Stracult e Stracotti …ovvero la serie che questa settimana va su e quella che inevitabilmente va giù.Parola di Stargirl!
Stracult della settimana? Senza dubbio l’irresistibile New Girl, la single-camera comedy della Fox ideata da Liz Meriwether (Amici, Amanti E…) e interpretata dalla favolosa Zooey Deschanel (500 Days of Summer) nel ruolo della protagonista Jess Day. In New Girl, Zooey, occhi da cerbiatto e sorriso caloroso, veste i panni di una ragazza romantica, ingenua e sognatrice, che in seguito o alla brusca rottura con il fidanzato, decide di cambiare casa e stravolgere le sue abitudini di vita, per ripartire da zero e ricominciare tutto daccapo. Jess adora Dirty Dancing e i film d’amore a lieto fine, è stravagante e un pizzico petulante, e come Amélie Poulain,è una ragazza diversa dalle altre, con un senso dell’umorismo tutto suo e un modo di fare a dir poco bizzarro. Solare, credulona e fin troppo onesta e sincera, si ritrova all’improvviso, e per la prima nella sua vita, a dividere l’appartamento con tre ragazzi scapestrati e disordinati, diversissimi tra loro. Nonostante all’apparenza sembri la classica sitcom che ruota intorno a un gruppo di amici, tra gag divertenti e buoni sentimenti ma poco da raccontare, New Girl si appoggia sul sex appeal e l’ironia della Deschanel per dar vita a una serie irresistibilmente coinvolgente, vagamente cinica e indubbiamente ben scritta, caratterizzata da battute taglienti, ricorrenti flashback narrativi e un cast giovane e frizzante.
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Stracotto, nonostante le ottime premesse, il Revenge con Emily VanCamp (Everwood, Brothers&Sisters), nel ruolo di Emily Thorne, all’anagrafe Amanda Clarke, un’orfana, una reietta affamata di vendetta, cresciuta in un riformatorio e oggi finalmente libera di architettare il diabolico piano che ha in mente per avere la sua rivalsa su in passato, ha incastrato ingiustamente suo padre, portandoglielo via. Moderna rivisitazione de Il Conte di Montecristo di Alexander Dumas, lo show creato da Mike Kelley (Providence, Swingtown) vede la VanCamp impegnata in un personaggio dai risvolti tarantiniani più che dumaniani, che promette bene per poi deludere dopo una manciata di puntate appena. Ottimo il plot alla base di Revenge, inadeguato però lo sviluppo: nonostante l’idea di ambientare la storia nel patinato e dorato mondo degli Hamptons (reso ancor più intenso dall’effetto chromakey utilizzato) sia innovativa e originale, alla fine dei conti, convince ben poco, poiché inadatto alla piega che si vorrebbe conferire alla trama. A metà strada tra le “luxury” soap alla Beautiful e i teendrama stile Gossip Girl e The O.C., la serie è poco pretenziosa se si vuol trascorrere una serata poco impegnativa, ma cade presto nell’ovvietà, risultando alla lunga noiosa e alquanto superficiale. I complotti e gli intrighi che dovrebbero condurre le redini della serie, risultano fin troppo forzati e marcati in alcuni punti, utili sono a sbrogliare la matassa ma incapaci di creare pathos e coinvolgimento aldilà dello schermo. E una serie dai risvolti mistery, senza questi elementi, è pari a zero.
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