venerdì 8 settembre 2017

SGUARDO FETISH - Marie+Claire+Sophie! La Turner di "GOT" conquista un'altra cover da collezione (nonostante un paio di calzature da vomito degne di "The Exorcist"!)

mercoledì 6 settembre 2017

L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri

IL FOGLIO
"The Bold Type", tra "Desperate Housewives" e "Sex and the City" nell'era social
"Problema: come sottoporre a stalking l'ex fidanzato che non sta su Facebook né su altri social media? Segue inchiesta, affidata a una giornalista di Scarlet appena promossa (ha appunto un ex fidanzato non reperibile online, gli articoli vengono meglio con un po' di vita vissuta). La testata è di fantasia, la direttrice no: fuori dalla tv si chiama Joanna Coles, ex direttrice di Cosmopolitan ora nel board di Snapchat. Figura anche tra i produttori della serie "The Bold Type" (sulla tv via cavo Freeform, dieci episodi dall'11 luglio scorso). L'ha scritta Sarah Watson — di "Parenthood", in Italia andò sulle reti Mediaset — con un occhio di riguardo verso la signora. E anche verso Snapchat, viene subito chiarito che non serve solo a mandare scatti smutandati. Inutile aspettarsi "Il Diavolo veste Prada". In "The Bold Type", il magazine è diretto con polso fermo e cortesia, le isterie non hanno cittadinanza, i capricci neppure, le ragazze di talento sono promosse prima di chiederlo, tutti i maschi sono neri. Le prime venti idee — snocciolate il primo giorno del nuovo incarico — sono respinte. Ma tutte le altre sono accettate senza fatica, e tutti gli articoli molto complimentati. "Come sottoporre a stalking l'ex fidanzato che non sta sui social media" vale appunto come una delle idee premiate (il magazine in precedenza si è dichiarato femminista ma discreto, qualsiasi cosa significhi: qui serve per rassicurare un'artista lesbica e mussulmana a non ritirare l'intervista rilasciata). "Alla sua età non stare su Facebook è sospetto", recita la diagnosi, fatta con lo stesso tono con cui le amiche usavano mettere in guardia dai corteggiatori non ragazzini "che mai si erano sposati". Facciamo come le donne facevano nei decenni passati, suggerisce un genietto alla riunione di redazione. Parte il pedinamento, in macchina con l'autista del giornale patinato. Per fare, si faceva benissimo anche senza i social media. Lo certifica l'ultimo film di Francesca Comencini "Amori che non sanno stare al mondo", visto qualche giorno fa al Locarno Festival senza che nessuno avesse da obiettare al personaggio di Lucia Mascino. Una pazza del tipo già satireggiato da Franca Valeri nello sketch "non mi telefona, non mi rivolge la parola, quindi è perdutamente innamorato di me" (anche nella variante: "E' sparito, non riesce a dimenticarmi"). All'inizio sembra un cinismo raro nel cinema italiano, ma non dura: la buona è lei, il personaggio di lui si sono dimenticati di scriverlo. "The Bold Type" sta per "ragazze toste" (nel gergo tipografico sono i caratteri in grassetto). La giornalista Jane, la responsabile dei social media Kit, la perfetta assistente Sutton. Elegantissime e allegre mentre nel board siedono antipatici signori che si scandalizzano alla parola "punami" (sta per "pussy", lo dicono le ragazze asiatiche, era già la parola prediletta da Sacha Baron Cohen con la tuta gialla del suo doppio Ali G.). Già si sprecano i paragoni con "Sex and The City". Si capisce che la serie va venduta al meglio, ma siamo lontanissimi. Siamo invece nel pieno della "peak tv". Il dramma della televisione che dai "Soprano" in poi ha trascinato critici e pubblico. Si moltiplicano le piattaforme che richiedono prodotti sempre nuovi. Sciaguratamente il talento non cresce in proporzione — anche il passaggio dal cinema alla tv ha esaurito la sua forza propulsiva. "The Bold Type" audacemente imita la voce fuori campo delle "Desperate Housewives", ma resta prigioniero delle sue carinerie". (Mariarosa Mancuso)

lunedì 4 settembre 2017

NEWS - Shonda La-Land! Ecco cosa porta in dote la Rhimes nello storico approdo a Netflix

Articolo tratto da "Il Foglio"
"Cosa porta in dote Shonda Rhimes a Netflix, traslocando dalla Abc con le sue armi e suoi bagagli? Leggi: lo smisurato talento e la casa di produzione ShondaLand, che ha come logo un cuore circondato da un ottovolante. L'ultima volta che abbiamo sentito un nome proprio attaccato a "land" - dopo Disneyland si intende, e la Abc appartiene proprio al gruppo Disney - era per identificare il territorio dove Graham Greene ambienta i suoi romanzi: consoli ubriaconi, venditori di aspirapolvere arruolati come agenti segreti, personaggi annegati nella colpa come i cetrioli nell'aceto. "Greeneland", appunto. A una donna nera di 35 anni - tanti ne aveva quando fondò la società di produzione - serve un bella dose di sfacciataggine per dichiarare: con le mie parole ho fabbricato un universo che non c'era, e di quell'universo sarò la regina incontrastata. Da ragazzina sognava di essere Toni Morrison, e quando finalmente da grande incontrò il premio Nobel, scopri che la scrittrice di "Amatissima" voleva parlare soltanto di "Grey's Anatomy". Come accadde nell'altro celebre incontro tra un premio Nobel e un lavoratore dello spettacolo: Groucho Marx andò a cena con T. S. Eliot dopo aver ripassato per bene "La terra desolata", e scopri che il poeta sapeva a memoria "anche le battute dei miei film che avevo dimenticato". Shonda Rhimes guadagnava dieci milioni di dollari all'anno: ben spesi, si calcola che abbia fatto guadagnare all'emittente due miliardi di dollari negli ultimi quindici anni. La cifra del nuovo accordo non è ancora resa nota, né da lei né da Ted Sarandos, Chief content officer che sta facendo per Netflix una campagna acquisti senza precedenti. Senza precedenti è anche il passaggio di una showrunner dalla televisione generalista - non una tv via cavo, che punta sugli abbonati e può osare in termini di contenuti - a una piattaforma che distribuisce contenuti in streaming. Alla Abc Shonda Rhimes aveva conquistato lo spazio che in gergo ormai si chiama Tgit. Sta per "Thank God It's Tuesday": al giovedì era programmata "Grey's Anatomy" (da 14 stagioni), seguita da "Scandal", prima serie con una protagonista nera - e verrebbe voglia di aggiungere ricca e di successo - dagli anni Settanta (sei stagioni, la settima a ottobre). Dal 2014 i giovedì a Shondaland si completano con "How To Get Away With Murder", condensato per l'hashtag in #HTGAWM. Un legal thriller, con studenti della facoltà di Legge allenati - non si trova altro termine: li interroga a bruciapelo, li fa gareggiare tra loro sullo stesso caso - da Annalise Keating (l'attrice è Viola Davis). Una brillante avvocatessa nera che si trova implicata in un delitto: nel campus a Philadelphia circola una sua foto con la scritta "killer". Serve per misurare la distanza da Perry Mason, che non poteva essere neppure sospettato. E dal cinema che arranca, a Natale vedremo "Delitto sull'Orient Express" diretto da Kenneth Branagh che dopo essersi dilettato con Shakespeare ripiega su Agata Christie. Se la annunciano come "la più importante showrunner donna e nera", lei fa cancellare "donna" e "nera" (in effetti, non se ne vedono tanti altri all'orizzonte). Le serie già avviate resteranno alla Abc, con Netflix il futuro è da inventare. C'è da immaginare - per esempio - come il binge watching (tutte le puntate di una serie rilasciate in un sol colpo) potrà conciliarsi con il seguito che Shonda Rhimes ha sui social. Vedere una serie ogni giovedì, tutti insieme, fa comunità e produce tweet. Vederlo da soli, nelle dosi che uno preferisce, non produce lo stesso effetto". (Mariarosa Mancuso)

domenica 3 settembre 2017

"Il trivial game + divertente dell'anno" (Lucca Comics)

"Il trivial game + divertente dell'anno" (Lucca Comics)
Il GIOCO DEI TELEFILM di Leopoldo Damerini e Fabrizio Margaria, nei migliori negozi di giocattoli: un viaggio lungo 750 domande divise per epoche e difficoltà. Sfida i tuoi amici/parenti/partner/amanti e diventa Telefilm Master. Disegni originali by Silver. Regolamento di Luca Borsa. E' un gioco Ghenos Games. http://www.facebook.com/GiocoDeiTelefilm. https://twitter.com/GiocoTelefilm

Lick it or Leave it!

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