder Chadha, già dietro la cinepresa di "Sognando Beckham" e attualmente impegnata nella regia di un altra pellicola tratta da un telefilm cult, ovvero "Strega per amore". Come se non bastasse, le proteste dei cittadini di Dallas quando hanno saputo che il film sarebbe stato girato a Toronto in Canada. Alla testa della campagna di protesta denominata ''Shoot JR in Dallas", avviata dalla 'Dallas Film Commission', si è distinto il sindaco della citta', Laura Miller, che ha offerto incentivi fiscali e ha chiesto una mano agli investitori locali. 'Shoot JR in Dallas', che significa sia ''sparate a JR a Dallas'' - JR e' il protagonista del serial che veniva misteriosamente ferito da un colpo d'arma da fuoco - sia ''Girate Jr a Dallas'', messaggio sottinteso rivolto alla produzione del film che ora, dopo il forfeit di Jennifer Lopez, appare quanto mai "maledetto".
mercoledì 2 agosto 2006
NEWS - Ultima ora, il film "Miami Vice" divide i giornalisti al Festival di Locarno
(ANSA) - LOCARNO, 2 AGO - Discreta l'accoglienza della stampa nazionale e internazionale per 'Miami Vice' di Michael Mann al Festival del cinema di Locarno, che viene inaugurato ufficialmente, questa sera, per il grande pubblico in Piazza Grande proprio dalla trasposizione cinematografica della celebre serie tv creata dalla stesso regista. Nell'anticipazione per i giornalisti, diversi i commenti. E' piaciuto il fatto che l'opera non e' la riproduzione sul grande schermo di un telefilm ma fa storia a se' e che l'action-movie ha ritmo e sostanza. Alcuni hanno sottolineato che la mano di Mann si e' vista. Meno apprezzata e' stata invece la parte sentimentale che ha prevalso su qualche, iniziale, scena erotico-intrigante. Al termine della visione non ci sono stati applausi o brusii, come tradizione dei cronisti in questa rassegna.
(ANSA) - LOCARNO, 2 AGO - Discreta l'accoglienza della stampa nazionale e internazionale per 'Miami Vice' di Michael Mann al Festival del cinema di Locarno, che viene inaugurato ufficialmente, questa sera, per il grande pubblico in Piazza Grande proprio dalla trasposizione cinematografica della celebre serie tv creata dalla stesso regista. Nell'anticipazione per i giornalisti, diversi i commenti. E' piaciuto il fatto che l'opera non e' la riproduzione sul grande schermo di un telefilm ma fa storia a se' e che l'action-movie ha ritmo e sostanza. Alcuni hanno sottolineato che la mano di Mann si e' vista. Meno apprezzata e' stata invece la parte sentimentale che ha prevalso su qualche, iniziale, scena erotico-intrigante. Al termine della visione non ci sono stati applausi o brusii, come tradizione dei cronisti in questa rassegna.
NEWS - Mischa Barton non solo inglese: è la nuova testimonial della linea d'abbigliamento francese Morgan
Non solo Inghilterra per Mischa Barton, colei che ormai può essere definita la regina dei gossip estivi telefilmici. Volenti o nolenti, non passa giorno che non faccia parlare di sè. Oggi la notizia quotidiana arriva da Oltralpe: l'ex interprete di Marissa in "The O.C." è diventata la nuova testimonial della linea d'abbigliamento francese Morgan, che oltre ai vestiti produce occhiali, scarpe, borse, lingerie, orologi, bijoux...Mischa prende il posto della bellissima Eva Mendes, forse rappresentando meglio un abbigliamento sui generis che, più che sexy, si potrebbe definire new romantic...
GOSSIP - Katie, diccelo: che fine ha fatto tua figlia?
Articolo di Katharine Q. Seelye per "New York Times-La Repubblica"
(Traduzione di Anna Bissanti)
La figlia di Tom Cruise e Katie Holmes (n.d.r.: l'ex interprete di Joey Potter in "Dawson's Creek") è nata il 18 aprile, ma potrebbe nevicare prima che appaia pubblicamente una fotografia della piccola Suri. La possibilità che possa trascorrere ancora del tempo prima che una sua foto sia resa pubblica ha messo in subbuglio i tabloid e le riviste che si occupano di personaggi famosi. L´industria dei personaggi famosi è assai redditizia e da sempre lavora con quella delle riviste che di questa industria si nutrono. L´episodio di "TomKat" (così viene chiamata la coppia Cruise-Holmes), però, si sta allontanando in modo assai strano dall´usuale traiettoria di Hollywood, attirando l´attenzione dell´intero spettro dei media. Cruise pare essere in una sorta di caduta libera. A giugno la rivista "Forbes" lo aveva messo al primo posto nella graduatoria dei personaggi famosi. Tuttavia la sua fama è fortemente offuscata da un´ondata di pubblicità negativa che nasce dal suo insolito comportamento fuori dallo schermo. La sua decisione di non mostrare la figlia o - secondo alcune riviste - la sua decisione di "nascondere" la figlia, pare essere stata presa sullo sfondo di una precedente asta svoltasi a giugno, quando le riviste fecero a gara per offrire milioni di dollari per la foto della figlia di Brad Pitt e Angelina Jolie. A vincere quella battaglia fu la rivista "People". La cifra pagata non è mai stata resa nota, ma i dirigenti hanno fatto sapere che la somma di 4,1 milioni di dollari di cui si è parlato sarebbe errata. Tuttavia proprio quella cifra viene percepita come il nuovo standard, in grado forse di fissare una soglia che Cruise ritiene di dover superare. Mentre molte riviste hanno iniziato la copertura della nascita di Suri sicuri di poter tutti ricevere prima o poi qualche fotografia della piccola, la lunga attesa sta convincendo molti che Cruise fornirà le fotografie o consentirà che siano prese soltanto a tempo debito, e se mai decidesse di venderle al miglior offerente molti editori ammettono che ad avere le migliori possibilità di accaparrarsele sarebbe proprio "People". Questo, ad ogni modo, non ha affatto calmato le altre riviste, al contrario: avendo perduto la speranza di potersi aggiudicare le fotografie, molti editori hanno deciso che la vicenda più piccante non è quella che riguarda le fotografie, ma il "mistero" sul perché la bambina non sia mai stata mostrata. «Riuscire a ottenere le prime foto di Baby Suri sarà un bel colpaccio» ha detto Janice Min, direttore di "Us Weekly" «Ma non dimentichiamo che occorre chiedersi perché questa bambina non si è mai vista. Aspettare le sue foto è un po´ come aspettare Godot: potrebbe anche non portare a nulla. Perché dunque non parlarne?». Pochi giornali, in effetti, se ne astengono. E moltissimi hanno sottolineato alcuni insoliti dettagli del certificato di nascita della piccola. I media maggiori si sono aggiunti alla caccia, istigata e moltiplicata da Internet, che ribolle di domande addirittura sulla esistenza della bimba. «Il velo su Suri deve ancora essere alzato» ha intonato l´Associated Press, alla quale ha fatto eco "Newsweek": «Scomparsa neonata, figlia di genitori stampa-dipendenti». Dolce di "Star" ha detto che esistono svariate tattiche e strategie di contrattazione alle quali le riviste ricorrono per accaparrarsi un personaggio famoso. «Si può promettere di non pubblicare nulla di negativo su Tom e Katie per un dato numero di mesi. Oppure si può provare a stringere un patto come ha fatto la rivista "Ok!" con Jessica Simpson: "Ti diamo cinque milioni di dollari, ma le esclusive delle prossime quattro vicende che ti riguardano sono nostre"». Martin S. Walker, consulente della rivista, ha detto che spesso il punto cruciale della trattativa è il controllo sulla storia. «Tom potrebbe chiedere di non fare riferimento alcuno a Nicole Kidman, o chiedere in che termini si intende parlare di Scientology nell´articolo» ha detto Walker. Secondo un sondaggio effettuato da Tmz.com tra le riviste che si occupano di vip, le foto della figlia di Tom Cruise potrebbero garantire una cifra compresa tra due e cinque milioni di dollari. Se Cruise e Holmes si sentissero offrire qualcosa di meno di quanto è stato offerto a Pitt e Jolie (cifra andata in beneficenza), l´attore potrebbe risentirsi e respingerla, o potrebbe voler destinare l´importo a Scientology, mettendo gli editori davanti all´ardua domanda: le foto valgono il rischio di alienarsi una fetta di lettori, visto che si contribuirebbe a una causa non gradita proprio a tutti? Nel frattempo, Tom Cruise sta nascondendo la figlia per qualche ragione? Spera forse così facendo di spuntare un prezzo ancora più alto per le foto? I direttori di riviste e i giornalisti hanno pareri diversi. Molti concordano sul fatto che anche se sembra avere un comportamento fuori dalla norma, di sicuro le riviste stanno alimentando la situazione per aumentare le vendite. Min di "Us Weekly" dice: «Tom Cruise e Katie Holmes sono in prima pagina su tutte le riviste perché non hanno mostrato la loro bambina. Ma allora: chi sta veramente sfruttando chi? Noi siamo soltanto pedine».
Articolo di Katharine Q. Seelye per "New York Times-La Repubblica"
(Traduzione di Anna Bissanti)
La figlia di Tom Cruise e Katie Holmes (n.d.r.: l'ex interprete di Joey Potter in "Dawson's Creek") è nata il 18 aprile, ma potrebbe nevicare prima che appaia pubblicamente una fotografia della piccola Suri. La possibilità che possa trascorrere ancora del tempo prima che una sua foto sia resa pubblica ha messo in subbuglio i tabloid e le riviste che si occupano di personaggi famosi. L´industria dei personaggi famosi è assai redditizia e da sempre lavora con quella delle riviste che di questa industria si nutrono. L´episodio di "TomKat" (così viene chiamata la coppia Cruise-Holmes), però, si sta allontanando in modo assai strano dall´usuale traiettoria di Hollywood, attirando l´attenzione dell´intero spettro dei media. Cruise pare essere in una sorta di caduta libera. A giugno la rivista "Forbes" lo aveva messo al primo posto nella graduatoria dei personaggi famosi. Tuttavia la sua fama è fortemente offuscata da un´ondata di pubblicità negativa che nasce dal suo insolito comportamento fuori dallo schermo. La sua decisione di non mostrare la figlia o - secondo alcune riviste - la sua decisione di "nascondere" la figlia, pare essere stata presa sullo sfondo di una precedente asta svoltasi a giugno, quando le riviste fecero a gara per offrire milioni di dollari per la foto della figlia di Brad Pitt e Angelina Jolie. A vincere quella battaglia fu la rivista "People". La cifra pagata non è mai stata resa nota, ma i dirigenti hanno fatto sapere che la somma di 4,1 milioni di dollari di cui si è parlato sarebbe errata. Tuttavia proprio quella cifra viene percepita come il nuovo standard, in grado forse di fissare una soglia che Cruise ritiene di dover superare. Mentre molte riviste hanno iniziato la copertura della nascita di Suri sicuri di poter tutti ricevere prima o poi qualche fotografia della piccola, la lunga attesa sta convincendo molti che Cruise fornirà le fotografie o consentirà che siano prese soltanto a tempo debito, e se mai decidesse di venderle al miglior offerente molti editori ammettono che ad avere le migliori possibilità di accaparrarsele sarebbe proprio "People". Questo, ad ogni modo, non ha affatto calmato le altre riviste, al contrario: avendo perduto la speranza di potersi aggiudicare le fotografie, molti editori hanno deciso che la vicenda più piccante non è quella che riguarda le fotografie, ma il "mistero" sul perché la bambina non sia mai stata mostrata. «Riuscire a ottenere le prime foto di Baby Suri sarà un bel colpaccio» ha detto Janice Min, direttore di "Us Weekly" «Ma non dimentichiamo che occorre chiedersi perché questa bambina non si è mai vista. Aspettare le sue foto è un po´ come aspettare Godot: potrebbe anche non portare a nulla. Perché dunque non parlarne?». Pochi giornali, in effetti, se ne astengono. E moltissimi hanno sottolineato alcuni insoliti dettagli del certificato di nascita della piccola. I media maggiori si sono aggiunti alla caccia, istigata e moltiplicata da Internet, che ribolle di domande addirittura sulla esistenza della bimba. «Il velo su Suri deve ancora essere alzato» ha intonato l´Associated Press, alla quale ha fatto eco "Newsweek": «Scomparsa neonata, figlia di genitori stampa-dipendenti». Dolce di "Star" ha detto che esistono svariate tattiche e strategie di contrattazione alle quali le riviste ricorrono per accaparrarsi un personaggio famoso. «Si può promettere di non pubblicare nulla di negativo su Tom e Katie per un dato numero di mesi. Oppure si può provare a stringere un patto come ha fatto la rivista "Ok!" con Jessica Simpson: "Ti diamo cinque milioni di dollari, ma le esclusive delle prossime quattro vicende che ti riguardano sono nostre"». Martin S. Walker, consulente della rivista, ha detto che spesso il punto cruciale della trattativa è il controllo sulla storia. «Tom potrebbe chiedere di non fare riferimento alcuno a Nicole Kidman, o chiedere in che termini si intende parlare di Scientology nell´articolo» ha detto Walker. Secondo un sondaggio effettuato da Tmz.com tra le riviste che si occupano di vip, le foto della figlia di Tom Cruise potrebbero garantire una cifra compresa tra due e cinque milioni di dollari. Se Cruise e Holmes si sentissero offrire qualcosa di meno di quanto è stato offerto a Pitt e Jolie (cifra andata in beneficenza), l´attore potrebbe risentirsi e respingerla, o potrebbe voler destinare l´importo a Scientology, mettendo gli editori davanti all´ardua domanda: le foto valgono il rischio di alienarsi una fetta di lettori, visto che si contribuirebbe a una causa non gradita proprio a tutti? Nel frattempo, Tom Cruise sta nascondendo la figlia per qualche ragione? Spera forse così facendo di spuntare un prezzo ancora più alto per le foto? I direttori di riviste e i giornalisti hanno pareri diversi. Molti concordano sul fatto che anche se sembra avere un comportamento fuori dalla norma, di sicuro le riviste stanno alimentando la situazione per aumentare le vendite. Min di "Us Weekly" dice: «Tom Cruise e Katie Holmes sono in prima pagina su tutte le riviste perché non hanno mostrato la loro bambina. Ma allora: chi sta veramente sfruttando chi? Noi siamo soltanto pedine».
martedì 1 agosto 2006
NEWS - Energia! J.J. Abrams teletrasportato da "Lost" all'Enterprise
(ANSA) - LOS ANGELES, 1 AGO - La Paramount ha deciso di fare resuscitare "Star Trek" e ha affidato il compito a J.J. Abrams, una delle menti piu' innovative di Hollywood, un amante della fantascienza, gia' creatore di "Lost", "Alias" e regista del terzo film di "Mission Impossible". "Lo produrro' certamente e probabilmente lo dirigero' anche, ma non abbiamo ancora deciso ha detto Abrams. Abbiamo una storia incredibile, molto drammatica che onora i canoni degli episodi originali, anche se sara' qualcosa di mai visto prima". Si vocifera, i fan dell'Enterprise sono tanti, che la storia vertera' sulle origini della serie e sulle storie personali (come tradizione nelle produzioni create da Abrams) dei due personaggi principali, ovvero il capitano Kirk e il venusiano Spock: "Abrams non ha confermato ne' smentito. Non posso dire piu' di tanto perche' ci stiamo ancora lavorando e la storia sta prendendo forma. Non vorrei creare false aspettative". Gia', i fan di Star Trek non sono certo facili da controllare o da accontentare: "La pressione quando si parla di Star Trek e' unica e ho accettato questo lavoro sapendo bene di dovere rispettare i fan e la storia. Dopo Lost ho capito quanto sia importante avere questo tipo di atteggiamento. E' stata grande televisione: la serie originale e Next generation parlavano della natura umana e dell'idea di contrastare cose terribili e terrificanti. Erano belle storie che solo per caso erano anche di fantascienza. Quando guardo qualche vecchio episodio con i miei figli (sette e sei anni) e vedo come reagiscono a uno show creato quando sono nato io, so che non è per via dell'astronave, ma per la connessione emozionale che si viene a creare con i protagonisti e per le storie raccontate". Ovviamente Abrams era un fan della serie, "di quella originale e del primo film, il resto non mi e piaciuto molto e infatti quando mi hanno proposto di fare un altro film ho voluto subito chiarire che tipo di pellicola avevo in mente e ho accettato solo quando mi hanno dato carta bianca". Che Abrams fosse un amante della fantascienza lo avevano capito tutti coloro che hanno visto Alias o lo stesso Lost: "In Lost ci sono diversi elementi che riportano a 'The prisoner' e a 'The Twilight Zone'. La sigla iniziale, che e' in bianco e nero, e un omaggio alla serie e l'ho creata sul mio laptop. E anche la colonna sonora: diversa, ma a farci attenzione si nota una certa somiglianza con quella di the Twilight Zone e poi c'e' questa misteriosa entità che tutto controlla, che e' una costante di questi show". Pero' "Lost" non e' stato presentato come uno show di fantascienza: "Certo, altrimenti non lo avrebbero mai mandato in onda. Abbiamo un pochino ingannato la Abc, ma a fin di bene, perche in quel periodo la fantascienza non tirava in tv. Il successo di X-Files era considerato un anomalia, dunque all inizio abbiamo deciso di tenerci questo piccolo particolare per noi e lo abbiamo omesso al momento di presentare il nostro progetto. Rimango dell'idea che ci siano comunque storie buone e storie scadenti e che la chiave di qualsiasi serie siano i personaggi e le loro storie poi definirla fantascienza o meno non ha molta importanza. L importante e raccontare una storia in modo onesto". Ora la situazione è cambiata: "Ora c'e' tanta fantascienza e per un fan come me e tutto grasso che cola". I fan di "Lost" sono preoccupati perche' senza Abrams la serie non sara la stessa cosa: "A dire il vero la scorsa stagione non sono stato molto coinvolto nella sviluppo di Lost, perchè stavo facendo Mission Impossibile. Ora invece voglio occuparmene di più: scrivero' alcuni episodi e ne dirigerò uno. Abbiamo quasi pensato a tutta la stagione ed e incredibile, ci sono storie davvero incredibili e l'unica anticipazione che posso fare e' che Desmond non e morto".
(ANSA) - LOS ANGELES, 1 AGO - La Paramount ha deciso di fare resuscitare "Star Trek" e ha affidato il compito a J.J. Abrams, una delle menti piu' innovative di Hollywood, un amante della fantascienza, gia' creatore di "Lost", "Alias" e regista del terzo film di "Mission Impossible". "Lo produrro' certamente e probabilmente lo dirigero' anche, ma non abbiamo ancora deciso ha detto Abrams. Abbiamo una storia incredibile, molto drammatica che onora i canoni degli episodi originali, anche se sara' qualcosa di mai visto prima". Si vocifera, i fan dell'Enterprise sono tanti, che la storia vertera' sulle origini della serie e sulle storie personali (come tradizione nelle produzioni create da Abrams) dei due personaggi principali, ovvero il capitano Kirk e il venusiano Spock: "Abrams non ha confermato ne' smentito. Non posso dire piu' di tanto perche' ci stiamo ancora lavorando e la storia sta prendendo forma. Non vorrei creare false aspettative". Gia', i fan di Star Trek non sono certo facili da controllare o da accontentare: "La pressione quando si parla di Star Trek e' unica e ho accettato questo lavoro sapendo bene di dovere rispettare i fan e la storia. Dopo Lost ho capito quanto sia importante avere questo tipo di atteggiamento. E' stata grande televisione: la serie originale e Next generation parlavano della natura umana e dell'idea di contrastare cose terribili e terrificanti. Erano belle storie che solo per caso erano anche di fantascienza. Quando guardo qualche vecchio episodio con i miei figli (sette e sei anni) e vedo come reagiscono a uno show creato quando sono nato io, so che non è per via dell'astronave, ma per la connessione emozionale che si viene a creare con i protagonisti e per le storie raccontate". Ovviamente Abrams era un fan della serie, "di quella originale e del primo film, il resto non mi e piaciuto molto e infatti quando mi hanno proposto di fare un altro film ho voluto subito chiarire che tipo di pellicola avevo in mente e ho accettato solo quando mi hanno dato carta bianca". Che Abrams fosse un amante della fantascienza lo avevano capito tutti coloro che hanno visto Alias o lo stesso Lost: "In Lost ci sono diversi elementi che riportano a 'The prisoner' e a 'The Twilight Zone'. La sigla iniziale, che e' in bianco e nero, e un omaggio alla serie e l'ho creata sul mio laptop. E anche la colonna sonora: diversa, ma a farci attenzione si nota una certa somiglianza con quella di the Twilight Zone e poi c'e' questa misteriosa entità che tutto controlla, che e' una costante di questi show". Pero' "Lost" non e' stato presentato come uno show di fantascienza: "Certo, altrimenti non lo avrebbero mai mandato in onda. Abbiamo un pochino ingannato la Abc, ma a fin di bene, perche in quel periodo la fantascienza non tirava in tv. Il successo di X-Files era considerato un anomalia, dunque all inizio abbiamo deciso di tenerci questo piccolo particolare per noi e lo abbiamo omesso al momento di presentare il nostro progetto. Rimango dell'idea che ci siano comunque storie buone e storie scadenti e che la chiave di qualsiasi serie siano i personaggi e le loro storie poi definirla fantascienza o meno non ha molta importanza. L importante e raccontare una storia in modo onesto". Ora la situazione è cambiata: "Ora c'e' tanta fantascienza e per un fan come me e tutto grasso che cola". I fan di "Lost" sono preoccupati perche' senza Abrams la serie non sara la stessa cosa: "A dire il vero la scorsa stagione non sono stato molto coinvolto nella sviluppo di Lost, perchè stavo facendo Mission Impossibile. Ora invece voglio occuparmene di più: scrivero' alcuni episodi e ne dirigerò uno. Abbiamo quasi pensato a tutta la stagione ed e incredibile, ci sono storie davvero incredibili e l'unica anticipazione che posso fare e' che Desmond non e morto".
NEWS - "Lost" diventa cartoon alla "South Park"
Quando un telefilm diventa di straculto come "Lost" si presta alle rivisitazioni, ai remix, alle rimescolanze. E' la Cultura Pop, bellezza. Ecco allora il simpatico cross-over con "South Park": votate il personaggio che preferite nelle caratterizzazioni cartoon. Cliccate sulla foto per ingrandirla.
NEWS - Niente "The O.C.", siamo inglesi
Continua la "Mischa Barton soap" in terra di Sua Maestà (vedi Post del 20, 21 e 24 luglio). Dopo che Londra l'ha praticamente adottata durante il suo soggiorno estivo per frequentare la Royal Academy of Dramatic Art, l'ex interprete di Marissa in "The O.C." continua ad essere sulle prime pagine dei tabloid inglesi. L'ultima news riguarda la decisione di non trasmettere per il momento in Inghilterra la fine del terzo ciclo del teen-cult: sembra che la ragione sia proprio da imputare a Mischa Barton e alla dipartita shock del suo personaggio dal serial. In Italia invece non si vede l'ora: dal 6 settembre, Mischa o non Mischa, chi non si sintonizza su Italia 1 vuol dire che ha già visto tutto su Mediaset Premium...
Nella foto: una sobria Mischa Barton all'uscita dell'esclusivo locale Valstead nel weekend scorso a Londra
Continua la "Mischa Barton soap" in terra di Sua Maestà (vedi Post del 20, 21 e 24 luglio). Dopo che Londra l'ha praticamente adottata durante il suo soggiorno estivo per frequentare la Royal Academy of Dramatic Art, l'ex interprete di Marissa in "The O.C." continua ad essere sulle prime pagine dei tabloid inglesi. L'ultima news riguarda la decisione di non trasmettere per il momento in Inghilterra la fine del terzo ciclo del teen-cult: sembra che la ragione sia proprio da imputare a Mischa Barton e alla dipartita shock del suo personaggio dal serial. In Italia invece non si vede l'ora: dal 6 settembre, Mischa o non Mischa, chi non si sintonizza su Italia 1 vuol dire che ha già visto tutto su Mediaset Premium...
Nella foto: una sobria Mischa Barton all'uscita dell'esclusivo locale Valstead nel weekend scorso a Londra
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lunedì 31 luglio 2006
GOSSIP - Hilary Duff si professa vergine. O forse no...
La notizia ha stupito i fans e ha richiamato alla memoria i proclama chiaccherati di un recente passato pronunciati dalle colleghe Britney Spears e Jessica Simpson. Confessioni che hanno innalzato la popolarità in un battito di ciglia e in uno sfoglio di pagine. Sì, perchè la presunta confessione di "verginità" compiuta da Hilary Duff, l'ex interprete di "Lizzie McGuire" ora lanciatissima come cantante, è avvenuta sulle pagine del mensile "Elle" (edizione americana), che non per niente le ha dedicato la copertina (uno scoop del genere la meriterebbe, in effetti). Salvo poi vedere l'attrice-cantante oggi smentire: "non so il motivo per cui l'intervistatore è giunto a quella conclusione, da dove l'abbia desunto. Io non l'ho mai detto. Sono fatti privati e me lo tengo per me. Non voglio che la gente si focalizzi su questo argomento. Penso che sia inappropriato parlarne. Che cosa si ricava dal saperlo o meno?". Come disse Bogey nel film "L'ultima minaccia", "E' la stampa, bellezza...".
NEWS - Stasera la fine della seconda stagione di "Grey's Anatomy" su Foxlife, a dicembre su Italia 1
(ANSA) Cinque trentenni in carriera, con l'obiettivo di diventare i medici piu' bravi d'America: sono i protagonisti di 'Grey's Anatomy', la serie rivelazione del 2006 secondo i critici televisivi d'Oltreoceano, che stasera alle 21 saluta il pubblico su Foxlife (Sky) con l'ultimo, atteso doppio episodio. La seconda stagione del serial, anticipata dalla piattaforma satellitare, arrivera' poi a dicembre su Italia 1 in prima serata. Sapiente mix dei generi 'medical' e 'comedy', incentrata piu' sullo stress emotivo e fisico dei personaggi che sui particolari dell'attivita' mediche, 'Grey's Anatomy' ruota attorno alle vicende di tre donne e due uomini, tirocinanti nel reparto chirurgia del Grace Hospital di Seattle, raccontati nelle loro ambizioni professionali e aspirazioni private: il tutto tra pratiche di trapianto, diagnosi cliniche, trasgressioni e problemi familiari. Sono Meredith Grey (Ellen Pompeo), figlia del noto medico Ellis Grey, dolce e ostinata, che colleziona storie di una notte e custodisce un penoso problema familiare; Isobel 'Izzie' Stevens (Katherine Heigl), ragazza di provincia con un passato di modella di biancheria intima e un problema di autostima; l'ambiziosissima Cristina (Sandra Oh). E poi George O'Malley (T.R. Knight), insicuro e impacciato, e Alex Karev (Justin Chambers), spavaldo e sensuale, che nasconde il disagio delle sue origini umili. Negli ultimi due episodi, in onda domani sera, Izzie e George sono alla ricerca di un cuore: la vita di Denny (Jeffrey Dean Morgan) e' appesa a un filo e solo un trapianto puo' salvargli la vita. Cristina fa nuove esperienze professionali; intanto Burke (Isaiah Washington) viene ferito gravemente e tocca a Derek (il bel Patrick Dempsey), il dirigente dell'ospedale, la responsabilita' di operarlo. George litiga con Callie (Sara Ramirez), la sua nuova fidanzata, e Meredith si trova ancora una volta di fronte a una decisione importante. Creata da Peter Horton, prodotta dalla Touchstone Television e dalla The Mark Gordon Company, la serie - il cui titolo gioca sull'omofonia tra il cognome della protagonista e Henry Gray, autore del celebre manuale medico di anatomia 'Gray's Anatomy' - ha debuttato in America, sulla Abc, il 27 marzo 2004 con un share altissimo e con piu' di 20 milioni di telespettatori che non l'hanno mollata neanche nella seconda stagione. Il giorno della messa in onda dell'ultimo episodio, il 16 maggio, la Abc ha annunciato la terza stagione. Il record di ascolto, comunque, spetta all'episodio speciale 'Codice nero', programmato negli Usa a febbraio, al termine del Super Bowl, la finale del campionato di football: quasi 40 milioni di spettatori per la puntata incentrata sull'arrivo al Seattle Grace Hospital di un paziente con una bomba nella pancia. Un caso che per la sua gravita' costringe il personale a decretare appunto il codice nero, cioe' lo stato di massima allerta, anche perche' la bomba potrebbe esplodere da un momento all'altro se un paramedico, con le mani letteralmente nelle viscere del paziente, non ne impedisse la deflagrazione. A prestare soccorso, nei panni del paramedico, una guest star d'eccezione come Christina Ricci. Numerosi i premi e le nomination per 'Grey's Anatomy': un Golden Globe e uno Screen Actors Guild Award per Sandra Oh (entrambi nel 2006), undici candidature agli Emmy nel 2006 e tre nel 2005, due nomination ai Golden Globe (cast e miglior attore, nel 2005) e due ai Sag (cast e miglior attore, nel 2006). La serie viene trasmessa in 34 Paesi di tutto il mondo.
(ANSA) Cinque trentenni in carriera, con l'obiettivo di diventare i medici piu' bravi d'America: sono i protagonisti di 'Grey's Anatomy', la serie rivelazione del 2006 secondo i critici televisivi d'Oltreoceano, che stasera alle 21 saluta il pubblico su Foxlife (Sky) con l'ultimo, atteso doppio episodio. La seconda stagione del serial, anticipata dalla piattaforma satellitare, arrivera' poi a dicembre su Italia 1 in prima serata. Sapiente mix dei generi 'medical' e 'comedy', incentrata piu' sullo stress emotivo e fisico dei personaggi che sui particolari dell'attivita' mediche, 'Grey's Anatomy' ruota attorno alle vicende di tre donne e due uomini, tirocinanti nel reparto chirurgia del Grace Hospital di Seattle, raccontati nelle loro ambizioni professionali e aspirazioni private: il tutto tra pratiche di trapianto, diagnosi cliniche, trasgressioni e problemi familiari. Sono Meredith Grey (Ellen Pompeo), figlia del noto medico Ellis Grey, dolce e ostinata, che colleziona storie di una notte e custodisce un penoso problema familiare; Isobel 'Izzie' Stevens (Katherine Heigl), ragazza di provincia con un passato di modella di biancheria intima e un problema di autostima; l'ambiziosissima Cristina (Sandra Oh). E poi George O'Malley (T.R. Knight), insicuro e impacciato, e Alex Karev (Justin Chambers), spavaldo e sensuale, che nasconde il disagio delle sue origini umili. Negli ultimi due episodi, in onda domani sera, Izzie e George sono alla ricerca di un cuore: la vita di Denny (Jeffrey Dean Morgan) e' appesa a un filo e solo un trapianto puo' salvargli la vita. Cristina fa nuove esperienze professionali; intanto Burke (Isaiah Washington) viene ferito gravemente e tocca a Derek (il bel Patrick Dempsey), il dirigente dell'ospedale, la responsabilita' di operarlo. George litiga con Callie (Sara Ramirez), la sua nuova fidanzata, e Meredith si trova ancora una volta di fronte a una decisione importante. Creata da Peter Horton, prodotta dalla Touchstone Television e dalla The Mark Gordon Company, la serie - il cui titolo gioca sull'omofonia tra il cognome della protagonista e Henry Gray, autore del celebre manuale medico di anatomia 'Gray's Anatomy' - ha debuttato in America, sulla Abc, il 27 marzo 2004 con un share altissimo e con piu' di 20 milioni di telespettatori che non l'hanno mollata neanche nella seconda stagione. Il giorno della messa in onda dell'ultimo episodio, il 16 maggio, la Abc ha annunciato la terza stagione. Il record di ascolto, comunque, spetta all'episodio speciale 'Codice nero', programmato negli Usa a febbraio, al termine del Super Bowl, la finale del campionato di football: quasi 40 milioni di spettatori per la puntata incentrata sull'arrivo al Seattle Grace Hospital di un paziente con una bomba nella pancia. Un caso che per la sua gravita' costringe il personale a decretare appunto il codice nero, cioe' lo stato di massima allerta, anche perche' la bomba potrebbe esplodere da un momento all'altro se un paramedico, con le mani letteralmente nelle viscere del paziente, non ne impedisse la deflagrazione. A prestare soccorso, nei panni del paramedico, una guest star d'eccezione come Christina Ricci. Numerosi i premi e le nomination per 'Grey's Anatomy': un Golden Globe e uno Screen Actors Guild Award per Sandra Oh (entrambi nel 2006), undici candidature agli Emmy nel 2006 e tre nel 2005, due nomination ai Golden Globe (cast e miglior attore, nel 2005) e due ai Sag (cast e miglior attore, nel 2006). La serie viene trasmessa in 34 Paesi di tutto il mondo.
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