L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri
CORRIERE DELLA SERA
"Mr. Robot", la serie più coinvolgente e trascinante
"Confesso:
da tempo non mi capitava di vedere una serie così coinvolgente e
trascinante. Per giunta, una di quelle storie che vanno dritte al cuore
dei media, là dove si addensa tutto il peggio e tutto il meglio della
nostra «società trasparente», là dove ogni aspetto della vita del
singolo sembra felicemente e incoscientemente prigioniero di una tela di
ragno, tessuta da qualche entità tecnologica. Parlo di «Mr. Robot»
(Mediaset Premium Stories, giovedì, 2L10). Scritta da Sam Esmail e
interpretata da Rami Malek (entrambi sono di origine egiziana), la
serie, come ha scritto il New York Times, è un cyberthriller «intriso di
nichilismo pessimista on line sul capitalismo e la diseguaglianza. È la
prima serie che elegge un hacker a protagonista, solitamente relegato
sullo sfondo, facendolo diventare una versione 2.0 del Travis Bickle di
Taxi Driver». Elliot Alderson è un esperto di sicurezza informatica e
lavora per una ditta di cyber-security. Viene descritto come un
sociopatico, paranoico e dedito alla morfina, convinto che i social
media siano un «surrogato dell'intimità». Si vive come una specie di
giustiziere della notte (uno dei tanti), pronto a smascherare
trafficanti di pedopornografia così come ipocriti fidanzati di amiche e
colleghe. L'unico modo che Elliot ha di interagire con gli altri è l'
hackeraggio, entrare nei loro computer per cavarne le vite segrete. Un
giorno Elliot viene avvicinato dal misterioso, enigmatico e anarchico
Mr. Robot, che cerca di arruolarlo in attività clandestine contro il
capitalismo... Al tema di grande interesse (ogni giorno la cronaca ci
offre un dramma legato alla vorace attualità tecnologica) si accompagna
una scrittura di rara efficacia. Rami Malek è bravissimo a interpretare
un personaggio alla disperata ricerca di normalità la cui mente è
popolata da fantasmi (da Steve Jobs a Lance Armstrong), da manie (il
pesciolino rosso si chiama Qwerty), da riscatti sociali". (Aldo Grasso, 05.03.2016)
lunedì 7 marzo 2016
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1 commento:
sopravvalutata, comunque intrigante
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