martedì 13 ottobre 2009

LA VITA E' UNA COSA SERIAL - Ottanta Revival: iniezione retrò in attesa del futuro
Chissà se la riforma sanitaria fortemente voluta da Barack Obama entrerà presto nelle sceneggiature telefilmiche. Quale sarà la prima serie ad aggiudicarsela, a sventolarla nei credits, a inglobarla nei plot? Quale titolo si schiererà per primo, pro o contro? “Grey’s Anatomy”, “Dr. House”, “Nurse Jackie”? In attesa di risposte, c’è una gran voglia di ritorno al passato. Non necessariamente con punte di nostalgia. E non solo telefilmicamente parlando. Nella musica son tornati prepotentemente i suoni anni ’80: è un tripudio di synth con La Roux, IAMX, Lady Tron, Little Boots, Junior Boys, Rubicks, Fisherspooner…Provate a mixare “Poker Face” di Lady Gaga con “Sweet Dreams” degli Eurythmics e ne avrete la prova. Tornano in scena pure gli Spandau Ballet, dopo le reunion già salutate da entusiasmo dei Duran Duran, Yazoo, Ultravox, DAF. Torna in auge la New-Wave, addirittura con un festival ad hoc (a Fano, a fine luglio scorso). Stili Eighties anche nella moda: bretelline sottili alla Kajagoogoo, trucchi marcati alla Human League, eyeliner e mega-orecchini alla Visage, t-shirt sotto la giacca con immancabili spalline alla Mazinga-Z. Su Facebook non si contano più i gruppi che rivorrebbero in commercio lo Slaim o la Micronite. Il Subbuteo è più vivo che mai e conta migliaia di praticanti – oltre che di irriducibili fedeli – in tutto il mondo, Italia in primis (si veda: http://oldsubbuteo.forumfree.net/). C’è in giro voglia di leggerezza tipica di quegli anni, ma anche di quella creatività che ha caratterizzato la decade dell’era Thatcher. Il vento mediatico di FoxRetro spira in questo senso. Non è stata tanto una geniale invenzione di marketing, quanto la capacità di intercettare la moda del momento. Voglia di fermarsi, più che di guardarci indietro con la lacrima pronta. E’ come se ci volessimo prendere una pausa in una piazza di sosta per uno spuntino, per poi ripartire più veloci di prima. E’ come quando da bambino non vedi l’ora di arrivare all’autogrill costruito come un ponte, per gustarti i maccheroni al sugo guardando le macchine che passano sotto: dopo l’iniziale stupore che ti distoglie dal piatto fumante, fissi nella memoria una macchina o un camion per vedere se dopo il pranzo ormai freddo li risorpasserai. Scorgi la Ford Torino di Starsky e Hutch o le Ferrari di Magnum P.I. e Sonny Crockett: non vedi l’ora di tornare in macchina e fiondarti nella loro scia. Telefilmicamente, siamo alla finestra, con la faccia incollata al vetro. La sensazione è che viviamo una versione anni ’80 di “Life on Mars”. Le storie dei nuovi titoli d’Oltreoceano sembrano voler raccontare meno la realtà quotidiana, quella sociale e quella politica, per farle semmai emergere dai volti dei protagonisti, dalle loro vicende personali. A piccole dosi, di sguincio. In passato, nel recente passato, si è sfiorato l’eccesso. Poi il reflusso: l’inizio dell’uso (smodato) dei flashback, titoli “a ritroso” come, appunto, “Life on Mars” (inglese non a caso: è in Europa che questa spinta al passato tipicamente Ottanta è risultata più propulsiva), “The Class”, “Everybody hates Chris”. Con il recente “Dollhouse” è come se si volesse impedire che qualcuno ci cancelli tutta la memoria: abbiamo diritto al ricordo, seppure di “strange days” ed emozioni non sempre piacevoli…E’ come se si volesse costruire un ponte (come quello dell’autogrill) per vedere passare sotto i personaggi: taluni decisi, altri disperati, altri ancora storditi. Non si sa in quale direzione s’incamminino: c’è la carreggiata che li teletrasporta al futuro e quella che li riporta al passato. Tu con loro. Dipende da dove ti siedi a gustarti i maccheroni. (Articolo di Leo Damerini pubblicato su "Telefilm Magazine" di Ottobre)

6 commenti:

great ha detto...

W gli anni OTTANTA, W il Subbuteo

Anonimo ha detto...

bel pezzo...come sempre

gemma ha detto...

Ottanta Forever! Ho già i biglietti per gli Spandau

crisafi ha detto...

Gent. Sig. Damerini, mi dicono che lei sia molto esperto di musica anni '80...sarebbe possibile incontrarla?

pericle ha detto...

W i primi Depeche Mode...condivido questo revival degli 80, molto meglio dei 70...

jimmy ha detto...

ottimo pezzo, complimenti

"Il trivial game + divertente dell'anno" (Lucca Comics)

"Il trivial game + divertente dell'anno" (Lucca Comics)
Il GIOCO DEI TELEFILM di Leopoldo Damerini e Fabrizio Margaria, nei migliori negozi di giocattoli: un viaggio lungo 750 domande divise per epoche e difficoltà. Sfida i tuoi amici/parenti/partner/amanti e diventa Telefilm Master. Disegni originali by Silver. Regolamento di Luca Borsa. E' un gioco Ghenos Games. http://www.facebook.com/GiocoDeiTelefilm. https://twitter.com/GiocoTelefilm

Lick it or Leave it!

Lick it or Leave it!