mercoledì 19 ottobre 2011

L'EDICOLA DI LOU - Stralci e commenti sui telefilm dai giornali italiani e stranieri

CORRIERE DELLA SERA
"Fringe", paranormale senza esagerazioni
"Può la fantascienza uscire dalla nicchia di cultori del genere e trasformarsi da «paradiso di nerd e geek» a universo capace di appassionare un pubblico più ampio? Sembrerebbe di sì, o almeno dà quest' impressione SyFy, la casa di generi come il fantasy, il paranormale e l'horror all'interno del canale Steel (Mediaset Premium), che qualche tempo fa ha cambiato logo e nome per adeguarsi ai suoi «gemelli» internazionali. Insieme al cambio di brand, il canale ha arricchito anche il suo repertorio di telefilm: la proposta più interessante rimane però la terza stagione di «Fringe», la serie ideata da J.J. Abrams (l'inventore di «Lost» e, con Steven Spielberg, di «Super8»), che racconta le indagini di una divisione speciale dell' FBI incaricata di investigare sui casi che hanno a che fare con la «scienza di confine» (Steel, lunedì, ore 21,15). Nella seconda stagione, avevamo lasciato i protagonisti (lo scienziato geniale ma disturbato Walter Bishop, suo figlio Peter e l'agente Olivia Duhnam) alle prese con la scoperta dell' esistenza di un mondo parallelo e speculare a quello reale, impegnati ad affrontare gli imprevedibili rischi comportati dai numerosi punti di contatto e passaggio tra le due dimensioni. La terza stagione della serie aveva di fronte una sfida difficile: mantenere un equilibrio plausibile tra i due universi, sdoppiare spazi, tempi e personaggi (Olivia è stata scambiata con la sua omologa dell'universo alternativo) senza perdere credibilità e qualità di scrittura. Proprio la complessità e la raffinatezza della scrittura sono i veri punti di forza di «Fringe»: il fascino oscuro di fenomeni paranormali si accompagna sempre alla profondità del racconto delle relazioni e delle psicologie dei personaggi. Le stagioni precedenti erano tutte costruite sull' esplorazione del rapporto tra Walter e Peter, padre e figlio, mentre ora il tema cruciale è quello del doppio e del riconoscimento".
(Aldo Grasso, 15.10.2011)

2 commenti:

buffyna ha detto...

più la serie va a avnti più mi appasiona

nanni ha detto...

FRINGE sempre meglio...

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