sabato 15 luglio 2006

NEWS - Paul Haggis: dopo gli Oscar di "Crash" pensa alle malefatte di Bush. L'ideatore di "Walker Texas Ranger" e sceneggiatore di serial storici come "Arnold" e "Love Boat" svela i nuovi progetti a Ischia
(ANSA) - ISCHIA (NA), 14 LUG - Il suo nome figura nei credits di sceneggiature tv come 'Love Boat', 'Arnold' e 'Walker Texas Rangers', ormai considerati quasi peccati di gioventu'. Ma oggi Paul Haggis, nato in Canada 53 anni fa, dopo due Oscar vinti per 'Crash', film mosaico sul razzismo in America, puo' finalmente fare i film che gli piacciono, film denuncia, per niente concilianti con l'America di oggi. Con 'Crash' ha esordito nella regia. L'anno prima aveva sfiorato l'Oscar come sceneggiatore di 'Million dollar baby' che se non altro gli ha fatto vincere un rapporto piu' che solido con Clint Eastwood. "Abbiamo appena finito due film - ha detto Haggis oggi al Kimbo Cinema Forum dell'Ischia Global Fest - che solo Eastwood poteva riuscire a fare. Si tratta di 'Flags of our fathers' e 'Red Sun Black Sands' che raccontano lo stesso celebre tragico episodio della Seconda Guerra Mondiale ma da due punti di vista opposti. Il primo racconta l'eroismo dei sei soldati americani che piantarono la bandiera americana durante la cruentissima battaglia di Iwo Jima, immortalati in una foto divenuta celebre. Il secondo, quello che accadde sul versante giapponese. Clint mi ha chiamato a scrivere la sceneggiatura, Steven Spielberg si e' associato alla produzione e l'idea e' di fare uscire entrambi i film, ora al montaggio, in contemporanea nei due Paesi". "Non mi considero certo un nuovo re di Hollywood, non avrei mai scommesso sull'Oscar a 'Crash' e mi ritengo molto fortunato. Certo il premio ha portato molti cambiamenti nel mio lavoro, anche nel mio rapporto con le major. Ho scelto di utilizzare questa mia celebrita' per realizzare i progetti che piu' sento di amare", ha annunciato a Ischia Paul Haggis. "Come 'La valle di Allah', un film che racconta la scomparsa tragica di un reduce dalla guerra in Iraq. Suo padre, un veterano della guerra in Vietnam, lo ha cresciuto ritenendo di valore la politica bellica americana, ma la realta' con cui dovra' fare i conti e' ben altra. Una storia che non e' certo il tipico film che le major non vedono l'ora di realizzare. O ancora di piu' come 'Against all enemies' (contro tutti i nemici) tratto dal best seller dell'ex capo dell'antiterrorismo in America, Richard Clarke diventato atto di accusa contro quello che avrebbe potuto fare e non ha fatto l'amministrazione Bush prima e dopo l'11 settembre e come abbia organizzato la guerra prima dell'attacco alle Torri". Per questo political drama, Haggis ha gia' inserito nel cast Vince Vaughn e ne ha parlato con Sean Penn, come ha annunciato oggi". Poi, la regia di 'Honewymoon with Harry', che definisce una storia d'amore non convenzionale, "dove, come nei miei film, nulla e' come sembra". Paul Haggis che dice di essere cresciuto con i film italiani di De Sica e di Antonioni e di amare in generale il cinema europeo "che e' fatto di domande, mentre quello americano cerca sempre di fornire risposte". Progetti impegnativi che non hanno comunque impedito a Paul Haggis di affrontare, da sceneggiatore, due film di tutt'altro registro. Il remake americano dell"Ultimo bacio' di Gabriele Muccino, 'The Last Kiss' e il nuovo 007 'Casino Royale' tratto dal primo libro di Ian Fleming. "Per 'The Last Kiss' ho fatto ben poco, semplicemente tradurre per il pubblico americano, e quindi senza le sfumature italiane, la bella storia del bel film di Muccino. Lo ha diretto Tony Goldwyn e ora e' al montaggio. Quanto a 'Casino Royale' innanzitutto ho chiesto ai produttori e al regista Martin Campbell se erano veramente sicuri di volermi affidare 007 con la licenza di trasformare a modo mio l'agente segreto. Hanno risposto si' e il risultato e' che o ho distrutto per sempre quel personaggio interpretato da Daniel Craig o gli ho dato nuovo vigore". E con la tv discorso chiuso? Affatto. Grazie alla sua popolarita', Haggis ha potuto vendere al network Nbc una serie scritta 10 anni fa, girandone solo la prima puntata pilota, 'The Black Donnellys', storia di quattro giovani fratelli irlandesi che formano una piccola gang a New York per organizzare furti d'auto.

4 commenti:

Leo Damerini ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

CRASH E' STREPITOSO!

Anonimo ha detto...

Haggis è un grandissimo

Anonimo ha detto...

Hmm I love the idea behind this website, very unique.
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