Il vero Halloween è su Telefilm Cult, a scoprire chi sia l'attrice telefilmica che si cela dietro il testone di coniglione della foto. Certo, da quelle parti non fa il freddo novembrino che spira quaggiù, visto il lieve vestitino bianco che le copre le estremità. Okkio come sempre agli indizi, ai richiami, ai particolari. Aprite gli occhi e drizzate le orecchie, come il coniglione!
venerdì 2 novembre 2007
QUIZ - Hallo-Who? Altro che Halloween, il vero momento di festa è scoprire chi sia l'attrice telefilmica che si maschera con la testa del coniglione
giovedì 1 novembre 2007
NEWS - All'armi, arrivano le caserma-linghe ! Su FoxLife debutta oggi "Army Wives"
Dopo le Casalinghe di Wisteria Lane e le storie della famiglia Walker di "Brothers & Sisters" arriva dagli Usa – questa volta dal canale Lifetime - un inedito e toccante ritratto delle mogli americane: "Army Wives", la nuova serie in prima visione assoluta in Italia in onda su FoxLife (canale 111 di SKY) a partire dal 1° novembre, ogni giovedì con doppio appuntamento alle 21:00 e alle 21:55. Ambientata in una base militare del South Carolina dove si trovano le unità dell’US Army e la Delta Force, Army Wives racconta la vita quotidiana di un gruppo di donne – e di un uomo – che convivono con i propri coniugi all’interno della base. Roxy (Sally Pressman) ha due figli da due uomini diversi e ha sposato un soldato quattro giorni dopo averlo conosciuto, Pamela (Brigid Brannagh, già in "Over There" e "Angel") è una ex poliziotta che affitta l’utero per motivi economici; Denise (Catherine Bell, "Jag") ha un figlio adolescente difficile e violento; Claudia (Kim Delaney, "NYPD Blue" e "C.S.I. Miami") è la determinata moglie del vicecomandante della base; e poi c’è Roland, (Sterling K. Brown, "Senza Traccia") lo psichiatra sposato con Joan (Wendy Davis, "High Incident"), tenente colonnello appena rientrata da una missione in Afghanistan, ormai più abituata a sdraiarsi accanto ad un fucile che al proprio compagno. Le quattro “army wives”, e l’unico sposo di guerra, condividono gioie, sofferenze e traumi, tra partenze e rientri dei coniugi. Il tema della guerra al terrorismo e dell’impegno militare degli USA in alcune zone calde è al centro della serie, che catapulta gli spettatori nella vita di quelli che restano, pregano, sperano e aspettano. Le storie delle missioni si intrecciano infatti con le vicende intime e personali di chi vive nella base, con le giornate fatte anche di pettegolezzi, invidie, malignità, gerarchie; giornate scandite dal rigido codice non scritto delle ‘army wives’, sposate con chi ha un'unica moglie: l’esercito.
La serie è prodotta da Mark Gordon, lo stesso di "Grey’s Anatomy", "Criminal Minds" e "Alias", e tratta da un bestseller di Tanya Biank, "Under the Sabers: The Unwritten Code of Army Wives". Dopo il successo della prima stagione, che ha segnato i migliori ascolti in 23 anni di storia del canale Lifetime, per la serie è arrivata la conferma della seconda stagione, che verrà trasmessa negli Stati Uniti la prossima primavera.
La serie è prodotta da Mark Gordon, lo stesso di "Grey’s Anatomy", "Criminal Minds" e "Alias", e tratta da un bestseller di Tanya Biank, "Under the Sabers: The Unwritten Code of Army Wives". Dopo il successo della prima stagione, che ha segnato i migliori ascolti in 23 anni di storia del canale Lifetime, per la serie è arrivata la conferma della seconda stagione, che verrà trasmessa negli Stati Uniti la prossima primavera.
mercoledì 31 ottobre 2007
NEWS - Ma annò annamo? Perquisita RaiFiction per la serie "Roma"
(Ansa) - L’interesse degli investigatori del nucleo di polizia tributaria di Napoli che il 25 ottobre scorso si sono presentati a Rai Fiction con un decreto di perquisizione in mano, era puntato su una rosa di titoli che comprende le fiction ’Roma’, ’La moglie cinese’, ’Sottocasa’, e sui rapporti tra la Rai, la statunitense Hbo e la Bavaria Movie. Documentazione relativa a questi prodotti e la copia di tutti i contratti stipulati da Rai Fiction tra il 2003 ed il 2005, e’ stata sequestrata negli uffici del direttore di Rai Fiction Agostino Sacca’, del suo vice Paolo Bistolfi e del capo struttura per le nuove proposte Paola Masini. Il decreto di perquisizione faceva riferimento al procedimento n.50823/07 della procura di Napoli per il reato di concorso in corruzione con Stefania Tucci, commercialista napoletana titolare della societa’ di comunicazione E.I.Tecnology e Giuseppe Proietti, indicato come consulente ed intermediario per la vendita di prodotti Bavaria, Hbo. Da indiscrezioni trapelate, al direttore di Rai Fiction sarebbero state sequestrate anche agende e posta mail in entrata ed in uscita.
(Nella foto: una strada di Roma dopo la perquisizione a Rai Fiction)
NEWS - "Big Shots", il "Sex and the City" al maschile
Prendete 4 Top manager in carriera e le relative vite matrimoniali a scatafascio e avrete il corrispondente maschile di "Sex and the City". "Big Shots", in onda su ABC, racconta le gesta casa-lavoro di James (Michael Vartan, ex di "Alias"), Duncan (Dylan McDermott, ex di "The Practice"), Brody (Christopher Titus) e Karl (Joshua Malina). Tra amanti, tradimenti e consulenti matrimoniali, il poker di amici si riunisce in un club esclusivo che favorisce le intime confidenze dei quattro squali al top degli affari, ma a rasoterra nelle relazioni sentimentali.
Prendete 4 Top manager in carriera e le relative vite matrimoniali a scatafascio e avrete il corrispondente maschile di "Sex and the City". "Big Shots", in onda su ABC, racconta le gesta casa-lavoro di James (Michael Vartan, ex di "Alias"), Duncan (Dylan McDermott, ex di "The Practice"), Brody (Christopher Titus) e Karl (Joshua Malina). Tra amanti, tradimenti e consulenti matrimoniali, il poker di amici si riunisce in un club esclusivo che favorisce le intime confidenze dei quattro squali al top degli affari, ma a rasoterra nelle relazioni sentimentali.
(Articolo di Leo Damerini pubblicato su "TU")
martedì 30 ottobre 2007
NEWS - Belli...da morire. Ricky Memphis e Daniele Pecci protagonisti della nuova serie "Crimini Bianchi" per Mediaset
(ANSA) - ROMA, 29 OTT - Il commissario Belli del Decimo Tuscolano, il cui addio alle scene di "Distretto di Polizia" ha provocato veri drammi tra i fedeli telespettatori della serie, ora e' un benvestito avvocato ad alta vocazione civica. Accanto a lui, il cardiochirurgo Daniele Pecci: sono i protagonisti di "Crimini Bianchi", la nuova serie della Taodue per Mediaset, le cui riprese sono cominciate una settimana fa. Promette di raccontare quello che nessun telefilm, neppure americano, ha ancora fatto: l'errore sanitario, la malasanita', i brogli in corsia, il baronato, il medico che si approfitta della fiducia del paziente. Il produttore e ideatore della serie Pietro Valsecchi dice che in Francia gia' sono molto interessati e che "Crimini Bianchi", che nasce come serie italianissima, puo' avere un futuro internazionale. La malasanita' infatti, lungi dall'essere un problema nazionale, alberga ovunque. In questo caso a garantire c'e' la consulenza di Manuela Gatti, assistente del prof. Umberto Veronesi, gia' ministro della sanita' in Italia con il governo Berlusconi. ''La sanita' e' fondamentale sana, ma cio' non la priva di errori'', spiega Valsecchi che aggiunge: ''vogliamo accendere la tv, la fiction tv, su questo tema su cui la stampa ha fatto molte inchieste. Troppe persone pensano che basta indossare un camice bianco per essere affidabile e troppi errori passano per fatalita'. Se poi arriveranno polemiche, ben vengano''. Ogni caso di puntata sara' ispirato alla cronaca vera trasformata ovviamente in racconto televisivo: dai tubi scambiati ossigeno-ossido di azono che hanno ucciso qualche mese fa per risalire alle tragici morti di epatite B del '97 nel reparto di ematologia di Pesaro, la struttura all' avanguardia per la cura della talassemia diretta dal prof. Guido Lucarelli, pioniere del trapianto di midollo osseo. L'avvocato Memphis e il chirurgo Pecci (inizialmente si era parlato di Raoul Bova per questo ruolo) fondano l'associazione per i diritti del malato (sulla falsariga del Tribunale omonimo): con loro Christiane Filangieri nel ruolo di una dottoressa di pronto soccorso e Michela Ramazzotti, specializzanda idealista. Alla regia un nome nuovo, quello di Alberto Ferrari che al cinema aveva diretto Ale e Franz in "La terza stella", mentre la sceneggiatura e' firmata da Dante Palladino con Giorgia Mariani e Silvia Margherita. Linguaggio contemporaneo, ritmo veloce, telecamera pronta ad entrare in sala operatoria per la serie che unisce il genere medical con il legal, ma soprattutto non vuole essere politicamente corretta. Tra i temi affrontati, con invenzione tv, anche la vicenda di Lady Asl sui brogli della sanita' in convenzione con le regioni.
(ANSA) - ROMA, 29 OTT - Il commissario Belli del Decimo Tuscolano, il cui addio alle scene di "Distretto di Polizia" ha provocato veri drammi tra i fedeli telespettatori della serie, ora e' un benvestito avvocato ad alta vocazione civica. Accanto a lui, il cardiochirurgo Daniele Pecci: sono i protagonisti di "Crimini Bianchi", la nuova serie della Taodue per Mediaset, le cui riprese sono cominciate una settimana fa. Promette di raccontare quello che nessun telefilm, neppure americano, ha ancora fatto: l'errore sanitario, la malasanita', i brogli in corsia, il baronato, il medico che si approfitta della fiducia del paziente. Il produttore e ideatore della serie Pietro Valsecchi dice che in Francia gia' sono molto interessati e che "Crimini Bianchi", che nasce come serie italianissima, puo' avere un futuro internazionale. La malasanita' infatti, lungi dall'essere un problema nazionale, alberga ovunque. In questo caso a garantire c'e' la consulenza di Manuela Gatti, assistente del prof. Umberto Veronesi, gia' ministro della sanita' in Italia con il governo Berlusconi. ''La sanita' e' fondamentale sana, ma cio' non la priva di errori'', spiega Valsecchi che aggiunge: ''vogliamo accendere la tv, la fiction tv, su questo tema su cui la stampa ha fatto molte inchieste. Troppe persone pensano che basta indossare un camice bianco per essere affidabile e troppi errori passano per fatalita'. Se poi arriveranno polemiche, ben vengano''. Ogni caso di puntata sara' ispirato alla cronaca vera trasformata ovviamente in racconto televisivo: dai tubi scambiati ossigeno-ossido di azono che hanno ucciso qualche mese fa per risalire alle tragici morti di epatite B del '97 nel reparto di ematologia di Pesaro, la struttura all' avanguardia per la cura della talassemia diretta dal prof. Guido Lucarelli, pioniere del trapianto di midollo osseo. L'avvocato Memphis e il chirurgo Pecci (inizialmente si era parlato di Raoul Bova per questo ruolo) fondano l'associazione per i diritti del malato (sulla falsariga del Tribunale omonimo): con loro Christiane Filangieri nel ruolo di una dottoressa di pronto soccorso e Michela Ramazzotti, specializzanda idealista. Alla regia un nome nuovo, quello di Alberto Ferrari che al cinema aveva diretto Ale e Franz in "La terza stella", mentre la sceneggiatura e' firmata da Dante Palladino con Giorgia Mariani e Silvia Margherita. Linguaggio contemporaneo, ritmo veloce, telecamera pronta ad entrare in sala operatoria per la serie che unisce il genere medical con il legal, ma soprattutto non vuole essere politicamente corretta. Tra i temi affrontati, con invenzione tv, anche la vicenda di Lady Asl sui brogli della sanita' in convenzione con le regioni.
L’EDICOLA DI LOU - Stralci e commenti sui telefilm dai giornali italiani e stranieri
Pagina a cura di: Leo “Grant” Damerini
ARENA
No Ugly, no Betty
"Non sopporto 'Ugly Betty', quel suo prendere in giro le persone grasse lo trovo rivoltante...".
(Jaime Pressly, Agosto 2007)
ANSA
E' meglio distinguere
"Qui non siamo a 'CSI', dove si risolve tutto in mezz'ora".
(Alfonso Lauro, procuratore di Vigevano sull'omicidio di Garlasco, 18.08.2007)
VANITY FAIR
"'The OC' ha fatto bene a chiudere"
"'The OC' è stata una serie che si è consumata rapidamente, in genere ci vogliono decine di puntate prima che i personaggi si bacino, mentre noi abbiamo fatto in fretta ogni tipo di esperienza e così è stato giusto chiudere. Sexy io? Io avevo appeso il poster di Pamela Anderson. Lei si che è un tipo hot...non io. Non scherziamo".
(Adam Brody, 30.08.2007)
CORRIERE DELLA SERA
Dipietrismi telefilmici
"Le ispezioni d'agosto nei confronti dei magistrati sono inutili, buone tanto per fare qualche telefilm. Bisogna cambiare e fare le leggi che questo Stato si è dato".
(Antonio Di Pietro, 13.08.2007)
LA STAMPA
Quell'abitudine cult
"Un telefilm di richiamo basta per costruire rapidamente un'abitudine d'ascolto, e gli americani sanno ancora come inventarsi dei 'Dr. House' di grande richiamo popolare internazionale. In fondo anche Canale 5, a suo tempo, è nato con un doppio 'Dallas' settimanale".
(Paolo Martini, 06.08.2007)
LA STAMPA
Trucchi e cross-over
"In questo mese si sono intrecciati gli svariati «Law and Order», «Jag», «Ncis», un modo vagamente misterico per mantenere vivo l’interesse non solo verso i telefilm del presente, ma anche verso quelli del passato, e in una prospettiva futura: un futuro di repliche, sulle quasi si basa il palinsesto estivo mica solo della tv generalista. Anche le reti a pagamento si sono scatenate in «déja vu», truccando un po’ le operazioni. Ma i trucchi possono essere fondamentali, nella società dello spettacolo".
(Alessandra Comazzi, 28.08.2007)
VARIETY
"Californication", l'alter ego di "Weeds"
"'Californication' mette in difficoltà il telespettatore, il quale non sa verso chi nutrire simpatia. Il protagonista Hank (David Duchovny) ha la stessa voglia di piacere di Tony Soprano, ma guardandolo nella puntata-pilota - a bere troppo, insultare chiunque, finire a letto con donne tutte inappropriate - sembrerebbe che a nessuno importi che fine faccia. Duchovny ha da sempre doti comiche nascoste, come evidenziato al 'Larry sanders Show', così come la sua attitudine al sesso mostrata nella serie 'Red hoe Diaries', ma il suo recitare distaccato sembra indebolire la vitalità della serie in questione, che si accredita come logica accoppiata con 'Weeds'. Tuttavia, 'Californication' (dal titolo stupidamente azzeccato) non è un brutto posto in cui stare, a patto che gli sceneggiatori sorvolino in futuro sull'autocommiserazione di Hank".
(Brian Lowry, 19.08.2007)
CORRIERE DELLA SERA
"Brothers&Sisters", una storia che ci appartiene
"Uno dei pregiudizi nei confronti di 'Brothers&Sisters' è che racconta una storia che non ci appartiene, come se i rapporti fra i membri di una famiglia non fossero un classico di tutti i tempi e di tutte le latitudini. Troppo americana - si dice - troppi riferimenti che ci sfuggono, troppe situazioni che non ci sono proprie. Con questo criterio si capisce perché l' unica serie italiana che ha avuto successo internazionale è 'La piovra', che racconta storie di mafia. 'Brothers & Sisters' ci riguarda, eccome. Per come affronta i legami parentali, per come lascia entrare la realtà di tutti i giorni nel contesto familiare, per come tratteggia con finezza e profondità le psicologie dei singoli, per come sa catturare l' aria del tempo, per la grazia che la pervade. Un solo rammarico: le labbrone di Calista Flockhart, che quasi le impediscono di recitare e che molto fanno rimpiangere i tratti delicati di 'Ally McBeal' (e anche questa è una storia che ci appartiene...)".
(Aldo Grasso, 03.08.2007)
IL VENERDI
Telefilm, palestra mentale
"La tv intelligente è il nuovo serial americano. L'intelligenza non è nei contenuti ma nella complessità dell'intreccio narrativo: 'Lost', 'Dr.House', '24' hanno sceneggiature di una complessità tale che non ha precedenti nella letteratura e nel cinema. Sono una grande palestra per il nostro cervello".
(Carlo Freccero, 31.08.2007)
Pagina a cura di: Leo “Grant” Damerini
ARENA
No Ugly, no Betty
"Non sopporto 'Ugly Betty', quel suo prendere in giro le persone grasse lo trovo rivoltante...".
(Jaime Pressly, Agosto 2007)
ANSA
E' meglio distinguere
"Qui non siamo a 'CSI', dove si risolve tutto in mezz'ora".
(Alfonso Lauro, procuratore di Vigevano sull'omicidio di Garlasco, 18.08.2007)
VANITY FAIR
"'The OC' ha fatto bene a chiudere"
"'The OC' è stata una serie che si è consumata rapidamente, in genere ci vogliono decine di puntate prima che i personaggi si bacino, mentre noi abbiamo fatto in fretta ogni tipo di esperienza e così è stato giusto chiudere. Sexy io? Io avevo appeso il poster di Pamela Anderson. Lei si che è un tipo hot...non io. Non scherziamo".
(Adam Brody, 30.08.2007)
CORRIERE DELLA SERA
Dipietrismi telefilmici
"Le ispezioni d'agosto nei confronti dei magistrati sono inutili, buone tanto per fare qualche telefilm. Bisogna cambiare e fare le leggi che questo Stato si è dato".
(Antonio Di Pietro, 13.08.2007)
LA STAMPA
Quell'abitudine cult
"Un telefilm di richiamo basta per costruire rapidamente un'abitudine d'ascolto, e gli americani sanno ancora come inventarsi dei 'Dr. House' di grande richiamo popolare internazionale. In fondo anche Canale 5, a suo tempo, è nato con un doppio 'Dallas' settimanale".
(Paolo Martini, 06.08.2007)
LA STAMPA
Trucchi e cross-over
"In questo mese si sono intrecciati gli svariati «Law and Order», «Jag», «Ncis», un modo vagamente misterico per mantenere vivo l’interesse non solo verso i telefilm del presente, ma anche verso quelli del passato, e in una prospettiva futura: un futuro di repliche, sulle quasi si basa il palinsesto estivo mica solo della tv generalista. Anche le reti a pagamento si sono scatenate in «déja vu», truccando un po’ le operazioni. Ma i trucchi possono essere fondamentali, nella società dello spettacolo".
(Alessandra Comazzi, 28.08.2007)
VARIETY
"Californication", l'alter ego di "Weeds"
"'Californication' mette in difficoltà il telespettatore, il quale non sa verso chi nutrire simpatia. Il protagonista Hank (David Duchovny) ha la stessa voglia di piacere di Tony Soprano, ma guardandolo nella puntata-pilota - a bere troppo, insultare chiunque, finire a letto con donne tutte inappropriate - sembrerebbe che a nessuno importi che fine faccia. Duchovny ha da sempre doti comiche nascoste, come evidenziato al 'Larry sanders Show', così come la sua attitudine al sesso mostrata nella serie 'Red hoe Diaries', ma il suo recitare distaccato sembra indebolire la vitalità della serie in questione, che si accredita come logica accoppiata con 'Weeds'. Tuttavia, 'Californication' (dal titolo stupidamente azzeccato) non è un brutto posto in cui stare, a patto che gli sceneggiatori sorvolino in futuro sull'autocommiserazione di Hank".
(Brian Lowry, 19.08.2007)
CORRIERE DELLA SERA
"Brothers&Sisters", una storia che ci appartiene
"Uno dei pregiudizi nei confronti di 'Brothers&Sisters' è che racconta una storia che non ci appartiene, come se i rapporti fra i membri di una famiglia non fossero un classico di tutti i tempi e di tutte le latitudini. Troppo americana - si dice - troppi riferimenti che ci sfuggono, troppe situazioni che non ci sono proprie. Con questo criterio si capisce perché l' unica serie italiana che ha avuto successo internazionale è 'La piovra', che racconta storie di mafia. 'Brothers & Sisters' ci riguarda, eccome. Per come affronta i legami parentali, per come lascia entrare la realtà di tutti i giorni nel contesto familiare, per come tratteggia con finezza e profondità le psicologie dei singoli, per come sa catturare l' aria del tempo, per la grazia che la pervade. Un solo rammarico: le labbrone di Calista Flockhart, che quasi le impediscono di recitare e che molto fanno rimpiangere i tratti delicati di 'Ally McBeal' (e anche questa è una storia che ci appartiene...)".
(Aldo Grasso, 03.08.2007)
IL VENERDI
Telefilm, palestra mentale
"La tv intelligente è il nuovo serial americano. L'intelligenza non è nei contenuti ma nella complessità dell'intreccio narrativo: 'Lost', 'Dr.House', '24' hanno sceneggiature di una complessità tale che non ha precedenti nella letteratura e nel cinema. Sono una grande palestra per il nostro cervello".
(Carlo Freccero, 31.08.2007)
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