NEWS - Netflix, e voi che abbonati siete? Ingordi o sommelier? Analizzate le abitudini degli utenti streaming: i generi horror, action, thriller e scifi consumati prima di drama e sit-com
Articolo tratto da "Corriere Economia"
Si
sa, lo streaming ha cambiato il modo in cui guardiamo le serie tv,
svelando un pianeta di ghiottoni. II binge watching—la grande abbuffata—
è stile di vita e malattia del nostro tempo. Liberi da spot
pubblicitari e orari prefissati, ingurgitiamo un episodio dopo l'altro
dei nostri programmi preferiti. Ma sarà proprio così? Secondo un nuovo
studio di Netflix, che per sette mesi ha analizzato le abitudini degli
utenti di oltre 190 Paesi su più di 100 serie, in corso o già concluse,
se in generale gli spettatori finiscono una stagione entro una
settimana, non tutte le serie sono consumate allo stesso modo. Alcune
vengono divorate, altre «assaporate», cioè fruite un po' più lentamente.
È la differenza tra chi fa streaming per più di due ore a volta e chi
per meno: la cosiddetta «binge scale» di Netflix. «In passato ci
limitavamo a sottolineare il fenomeno binge watching — spiega Cindy
Holland, vice president contenuti originali dell'azienda guidata da Reed
Hastings, che ad aprile contava nel mondo oltre 81 milioni di utenti —.
Oggi lo svisceriamo». Scoprendo che gli spettatori consumano più
velocemente serie d'azione, fantascienza, horror e thriller, mentre
impiegano più tempo per drammi politici e commedie più sofisticate.
Smodati, sì, insomma, ma non indistintamente. È questione di genere. C'è
l'ingordo velocissimo, insaziabile. Che finisce una stagione in quattro
giorni, guardandone due ore e mezza a volta. È l'utente di Breaking
Bad, The Walking Dead, American Horror Story e Sons of Anarchy. Serie,
cioè, che vanno dritte alla pancia, che non devi rifletterci troppo. C'é
poi il famelico abbastanza smanioso, che di giorni ce ne mette cinque,
per circa due ore al di. E quello che ama le commedie drammatiche, i
polizieschi psicologici e serie di supereroi. Fargo, The Blacklist,
Orange Is the New Black, ma anche Bloodline, Grace e Frankie e Jessica Jones. E cë infine il vorace riflessivo, che impiega sei giorni a
completare una stagione e fa streaming per un'ora e 45 minuti a volta.
Preferisce le serie politiche, le commedie più irriverenti, il dramma
storico. E quindi Mad Men, Arrested Development, House of Cards, così
come The Americans, Homeland e The Good Wife. Netflix tiene a
sottolineare come «assaporare» una serie non vuol dire che questa abbia
meno successo. Piuttosto, che l'utente
abbia bisogno di più tempo per digerire ogni episodio. È il caso di
commedie alternative con battute a ripetizione come Unbreakable Kimmy
Schmidt, di serie di commento sociale, narrative complesse come House of
Cards e Narcos. Emozioni profonde, personaggi sfaccettati. E certo, non
tutti credono alla validità del modello binge. I network tradizionali
tirano acqua a casa propria sostenendo che sia la messa in onda di
settimana in settimana a tener più viva la conversazione culturale, e
quindi l'interesse, su una serie. Netflix rilancia, osservando che un
utente consuma le successive stagioni di una serie ancora più
velocemente della prima. Se invece volete sapere quale sia quella meno
divorata in assoluto, è presto detto. L'animata BoJack Horseman, black
comedy con le voci di Will Arnett, Alison Brie e Amy Sedaris. Perché se
il binge watching è il «new normal», entrare nella testa di un cavallo
depresso e alcolizzato, pur se a cartoni, è ancora impresa cui
accostarsi poco a poco.
martedì 28 giugno 2016
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