NEWS - Niente Ball(e) americane! Da stasera "Here and Now" su una famiglia Usa progressista piena di...Oscar
Su Sky Atlantic HD torna la grande serialità targata HBO. Da oggi 27 febbraio arriva, in prima visione esclusiva dalle 21.15, "Here and Now - Una famiglia americana", una nuova, ambiziosa produzione del canale via cavo americano firmata da Alan Ball, Premio Oscar per lo script di American Beauty e creatore e showrunner di serie tv di culto come Six Feet Under (9 Emmy Awards), True Blood e Banshee. A guidare il cast, i premi Oscar Tim Robbins (per Mystic River) e Holly Hunter (per Lezioni di piano). I dieci episodi della prima stagione ruotano attorno a una famiglia di Portland (Oregon), i Bayer-Boatwrights, famiglia all’apparenza esemplare, multietnica e progressista. Greg (Tim Robbins), rispettato professore di filosofia e scrittore, la sua maniacale moglie Audrey (Holly Hunter), una consulente che si occupa di risolvere i conflitti nel liceo locale, e i quattro figli della coppia: i tre adottivi, provenienti dal Vietnam, dalla Liberia e dalla Colombia, e la loro unica figlia biologica, la diciassettenne Kristen (Sosie Bacon). Mentre Audrey sta organizzando la festa di compleanno per i sessant’anni del marito, le crepe cominciano ad affiorare. I Bayer-Boatwrights si troveranno infatti ad affrontare una serie di cambiamenti importanti e sfide emotive quando uno dei ragazzi, Ramon (Daniel Zovatto), inizierà a notare delle cose che sono invisibili allo sguardo degli altri. Si tratta di malattia mentale o di qualcos’altro? Prodotta da Alan Ball, Peter Macdissi e David Knoller, attraverso il punto di vista privilegiato di una famiglia così atipica, la serie indaga il sistema culturale americano anche attraverso il ritratto di un’altra famiglia, musulmana e contemporanea, quella di Farid Shokrani (Peter Macdissi, Six Feet Under, Banshee), lo psichiatra che prenderà in cura Ramon e che ha un’improbabile e inspiegabile connessione con il ragazzo. Le due famiglie al centro degli episodi riflettono il potenziale multiculturale dell’America odierna. Nell’affrontare i problemi personali, politici, culturali, spirituali e psicologici che si abbattono sui membri delle famiglie protagoniste, in maniera provocatoria e a tratti tristemente comica la serie prova a dare una risposta alla domanda: cosa vuol dire essere un “altro” negli Stati Uniti di oggi? Nel cast anche Jerrika Hinton (Grey’s Anatomy), Raymond Lee (Mozart in the Jungle) e Joe Williamson (Looking).
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martedì 27 febbraio 2018
martedì 29 luglio 2014
L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri
CORRIERE DELLA SERA
"Top of the lake", i misteri neozelandesi di Jane Campion
"Jane Campion, la regista premio Oscar per Lezioni di piano , ha scritto e diretto una serie televisiva molto raffinata e acclamata dalla critica americana, «Top of the Lake», ambientata nei paesaggi della Nuova Zelanda in mezzo a una natura incontaminata e potente, tra nebbie e sconfinati silenzi (Sky Atlantic, lunedì, 22.10). Alla base della storia c'è un mistero: Robin (Elizabeth Moss, che interpreta Peggy Olson in «Mad Men») è una detective specializzata in crimini sessuali. Ritorna da Sydney in Nuova Zelanda per stare vicina alla madre, malata terminale, proprio mentre la sua cittadina d'origine è scossa dalla scomparsa di Tui, una ragazzina di dodici anni incinta e vittima di una presunta violenza. Robin indaga insieme alla polizia locale e ben presto il caso inizia a trasformarsi in un'ossessione, a consumarla nel profondo: c'è molto di personale (con una storia d'amore adolescenziale che si riaccende), ci sono i traumi del passato che riaffiorano e l'immedesimazione con la vittima diventa una forza oscura che guida la sua ricerca. Ben presto diventa chiaro che, nei propositi della serie, non è solo la risoluzione del caso a contare, che non siamo di fronte al più classico dei gialli: la forza di «Top of the Lake» sta invece nelle sue stranezze ed eccentricità. La prima è un ritmo molto lento, lontano dall'adrenalina dei gialli investigativi, che spesso si concede apparenti digressioni dal filone narrativo principale alimentando l'ambiguità del racconto. Per esempio quando decide di seguire un gruppo di donne che vivono in un villaggio di container a bordo del lago, guidate dalla guru GJ (Holly Hunter), per guarire da cicatrici del passato.Più che i traumi, alla serie importa raccontare quello che viene dopo: vivere con le conseguenze di un dolore, trovare la forza di sopravvivergli". (Aldo Grasso)
CORRIERE DELLA SERA
"Top of the lake", i misteri neozelandesi di Jane Campion
"Jane Campion, la regista premio Oscar per Lezioni di piano , ha scritto e diretto una serie televisiva molto raffinata e acclamata dalla critica americana, «Top of the Lake», ambientata nei paesaggi della Nuova Zelanda in mezzo a una natura incontaminata e potente, tra nebbie e sconfinati silenzi (Sky Atlantic, lunedì, 22.10). Alla base della storia c'è un mistero: Robin (Elizabeth Moss, che interpreta Peggy Olson in «Mad Men») è una detective specializzata in crimini sessuali. Ritorna da Sydney in Nuova Zelanda per stare vicina alla madre, malata terminale, proprio mentre la sua cittadina d'origine è scossa dalla scomparsa di Tui, una ragazzina di dodici anni incinta e vittima di una presunta violenza. Robin indaga insieme alla polizia locale e ben presto il caso inizia a trasformarsi in un'ossessione, a consumarla nel profondo: c'è molto di personale (con una storia d'amore adolescenziale che si riaccende), ci sono i traumi del passato che riaffiorano e l'immedesimazione con la vittima diventa una forza oscura che guida la sua ricerca. Ben presto diventa chiaro che, nei propositi della serie, non è solo la risoluzione del caso a contare, che non siamo di fronte al più classico dei gialli: la forza di «Top of the Lake» sta invece nelle sue stranezze ed eccentricità. La prima è un ritmo molto lento, lontano dall'adrenalina dei gialli investigativi, che spesso si concede apparenti digressioni dal filone narrativo principale alimentando l'ambiguità del racconto. Per esempio quando decide di seguire un gruppo di donne che vivono in un villaggio di container a bordo del lago, guidate dalla guru GJ (Holly Hunter), per guarire da cicatrici del passato.Più che i traumi, alla serie importa raccontare quello che viene dopo: vivere con le conseguenze di un dolore, trovare la forza di sopravvivergli". (Aldo Grasso)
giovedì 27 marzo 2008
NEWS - Attenti a quelle due! Da stanotte l'accoppiata Sedgwick-Hunter in "The Closer" e "Saving Grace" (quest'ultima serie al debutto)
(AGI) - Roma - A partire da stasera, la seconda serata del giovedi' di Italia 1 e' all'insegna delle indagini con la terza stagione del telefilm "The Closer" e il debutto di una nuovissima serie, gia' successo oltreoceano, "Saving Grace". La serata si apre alle 23.05 con gli inediti episodi de "The Closer", serie che dall'esordio americano nell'estate del 2005 ha saputo conquistare oltre 9 milioni di telespettatori, un record assoluto nella storia della rete via cavo. Una personalita' fuori dal comune, un approccio molto diretto, oltre alle capacita' di memorizzare anche i minimi dettagli: sono questi i tratti che contraddistinguono il detective del piccolo schermo, il sostituto capo della Cia, Brenda Leigh Johnson (Kyra Sedgwick), protagonista della serie. Originaria di Atlanta, profondo sud degli Stati Uniti, Brenda viene chiamata a dirigere l'Unita' speciale del dipartimento di Polizia di Los Angeles, quella che si occupa dei casi di omicidio piu' complessi. Un incarico delicato per il quale Brenda viene scelta, oltre che per le sue indiscusse doti investigative, soprattutto per la tenacia con cui conduce gli interrogatori che spesso portano alla piena confessione dei reati da parte dell'interrogato. Gia' al suo arrivo a Los Angeles, Brenda ha la percezione che nella sua vita niente sara' come prima. Il carattere eccentrico e i modi non troppo ortodossi, oltre al fatto di essere l'unica donna, la pongono da subito di fronte all'ostilita' dei colleghi. La protagonista Kyra Sedgwik nel 2007 ha vinto un Golden Globe come miglior attrice protagonista in una serie drammatica a coronamento di una carriera nel mondo dello spettacolo che le e' valsa ben 19 nomination ed altri 5 premi vinti, tra cui due Satellite Award consecutivi nel 2005 e nel 2006.
(AGI) - Roma - A partire da stasera, la seconda serata del giovedi' di Italia 1 e' all'insegna delle indagini con la terza stagione del telefilm "The Closer" e il debutto di una nuovissima serie, gia' successo oltreoceano, "Saving Grace". La serata si apre alle 23.05 con gli inediti episodi de "The Closer", serie che dall'esordio americano nell'estate del 2005 ha saputo conquistare oltre 9 milioni di telespettatori, un record assoluto nella storia della rete via cavo. Una personalita' fuori dal comune, un approccio molto diretto, oltre alle capacita' di memorizzare anche i minimi dettagli: sono questi i tratti che contraddistinguono il detective del piccolo schermo, il sostituto capo della Cia, Brenda Leigh Johnson (Kyra Sedgwick), protagonista della serie. Originaria di Atlanta, profondo sud degli Stati Uniti, Brenda viene chiamata a dirigere l'Unita' speciale del dipartimento di Polizia di Los Angeles, quella che si occupa dei casi di omicidio piu' complessi. Un incarico delicato per il quale Brenda viene scelta, oltre che per le sue indiscusse doti investigative, soprattutto per la tenacia con cui conduce gli interrogatori che spesso portano alla piena confessione dei reati da parte dell'interrogato. Gia' al suo arrivo a Los Angeles, Brenda ha la percezione che nella sua vita niente sara' come prima. Il carattere eccentrico e i modi non troppo ortodossi, oltre al fatto di essere l'unica donna, la pongono da subito di fronte all'ostilita' dei colleghi. La protagonista Kyra Sedgwik nel 2007 ha vinto un Golden Globe come miglior attrice protagonista in una serie drammatica a coronamento di una carriera nel mondo dello spettacolo che le e' valsa ben 19 nomination ed altri 5 premi vinti, tra cui due Satellite Award consecutivi nel 2005 e nel 2006.
A seguire, prende il via la nuovissima serie "Saving Grace". I critici di 'Tv Guide' l'hanno definita "elettrizzante", quelli di Variety "un successo divino". Il telefilm, rivelazione oltreoceano con un debutto seguito da oltre 7 milioni di telespettatori, si appresta ora a conquistare anche il pubblico italiano. Grace Hanadarko (Holly Hunter) e' una tormentata detective della polizia di Oklahoma che, nonostante abbia un'eccellente carriera nella risoluzione di crimini, dopo aver assistito a tremende tragedie personali e professionali incontra Earl (Leon Rippy), con un passato simile al suo, che vuole aiutarla a riportare la sua vita sul giusto tracciato. Holly Hunter, affronta nel suo personaggio una crisi esistenziale fatta di alcool, uomini sbagliati e sfide al sistema, fin quando, dopo aver investito un uomo mentre era al volante ubriaca, le sue grida di aiuto vengono accolte da Earl, un anticonvenzionale angelo sceso apposta per lei, che si presenta come un cinquantenne un po' sovrappeso, appassionato masticatore di tabacco, vestito in jeans e t-shirt.
giovedì 21 febbraio 2008
NEWS - Anjelica Houston, un'altra diva per i telefilm
Dopo Holly Hunter ("Saving Grace") e Glenn Close ("Damages"), un'altra diva del grande schermo è pronta per il grande salto in tv. Anjelica Houston partecipa alla quarta stagione di "Medium", al fianco della protagonista Patricia Arquette. L'attrice - che in qualche modo aveva già avuto a che fare con le serie tv interpretando Morticia nel film "La Famiglia Addams" - vestirà i panni di una detective che suggerisce alla medium al centro delle vicende come monetizzare le sue visioni. "E' un ruolo bizzarro e un pò cinico", confida la Houston, la quale nega qualsiasi rivalità con la Arquette. Quest'ultima rilancia: "Avere Anjelica nel cast è un'esperienza straordinaria, sono una sua fan da sempre. Temo solo che mi tremino le gambe sul set...". (Articolo di Leo Damerini pubblicato su "TU")
Dopo Holly Hunter ("Saving Grace") e Glenn Close ("Damages"), un'altra diva del grande schermo è pronta per il grande salto in tv. Anjelica Houston partecipa alla quarta stagione di "Medium", al fianco della protagonista Patricia Arquette. L'attrice - che in qualche modo aveva già avuto a che fare con le serie tv interpretando Morticia nel film "La Famiglia Addams" - vestirà i panni di una detective che suggerisce alla medium al centro delle vicende come monetizzare le sue visioni. "E' un ruolo bizzarro e un pò cinico", confida la Houston, la quale nega qualsiasi rivalità con la Arquette. Quest'ultima rilancia: "Avere Anjelica nel cast è un'esperienza straordinaria, sono una sua fan da sempre. Temo solo che mi tremino le gambe sul set...". (Articolo di Leo Damerini pubblicato su "TU")
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