CORRIERE DELLA SERA
"iZombie", miscela di sarcasmo e sentimenti con ironia e auto-riflessione
L’invasione
televisiva degli zombie, ormai, non è più una novità: basti pensare a
«The Walking Dead», a «Dead Set», a «Les Revenants» e a tutte quelle
storie di non morti, di varia provenienza americana o europea, che
riempiono i palinsesti delle reti italiane. La tendenza si sta però
rivelando particolarmente tenace, andando a toccare un nervo scoperto
della società contemporanea e insieme a sublimare paure e ansie
condivise in narrazioni e immagini avvincenti. Alla sfaccettata mitologia dei morti viventi ora si aggiunge anche «iZombie»
(Premium Action, mercoledì, ore 21), risultato di un’articolata miscela
che tiene insieme horror e poliziesco, sarcasmo e sentimenti. Olivia Moore (Rose McIver) è una brillante studentessa di medicina che,
dopo una festa non proprio riuscita, si trasforma in uno zombie.
Costretta ad adattarsi alla nuova situazione, cercando di non farsi
scoprire e di non fare del male, si allontana dagli affetti e lavora in
obitorio. Qui scopre che mangiare i cervelli dei defunti la porta ad
assumerne i ricordi e le abilità particolari, e così decide di farsi
passare per veggente e di collaborare con la polizia sui casi di
omicidio ancora irrisolti. Scritto da Rob Thomas (già autore di
«Veronica Mars») e Diane Ruggero-Wright, il telefilm adatta una serie a
fumetti di Chris Roberson e Michael Allred: la sigla, la suddivisione in
capitoli e le tavole disegnate all’inizio di ogni scena evidenziano il
legame. Il racconto in prima persona dalla prospettiva di uno zombie poco più che adolescente che scende a patti con la sua nuova realtà,
i legami familiari in pericolo e le nuove amicizie con il collega e con
il poliziotto, l’importanza di accettare la diversità e di usarla per
aiutare gli altri, più che nel mistero o nella detection, rendono però
«iZombie» soprattutto un teen drama maturo, ironico e auto-riflessivo.
Zombie o non zombie, diventare adulti è sempre piuttosto complicato. (Aldo Grasso, 05.11.2015)
Nessun commento:
Posta un commento