NEWS - Ok dalla FOX per la quarta stagione di "Dr. House" e per la terza di "Bones"
(ANSA) - Buone notizie per i fan del "Dr. House": la Fox ha confermato, non che ci fossero molti dubbi, che la quarta stagione si fara'. Una conferma che era da tempo nell'aria e che premia gli ascolti record di "Dr. House" che quest'anno ha fatto incetta di premi: il suo interprete, l'attore inglese Hugh Laurie, si e' aggiudicato il Golden Globe per il secondo anno consecutivo, e anche un Sag Award. L'annuncio lo da' 'Hollywood Reporter', precisando che anche 'Bones 3' ha ricevuto il via libera. Sui nostri schermi, "Dr. House" e' alla sua terza stagione che va avanti su Italia 1 con ottimi ascolti (ha fatto meglio anche di Raiuno nei tre scontri diretti con 'Tutte donne tranne me', lo show di Massimo Ranieri): sempre sul filo dei 5 milioni di telespettatori e il 18 per cento di share, House e' sempre piu' in forma e piace in maniera esponenziale. L'alto gradimento verso il dottore piu' atipico del pianeta, munito di bastone e privo di camice, unisce il pubblico italiano e quello americano ormai in preda all'House-mania: negli States, la scorsa settimana, con i suoi 26 milioni di telespettatori, il telefilm (in onda il martedi'), si e' piazzato al secondo posto nella graduatoria dei piu' seguiti dalla fascia 18-49 anni.
P.S., ultima ora: ieri intanto "Dr. House" è cresciuto ancora, con 5.067.000 spettatori e il 18.47% di share.
sabato 17 febbraio 2007
venerdì 16 febbraio 2007
NEWS - "Lost", sfiga senza fine e senza frontiere: crollo di ascolti alla ripresa in America. Ipotesi di chiusura al termine della terza stagione
Sembra la sfiga che accompagna il personaggio di Hurley dopo la vincita della Lotteria, al limite del malocchio. Dopo essere sceso all'8% di share in Italia dopo le vette primaverili da telefilm più visto della stagione con una media record del 15%, dopo che i girati sono stati cancellati ai raggi X dell'aeroporto di Honolulu, "Lost" subisce un altro contraccolpo che potrebbe presagire una chiusura più prossima di quanto si crede. Mercoledì scorso, al secondo appuntamento dopo una pausa di due mesi, fatto slittare da ABC dalle ore 21.00 alle ore 22.00 per evitare lo scontro con l'imbattibile talent-reality "American Idol" su FOX, "Lost" ha racimolato 12.800.000 spettatori (uno share indicativo intorno al 14% nella fascia di pubblico 18-49 anni): il più basso ascolto mai registrato dal serial cult firmato da JJ Abrams. Un crollo del 25% rispetto alla media di stagione, già in ribasso, prima della pausa di novembre e con una decrescita del 13% rispetto al pubblico della settimana precedente (7 febbraio: 14.490.000 spettatori). Nell'ultima puntata prima della pausa, il serial firmato da JJ Abrams, ancora in onda alle ore 21.00, aveva totalizzato più di 17 milioni di telespettatori, mentre mercoledì scorso la serie sui sopravvissuti dell'isola misteriosa è stata battuta da "CSI: New York" su CBS, che ha ottenuto 14.600.000 telespettatori. Tornano quindi a girare le voci di una probabile chiusura anticipata di "Lost" al termine della terza stagione, anche se sembra improbabile che gli sceneggiatori possano mettere in scena un finale degno e soprattutto prodigo di quelle (molte) risposte che i critici più accesi hanno giudicato troppo lesinate ed evasive rispetto ai tanti interrogativi seminati sulla spiaggia del serial. Si ventila così un'ipotesi "intermedia": un ciclo conclusivo di soli 6 o 8 episodi - come la prima parte di stagione di "Lost" quest'anno, in onda su ABC da ottobre a novembre - per chiudere nel migliore dei modi una serie che, ascolti a parte, ha fatto storia. Una tecnica di programmazione, quella di suddividere i cicli dei telefilm in "pacchetti" da 6/8 puntate spalmate in due o tre tranches nel corso della stagione, che in America va sempre più di moda e che sembra incontrare i favori del pubblico, che in tal modo rimane "incollato" alla serie con intervalli più ridotti tra un ciclo e l'altro, nonchè degli investitori pubblicitari. Una tecnica di programmazione adottata anche da Italia 1, che trasmette attualmente parte del terzo ciclo di "Dr.House", conservandosi le restanti puntate inedite per un futuro più prossimo che venturo.
Sembra la sfiga che accompagna il personaggio di Hurley dopo la vincita della Lotteria, al limite del malocchio. Dopo essere sceso all'8% di share in Italia dopo le vette primaverili da telefilm più visto della stagione con una media record del 15%, dopo che i girati sono stati cancellati ai raggi X dell'aeroporto di Honolulu, "Lost" subisce un altro contraccolpo che potrebbe presagire una chiusura più prossima di quanto si crede. Mercoledì scorso, al secondo appuntamento dopo una pausa di due mesi, fatto slittare da ABC dalle ore 21.00 alle ore 22.00 per evitare lo scontro con l'imbattibile talent-reality "American Idol" su FOX, "Lost" ha racimolato 12.800.000 spettatori (uno share indicativo intorno al 14% nella fascia di pubblico 18-49 anni): il più basso ascolto mai registrato dal serial cult firmato da JJ Abrams. Un crollo del 25% rispetto alla media di stagione, già in ribasso, prima della pausa di novembre e con una decrescita del 13% rispetto al pubblico della settimana precedente (7 febbraio: 14.490.000 spettatori). Nell'ultima puntata prima della pausa, il serial firmato da JJ Abrams, ancora in onda alle ore 21.00, aveva totalizzato più di 17 milioni di telespettatori, mentre mercoledì scorso la serie sui sopravvissuti dell'isola misteriosa è stata battuta da "CSI: New York" su CBS, che ha ottenuto 14.600.000 telespettatori. Tornano quindi a girare le voci di una probabile chiusura anticipata di "Lost" al termine della terza stagione, anche se sembra improbabile che gli sceneggiatori possano mettere in scena un finale degno e soprattutto prodigo di quelle (molte) risposte che i critici più accesi hanno giudicato troppo lesinate ed evasive rispetto ai tanti interrogativi seminati sulla spiaggia del serial. Si ventila così un'ipotesi "intermedia": un ciclo conclusivo di soli 6 o 8 episodi - come la prima parte di stagione di "Lost" quest'anno, in onda su ABC da ottobre a novembre - per chiudere nel migliore dei modi una serie che, ascolti a parte, ha fatto storia. Una tecnica di programmazione, quella di suddividere i cicli dei telefilm in "pacchetti" da 6/8 puntate spalmate in due o tre tranches nel corso della stagione, che in America va sempre più di moda e che sembra incontrare i favori del pubblico, che in tal modo rimane "incollato" alla serie con intervalli più ridotti tra un ciclo e l'altro, nonchè degli investitori pubblicitari. Una tecnica di programmazione adottata anche da Italia 1, che trasmette attualmente parte del terzo ciclo di "Dr.House", conservandosi le restanti puntate inedite per un futuro più prossimo che venturo.
PICCOLO GRANDE SCHERMO - "Mr. & Mrs. Smith" diventa telefilm con due sconosciuti (altro che Brad Pitt e Angelina Jolie!)
È ormai passato allo stadio del casting il progetto di una serie tv basato sul film “Mr. & Mrs. Smith”, sul cui set si conobbero e innamorarono Brad Pitt e Angelina Jolie. I produttori hanno già deciso che a vestire i panni che furono di Angelina sara Jordana Brewster, che i fan del cinema d’azione conoscono per la sua partecipazione in “Fast & Furious”. La parte di Mr. Smith vede in pole position l’attore neozelandese Martin Henderson, già visto in “The Ring”.
(Notizia tratta da "Dagospia")
È ormai passato allo stadio del casting il progetto di una serie tv basato sul film “Mr. & Mrs. Smith”, sul cui set si conobbero e innamorarono Brad Pitt e Angelina Jolie. I produttori hanno già deciso che a vestire i panni che furono di Angelina sara Jordana Brewster, che i fan del cinema d’azione conoscono per la sua partecipazione in “Fast & Furious”. La parte di Mr. Smith vede in pole position l’attore neozelandese Martin Henderson, già visto in “The Ring”.
(Notizia tratta da "Dagospia")
giovedì 15 febbraio 2007
NEWS - Bacio sì, ma non alla francese: Courteney Cox mette lingua sull'attesissimo bacio tra lei e Jennifer Aniston in "Dirt"
(Apcom) - Courtney Cox smentisce che il bacio con la collega Jennifer Aniston sia stato alla francese. Eppure aumenta di giorno in giorno l'attesa per l'ormai famosa scena del nuovo telefilm "Dirt" che vede le due amiche e colleghe protagoniste di un bacio saffico."Nessun bacio appassionato - chiarisce la Cox alla rivista "People" -. Non sto dicendo ai fan di non guardare lo show ma chi pensa che ci sia una scena bollente rimarrà deluso".La Aniston è una guest-star della telefilm "Dirt" che racconta il torbido mondo dei tabloid alla continua ricerca di scoop sui divi di Hollywood. L'ex moglie di Brad Pitt interpreta il ruolo di una editrice omosessuale di un giornale concorrente a quello diretto da Lucy Spiller (Courtney Cox). La scena del bacio tra le due rivali andrà in onda negli Stati Uniti il prossimo 27 marzo."Non è stato davvero un problema baciare Jennifer - aggiunge la Cox che, insieme con il marito David Arquette, è anche produttrice della nuova serie televisiva - e devo ammettere che ritrovarci insieme sul set è stato fantastico". Le due attrici, infatti, sono diventate famose per aver dato il volto a Monica e Rachel nella serie televisiva "Friends". La Aniston è oggi passata al cinema, ma ha detto subito sì all'amica quando le ha chiesto di partecipare al nuovo telefilm. Proprio in questi giorni, la Cox ha dato nella sua villa un party per celebrare il compleanno dell'amica. Alla festa era presente anche Vince Vaughn, l'attore che tra smentite e conferme, sembra essere legato sentimentalmente alla Aniston. "Sono solo amici" dice la Cox.
L'Anteprima di "Dirt" sarà una delle attese primizie del prossimo "Telefilm Festival", dall'11 al 13 maggio all'Apollo Spazio Cinema di Milano, organizzato dall'Accademia dei Telefilm in collaborazione con "Tv Sorrisi e Canzoni".
(Apcom) - Courtney Cox smentisce che il bacio con la collega Jennifer Aniston sia stato alla francese. Eppure aumenta di giorno in giorno l'attesa per l'ormai famosa scena del nuovo telefilm "Dirt" che vede le due amiche e colleghe protagoniste di un bacio saffico."Nessun bacio appassionato - chiarisce la Cox alla rivista "People" -. Non sto dicendo ai fan di non guardare lo show ma chi pensa che ci sia una scena bollente rimarrà deluso".La Aniston è una guest-star della telefilm "Dirt" che racconta il torbido mondo dei tabloid alla continua ricerca di scoop sui divi di Hollywood. L'ex moglie di Brad Pitt interpreta il ruolo di una editrice omosessuale di un giornale concorrente a quello diretto da Lucy Spiller (Courtney Cox). La scena del bacio tra le due rivali andrà in onda negli Stati Uniti il prossimo 27 marzo."Non è stato davvero un problema baciare Jennifer - aggiunge la Cox che, insieme con il marito David Arquette, è anche produttrice della nuova serie televisiva - e devo ammettere che ritrovarci insieme sul set è stato fantastico". Le due attrici, infatti, sono diventate famose per aver dato il volto a Monica e Rachel nella serie televisiva "Friends". La Aniston è oggi passata al cinema, ma ha detto subito sì all'amica quando le ha chiesto di partecipare al nuovo telefilm. Proprio in questi giorni, la Cox ha dato nella sua villa un party per celebrare il compleanno dell'amica. Alla festa era presente anche Vince Vaughn, l'attore che tra smentite e conferme, sembra essere legato sentimentalmente alla Aniston. "Sono solo amici" dice la Cox.
L'Anteprima di "Dirt" sarà una delle attese primizie del prossimo "Telefilm Festival", dall'11 al 13 maggio all'Apollo Spazio Cinema di Milano, organizzato dall'Accademia dei Telefilm in collaborazione con "Tv Sorrisi e Canzoni".
NEWS - "Lost", una sfiga tira l'altra: dopo il flop d'ascolti, si cancella ai raggi X il girato della serie
Nei guai i produttori di “Lost”, dopo che i raggi X dell’aeroporto di Honolulu hanno cancellato i master del girato della serie tv. A quanto pare il danno è stato quantificato in circa 300mila dollari, che serviranno per girare di nuovo le scene cancellate. Adesso la produzione sta cercando di capire chi va incolpato per l’incidente. Sotto accusa sarebbe il personale di sicurezza dell’aeroporto che non si sarebbe accorto delle etichette che avvisavano di non far passare le valigie contenenti i nastri sotto la macchina a raggi X. Ma fonti aeroportuali rispondono che il materiale era stato per errore mescolato con il bagaglio passeggeri, provocando l’errore.
Nei guai i produttori di “Lost”, dopo che i raggi X dell’aeroporto di Honolulu hanno cancellato i master del girato della serie tv. A quanto pare il danno è stato quantificato in circa 300mila dollari, che serviranno per girare di nuovo le scene cancellate. Adesso la produzione sta cercando di capire chi va incolpato per l’incidente. Sotto accusa sarebbe il personale di sicurezza dell’aeroporto che non si sarebbe accorto delle etichette che avvisavano di non far passare le valigie contenenti i nastri sotto la macchina a raggi X. Ma fonti aeroportuali rispondono che il materiale era stato per errore mescolato con il bagaglio passeggeri, provocando l’errore.
NEWS - Lucy Liu e Nicolette Sheridan: sfida al cinema e...nella vasca da bagno
Lucy Liu ("Ally McBeal") e Nicollette Sheridan ("Desperate Housewives") si sfidano fino all'ultimo sangue nel film di spionaggio "Code name: The Cleaner", da poco uscito in America. La prima è esperta di arti marziali e lo ha già dimostrato in "Kill Bill" di Tarantino e nella traduzione su grande schermo delle "Charlie's Angels", la seconda ha rivelato un'elasticità e un agonismo sorprendenti, tanto da lasciare a bocca aperta la collega di origini asiatiche. Ma non è la sola scena-clou del film: in una sequenza onirica le due attrici giocheranno nude nella vasca da bagno, coperte solo da bolle di sapone. Nonostante la scena sia stata girata alle 3 di notte, per l'occasione si sono contate 100 persone sul set. Chissà mai perchè...
(Articolo di Leo Damerini apparso su "TU")
Lucy Liu ("Ally McBeal") e Nicollette Sheridan ("Desperate Housewives") si sfidano fino all'ultimo sangue nel film di spionaggio "Code name: The Cleaner", da poco uscito in America. La prima è esperta di arti marziali e lo ha già dimostrato in "Kill Bill" di Tarantino e nella traduzione su grande schermo delle "Charlie's Angels", la seconda ha rivelato un'elasticità e un agonismo sorprendenti, tanto da lasciare a bocca aperta la collega di origini asiatiche. Ma non è la sola scena-clou del film: in una sequenza onirica le due attrici giocheranno nude nella vasca da bagno, coperte solo da bolle di sapone. Nonostante la scena sia stata girata alle 3 di notte, per l'occasione si sono contate 100 persone sul set. Chissà mai perchè...
(Articolo di Leo Damerini apparso su "TU")
mercoledì 14 febbraio 2007
NEWS - Il Pentagono contro "24" e Jack Bauer: basta torture ai terroristi islamici, fomenta l'odio razziale
Il pentagono (e non solo) contro il serial "24". Una delle serie tv di maggiore successo nordamericano non piace al dipartimento della difesa degli Stati Uniti: il comportamento violento dell’eroe del serial Jack Bauer (interpretato dall’attore Kiefer Sutherland), alle prese con il terrorismo islamico più radicale, influenza i soldati Usa in Afghanistan e in Iraq, inducendoli a fare altrettanto con il nemico. Lo scrive il "Corriere della sera" di oggi" nella pagina degli Esteri. Il pentagono ha addirittura mandato a Hollywood il generale Patrick Finnegan, direttore dell’accademia militare di West point, a chiedere ai produttori di "24" di abolire le scene più forti. Howard Gordon, produttore del serial, sembra averlo liquidato con un secco no, spiegando all’uomo in divisa che l’agente Bauer “è in corsa con il tempo e non può andare troppo per il sottile. Si chiama '24', proprio per questo: perché è il lasso di tempo in cui il contro terrorismo deve attenere le informazioni di cui ha bisogno per prevenire le stragi”. Il telefilm trasmesso dalla Fox, la tv della destra Usa, è stato mandato in onda per la prima volta nel 2003 subito dopo l’invasione Iraq ed è da sempre bollato come “propaganda bushista” dai democratici (in ogni serie il nemico è ovviamente diverso). David Danzing, il direttore dell’associazione Human rights first, lamenta che il Pentagano si è mosso tardi. “Da anni noi denunciamo lo show” - dichiara - “si vede l’agente Bauer che spara sulla gamba per farlo confessare, se non peggio. Il consiglio delle relazioni tra l’America e l’Islam teme che fomenti l’odio razziale”.
Il pentagono (e non solo) contro il serial "24". Una delle serie tv di maggiore successo nordamericano non piace al dipartimento della difesa degli Stati Uniti: il comportamento violento dell’eroe del serial Jack Bauer (interpretato dall’attore Kiefer Sutherland), alle prese con il terrorismo islamico più radicale, influenza i soldati Usa in Afghanistan e in Iraq, inducendoli a fare altrettanto con il nemico. Lo scrive il "Corriere della sera" di oggi" nella pagina degli Esteri. Il pentagono ha addirittura mandato a Hollywood il generale Patrick Finnegan, direttore dell’accademia militare di West point, a chiedere ai produttori di "24" di abolire le scene più forti. Howard Gordon, produttore del serial, sembra averlo liquidato con un secco no, spiegando all’uomo in divisa che l’agente Bauer “è in corsa con il tempo e non può andare troppo per il sottile. Si chiama '24', proprio per questo: perché è il lasso di tempo in cui il contro terrorismo deve attenere le informazioni di cui ha bisogno per prevenire le stragi”. Il telefilm trasmesso dalla Fox, la tv della destra Usa, è stato mandato in onda per la prima volta nel 2003 subito dopo l’invasione Iraq ed è da sempre bollato come “propaganda bushista” dai democratici (in ogni serie il nemico è ovviamente diverso). David Danzing, il direttore dell’associazione Human rights first, lamenta che il Pentagano si è mosso tardi. “Da anni noi denunciamo lo show” - dichiara - “si vede l’agente Bauer che spara sulla gamba per farlo confessare, se non peggio. Il consiglio delle relazioni tra l’America e l’Islam teme che fomenti l’odio razziale”.
NEWS - Ascolti clamorosi, i veri "Lost" sono i telespettatori. Solo l'8.85% di share per l'avvio della seconda stagione del serial-cult su Raidue. E' il primo segnale dei dati rielaborati da Auditel in vista dell'ingresso di SKY? Parte male anche "Super natural" (7.76%)
Se in primavera fiorivano gli articoli al motto di "tutti pazzi per 'Lost'", sul telefilm più visto della stagione tv con una media del 15% di share, in inverno i telespettatori hanno preso le zattere e hanno cominciato l'esodo. Secondo i dati Auditel di ieri sera, all'atteso avvio della seconda stagione del serial di JJ Abrams, preceduto da tambureggianti spot nelle settimane scorse su Raidue, il pubblico si è quasi dimezzato (8.85% di share, pari a 2.449.000 spettatori). La controprogrammazione della serata non era impossibile: "Alla luce del sole" con Zingaretti su Raiuno ha segnato il 23.26%, i "RIS 3" su Canale 5 il 23.07% e il 29.05% nei due episodi, "Mai dire martedì" su Italia 1 al 10.91%. Tanto per dire, hanno fatto di più "Ballarò" su Raitre (11.98%) e "Stranamore" su Retequattro (9.44% di share). "Lost" è risultato buon ultimo nei risultati d'ascolto tra le reti Rai e Mediaset. La domanda sorge spontanea: in quale botola sono finiti i telespettatori, se non in quella dell'isola misteriosa? Il dubbio che serpeggia da giorni negli ambienti televisivi è che il nuovo campione-panel di Auditel in vista della diffusione dei 128 canali di SKY (più altri minori) sia ritarato per rappresentare al meglio il pubblico del satellite dopo le varie sentenze giudiziarie che impediva la diffusione dei dati d'ascolto satellitari in quanto non rappresentativi della realtà. Insomma, d'ora in avanti se un telefilm passa prima su SKY (come nel caso di "Lost") potrebbe partire avvantaggiato o, meglio, sfavorire la tv generalista e in chiaro. "Dr. House", tanto per fare un esempio, in esclusiva anteprima su Italia 1, è il telefilm più visto di (questa) stagione. Sembra prematuro attribuire l'emorragia di pubblico di "Lost" alla parallela decrescita d'ascolti americana per la terza stagione e alle critiche che arrivano come mareggiate sull'isola di Abrams (tra le altre: troppi interrogativi seminati lasciati senza risposte). Da notare infine che il flop di ieri di "Lost" ha influito anche sul seguente "Supernatural", con un deludente 7.76% di share all'esordio. (Sull'Auditel, vedi anche Post di ieri, 13 febbraio 2007)
Se in primavera fiorivano gli articoli al motto di "tutti pazzi per 'Lost'", sul telefilm più visto della stagione tv con una media del 15% di share, in inverno i telespettatori hanno preso le zattere e hanno cominciato l'esodo. Secondo i dati Auditel di ieri sera, all'atteso avvio della seconda stagione del serial di JJ Abrams, preceduto da tambureggianti spot nelle settimane scorse su Raidue, il pubblico si è quasi dimezzato (8.85% di share, pari a 2.449.000 spettatori). La controprogrammazione della serata non era impossibile: "Alla luce del sole" con Zingaretti su Raiuno ha segnato il 23.26%, i "RIS 3" su Canale 5 il 23.07% e il 29.05% nei due episodi, "Mai dire martedì" su Italia 1 al 10.91%. Tanto per dire, hanno fatto di più "Ballarò" su Raitre (11.98%) e "Stranamore" su Retequattro (9.44% di share). "Lost" è risultato buon ultimo nei risultati d'ascolto tra le reti Rai e Mediaset. La domanda sorge spontanea: in quale botola sono finiti i telespettatori, se non in quella dell'isola misteriosa? Il dubbio che serpeggia da giorni negli ambienti televisivi è che il nuovo campione-panel di Auditel in vista della diffusione dei 128 canali di SKY (più altri minori) sia ritarato per rappresentare al meglio il pubblico del satellite dopo le varie sentenze giudiziarie che impediva la diffusione dei dati d'ascolto satellitari in quanto non rappresentativi della realtà. Insomma, d'ora in avanti se un telefilm passa prima su SKY (come nel caso di "Lost") potrebbe partire avvantaggiato o, meglio, sfavorire la tv generalista e in chiaro. "Dr. House", tanto per fare un esempio, in esclusiva anteprima su Italia 1, è il telefilm più visto di (questa) stagione. Sembra prematuro attribuire l'emorragia di pubblico di "Lost" alla parallela decrescita d'ascolti americana per la terza stagione e alle critiche che arrivano come mareggiate sull'isola di Abrams (tra le altre: troppi interrogativi seminati lasciati senza risposte). Da notare infine che il flop di ieri di "Lost" ha influito anche sul seguente "Supernatural", con un deludente 7.76% di share all'esordio. (Sull'Auditel, vedi anche Post di ieri, 13 febbraio 2007)
martedì 13 febbraio 2007
GOSSIP - Clamoroso al Cibali (e all'ospizio): Teri Hatcher di "Desperate House wives" palpata da Bush senior!
(ANSA) - NEW YORK, 13 feb - Che ci fosse un 'feeling' tra la casalinga disperata Teri Hatcher e l'ex presidente Usa George Bush padre, 82 anni, non e' proprio una novita'. Ma nuove immagini di un loro incontro, la scorsa settimana a Beverly Hills, gettano una luce un po' diversa sulla loro relazione, e soprattutto fanno pensare che l'ex inquilino della Casa Bianca ha voluto approfittarne un po'. Nelle immagini diffuse dal sito di gossip Tmz, si vede i due congedarsi su un parcheggio: Bush padre le da' due baci sulla guancia e due pacche sul sedere, con la casalinga di Wisteria Lane che fa finta di niente e sale sulla sua auto. Rispondendo con una mail al "Washington Post" ad alcune affermazioni sulla sua relazione con Bush padre, l'attrice sostiene che nel parcheggio di Beverly Hills "non c'e' stato nulla di non appropriato... Ci siamo fatti un mare di risate". Sempre secondo il "Washington Post" la Hatcher si e' recentemente recata a Kennebunkport, nel Maine, dove i Bush hanno una tenuta, ed ha preparato dei biscotti per tutti.
Vedi anche link: http://link.brightcove.com/services/link/bcpid353549946/bctid481520545
(ANSA) - NEW YORK, 13 feb - Che ci fosse un 'feeling' tra la casalinga disperata Teri Hatcher e l'ex presidente Usa George Bush padre, 82 anni, non e' proprio una novita'. Ma nuove immagini di un loro incontro, la scorsa settimana a Beverly Hills, gettano una luce un po' diversa sulla loro relazione, e soprattutto fanno pensare che l'ex inquilino della Casa Bianca ha voluto approfittarne un po'. Nelle immagini diffuse dal sito di gossip Tmz, si vede i due congedarsi su un parcheggio: Bush padre le da' due baci sulla guancia e due pacche sul sedere, con la casalinga di Wisteria Lane che fa finta di niente e sale sulla sua auto. Rispondendo con una mail al "Washington Post" ad alcune affermazioni sulla sua relazione con Bush padre, l'attrice sostiene che nel parcheggio di Beverly Hills "non c'e' stato nulla di non appropriato... Ci siamo fatti un mare di risate". Sempre secondo il "Washington Post" la Hatcher si e' recentemente recata a Kennebunkport, nel Maine, dove i Bush hanno una tenuta, ed ha preparato dei biscotti per tutti.
Vedi anche link: http://link.brightcove.com/services/link/bcpid353549946/bctid481520545
NEWS - Auditel: tra qualche settimana resi pubblici i dati d'ascolto delle reti SKY. Ma c'è già chi dà i numeri...
Roma, 13 feb. - (Adnkronos) - Saranno diffusi tra la fine del mese e l'inizio di marzo i dati di ascolto di Sky Italia, che contribuiranno a far luce sulla reale forza a livello di audience della pay tv che fa capo a News corp. Auditel, la societa' di rilevazione degli ascolti, e' pronta e, come ribadito nei giorni scorsi sia dal direttore generale Walter Pancini che dal presidente dell'Upa Giulio Malgara, attende solo il via libera della tv satellitare. Che, secondo quanto apprende l'ADNKRONOS, e' imminente: allo stato attuale non e' invece ancora deciso se Sky entrera' anche nella societa'. In effetti i cambiamenti chiesti dalla pay tv del gruppo di Rupert Murdoch per quanto attiene la rilevazione degli ascolti sono stati accolti da Auditel. Quest'ultima ha proposto all'Agcom e allo stesso ministro delle Comunicazioni la modifica dell'assetto azionario con la previsione che le tv nazionali scendano sotto il 50%, e si e' anche detta disponibile ad accogliere nel board un rappresentante dell'Autorita' per le comunicazioni. Sky a questo punto vede accolte in linea di massima le proprie richieste anche se insisterebbe sulla appresentativita' del campione e sulla modifica che esso richiederebbe in linea con la consistenza degli abbonamenti. Nonostante rapporti media assegnino a Sky uno share non molto piu' ampio del 6%, la pay tv (pur aspettandosi su molti canali ascolti ancora piu' bassi della media) insiste sulla necessita' di un sistema comune di rilevazione che ritiene necessario anche per valutare le performance dei canali condivisi, da quelli di Raisat a tanti altri come Jimmy, Marco Polo, Leonardo che l'emittente acquista. A differenziare il mondo della pay tv da quello dei broadcasters terrestri tuttavia non sono solo gli ascolti: su questo fronte e' evidente la forbice con le tv analogiche mentre si assisterebbe anche ad una crescita della penetrazione del digitale terrestre che nel 2006 e' arrivata al 20% e nel 2008 sara' al 35%. Sul fronte dei ricavi Sky Italia, che attende per fine giugno il break even, non ritiene di avviarsi ad eguagliare Mediaset come pure molti analisti sostengono. Nel 2008, secondo gli analisti di It media, i ricavi della pay tv si aggireranno sui 2.850 miliardi; il che significa che l'anno prossimo Mediaset e Sky saranno vicine al pareggio poiche' la prima sara' a quota 33% del volume di ricavi dell'intero mercato tv mentre la pay tv passera' al 30%. Calcolo che secondo quanto rilevato da Sky Italia in varie sedi fin dalla sua nascita per fusione tra Stream e Telepiu' nasce da un presupposto errato. Il presupposto e' infatti che il mercato sia unico e composto cioe', come sostiene Mediaset, da canone, pubblicita' e abbonamenti: mentre per Sky allo stato attuale la competizione a tutto tondo non e' possibile per i paletti messi dall'Antitrust europeo all'epoca della sua nascita. Ritenendola monopolista sul settore pay, l'Autorita' di Bruxelles, tra l'altro, gli ha impedito la competizione sul digitale, ha detto no a contratti per diritti tv per un lasso di tempo superiore ai due anni, ha posto l'obbligo di accesso alla sua piattaforma per canali terzi. L'interpretazione che Sky ha sempre dato a questa posizione del regolatore europeo e' che mercato pay e mercato free nella tv sono differenti. Viceversa a giudizio della pay tv quello televisivo e' un mercato unico e molte misure sono percepite come asimmetriche. Tuttavia le decisione europee a questo punto legittimano Sky a respingere le accuse di favoritismo nei suoi confronti lanciate da Mediaset a proposito del ddl Gentiloni: perche' il governo italiano "non puo' fare altro che operare all'interno di cio' che l'Europa ha stabilito e cioe' che alla pay tv -osserva una fonte del gruppo- ci pensa Bruxelles". Di tutt'altro avviso il presidente e amministratore delegato di Publitalia, Giuliano Adreani, che ha ribadito che con il ddl Gentiloni in vigore "a regime", Mediaset perderebbe un terzo del suo fatturato che non sarebbe piu' recuperabile. In una audizione parlamentare, Adreani ha spiegato che questo sarebbe il risultato, "che nessuna azienda potrebbe sostenere", della restrizione "artificiosa alla sola pubblicita' del mercato televisivo che invece e' costituito anche da abbonamenti e canone". Per Adreani il duopolio tv e' morto: prova ne e' l'ingresso nel mercato di un operatore come Telecom Italia che "fa utili per 3,7 miliardi cioe' un importo superiore al fatturato di Mediaset" e di Sky Italia che dispone di "128 reti". Cio' nonostante si chiede a chi ne ha tre, ovvero Rai e Mediaset, di trasferirne una sul digitale terrestre in anticipo sui termini. Di conseguenza "focalizzare l'attenzione sulla pubblicita' non crea pluralismo ma una distorsione fra gli operatori presenti perche' -ha spiegato Adreani- Mediaset e' pesantemente colpita e Sky fortemente avvantaggiata".
Roma, 13 feb. - (Adnkronos) - Saranno diffusi tra la fine del mese e l'inizio di marzo i dati di ascolto di Sky Italia, che contribuiranno a far luce sulla reale forza a livello di audience della pay tv che fa capo a News corp. Auditel, la societa' di rilevazione degli ascolti, e' pronta e, come ribadito nei giorni scorsi sia dal direttore generale Walter Pancini che dal presidente dell'Upa Giulio Malgara, attende solo il via libera della tv satellitare. Che, secondo quanto apprende l'ADNKRONOS, e' imminente: allo stato attuale non e' invece ancora deciso se Sky entrera' anche nella societa'. In effetti i cambiamenti chiesti dalla pay tv del gruppo di Rupert Murdoch per quanto attiene la rilevazione degli ascolti sono stati accolti da Auditel. Quest'ultima ha proposto all'Agcom e allo stesso ministro delle Comunicazioni la modifica dell'assetto azionario con la previsione che le tv nazionali scendano sotto il 50%, e si e' anche detta disponibile ad accogliere nel board un rappresentante dell'Autorita' per le comunicazioni. Sky a questo punto vede accolte in linea di massima le proprie richieste anche se insisterebbe sulla appresentativita' del campione e sulla modifica che esso richiederebbe in linea con la consistenza degli abbonamenti. Nonostante rapporti media assegnino a Sky uno share non molto piu' ampio del 6%, la pay tv (pur aspettandosi su molti canali ascolti ancora piu' bassi della media) insiste sulla necessita' di un sistema comune di rilevazione che ritiene necessario anche per valutare le performance dei canali condivisi, da quelli di Raisat a tanti altri come Jimmy, Marco Polo, Leonardo che l'emittente acquista. A differenziare il mondo della pay tv da quello dei broadcasters terrestri tuttavia non sono solo gli ascolti: su questo fronte e' evidente la forbice con le tv analogiche mentre si assisterebbe anche ad una crescita della penetrazione del digitale terrestre che nel 2006 e' arrivata al 20% e nel 2008 sara' al 35%. Sul fronte dei ricavi Sky Italia, che attende per fine giugno il break even, non ritiene di avviarsi ad eguagliare Mediaset come pure molti analisti sostengono. Nel 2008, secondo gli analisti di It media, i ricavi della pay tv si aggireranno sui 2.850 miliardi; il che significa che l'anno prossimo Mediaset e Sky saranno vicine al pareggio poiche' la prima sara' a quota 33% del volume di ricavi dell'intero mercato tv mentre la pay tv passera' al 30%. Calcolo che secondo quanto rilevato da Sky Italia in varie sedi fin dalla sua nascita per fusione tra Stream e Telepiu' nasce da un presupposto errato. Il presupposto e' infatti che il mercato sia unico e composto cioe', come sostiene Mediaset, da canone, pubblicita' e abbonamenti: mentre per Sky allo stato attuale la competizione a tutto tondo non e' possibile per i paletti messi dall'Antitrust europeo all'epoca della sua nascita. Ritenendola monopolista sul settore pay, l'Autorita' di Bruxelles, tra l'altro, gli ha impedito la competizione sul digitale, ha detto no a contratti per diritti tv per un lasso di tempo superiore ai due anni, ha posto l'obbligo di accesso alla sua piattaforma per canali terzi. L'interpretazione che Sky ha sempre dato a questa posizione del regolatore europeo e' che mercato pay e mercato free nella tv sono differenti. Viceversa a giudizio della pay tv quello televisivo e' un mercato unico e molte misure sono percepite come asimmetriche. Tuttavia le decisione europee a questo punto legittimano Sky a respingere le accuse di favoritismo nei suoi confronti lanciate da Mediaset a proposito del ddl Gentiloni: perche' il governo italiano "non puo' fare altro che operare all'interno di cio' che l'Europa ha stabilito e cioe' che alla pay tv -osserva una fonte del gruppo- ci pensa Bruxelles". Di tutt'altro avviso il presidente e amministratore delegato di Publitalia, Giuliano Adreani, che ha ribadito che con il ddl Gentiloni in vigore "a regime", Mediaset perderebbe un terzo del suo fatturato che non sarebbe piu' recuperabile. In una audizione parlamentare, Adreani ha spiegato che questo sarebbe il risultato, "che nessuna azienda potrebbe sostenere", della restrizione "artificiosa alla sola pubblicita' del mercato televisivo che invece e' costituito anche da abbonamenti e canone". Per Adreani il duopolio tv e' morto: prova ne e' l'ingresso nel mercato di un operatore come Telecom Italia che "fa utili per 3,7 miliardi cioe' un importo superiore al fatturato di Mediaset" e di Sky Italia che dispone di "128 reti". Cio' nonostante si chiede a chi ne ha tre, ovvero Rai e Mediaset, di trasferirne una sul digitale terrestre in anticipo sui termini. Di conseguenza "focalizzare l'attenzione sulla pubblicita' non crea pluralismo ma una distorsione fra gli operatori presenti perche' -ha spiegato Adreani- Mediaset e' pesantemente colpita e Sky fortemente avvantaggiata".
QUIZ - A chi appartiene la curiosa cavigliera della foto?
Qual è l'attrice telefilmica che sfoggia la stramba cavigliera della foto, denotando due fette che rasentano il 45? In attesa di risposte, gli stilisti s'interrogano se possa o meno diventare una moda...(la cavigliera, non le fette).
Qual è l'attrice telefilmica che sfoggia la stramba cavigliera della foto, denotando due fette che rasentano il 45? In attesa di risposte, gli stilisti s'interrogano se possa o meno diventare una moda...(la cavigliera, non le fette).
QUIZ - L'attrice telefilmica con bikini cadente era...
Risoluzione al Quiz lanciato il 29 gennaio scorso sull'attrice telefilmica con bikini cadente fotografata nei giorni della merla. Era Jessica Alba: complimenti agli indovinatori Ele, Salvatore, Gel e Matteo. Prossimamente un nuovo ed entusiasmante Quiz per trascorrere al meglio il Carnevale...
Risoluzione al Quiz lanciato il 29 gennaio scorso sull'attrice telefilmica con bikini cadente fotografata nei giorni della merla. Era Jessica Alba: complimenti agli indovinatori Ele, Salvatore, Gel e Matteo. Prossimamente un nuovo ed entusiasmante Quiz per trascorrere al meglio il Carnevale...
NEWS - Ascolti, il derby coi camici: con "Grey's Anatomy" le reti satellitari si avvicinano a "ER" su Raidue
Sarà la partenza dell'inedita terza stagione su FoxLife di "Grey's Anatomy", sarà il nuovo campione rappresentativo dei telespettatori italiani organizzato da Auditel in vista dell'ingresso di SKY nei dati d'ascolto rete per rete, ma ieri il derby in corsia tra i dottori di Seattle e quelli di Chicago di "ER" è finito quasi in pareggio. Se Raidue ha ottenuto l'8.87% con una delle migliori puntate della stagione (ma anche una delle meno premiate dal pubblico), le Reti satellitari - voce che indica in realtà TUTTE le tv del satellite - sono volate ieri al 6.19% di share (mentre il lunedì precedente, 5 febbraio, si attestavano al 5.80%).
Sarà la partenza dell'inedita terza stagione su FoxLife di "Grey's Anatomy", sarà il nuovo campione rappresentativo dei telespettatori italiani organizzato da Auditel in vista dell'ingresso di SKY nei dati d'ascolto rete per rete, ma ieri il derby in corsia tra i dottori di Seattle e quelli di Chicago di "ER" è finito quasi in pareggio. Se Raidue ha ottenuto l'8.87% con una delle migliori puntate della stagione (ma anche una delle meno premiate dal pubblico), le Reti satellitari - voce che indica in realtà TUTTE le tv del satellite - sono volate ieri al 6.19% di share (mentre il lunedì precedente, 5 febbraio, si attestavano al 5.80%).
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lunedì 12 febbraio 2007
NEWS - Medici al derby: stasera scontro epocale tra i medici di "ER" (su Raidue) e quelli di "Grey's Anatomy" (su FoxLife)
Era inevitabile. Dopo il boom del genere medico, dove succedere prima o poi che i dottori "in serie" incrociassero i bisturi. E così stasera va in onda un derby storico tra i medici di "ER" (su Raidue) e quelli di "Grey's Anatomy" (su FoxLife, con l'inedita terza stagione). A proposito di questi ultimi, ecco il comunicato di lancio di SKY.
Nuova stagione, vecchi amori? E’ questa la domanda che segna l’inizio della 3a stagione di "Grey's Anatomy", in onda su FoxLife (canale 111 di SKY) in prima visione assoluta in Italia, ogni lunedì alle 21:00a partire dal 12 febbraio. La 3a stagione di "Grey’s Anatomy" si apre infatti all’insegna di molteplici interrogativi: chi sceglierà Meredith (Ellen Pompeo) tra Derek (Patrick Dempsey) e Finn (Chris O’Donnel)? Riuscirà Izzie (Katherine Heigl) a superare il trauma della morte dell’amato e a varcare ancora una volta la soglia del Seattle Grace Hospital? Cosa ne sarà di Burke (Isaiah Washington) dopo l’incidente che lo ha coinvolto nell’ultima puntata? E George (T.R. Knight) riuscirà a trovare finalmente l’amore della sua vita in Callie (Sara Ramirez)? Il gruppo di specializzandi in chirurgia del Seattle Grace Hospital, continua così il periodo di tirocinio cercando di “sopravvivere” alla massiccia dose di stress e competizione tipiche dell’ambiente e allo stesso tempo di mantenere un po’ di spazio per la vita privata, in un mondo dove questo è praticamente impossibile. Questa nuova stagione non deluderà le aspettative dei tantissimi appassionati. I presupposti ci sono tutti: negli Stati Uniti la serie ha registrato al suo terzo debutto – sempre sul network ABC - più di 25 milioni di spettatori, imponendosi come il programma più visto da costa a costa e confermando la tendenza già registrata con le prime due stagioni (la seconda stagione, infatti aveva ottenuto una audience media di quasi 20 milioni di spettatori, con il 21% di share). L’episodio speciale Codice Nero, programmato negli USA al termine del Super Bowl (la finale del campionato di football americano) era stato seguito da quasi 40 milioni di spettatori, un record assoluto per un episodio di una serie televisiva che non fosse un finale di stagione. Ma "Grey's Anatomy" non è un “caso” solo per gli ascolti record. Come ha decretato la “Bibbia” del mondo televisivo americano, "Entertainment Weekly", nel numero speciale di fine anno dedicato ai primati del 2006, il cast della serie è al primo posto nell’elenco dei migliori ‘entertainers’: Meredith & Co. non sono dei semplici personaggi, ma un vero e proprio fenomeno culturale. Il linguaggio e i modi di dire usati al Seattle Grace Hospital sono entrati a far parte del lessico comune e le storie dei protagonisti sono tra gli argomenti di conversazione preferiti dagli americani. Attori, vip e persino i Clinton hanno pubblicamente dichiarato di essere grandi fan della serie. Ricchissimo il “palmarés” della serie (54 tra nomination e premi vinti): per quest’anno, si è già aggiudicata un Golden Globe come migliore serie e tre nomination (migliore attrice protagonista Ellen Pompeo, migliore attore protagonista Patrick Dempsey, migliore attrice non protagonista Katherine Heigl), che si aggiungono a 1 Golden Globe e 1 SAG ottenuti da Sandra Oh nel 2006, 11 nomination agli Emmy nel 2006 e 3 nel 2005, e 5 nomination ai SAG (rispettivamente 2 quest’anno e tre nel 2006). La serie viene trasmessa in 34 paesi in tutto il mondo. Il titolo richiama quello di un famoso manuale di anatomia, il Gray’s Anatomy of the Human Body, ma si riferisce anche a Meredith Grey (l'attrice Ellen Pompeo), la protagonista, e al nome dell’ospedale in cui è ambientata, il Grace Hospital. Nel piccolo mondo dell’ospedale, i giovani specializzandi lottano per diventare medici e i medici lottano per mantenere la loro umanità. "Grey’s Anatomy" mette a fuoco il dramma e l’intensità della carriera medica intrecciata all’esistenza dei giovani, con i suoi momenti lieti e quelli più difficili e dolorosi, mentre questi si preparano a scoprire che né la medicina né i rapporti umani possono essere definiti in bianco e nero: la vita vera è tutta un susseguirsi di zone grigie.
Era inevitabile. Dopo il boom del genere medico, dove succedere prima o poi che i dottori "in serie" incrociassero i bisturi. E così stasera va in onda un derby storico tra i medici di "ER" (su Raidue) e quelli di "Grey's Anatomy" (su FoxLife, con l'inedita terza stagione). A proposito di questi ultimi, ecco il comunicato di lancio di SKY.
Nuova stagione, vecchi amori? E’ questa la domanda che segna l’inizio della 3a stagione di "Grey's Anatomy", in onda su FoxLife (canale 111 di SKY) in prima visione assoluta in Italia, ogni lunedì alle 21:00a partire dal 12 febbraio. La 3a stagione di "Grey’s Anatomy" si apre infatti all’insegna di molteplici interrogativi: chi sceglierà Meredith (Ellen Pompeo) tra Derek (Patrick Dempsey) e Finn (Chris O’Donnel)? Riuscirà Izzie (Katherine Heigl) a superare il trauma della morte dell’amato e a varcare ancora una volta la soglia del Seattle Grace Hospital? Cosa ne sarà di Burke (Isaiah Washington) dopo l’incidente che lo ha coinvolto nell’ultima puntata? E George (T.R. Knight) riuscirà a trovare finalmente l’amore della sua vita in Callie (Sara Ramirez)? Il gruppo di specializzandi in chirurgia del Seattle Grace Hospital, continua così il periodo di tirocinio cercando di “sopravvivere” alla massiccia dose di stress e competizione tipiche dell’ambiente e allo stesso tempo di mantenere un po’ di spazio per la vita privata, in un mondo dove questo è praticamente impossibile. Questa nuova stagione non deluderà le aspettative dei tantissimi appassionati. I presupposti ci sono tutti: negli Stati Uniti la serie ha registrato al suo terzo debutto – sempre sul network ABC - più di 25 milioni di spettatori, imponendosi come il programma più visto da costa a costa e confermando la tendenza già registrata con le prime due stagioni (la seconda stagione, infatti aveva ottenuto una audience media di quasi 20 milioni di spettatori, con il 21% di share). L’episodio speciale Codice Nero, programmato negli USA al termine del Super Bowl (la finale del campionato di football americano) era stato seguito da quasi 40 milioni di spettatori, un record assoluto per un episodio di una serie televisiva che non fosse un finale di stagione. Ma "Grey's Anatomy" non è un “caso” solo per gli ascolti record. Come ha decretato la “Bibbia” del mondo televisivo americano, "Entertainment Weekly", nel numero speciale di fine anno dedicato ai primati del 2006, il cast della serie è al primo posto nell’elenco dei migliori ‘entertainers’: Meredith & Co. non sono dei semplici personaggi, ma un vero e proprio fenomeno culturale. Il linguaggio e i modi di dire usati al Seattle Grace Hospital sono entrati a far parte del lessico comune e le storie dei protagonisti sono tra gli argomenti di conversazione preferiti dagli americani. Attori, vip e persino i Clinton hanno pubblicamente dichiarato di essere grandi fan della serie. Ricchissimo il “palmarés” della serie (54 tra nomination e premi vinti): per quest’anno, si è già aggiudicata un Golden Globe come migliore serie e tre nomination (migliore attrice protagonista Ellen Pompeo, migliore attore protagonista Patrick Dempsey, migliore attrice non protagonista Katherine Heigl), che si aggiungono a 1 Golden Globe e 1 SAG ottenuti da Sandra Oh nel 2006, 11 nomination agli Emmy nel 2006 e 3 nel 2005, e 5 nomination ai SAG (rispettivamente 2 quest’anno e tre nel 2006). La serie viene trasmessa in 34 paesi in tutto il mondo. Il titolo richiama quello di un famoso manuale di anatomia, il Gray’s Anatomy of the Human Body, ma si riferisce anche a Meredith Grey (l'attrice Ellen Pompeo), la protagonista, e al nome dell’ospedale in cui è ambientata, il Grace Hospital. Nel piccolo mondo dell’ospedale, i giovani specializzandi lottano per diventare medici e i medici lottano per mantenere la loro umanità. "Grey’s Anatomy" mette a fuoco il dramma e l’intensità della carriera medica intrecciata all’esistenza dei giovani, con i suoi momenti lieti e quelli più difficili e dolorosi, mentre questi si preparano a scoprire che né la medicina né i rapporti umani possono essere definiti in bianco e nero: la vita vera è tutta un susseguirsi di zone grigie.
domenica 11 febbraio 2007
NEWS - Nuovi telefilm in arrivo: oltre alle serie "Supernatural" e al ritorno di "Lost", c'è anche la strepitosa Helen Mirren di "Prime Suspect"
(ANSA) - Molte novita' come 'Blade', 'Weeds' e 'Kidnapped', qualche outsider del calibro di Helen Mirren, alcuni ritorni attesi, vedi 'Lost', e un prossimo arrivederci ad House, sempre piu' lanciato: la mappa dei telefilm americani, che in questa fase vede crescere le quotazioni di "Grey's Anatomy", si arricchisce di ricette narrative ardite e sperimentali, rafforzando il filone supernaturale e investigativo. Le 'series' che dilagano sul piccolo schermo, premiate dagli ascolti, agevolate dalla crisi della televisione generalista e dal crollo dei reality, sono ormai una valanga e, forti dei riconoscimenti a pioggia, arrivano in Italia contando sul loro zoccolo duro. Fiore all'occhiello delle 'new entry' e' di certo 'PRIME SUSPECT', un'anteprima assoluta per il pubblico italiano, protagonista Helen Mirren: l'appuntamento e' con HALLMARK CHANNEL dal 13 febbraio alle 21. La serie, composta di sette stagioni (la prima risale al 1991), e' piuttosto dark, realista fino all'eccesso, torbida quanto basta con una detective alcolizzata, caotica ed egoista alle prese con il sessismo dei colleghi, Jane Tennison. Piuttosto originale e' invece 'WEEDS' che debutta oggi in prima serata su SKY SHOW. Il plot si basa su una casalinga Nancy Botwin (Mary Louise Parker) che per tirare avanti spaccia marijuana. Per gli amanti del soprannaturale invece arriva 'BLADE', l'ammazzavampiri, che porta sul piccolo schermo un classico cinematografico. Un po' di fantascienza e un tocco di fantastico, noir come il suo look, Blade 'atterra' su FOX il 26 febbraio in prima serata. Un ottimo filone, brillantemente sperimentato da 'Smallville' e da 'Medium', che passa anche per un'altra prima: 'SUPERNATURAL', da martedi' 13 febbraio su RAIDUE, subito dopo il ritorno di 'LOST' che dovra' dimostrare, sul fronte ascolti, di essere in buona salute al contrario di quanto accade in America dove e' in piena crisi e si pensa a mettere la parola fine alla saga dei sopravvissuti del volo 815 dell'Ocean Flight. Il mercoledi' e' la volta di un pezzo forte: Timothy Hutton, protagonista di 'Gente Comune' e figlio di Jim Hutton, il volto di Ellery Queen, e' nel cast di 'KIDNAPPED' alla sua prima stagione su AXN (Sky), che ha come punto di partenza il rapimento di un ragazzo dell'alta societa' newyorkese. Dal 14 febbraio, tra il paranormale e l'inquietante, in onda 'REVELATIONS' su FOX, miniserie che mette in scena il contrasto tra scienza e fede. Per FOXLIFE il top e' la terza season di 'GREY'S ANATOMY' da lunedi' 12 febbraio (la seconda stagione va in onda su Italia 1), mentre i fan possono iniziare preparasi al commiato su ITALIA 1 da 'DR. HOUSE' che termina il 16 marzo in attesa della quarta serie, spazzando via, per ora, il ciclico tam tam riguardo a un interesse di Canale 5 per il dottore macina-ascolti. E, anche se priva di un protagonista, resta la serata in corsia di Italia 1 con "Grey's Anatomy" che raddoppia.
(ANSA) - Molte novita' come 'Blade', 'Weeds' e 'Kidnapped', qualche outsider del calibro di Helen Mirren, alcuni ritorni attesi, vedi 'Lost', e un prossimo arrivederci ad House, sempre piu' lanciato: la mappa dei telefilm americani, che in questa fase vede crescere le quotazioni di "Grey's Anatomy", si arricchisce di ricette narrative ardite e sperimentali, rafforzando il filone supernaturale e investigativo. Le 'series' che dilagano sul piccolo schermo, premiate dagli ascolti, agevolate dalla crisi della televisione generalista e dal crollo dei reality, sono ormai una valanga e, forti dei riconoscimenti a pioggia, arrivano in Italia contando sul loro zoccolo duro. Fiore all'occhiello delle 'new entry' e' di certo 'PRIME SUSPECT', un'anteprima assoluta per il pubblico italiano, protagonista Helen Mirren: l'appuntamento e' con HALLMARK CHANNEL dal 13 febbraio alle 21. La serie, composta di sette stagioni (la prima risale al 1991), e' piuttosto dark, realista fino all'eccesso, torbida quanto basta con una detective alcolizzata, caotica ed egoista alle prese con il sessismo dei colleghi, Jane Tennison. Piuttosto originale e' invece 'WEEDS' che debutta oggi in prima serata su SKY SHOW. Il plot si basa su una casalinga Nancy Botwin (Mary Louise Parker) che per tirare avanti spaccia marijuana. Per gli amanti del soprannaturale invece arriva 'BLADE', l'ammazzavampiri, che porta sul piccolo schermo un classico cinematografico. Un po' di fantascienza e un tocco di fantastico, noir come il suo look, Blade 'atterra' su FOX il 26 febbraio in prima serata. Un ottimo filone, brillantemente sperimentato da 'Smallville' e da 'Medium', che passa anche per un'altra prima: 'SUPERNATURAL', da martedi' 13 febbraio su RAIDUE, subito dopo il ritorno di 'LOST' che dovra' dimostrare, sul fronte ascolti, di essere in buona salute al contrario di quanto accade in America dove e' in piena crisi e si pensa a mettere la parola fine alla saga dei sopravvissuti del volo 815 dell'Ocean Flight. Il mercoledi' e' la volta di un pezzo forte: Timothy Hutton, protagonista di 'Gente Comune' e figlio di Jim Hutton, il volto di Ellery Queen, e' nel cast di 'KIDNAPPED' alla sua prima stagione su AXN (Sky), che ha come punto di partenza il rapimento di un ragazzo dell'alta societa' newyorkese. Dal 14 febbraio, tra il paranormale e l'inquietante, in onda 'REVELATIONS' su FOX, miniserie che mette in scena il contrasto tra scienza e fede. Per FOXLIFE il top e' la terza season di 'GREY'S ANATOMY' da lunedi' 12 febbraio (la seconda stagione va in onda su Italia 1), mentre i fan possono iniziare preparasi al commiato su ITALIA 1 da 'DR. HOUSE' che termina il 16 marzo in attesa della quarta serie, spazzando via, per ora, il ciclico tam tam riguardo a un interesse di Canale 5 per il dottore macina-ascolti. E, anche se priva di un protagonista, resta la serata in corsia di Italia 1 con "Grey's Anatomy" che raddoppia.
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