L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri
CORRIERE DELLA SERA
In "Significant Mother" sesso in libertà nella capitale della cultura hipster
"Cosa
succede quando un flirt coinvolge i propri affetti più cari? È la
domanda a cui cerca di rispondere «Significant Mother» (Joi, Premium Mediaset, venerdì, ore 21.15), sitcom firmata da Erin
Cardillo e Richard Keith, con il titolo che gioca sull’incrocio tra
«significant other», partner affettivo e sessuale, e «mother», madre.
Nate Marlowe (Josh Zuckerman) è un ragazzo timido e impacciato, con un
passato da «secchione», un’avviata carriera da ristoratore, alcuni
affetti radicati, una cotta segreta per una collega. Tornato in anticipo
da una trasferta, però, lo aspetta una brutta sorpresa: scopre infatti
che, in sua assenza, sua madre Lydia (Krista Allen), da poco divorziata, e il suo migliore amico Jimmy Barnes (Nathaniel Buzolic),
meno sveglio ma da sempre più popolare di lui, hanno iniziato una
relazione. Che sia di solo sesso, con il ragazzo che diventa il classico
toy-boy per la mamma tornata in pista, o qualcosa di più non conta
molto: Nate si considera tradito e non si capacita della cosa, il padre
Harrison (Jonathan Silverman) dà in escandescenze, i due amanti si
sentono in colpa ma ricascano volentieri in tentazione. Per fortuna è
una commedia, e i conflitti si risolvono presto in nuovi equilibri, in
un mondo in cui tutti continuano sempre e comunque a volersi bene. Date
le premesse, la serie affronta il sesso con una certa libertà,
rendendolo l’espediente comico di continui doppi sensi e giochi di
parole. L’ambientazione a Portland, in Oregon, la capitale della cultura
hipster, insaporisce la pietanza con mille dettagli: la cucina
organica e «a chilometro zero», le ballate alla chitarra, le birre
artigianali, le feste con risciò e palloncini colorati. Ma è una
trasgressione e modernità solo di superficie: sotto la scorza restano i
meccanismi classici della commedia degli equivoci e una bontà di fondo
per cui niente mette mai davvero in crisi l’unità della famiglia e la
forza dell’amicizia". (Aldo Grasso, 27.02.2016)
mercoledì 2 marzo 2016
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