lunedì 22 gennaio 2007

NEWS - Arriva Fonzie da Fazio: boom di ascolti anche senza Moretti
Dopo il boom di "Dr. House" e colleghi di corsia su Italia 1 (Vedi Post del 20 gennaio ad hoc), sono "giorni felici" per i telefilm anche con l'attesa ospitata di ieri sera di Henry Winkler, alias Fonzie in "Happy Days", a "Che tempo che fa" su Raitre, seguita da oltre il 15% di share. Intervista memorabile (con il cameo del mitico Gano!), anche se Fabio Fazio ha sorvolato sulla polemica (probabilmente forzata) tra Winkler e Nanni Moretti dei giorni scorsi (Vedi Post del 17 gennaio) sulla sinistra cresciuta guardando "Happy Days".
Chiosa Aldo Grasso sul "Corriere della Sera":
"La visita in Italia di Henry Winkler, l'indimenticabile Fonzie, ha fatto riaffiorare alla memoria una celebre battuta di Nanni Moretti. Che in Aprile, mentre assiste allo sbarco di albanesi sulla spiaggia di Brindisi, si duole per l'assenza dei dirigenti della sinistra: «Io me li ricordo alla Fgci, sono cresciuti vedendo Happy Days. È la loro formazione politica, morale, culturale». Magari i dirigenti della sinistra fossero cresciuti con Happy Days! Ci avrebbero evitato anni di lotte fratricide, sfoghi di antiamericanismo e tanta incertezza politica derivante dal padre perduto (il comunismo). Come molti lettori ricorderanno, Happy Days (1974, 255 puntate) è un teen drama ambientato negli Anni '50, in un'improbabile provincia americana non ancora sfiorata dai problemi delle società avanzate. Il telefilm ha per protagonisti tre bravi ragazzi, la famiglia di uno di loro e l'amico «ribelle» dal cuore d'oro, Arthur Fonzarelli, detto Fonzie. Studiano alla Jefferson High School di Milwaukee e si ritrovano alla tavola calda di Arnold. Dalla puntata pilota, George Lucas ha tratto l'idea di American Graffiti. Uno dei protagonisti è il futuro regista Ron Howard. Alla predica, gli americani preferiscono la fiction, preferiscono cioè raccontare storie in cui possano incarnarsi alcuni valori con forza quasi allegorica. Happy Days ha sempre messo in scena, con un linguaggio più innovativo delle sitcom dell'epoca, il valore dell'amicizia. È un inno molto nostalgico al gruppo, alla fratellanza. Ha temi in comune con Ecce bombo ma senza pretese autoriali. E Fonzie si incarica appunto di rappresentare una sorta di devianza temperata (dietro la quale però si nasconde l'uccisione simbolica del padre, papà Cunningham), di ribellismo interiore. Wow, quello che ci manca!".
Non manca il commento dell'Happy Days International fan Club (CP 30 – 26845 Codogno - LO – www.happydaysfanclub.com):
"Un Tipo straordinario!!! Basterebbe il titolo di un suo film del 1977 per spiegare Henry Winkler, il mitico Fonzie di ‘Happy days’. Ieri sera, con la partecipazione al programma di RaiTre ‘Che tempo che fa’ condotto da Fabio Fazio (visibilmente gasato ed emozionato nell’incontrare un suo idolo) si è concluso il soggiorno in Italia di Henry Winkler, ripartito stamane alla volta di Los Angeles. L’Happy days International fan club, in rappresentanza di tutti i fans italiani, ha voluto omaggiare Henry in occasione del trentennale di Happy Days in Italia, con un ‘awards’ consegnato da Giuseppe Ganelli (responsabile del fan club) e Fabio Fazio (grande fan del telefilm e socio onorario del fan club stesso). Durante il programma non è stata fatta menzione alla polemica con Nanni Moretti che alcuni giornali avevano montato ad arte. Si è parlato solo di Happy days, proprio perche’ questo scontro Fonzie-Moretti non è mai esistito. In occasione del pranzo in suo onore a Verona, organizzato dai ’12 Apostoli’ e dal fan club, Henry aveva addirittura ironizzato sulla cosa: ‘L’Italia è la mia seconda patria..l’adoro…sapete cosa vi dico? Ho deciso di trasferirmi in Italia, a Verona! E vorrei come vicino di casa…Nanni Moretti!’. Oggi prima di prendere l’aereo che lo riportava a Los Angeles, Henry ha voluto salutare tutti i suoi fan con queste parole: ‘’It was so much fun to see you and be able to chat with in Verona and then again at RAI. Your generous spirits covered me like a blanket which will keep warm all the way back to Los Angeles!!!!!! THANK YOU also for the beautiful award which sit in a place of honor in my home office. So to all of you I met and to all of you around the world I did not thank you for all your support throughout the years. Good bye for now but i know I will see you all again soon. I send all bigggggggg hugs. love HENRY WINKLER A lucky man’’. Un uomo fortunato…ma anche noi siamo stati fortunati nel trascorrere questi giorni in compagnia di Henry…un tipo straordinario!! Heyy!!!".

In ogni caso, tutti col pollice all'insù: Heyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy!

1 commento:

Anonimo ha detto...

nessuna parola riuscira' mai a descrivere questi giorni di Winkler in Italia..nessuna parola riesce a rendere quanto sia GRANDE e speciale Henry Winkler!! HA stupito TUTTI!!

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